I pensieri di Renzie

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, 2, 3, 4, 5, [6], 7, 8
migi.mj
00domenica 23 febbraio 2014 15:33
Re: Re: Re:
sery84, 23/02/2014 14:38:




Ah bene.
Lo avevo letto in un articolo (Repubblica)

Questo forse è più chiaro:
http://www.linkiesta.it/madia-ministro



Eh sti giornalisti che scrivono caxxate [SM=x47979]

Cmq sui parenti di fede fascista converrebbe assumere profili
bassi in attesa che la Bignardi ne chieda conto anche alla
Madìa.
[SM=x47954]
Rarronno
00domenica 23 febbraio 2014 16:09
Re: Re: Re: Re:
migi.mj, 23/02/2014 15:33:



Eh sti giornalisti che scrivono caxxate [SM=x47979]

Cmq sui parenti di fede fascista converrebbe assumere profili
bassi in attesa che la Bignardi ne chieda conto anche alla
Madìa.
[SM=x47954]



L'iscrizione al Pd cancella tutti i peccati propri e della propria famiglia.

EDIT: Altrimenti bisognava chiedere anche a Napolitano della perla secondo cui il GUF era la culla della nuova elite antifascista.
AntonellaP85
00domenica 23 febbraio 2014 17:36
Re:
sery84, 23/02/2014 14:29:

Ma la Madia non è mica la nuora di Napolitano, l'amica di Veltroni, figlia del giornalista Rai e nipote del deputato (e giornalista) fascista Titta Madia?...
Alla faccia del rinnovamento ...




La Madia è una che in vita sua tutto avrebbe dovuto fare tranne il ministro, in ogni caso pure mio nonno era fascista, se dovessi entrare in politica mi rinfacceranno che mio nonno, nato nel 1917 e cresciuto nel Ventennio immerso in quella idea, era fascista e quindi io sarei indegna? Fosse questo il problema della Madia...
sery84
00lunedì 24 febbraio 2014 00:38
Re: Re:
AntonellaP85, 23/02/2014 17:36:




La Madia è una che in vita sua tutto avrebbe dovuto fare tranne il ministro, in ogni caso pure mio nonno era fascista, se dovessi entrare in politica mi rinfacceranno che mio nonno, nato nel 1917 e cresciuto nel Ventennio immerso in quella idea, era fascista e quindi io sarei indegna? Fosse questo il problema della Madia...




concordo!
ma il fatto non è del nonno fascista, che poi caduto il fascismo è passato all'altra sponda, è il fatto che la Madia che è fatta passare come l'esempio della politica giovane, altro non è la solita riccona appartenente ad una famiglia che fa politica dal tempo del Regno di Italia ... è la classica figlia di... , amica di..., moglie di ... , messa lì da ....

Alla faccia del rinnovamento...
rossijack
00lunedì 24 febbraio 2014 14:57
Che discorso melenso e sciapo per la fiducia,per nulla convincente,almeno per me...i nostri figli senza futuro,l'Italia che non crede piu' nei politici,mettere la scuola al centro...quest'ultima frase quante volte l'ho sentita,anzi la temo perché' ogni volta e' sempre peggiorata!
migi.mj
00lunedì 24 febbraio 2014 15:20
E' durata assai la pubblicità
ma quando lo presenta il programma, Renzi, al Senato?

[SM=x47983]


Edit: Preside' quelle maniche della giacca così lunghe
nun se possono vede' eh? [SM=g27830]
Rarronno
00lunedì 24 febbraio 2014 18:06
L'ho trovata su internet. Penso sia presa da qualche sito di Beppe Grillo.

rossijack
00venerdì 14 marzo 2014 22:52


Wanna Renzi, nuove televendite a Palazzo Chigi



di Andrea Scanzi | 14 marzo 2014



Il buon Scanzi in un articolo su Renzi-Vanna Marchi,venditore a tutte l'ore....vedo che da tempo nessuno piu' scrive di politica,stiamo talmente rotti che non ce ne viene voglia piu'!
Ma poi,se c'era la possibilta' di fare tutto questo,perche' non si e' fatto prima(80 euro,scuole,cuneo fiscale,irap e varie)?


dal fatto quotidiano














È ormai consuetudine ritenere Matteo Renzi un fenomeno della comunicazione. Lo è, ma solo se lo si paragona a chi lo ha preceduto nel Pd, da Pierluigi Bersani a Enrico Letta. Renzi è più che altro uno scaltro imbonitore, un abile venditore. Lo ha dimostrato anche due giorni fa, quando ha trasformato una conferenza stampa in una televendita degna di Roberto da Crema. A fine piazzata, è venuta a molti la tentazione di acquistare da Renzi un set di pentole a pressione o anche solo un tappeto persiano. A conferma che il talento narrativo di Renzi sia discreto ma non eccelso, sono arrivate le critiche degli esperti di comunicazione come Giovanna Cosenza, che ieri ha dichiarato al Fatto: “Sembrava uno spot di Lidl. Era tutto molto ostentato, esagerato. Sembrava un discorso da meeting aziendale, ma non recente, degli anni ‘ 80”. Ovvero gli anni in cui Renzi è cresciuto. Anni di paninari e di effimero, di Moncler e di Righeira, figure retoriche – non a caso – inamovibili nel suo Pantheon. Il Premier, tra un hashtag e una slide, ha sciorinato il repertorio d’ordinanza: decisionismo, ambizione, arroganza, battutine, promesse e fanfaronate.

La rete lo ha paragonato a Wanna Marchi e Giorgio Mastrota. Conscio del rischio di apparire come un venditore di pentole, Renzi ha sbandierato autoironia (“Venghino signori venghino”) e inseguito la risata facile come un segugio: il “pesce rosso”, “l’auto blu di La Russa”, “non je la famo”, “ça suffit”. E le risposte secche alle domande critiche (“Crede che questo basterà per la ripresa?”, “Sì”), a voler rimarcare che lui è l’uomo della svolta (buona) e gli altri nient’altro che pessimisti che sanno solo odiare. Se la forma è sostanza, Renzi era e resta un venditore di fumo, e neanche fumo di gran qualità. Tutto male, dunque? Così sembra per molti, compreso chi fino a mercoledì pareva venerarlo. È vero che la conferenza stampa metteva imbarazzo, satura com’era di esagerazioni e smargiassate. Il Premier era però così anche prima. È il primo a non ignorare quanto spesso le spari grosse: la differenza tra lui e gli apostoli è che Renzi sa mascherare i bluff mentre le Boschi (disastrosa due giorni fa da Daria Bignardi) non convincono nessuno. Sono anni che Renzi comunica così, alla Leopolda come nei tour elettorali che erano in realtà format curatissimi. Saranno i prossimi mesi a dire se Renzi è un bombarolo: uno spacciatore di promesse, al cui confronto il suo maestro Berlusconi sembra quasi un pusher sfigato di bugie. La novità comunicativa è però innegabile. Renzi non è un campione del messaggio, parla cantilenando e anche la gestualità è sempre più appesantita (come il fisico), ma la cesura stilistica con il passato c’è. I retroscenisti gridano al sacrilegio, i notisti lamentano la rottura del protocollo. Sono gli stessi che, dopo il discorso al Senato, contestarono non il contenuto ma il fatto che il Premier fosse andato a braccio. Renzi comincia a rimanere antipatico a chi crede ancora nella sacralità polverosa del Parlamento, e questo – per lui – è un buon segnale.

Negli ultimi mesi la politica italiana è stata sottoposta a un effetto-trasparenza brutale. Una trasparenza probabilmente di facciata, perché gli accordi si continuano a fare nelle stanze segrete (basta pensare all’Italicum), ma almeno la comunicazione non è più soporifera come prima. più comprensibile e meno per iniziati. Letta avrebbe mellifluamente addormentato la platea, Renzi l’ha fatta ridere (forse più di quanto lui stesso voleva). È meglio? È peggio? È un cambiamento. Una mutazione radicale nella ritualistica comunicativa. Anche in questo Renzi prova a essere più grillino dei grillini: lo fa liberandosi delle auto blu, ma lo fa anche demitizzando la liturgia come cerca di fare il Movimento 5 Stelle (per esempio con gli streaming). Il punto, ora, non è rimpiangere i brodini lettiani perché scandalizzati dai fuochi d’artificio renziani, ma appurare se ai botti seguiranno i fatti. Se dopo le slide arriverà la ripresa. Se il futuro sarà più Blair o Mastrota.

Il Fatto Quotidiano, 14 marzo 2014




migi.mj
00sabato 15 marzo 2014 11:37
Caro Scanzi, fossi in te mi chiederei anche
con chi funziona questo tipo di comunicazione.

Streaming vari, compresi.

4everMJJ
00sabato 15 marzo 2014 12:08
Io se penso che ci ritroviamo ancora con un altro imbonitore da quattro soldi che tira fuori solo fuffa (va tanto di moda questa parola) pre-elettorale senza coperture finaziarie mi sento male... ma al di là del fatto che questi benedetti 80 euro in busta paga tanto sbandierati (se non li metto sono un buffone!, l'ha detto lui, poi sticazzi su quali tasse va a farceli ripagare questi 80 euro, nevvero?) vanno solo a chi la busta paga già ce l'ha, con buona pace di chi ha perso il lavoro o non riesce a trovarne uno (e già qui sarebbe da prendere una spranga...), provate a pensare a queste ipotesi: famiglia con doppio reddito e casa di proprietà, entrambi guadagnano 1450 euro al mese, entrambi prendono l'aumento; famiglia monoreddito con mutuo per la casa che percepisce 1550 euro al mese, non prende l'aumento; single che vive a casa dei genitori che guadagna 1400 euro, prende l'aumento. Ma si fanno in questo modo le "riforme"? E taccio sul resto perché potrei usare termini scurrili, sarà meglio che mi vada a fare una passeggiata sul lungomare...

rossijack
00domenica 16 marzo 2014 14:08
Re:
]
4everMJJ, 15/03/2014 12:08:

Io se penso che ci ritroviamo ancora con un altro imbonitore da quattro soldi che tira fuori solo fuffa (va tanto di moda questa parola) pre-elettorale senza coperture finaziarie mi sento male... ma al di là del fatto che questi benedetti 80 euro in busta paga tanto sbandierati (se non li metto sono un buffone!, l'ha detto lui, poi sticazzi su quali tasse va a farceli ripagare questi 80 euro, nevvero?) vanno solo a chi la busta paga già ce l'ha, con buona pace di chi ha perso il lavoro o non riesce a trovarne uno (e già qui sarebbe da prendere una spranga...), provate a pensare a queste ipotesi: famiglia con doppio reddito e casa di proprietà, entrambi guadagnano 1450 euro al mese, entrambi prendono l'aumento; famiglia monoreddito con mutuo per la casa che percepisce 1550 euro al mese, non prende l'aumento; single che vive a casa dei genitori che guadagna 1400 euro, prende l'aumento. Ma si fanno in questo modo le "riforme"? E taccio sul resto perché potrei usare termini scurrili, sarà meglio che mi vada a fare una passeggiata sul lungomare...








[SM=g2927031] [SM=g27834]









AntonellaP85
00lunedì 17 marzo 2014 13:54
Renzi non mi piace ma penso che si debba aspettare a vedere il dettaglio delle proposte per valutare complessivamente. Se già si riuscisse a fare una parte di quanto annunciato sarebbe un passo in avanti. D'altra parte, il problema della copertura finanziaria esiste per tutti, anche per chi propone il reddito di cittadinanza...
sery84
00lunedì 17 marzo 2014 14:57
Mah... L'altro giorno un diplomatico straniero chiedendomi se ero Italiana mi ha detto "ma spero tu non sia una sostenitrice di quel verme di Renzi"

no eh tanto per dire.

Auguri Italia.
mark frankie teardrop
00lunedì 17 marzo 2014 17:01
Re:
sery84, 17/03/2014 14:57:

Mah... L'altro giorno un diplomatico straniero chiedendomi se ero Italiana mi ha detto "ma spero tu non sia una sostenitrice di quel verme di Renzi"

no eh tanto per dire.

Auguri Italia.




Azz, e per fortuna che era un diplomatico. Pensa un po' se fosse stato uno che ti dice le cose in faccia.
Rarronno
00lunedì 17 marzo 2014 18:36
Re:
4everMJJ, 15/03/2014 12:08:

Io se penso che ci ritroviamo ancora con un altro imbonitore da quattro soldi che tira fuori solo fuffa (va tanto di moda questa parola) pre-elettorale senza coperture finaziarie mi sento male... ma al di là del fatto che questi benedetti 80 euro in busta paga tanto sbandierati (se non li metto sono un buffone!, l'ha detto lui, poi sticazzi su quali tasse va a farceli ripagare questi 80 euro, nevvero?) vanno solo a chi la busta paga già ce l'ha, con buona pace di chi ha perso il lavoro o non riesce a trovarne uno (e già qui sarebbe da prendere una spranga...), provate a pensare a queste ipotesi: famiglia con doppio reddito e casa di proprietà, entrambi guadagnano 1450 euro al mese, entrambi prendono l'aumento; famiglia monoreddito con mutuo per la casa che percepisce 1550 euro al mese, non prende l'aumento; single che vive a casa dei genitori che guadagna 1400 euro, prende l'aumento. Ma si fanno in questo modo le "riforme"? E taccio sul resto perché potrei usare termini scurrili, sarà meglio che mi vada a fare una passeggiata sul lungomare...




A mio parere SE riuscisse a aggiungere 80 Euro in busta paga senza aumentare altre tasse e senza fare ulteriori debiti(e ho molti dubbi) - e al netto del fatto che si tratta chiaramente di una regalia pre-elettorale - si tratterebbe comunque di un provvedimento positivo. Non perfetto, ovviamente, ma positivo.

Il tutto pur continuando tendenzialmente a schifarlo.

EDIT: Piccola nota di colore (ovviamente irrilevante). Il cappotto abbottonato male mi ha fatto morire dal ridere [SM=g27828].





E' bello anche l'articolo di Gramellini su "La Stampa" di oggi

Le matrone tedesche hanno un debole per gli italiani impuniti. Secoli di storia e chilometri di lungomare romagnolo sono lì a testimoniarlo. Angela aveva scartato tutti gli altri pretendenti. Quel Silvio greve, liscio come un tapis roulant e troppo anziano. Il professor Mario: algido, secchione, più noioso di un tedesco. E il composto Enrico, un bravo ragazzo, come lo definì lei con un’espressione che sulle labbra di una donna non è mai sintomo di passione. Ma alla fine è arrivato Matt.
Il principe azzurro e simpaticamente un po’ buzzurro, con l’energia della giovinezza e il bottone del cappotto abbottonato zoppo che stimola tenerezze materne. Ad Angela sono crollate le difese. Si è tolta lo spread dagli occhi e lo ha guardato come la figlia di un pastore tedesco può guardare una giovane marmotta italiana. Ha congiunto in una mossa leziosa le mani ad artiglio che solitamente maneggiano forbici e ha sorriso a Matt, che dardeggiava sguardi tra l’impacciato e l’inceneritore. Lì per lì Angela ha pensato di alzarci il differenziale deficit-Pil dal 3 al 30 per cento, ma è stato solo un attimo. Poi la sua moralità calvinista ha prevalso. Fino a quando?
sery84
00martedì 18 marzo 2014 10:48
Re: Re:
mark frankie teardrop, 17/03/2014 17:01:




Azz, e per fortuna che era un diplomatico. Pensa un po' se fosse stato uno che ti dice le cose in faccia.




Eh già... [SM=g27825]
AntonellaP85
00martedì 18 marzo 2014 15:12
Re:
sery84, 17/03/2014 14:57:

Mah... L'altro giorno un diplomatico straniero chiedendomi se ero Italiana mi ha detto "ma spero tu non sia una sostenitrice di quel verme di Renzi"

no eh tanto per dire.

Auguri Italia.




Magari gli altri Paesi dovrebbero cominciare a guardare un po' anche in casa loro, a me queste uscite hanno un tantino seccato, anche perché questo fantomatico diplomatico non so su che base possa esprimersi, visto che nessuno ha ancora visto cosa Renzi potrà fare. Non è che tutto ciò che ci dicono dall'estero sia cosa buona e giusta e dobbiamo bercela acriticamente a 90 gradi.
migi.mj
00martedì 18 marzo 2014 15:17
Re: Re:
AntonellaP85, 18/03/2014 15:12:




Magari gli altri Paesi dovrebbero cominciare a guardare un po' anche in casa loro, a me queste uscite hanno un tantino seccato, anche perché questo fantomatico diplomatico non so su che base possa esprimersi, visto che nessuno ha ancora visto cosa Renzi potrà fare. Non è che tutto ciò che ci dicono dall'estero sia cosa buona e giusta e dobbiamo bercela acriticamente a 90 gradi.




tranquilla [SM=g27823] se uno li cerca
troverà pure altri diplomatici ai quali R piaciucchia
no????
[SM=x47954]




[SM=g2927033]


edit:RE Rarronno Si è tolta lo spread dagli occhi e lo ha guardato come la figlia di un pastore tedesco può guardare una giovane marmotta italiana.[SM=x47979]
rossijack
00martedì 18 marzo 2014 19:26
Gramellini scrive benissimo!simpaticissimo il suo articolo!
sery84
00mercoledì 19 marzo 2014 02:44
Re: Re:
AntonellaP85, 18/03/2014 15:12:




Magari gli altri Paesi dovrebbero cominciare a guardare un po' anche in casa loro, a me queste uscite hanno un tantino seccato, anche perché questo fantomatico diplomatico non so su che base possa esprimersi, visto che nessuno ha ancora visto cosa Renzi potrà fare. Non è che tutto ciò che ci dicono dall'estero sia cosa buona e giusta e dobbiamo bercela acriticamente a 90 gradi.




Più che altro è la fama di Renzi e i fatti di quello che ha fatto finora (visto che è in politica da sempre) che arriva alla politica estera, ed è tanta che certa gente si lascia ad andare a certe dichiarazioni senza pensarci troppo.
rossijack
00giovedì 20 marzo 2014 21:05
Ecco un altro inconsapevole a cui, a sua insaputa,veniva pagato l'affitto...

dal fattoquotidiano



Matteo Renzi ha vissuto per quasi tre anni un un appartamento vicino a Palazzo Vecchio, in via degli Alfani 8. Ma a pagare l’affitto è stato l’amico Marco Carrai. 900 euro al mese, che a un certo punto sono diventati 1.200, ha documentato ieri Libero, pubblicando il contratto di affitto, ottenuto dallo stesso Carrai dopo giorni di pressioni. Ora la procura di Firenze, come riportano alcuni quotidiani, ha aperto un fascicolo esplorativo, a seguito di un esposto, per fare luce sui rapporti tra l’ex sindaco e l’imprenditore e verificare se tra i due ci sia stato uno scambio di favori. Al momento non ci sono né ipotesi di reato né indagati e il procuratore aggiunto Giuliano Giambartolomei affiderà le indagini a un pm per verificare che l’interesse pubblico non sia stato danneggiato. Intanto l’opposizione compatta di tutti i partiti ha fatto cadere in conferenza dei capigruppo in Senato la richiesta di chiarimenti del Movimento Cinque Stelle, che da Renzi vorrebbe un chiarimento in aula sul caso affitto e sui rapporti con Carrai.

Il presidente del Consiglio ha vissuto nella casa per 34 mesi, dal 14 marzo 2011 al 22 gennaio di quest’anno e lì aveva trasferito la sua residenza da Pontassieve (dove vive la moglie coi tre figli) per potere votare nella città che governava. Aveva scelto l’appartamento in via degli Alfani 8 dopo avere lasciato una mansarda dietro Palazzo Vecchio perché l’affitto – da mille euro al mese – era troppo costoso. Il proprietario della casa, scrive il Corriere della Sera, è Alessandro Dini, consigliere di amministrazione della Rototype, azienda il cui sito web è curato da da un’agenzia di comunicazione, Dotmedia. Per Dotmedia lavora come agente il cognato del premier, Andrea Conticini, e suo fratello Alessandro Conticini è tra i soci, con il 20%. Quest’ultimo in passato è stato socio di Eventi6, società della famiglia Renzi.


Marco Carrai, consigliere del premier vicino a Comunione e Liberazione che in passato ha guidato Firenze Parcheggi, oggi è presidente di Aeroporti Firenze e di Fondazione Open (ex fondazione Big Bang che ha gestito le campagne elettorali di Renzi). La società C&T Crossmedia di cui è socio, inoltre, si è aggiudicata un servizio per visitare Palazzo Vecchio con la guida di un tablet. Ma Carrai in questi giorni è finito nel mirino anche per la vicenda che vede coinvolta Francesca Campana Comparini, sua fidanzata che sposerà a settembre. La ragazza, 26enne laureata in filosofia, è tra i curatori della mostra su Jackson Pollock e Michelangelo, la più importante e prestigiosa a Firenze nel 2014. Si svolgerà a Palazzo Vecchio ed è costata al Comune 375mila euro. I due consiglieri fiorentini di opposizione De Zordo (Per un’altra città) e Grassi (Sel) hanno chiesto al vicesindaco reggente Nardella: “Se una ragazza di 26 anni, laureata in Filosofia e senza alcuna esperienza curatoriale, riceve l’incarico di curare la principale mostra di un grande comune italiano, è perché conosce qualcuno o perché conosce qualcosa?”. Secondo quando pubblicato dal Fatto, Comparini ha soltanto un titolo contro i 62 di un altro curatore della mostra, Sergio Risaliti. E l’unico saggio che ha pubblicato è per il catalogo della mostra di Zhang Huan, commissionato dal Comune di Firenze.












rossijack
00venerdì 28 marzo 2014 07:18
Obama ha fiducia in Renzi,beato lui!"yes,we can" lo ha ispirato,anche Veltroni,speriamo non faccia la stessa fine!
Scanzi,invece,di fiducia ne ha zero...leggete..

dal fattoquotidiano:





















Giornali e tivù lodano indefessamente Matteo Renzi. Se fosse tutto vero ci sarebbe da esultare. Ma non è vero quasi nulla. Qualche esempio.

1) Approvato il ddl Delrio taglia-province. È passato ieri al Senato, con la mannaia ricattatoria della fiducia per evitare i franchi tiratori: come facevano Berlusconi, Monti e Letta. È un ddl farlocco, che non cancella le Province, ma casomai aumenta problemi e storture. Se verrà approvato, garantirà un risparmio tra i 100 e i 160 milioni di euro: una miseria, a livello nazionale. Ennesimo specchietto per le allodole, a uso e consumo meramente mediatico.

2) Renzi mette all’asta su eBay un centinaio di auto blu (“Venghino signori venghino”), ma in un modo o nell’altro si appresta ad acquistarne altre 1300. Con una mano dà, con l’altra toglie. E con la bocca supercazzola.

3) Questione morale: il Pd ieri ha salvato l’ex ministro Brambilla dall’arresto. Grillo e Casaleggio scrivono nel loro blog che nessun giornale ha riportato la notizia: cazzata. Il Fatto lo riporta in prima pagina e ieri ci abbiamo fatto l’apertura nel sito. Il giorno in cui Grillo e Yoko Casaleggio la smetteranno col generalizzare, sarà sempre troppo tardi. I giornalisti non sono tutti uguali, e per la fortuna di tutti – anzitutto di Peter – Gomez non è uguale a Pigi Battista. Così come Nicola Morra non è uguale a Speranza. Resta il dato rilevante: il Pd ha salvato anche la Brambilla, come ennesimo regalo a Berlusconi.

4) Tra le battaglie (immaginarie) di Renzi, la grande assente è quella contro l’evasione fiscale. Il motivo è molto semplice e lo spiega anche Visco stamani al Fatto: chi combatte seriamente l’evasione si gioca più o meno 10 milioni di voti in consenso elettorale. Troppo impopolare, come battaglia. Ancor più con le Europee alle porte. Molto più redditizio essere furbi che onesti.

5) Dei tagli agli F35, quelli che secondo Heidegger Boccia servono a spegnere gli incendi (nel suo cervello, forse) e per il Ministro Pinotti (ahahahah) fungono da scudo interstellare “se uno magari decide di lanciare un missile contro l’Italia”, non si parla più. Tagliare quella spesa folle e stupida sarebbe un’idea troppo intelligente. Nel frattempo oggi Barack Obama incontrerà Renzi a Roma, e sarà un po’ come vedere JFK che incontra Forrest Gump. Solo che lì era un film e qui è la realtà. Non è escluso che, come il suo maestro Silvio, anche Renzi saluti il Presidente degli Stati Uniti con un teatrale “Mister Obamaaaaaaaaa!”. Magari con tanto di virile strizzatina di palle, giusto per sembrare ancora più amici e ricordare uno dei modelli intellettuali e comportamentali di Renzi: il Bagnino Mario di Panariello. O meglio ancora il pr della discoteca Chiticaca di Orbetello: “Si vede il marsupio?”. Sì, e anche la quintalata di bugie giornaliere. Ma le vede solo chi vuol vederle.

6) Il magico aumento in busta paga di 80 euro, quello promesso ai quattro venti e urlato durante la conferenza stampa con le slide della Lidl, rischia già di sparire, o comunque di diventare un bonus una-tantum. Olè.

7) Com’era quella storia che Renzi avrebbe abolito o quantomeno combattuto i rimborsi elettorali (cioè il finanziamento pubblico) ai partiti?

8) Renzi, politicamente, non esiste. È solo chiacchiere e pancetta, che lievita peraltro con una velocità si spera un giorno proporzionale alla ripresa economica. Vi invito piuttosto a prestare attenzione certosina alle sue parole, ai suoi slogan, ai suoi discorsi: non dice assolutamente nulla. Un mix tra il Conte Mascetti, i baci Perugina e il Jovanotti dell’unica grande Chiesa che parte da Che Guevara e arriva fino a Madre Teresa. Esempio 1: ”L’Europa non è un insieme di regole: è mio nonno che fa la guerra, è mia madre che piange perché guarda il Muro cadere, è mio figlio che farà l’Erasmus“. E quindi? Esempio 2: ”Per rilanciare la competitività delle nostre industrie, occorre che l’Europa ritorni a fare l’Europa”. E quindi? Esempio 3 (e capolavoro autentico). Testuale: ”Il futuro non è uno spazio da aspettare. Il futuro è un luogo da conquistare”. Eeeehhh? E quindi? Concretamente e al netto di ottimismi da discount, che vuol dire? Come se fosse antani anche per lei soltanto in due, oppure in quattro anche scribài con cofandina? (cit).

Piccolo consiglio: ogni volta che Renzi parla, sbobinate i suoi interventi e raccogliete le sue perle in una pagina apposita. Proprio come faceva la Gialappa’s Band con Trapattoni: un giorno potremo raccontarlo ai nipotini. Benvenuti nell’era della Politica Antani. Senza il talento di Tognazzi





Daniela(75)
00mercoledì 14 maggio 2014 09:47
Renzi, che non è stato eletto democraticamente, parla di democrazia e si permette di criticare Grillo dandogli velatamente del dittatore. Grillo fa bene a buttare fuori chi devia dalla linea generale del partito. Con i se e con i ma non si va da nessuna parte, la democrazia di cui Renzi si riempie la bocca è democrazia fancazzista! Non si vede l'ora che qualcuno starnutisca per rimandare le decisioni al giorno dopo e al giorno dopo ancora, altro che 200.000 nuovi posti di lavoro! Ma chi ci crede... Obama ha fiducia in lui, bene, un altro punto a suo sfavore per quanto mi riguarda.
migi.mj
00mercoledì 28 maggio 2014 12:40
Elezioni europee 2014, i flussi dei voti: “Pd ha prosciugato Scelta civica”

www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/27/elezioni-europee-2014-i-flussi-dei-voti-pd-ha-prosciugato-scelta-civica/...


rossijack
00giovedì 29 maggio 2014 22:40
Godete,ancora sugli 80 euro...articolo intelligente,pero'...

dal fattoquotidiano:





Dalla primavera del 2014 San Paganino potrebbe essere ribattezzato “Bonus Day”: il 27 maggio la maggior parte dei beneficiari del cosìddetto “Bonus Irpef” ha visto comparire in busta paga i primi 80 euro. I contribuenti interessati da questo intervento sono i titolari di reddito di lavoro dipendente e di alcuni redditi assimilati (art. 1, comma 1, d.l. n. 66 del 2014, in corso di conversione). Rimangono esclusi – tra gli altri – i soggetti che percepiscono pensioni e assegni ad esse equiparati.

Sotto il profilo strettamente giuridico, il mancato riconoscimento del “Bonus Irpef” ai pensionati è criticato perché ritenuto contrastante con i principi di solidarietà uguaglianza e ragionevolezza (artt. 2 e 3 Cost.), coordinati con quello di capacità contributiva (art. 53, comma 1, Cost.). Le pensioni sono reddito di lavoro dipendente non soltanto perché così dispone la legge (cfr. art. 49, comma 2, lett. a), Tuir), ma anche per ragioni per così dire ontologiche: il trattamento pensionistico ordinario costituisce infatti una retribuzione differita. A identica natura dovrebbe corrispondere identico trattamento tributario. Così non è in questo caso. L’arbitrarietà di una agevolazione settoriale è ancor più evidente qualora si consideri che il “Bonus Irpef” è riconosciuto anche alle forme pensionistiche complementari.

La fondatezza di questa critica trova conferma nella giurisprudenza della Corte Costituzionale relativa ad un provvedimento legislativo simmetrico al “Bonus Irpef”, vale a dire l’introduzione del cosiddetto “contributo di solidarietà sulle pensioni d’oro” (art. 18, comma 22 bis, d.l. n. 98 del 2011). Anche il “Bonus Irpef” sembra infatti tradursi in “un intervento […] irragionevole e discriminatorio ai danni di una sola categoria di cittadini [i pensionati], senza garantire il rispetto dei principi fondamentali di uguaglianza a parità di reddito, attraverso una irragionevole limitazione della platea dei soggetti. […] I redditi derivanti dai trattamenti pensionistici non hanno, per questa loro origine, una natura diversa e minoris generis rispetto agli altri redditi presi a riferimento, ai fini dell’osservanza dell’art. 53 Cost., il quale non consente trattamenti in pejus di determinate categorie di redditi da lavoro. […] A fronte di un analogo fondamento impositivo, […] il Legislatore ha scelto di trattare diversamente i redditi dei titolari di trattamenti pensionistici. […] La Costituzione non impone affatto una tassazione fiscale uniforme, con criteri assolutamente identici e proporzionali per tutte le tipologie di imposizione tributaria; ma esige invece un indefettibile raccordo con la capacità contributiva, in un quadro di sistema informato a criteri di progressività, come svolgimento ulteriore, nello specifico campo tributario, del principio di eguaglianza, collegato al compito di rimozione degli ostacoli economico-sociali esistenti di fatto alla libertà ed eguaglianza dei cittadini-persone umane, in spirito di solidarietà politica, economica e sociale” (sentenza n. 116 del 2013, nonché, in termini, sentenze nn. 111 del 1997, 341 del 2000 e 142 del 2014, tutte reperibili sul sito della Consulta).

Matteo Renzi sembra aver colto la necessità di allargare la platea dei contribuenti beneficiari del “Bonus Irpef”: durante la conferenza stampa sui primi #80giorni della sua attività, il Presidente del Consiglio dei ministri ha dichiarato che il “Bonus Irpef” rappresenta “l’inizio di una riduzione fiscale” della quale beneficeranno anche i pensionati.

Se nel diritto romano i rescritti dell’imperatore erano fonti del diritto, lo stesso non può dirsi oggi per i comunicati stampa e le slide. De iure condito il “Bonus Irpef” rimane una misura transitoria, valevole cioè soltanto da maggio a dicembre del 2014. Questa situazione legislativa corrisponde alla volontà cristallizzata dal Governo Renzi nell’incipit del provvedimento, dove si rinvia l’attuazione di un “intervento normativo strutturale” alla Legge di Stabilità per il 2015 (cfr. art. 1, comma 1, d.l. n. 66 del 2014, in corso di conversione). Se ne riparlerà (forse) a fine anno, a meno che la modifica non sia attuata in sede di conversione del d.l. n. 66 del 2014.

Quale che sia la sua tempistica, l’allargamento di quello che è anche noto come “Bonus Renzi” è sì un atto dovuto di “giustizia sociale” ma richiede anche di a) calcolare il “costo” dell’agevolazione e b) individuare ulteriori coperture.

Si tratta di problemi che al momento non paiono risolti neppure per il “Bonus Irpef” da erogare ai dipendenti nel 2014. Nella relazione tecnica governativa si stima un costo per il 2014 di circa 6.655,3 milioni di euro con pari effetti sull’indebitamento netto. L’operazione è interamente imputata nella voce “minori entrate tributarie” ma si rileva che “non si può escludere che una parte degli sgravi possa essere contabilizzata dal lato della spesa (trasferimenti alle famiglie) alla stregua di altri crediti di imposta”. Com’è già accaduto per il Piano Casa , il Servizio del Bilancio del Senato ha formulato le proprie osservazioni sul “Bonus Irpef” nella nota di lettura n. 45.

Quanto al “costo” dell’agevolazione, il Servizio del Bilancio, dopo aver rilevato che “la quantificazione operata dalla [relazione tecnica governativa] non è verificabile in modo puntuale” e che “i dati assunti a riferimento sono quelli relativi all’esercizio d’imposta dell’anno 2011” pur essendo disponibili quelli relativi al periodo di imposta 2012, chiede “qualche elemento informativo aggiuntivo che consenta di verificare le ipotesi ed i parametri posti a base della ‘estrapolazione’ all’anno in corso” e “un chiarimento circa il mancato utilizzo dei pertinenti dati rivenienti dalle dichiarazioni 2013”. Secondo il Servizio del Bilancio, è probabile che almeno una parte degli effetti finanziari del “Bonus Irpef” sia contabilizzata “dal lato della spesa (trasferimenti alle famiglie) […] in relazione al fatto che una parte dei crediti d’imposta in esame siano ‘pagabili’, cioè comportino un effettivo esborso al beneficiario nella misura in cui il credito superi il debito d’imposta”. Tradotto: il credito di imposta può dar luogo (non soltanto ad minori entrate ma anche) a maggiori uscite per l’Erario. Visto il silenzio della relazione tecnica governativa, il Servizio del Bilancio chiede informazioni sul punto, anche in considerazione degli effetti che tale maggior spesa potrebbe produrre “sulla individuazione dell’indicatore della pressione fiscale e sul livello della spesa pubblica, nonché sui corrispondenti rapporti rispetto al Pil”.

Quanto alle coperture del “Bonus Irpef”, è stato istituito un fondo ad hoc (art. 50, comma 6, d.l. n. 66 del 2014) alimentato da “tutti gli effetti positivi sui saldi di finanza pubblica derivanti dalle disposizioni” del decreto (così la relazione tecnica governativa). Facciamo un esempio di “effetto positivo”. L’art. 47, d.l. n. 66 del 2014 impone a province e comuni di “assicurare un contributo alla finanza pubblica” (per le prime 444,5 milioni di euro, per i secondi 375,6 milioni di euro) mediante il contenimento della spesa per beni e servizi, autovetture e per incarichi di consulenza, studio e ricerca e per i contratti di collaborazione coordinata e continuativa; in alternativa, gli enti locali hanno “la facoltà di rimodulare o adottare misure […] di contenimento della spesa corrente”. In caso di mancato tempestivo versamento di tale “contributo”, l’Agenzia delle Entrate recupererà le somme dovute da province e comuni attingendo dal gettito delle imposte di loro competenza (Imposta RCA – imposta provinciale sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e Imu – imposta municipale propria). Un lettore malizioso potrebbe osservare che il cerino è stato lasciato in mano a province e comuni: gli enti locali o ridurranno la propria spesa o incasseranno un minor gettito dai tributi locali. Quello che appare come un incentivo alla revisione della spesa si potrebbe tradurre nella contrazione dei servizi pubblici locali (scuole, trasporto, manutenzione stradale, ecc.). Se questi sono i prodromi della “operazione keynesiana straordinaria” annunciata da Matteo Renzi, gli #amicigufi potrebbero contraccambiare i saluti.









Rarronno
00mercoledì 2 luglio 2014 20:05
Perdonatemi, ma dovevo condividere (siamo quasi a livello-Silvio).

"Se l'Europa si facesse un Selfie".



Ma questo ha presente che non sta parlando a dei liceali, e che il registro del discorso deve modularlo a seconda dell'occasione?

(Miss Piggy)
00mercoledì 2 luglio 2014 22:02
Re:
Rarronno, 02/07/2014 20:05:

Perdonatemi, ma dovevo condividere (siamo quasi a livello-Silvio).

E infatti oggi Piersilvio ha detto che è un comunicatore quasi al livello del suo babbino!


Ma questo ha presente che non sta parlando a dei liceali, e che il registro del discorso deve modularlo a seconda dell'occasione?




Guarda, ho pensato la stessa cosa poco fa, quando ho sentito il Matteo nell'anteprima di Porta a Porta: ma secondo me lo mettono in squadro in Europa, se continua ad esprimersi come se fosse ad Amici...

4everMJJ
00mercoledì 2 luglio 2014 22:19
E la generazione Telemaco??? [SM=x47958] A me mi - rafforzativo - si blocca la digestione ogni volta che lo ascolto st'omo, anche quando non ho mangiato [SM=g2927032]
Rarronno
00giovedì 3 luglio 2014 11:34
Re: Re:
(Miss Piggy), 02/07/2014 22:02:



Guarda, ho pensato la stessa cosa poco fa, quando ho sentito il Matteo nell'anteprima di Porta a Porta: ma secondo me lo mettono in squadro in Europa, se continua ad esprimersi come se fosse ad Amici...




Se l'ha detto Piersilvio mi fido, è troppo bello per dire bugie [SM=x47928].

4everMJJ, io non l'ho mai tollerato proprio a pelle, ma ho voluto lasciare un attimo da parte i giudizi lombrosiani. Peccato però che i fatti confermino le impressioni a pelle.

Vi lascio con un'altra chicca "L'Europa non deve rimanere un puntino su google maps".



L'Europa un puntino? Uot? E' un continente, anche se si considera solo l'UE (che peraltro probabilmente su google maps nemmeno appare) è grossino.

Poi vabbè, parte la citazione di Metternich che è impagabile.
migi.mj
00giovedì 3 luglio 2014 18:53
Re: Re: Re:
Rarronno, 03/07/2014 11:34:




L'Europa un puntino? Uot? E' un continente, anche se si considera solo l'UE (che peraltro probabilmente su google maps nemmeno appare) è grossino.

Poi vabbè, parte la citazione di Metternich che è impagabile.



E vabbè ma tu prendi proprio tutto alla lettera,
lui è allegorico........... suvvia! [SM=x47979]

E' un piazzista proprio, altro che B.!(ed è tutto dire eh?!?)
nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri dove elencava
alcuni punti relativi alla riforma della giustizia è stato strepitoso!
che spettacolo!
Ripeto: un vero e proprio piazzista. [SM=g27825]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:00.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com