00 11/02/2013 15:35
-Mai.- gli dissi sicuro che non sarebbe mai accaduto. Mi buttó le braccia al collo sorridendomi. -Ora vado a cambiarmi!- esultò lei. Glielo dovevo dire, adesso. La presi per le mani.
-Aspetta Sor.- dissi fermandola. Si giró verso di me guardandomi negli occhi. Mi persi per qualche secondo nei suoi meravigliosi occhi, un suo scossone mi portó alla realtà.
-Cosa c'è Michael?- chiese tranquilla.
-Prima il dottor Glasgow... mi ha detto che dall'esame delle urine...- non mi lasció finire che si sentí mancare. La sorressi.
-Ehi Soraya!- dissi preoccupato. Si sentí meglio. Si appoggió una mano sulla faccia.
-Sono incinta... no! Non adesso!- disse piangendo. Gli strinsi le mani.
-Non preoccuparti. Se vuoi fai il test.- -Io non lo so Mike... ho paura!- mi disse lei. L'abbracciai.
-Quando ti va... controlla ok?-
-Ok- disse deglutendo pesantemente.
-Ma non poteva dircelo prima Mike?- chiese asciugandosi le lacrime.
-Lasciamo perdere. Forse è meglio prepararsi.- sentenziai io. Mi bació e andó a prepararsi.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Mi iniziai a preparare per l'arrivo della sua famiglia. La notizia che mi aveva dato pochi istanti prima mi aveva sconvolto. Non potevo proprio rimanere incinta adesso che iniziava il tour. Non lo volevo. Presi dei vestiti e mi cambiai. Ritornai nel suo studio. Lui non c'era. Mi misi a guardare fuori dalla finestra, persa nei miei pensieri. Senza accorgermene mi misi una mano sulla pancia. So che gliel'avevo promesso ma... non mi sentivo abbastanza pronta. Avevo solo 21 anni...
-Soraya che fai?- chiese lui entrando e facendomi sussultare.
-Non vorrai mica metterti di nuovo a sbraitarmi addosso perchè sono nel tuo studio!- risposi io. La sua espressione cambió.
-Oh scusami Michael... è che ero assorta nei miei pensieri e non connettevo.- sorrise.
-A cosa pensavi?- chiese abbracciandomi.
-E se sono veramente incinta?-
-Mmmh... sarei l'uomo piú felice del mondo!-
-Beh io no...-
-Non vuoi avere un bambino?- chiese stupito.
-No no! Anzi io lo vorrei solo che non mi sento pronta...- spiegai. Mi rassicuró.
-Lo capiremo entrambi quando sarà il momento adatto.- cosí detto mi bació. Sentimmo il campanello suonare. Erano arrivati. Mi prese per mano e andammo ad accoglierli. Strinsi la mano a sua madre che mi guardava perplessa.
-Ma tu non sei...-
-Sí sono la ragazza disperata di una settimana fa.- risposi gentilmente. Guardó me e Michael e poi sorrise. Credo che si vedeva che stavamo insieme. Quando finemmo di salutare tutti andammo a cena. Andò tutto a gonfie vele. Vedevo che Jermaine mi guardava in modo strano. Mi alzai per andare in cucina a prendere un po' d'acqua. Jermaine si alzò e mi seguì. Mi fermó per un polso. Ero agitata.
-Ehi non voglio farti del male.- mi disse con voce dura.
-E cosa vuoi farmi allora??- chiesi preoccupata.
-Volevo dirti grazie. Mio fratello sta meglio da quando vi conoscete. C'è un legame molto affiatato fra di voi.- piano piano mi lasciò andare il polso.
-Oh.... per questo?-
-Sì.-
-Ok ma adesso posso andare di là?- chiesi intimorita.
-Certo!- e mi sorrise. Ricambiai e tornai in sala da pranzo con lui. Appena entrai in sala da pranzo Michael mi squadrò. Mi sedetti vicino a lui e gli diedi un bacio sulla guancia. Scrutava pensieroso Jermaine. Lo vedevo costantemente in allerta. Mi avvicinai al suo orecchio.
-Stai tranquillo non mi ha fatto niente e non abbiamo combinato niente.- bisbigliai. Si tranquillizzó. Dopo un po' sua madre intervenne.
-Ma voi due quindi decidete di sposarvi?- un boccone mi andó di traverso.
-No certo che no!- dissi io pulendomi la bocca. Sua madre ci rimase male. Michael mi diede una ginocchiata.
-Ma potremmo valutare l'idea in futuro.- dissi sorridendo sforzandomi. Il sorriso di Katherine tornó.
-Quindi... nipotini??- chiese speranzosa. Io e Michael ci guardammo negli occhi, capendoci.
-Magari...- dicemmo insieme. Io sorrisi lentamente. La serata proseguí pacificamente. Salutammo tutti e poi ci mettemmo a dormire. Mi abbracció nel letto.
-Ti amo.- mi disse lui
-Anche io.- risposi. Mi alzai per andare al bagno.
-Arrivo subito Mike...- dissi sovrappensiero. Entrai in bagno e presi un test di gravidanza. Lo feci e lo appoggiai sul water in attesa di un risultato. Era negativo. Ero felice e sollevata da una parte ma triste da un altra.
-Amore tutto ok?- mi chiese Michael venendo in bagno. Si fermó sulla porta e guardó il test che avevo in mano. Capí subito e mi abbracció. Qualche lacrima mi scese e bagnarono il suo collo.
-Che fai piccola, piangi?- chiese lui accarezzandomi la testa.
-Ci... sono... rimasta male...- dissi singhiozzando.
-Ci riproveremo... dopo il tour peró è meglio.-
-Quindi... niente amore?- chiesi dispiaciuta.
-Certo che no!- mi disse ridendo.
-Allora dopo andró a comprare le pillole...- dissi imbarazzata. Mi sorrise dolcemente e mi portó in braccio fino al letto. Ci addormentammo l'uno nelle braccia dell'altro.
La mattina:
Mi risvegliai e vidi il letto vuoto. Mi spaventai. Mi alzai dal letto e andai a cercarlo per tutta la stanza, finchè non trovai, adagiata sulla scrivania, una meravigliosa rosa. Proprio come quella che mi regaló in passato. C'era attaccato un bigliettino.
"Torno subito... fai colazione. Ti amo."
Guardai di fianco alla rosa e vidi un vassoio con sopra una tazza di caffé e dei dolcetti a forma di cuore. Mangiai con gusto. Ad un tratto mi suonó il cellulare. Risposi.
-Pronto?-
-Sí sono io.- rispose l'altra persona che non riuscivo ancora a riconoscere.
-Chi sei?-
-Tom.- il mondo mi crolló addosso. Ancora lui.
-Cosa vuoi?!- chiesi disperata.
-Ma lo sai cosa voglio...- disse ridendo in modo orribile dall'altra parte.
-Lasciami in pace!- dissi piangendo.
-Credi di liberarti di me semplicemente per telefono??-
-Sei un essere orribile!!-
-Beh sappi che so dove venirti a prendere.- chiuse la telefonata. Iniziai a piangere.
-Non puó venire a Neverland. E se solo lo fa verrá arrestato.- sussultai. Era Michael. Mi asciugai velocemente le lacrime.
-Da quanto tempo sei qui?-
-Abbastanza.- rispose accarezzandomi la testa. Mi strinsi a lui.
-Shhh... finchè sono in vita ti proteggeró da tutto.- mi rassicuró.
-Grazie Mike.- dissi sussurrando -Lui... voleva me... voleva solamente il mio corpo...-
-Sí ho sentito... ma tu appartieni a me.- disse stringendomi.
-Grazie per la rosa e per la colazione Mike.- dissi guardandolo. Mi bació come solo lui sapeva fare. In modo delicato e dolce. Mi staccai lentamente.


URL=http://michaeljacksongold.forumfree.it/]