Re: Re: Re: Re:
AntonellaP85, 29/06/2010 22.52:
Non vorrei continuare ad alimentare l'off topic, davvero, ma non ci sono prove storiche che Gesù fosse figlio di Dio, ci sono solo prove storiche della sua esistenza in quanto profeta, il resto è solo fede.
Tra l'altro ci sarebbe questo...
it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Cascioli
"Cascioli si è dedicato alla ricerca sull'esistenza di Gesù e sulle origini del Cristianesimo, esponendole nel libro autopubblicato La favola di Cristo (il cui sottotitolo è: Dimostrazione inconfutabile della non esistenza di Gesù). Il libro è di fatto la parte integrante della sua accusa alla chiesa cattolica allegato agli atti della denuncia. Secondo le ricerche ivi contenute il Gesù conosciuto non sarebbe mai esistito e la sua figura altro non sarebbe che una costruzione fittizia compiutasi nella seconda metà del II secolo attraverso l'aggiunta di elementi fantastici (miracoli, apparizioni, terremoti...) e le continue falsificazioni, aggiunte e sostituzioni di parole e significati dei testi antichi. Il personaggio di Gesù, in particolare, sarebbe ricalcato su quello di Giovanni di Gamala (detto anche Yhochanan ben Yehuda in aramaico), una figura da alcuni ritenuta soltanto letteraria, che per Cascioli sarebbe uno dei membri del gruppo ebraico estremista ed antiromano degli Zeloti, vicino agli Esseni. Giovanni sarebbe stato uno dei figli di Giuda il Galileo, un pretendente al trono di Israele, discendente quindi dalla dinastia degli Asmonei (Maccabei), esponenti della tribù di Giuda e presunti discendenti del re Davide.
Nel suo libro Cascioli contesta inoltre la fondatezza storica dell'Antico Testamento. Egli conferma che l'Antico Testamento non è altro che una collazione di testi di provenienza disparata (di origine sumera, sumero-babilonese, babilonese, egiziana, persiana e indù), con derivazione da diverse religioni pre-ebraiche, e redatta a partire dal VI secolo a.C.. Ad esempio la redazione più antica del testo, secondo Cascioli, non comprendeva la vicenda di Abramo (inserita successivamente), e al racconto della Torre di Babele seguivano immediatamente le vicende di Mosè e l'uscita degli Ebrei dall'Egitto. L'obiettivo era quello di unire il popolo ebraico (sino ad allora politeista) sotto un unico dio, in modo da poter eliminare le lotte intestine e tentare di creare una nazione compatta.
Alcuni dei punti fondamentali della teoria di Cascioli:
* molte delle più famose vicende bibliche sarebbero riconducibili ad altrettante leggende presenti nelle principali religioni dell'epoca. Non fa eccezione quella di Mitra, logos nella religione avestica e nel Mitraismo, tanto quanto Gesù in quella cristiana;
* la descrizione, peraltro molto scarna, di Nazaret presente nei Vangeli non corrisponderebbe all'attuale città di Nazaret, bensì a Gamala nella regione del Golan. Dai Vangeli egli ricava infatti che Nazaret è situata in cima a un monte e nei pressi del Lago di Tiberiade, quando invece l'attuale Nazaret è sita in collina e dista quaranta chilometri dal lago. Il termine "Nazareno", con cui Gesù viene chiamato in alcuni passi dei Vangeli, sarebbe stato distorto dagli evangelisti in un inesistente riferimento a Nazaret, mentre il significato reale sarebbe quello di "Nazoreo", cioè "Nazir", membro iniziato dalla comunità essena in preparazione di una rivolta ebraica contro l'Impero Romano (derivato dal termine veterotestamentario di Nazireo). Lo stesso appellativo Gesù, non sarebbe stato nome proprio all'epoca della Palestina evangelica;
* il personaggio di Giovanni di Gamala presenterebbe notevoli analogie con quello di Gesù: Cascioli afferma che egli era figlio di Giuda il Galileo (personaggio storico citato da Giuseppe Flavio, fondatore del movimento ribellistico zelota, ucciso durante una sua rivolta antiromana) e che aveva tre fratelli chiamati Giacomo, Simone (Giacomo e Simone sono comunque due nomi di figli accertati di Giuda, uccisi nella guerra del 46) e Kefas (ossia Pietro), come i principali apostoli (nei vangeli si parla esplicitamente dei fratelli di Gesù, ma molti studiosi sottolineano che nella tradizione ebraica il termine fratelli può anche indicare genericamente dei consanguinei).[8][9] Il presunto Giovanni di Gamala formò con essi una banda armata in rivolta contro l'occupazione romana, ma fu catturato nell'orto del Getsemani e crocifisso; Giovanni avrebbe sposato Maria di Betania, che egli identifica con Maria Maddalena.
* gli apostoli sarebbero stati in realtà dei guerriglieri, accoliti del movimento zelota e chiamati banda dei Boanerghes ("figli del tuono", nome attribuito correntemente a Giovanni apostolo e al fratello Giacomo): ad esempio Giuda Iscariota deriverebbe il suo appellativo da sicario, mentre Simone zelota (detto anche il Cananeo) denuncerebbe l'appartenenza alla setta zelota".