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Simpson, rimosso l’episodio doppiato da Michael Jackson (per le accuse di presunta pedofilia)


Anche i Simpson rompono con Michael Jackson. Il produttore esecutivo del cartone animato, James L. Brooks, ha detto al Wall Street Journal che l’episodio della terza stagione Stark Raving Dad, sarà eliminato dalla programmazione, dai servizi di streaming come Every Simpson Ever della Fox e da tutti i futuri cofanetti di dvd. La decisione è legata al documentario prodotto dalla HBO, «Leaving Neverland», diretto da Dan Reed, che ripercorre la storia di James Safechuck e Wade Robson, che all’età di 7 e 10 anni trascorsero diverso tempo presso la villa del cantante morto nel 2009, sostenendo di essere stati vittima di abusi sessuali. Il documentario riprende le accuse di pedofilia di cui Jackson si era già dovuto difendere, quando fu processato e poi assolto nel 2005.

L’episodio dei Simpson

Nell’episodio, Homer viene rinchiuso in un istituto di igiene mentale a causa di uno scherzo del figlio Bart. Qui incontra un uomo di nome Leon Kompowsky che è convinto di essere davvero Michael Jackson. Il cantante — fan della serie animata — si era offerto di doppiare un personaggio con lo pseudonimo di John Jay Smith: l’episodio fu trasmesso per la prima volta il 19 settembre del 1991. «Sono contrario ai roghi di libri di qualsiasi tipo», ha chiarito Brooks, «ma in questo caso si parla del nostro libro, e ci è permesso di strappare un capitolo».

I precedenti boicottaggi

La famiglia Jackson aveva tentato inutilmente di bloccare la pubblicazione del documentario, intentando alla HBO una causa da 100 milioni di dollari. Dopo l’uscita della pellicola, diverse radio avevano già deciso di non trasmettere più le canzoni del Re del Pop. E ancora, una sua statua è stata rimossa dal National Football Museum della Gran Bretagna.

Le reazioni al documentario

«Stiamo calmi». così Paris Jackson reagisce alla bufera che si è scatenata sul padre. L’attrice e modella, figlia della popstar, non ha rilasciato nessuna dichiarazione sul film, ma ha comunque voluto dire la sua sui social.

A tornare sulle accuse a Jackson è anche Corey Feldman, attore di Stand By Me, I Goonies e Gremlins che da piccolo frequentò molto da vicino la popstar e il suo personale parco giochi, la Neverland Ranch. «Diventa impossibile rimanere impassibili. Tra me e Jackson non è mai successo niente di sconveniente. Ma non sono qui per difenderlo. Non posso difendere qualcuno che è stato accusato di orrendi crimini. Allo stesso tempo però non posso giudicarlo, perché non ha fatto quelle cose a me. Il mio ruolo non è né quello di accusatore né di difensore, il mio compito è quello di focalizzare l’attenzione su quello che è importante, ovvero riformare la prescrizione in tutti gli Stati».

Corriere.it
[Modificato da DOUBLE-D 09/03/2019 09:44]


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