rossijack
00martedì 15 giugno 2010 16:55
"Erano anni che gli chiedevano di fare i concerti lui ha sempre rifiutato eppure i debiti li aveva già, perchè accettare ora e non prima, quando magari aveva qualche anno di meno? "
Vi comunico la mia opinione:lui i concerti voleva farli,aveva bisogno di sentirsi grande,amato,venerato,il mito,l'unico!Come poteva una persona che aveva vissuto costantemente sul palcoscenico rassegnarsi a sentirsi sul viale del tramonto!Si',voleva farli anche per i figli,ma soprattutto per se stesso,ne aveva bisogno!Pensate alla difficolta' degli artisti in generale quando le luci della ribalta mano a mano si spengono,e'qualcosa che deprime,credo!Questo mi fa propendere per la tesi della casualita',non si prepara tutto quel ben di Dio(Lightman,costumi,scelta dei migliori ballerini,trapezisti,3D,eccc)pensando poi di dover far fuori qualcuno!Se notate ,in TII Ortega credo avesse toni affettuosi ed atteggiamenti di sostegno secondo me perche' voleva dargli una mano a realizzare qualcosa di grande dopo tutto cio' che aveva passato .....
"Dangerous boy"
00martedì 15 giugno 2010 18:58
Tralasciando la piccola battuta che ho fatto in precedenza sul manichino, una cosa purtroppo che è certa e sicura, è che noi saremo costretti per sempre a vivere con il punto interrogativo.
Per quanto mi riguarda, l’era This Is It, è servita solo a terminare un lavoro iniziato già da parecchi anni.
Non è la prima volta, che Michael tenta di ritornare sulle scene ed è ostacolato.
Adesso dal boicottaggio del 2001, adesso dal processo del 2005, adesso dalla morte insomma, la vita è stata davvero molto dura con lui.
A Michael, era già da anni che veniva proposto di fare un tour per ritornare sulle scene, e da persona responsabile quale io reputo, ha sempre rifiutato dicendo che non era il momento adatto.
Tutto questo capitava verso la fine del 2007 e inizio 2008.
Subentra poi il 2009, anno in cui tutti fan attendevano finalmente il suo ritorno, e anno in cui Michael accetta la proposta dell’AEG, di mettere in piedi un tour per ritornare sulle scene.
Michael, da come ci ha dichiarato lui stesso, ha accettato la proposta del tour perché ormai i figli, erano abbastanza grandi da ammirare il loro padre all’opera.
Una delle conseguenze per cui Michael ha accettato di ritornare con un tour e non con un semplice nuovo album, è perché in tour avrebbe guadagnato dieci mila volte tanto, e siccome gli servivano soldi per pagare i debiti di cui era protagonista, ecco che si è fatto avanti.
Naturalmente questa è solo una mia idea, io non ho la verità in tasca, ma credo che molti su questo piano la vedano come me.
Detto questo, anch’io credo poco al fatto che volessero uccidere Michael, anche se da come possiamo vedere, sembra quasi che valga più da morto che da vivo.
Ma come molti hanno già detto, inutile mettere in piedi un concerto con tanto di nuove e originali tecnologie, effetti pirotecnici, 3D, oggettistica per il tour (zombie volanti, letto per Dirty Diana, lampadari dove ballare, ecc), inutile anche coinvolgere gente per i costumi, per gli effetti, i tecnici di luci e suoni, ballerini, insomma, inutile ingrandirsi tanto quando poi sapevano di doverlo fare fuori.
La teoria purtroppo non regge tanto.
Anche se gente come Randy Phillips, Thome Thome, Frank Dileo, la Sony e Conrad Murray, hanno incentivato che si procedesse verso la strada sbagliata, credo comunque che siamo tutti vittime del fato.
Nessuno voleva Michael morto, perché chi avrebbe poi pagato tutte le persone coinvolte al tour, sarebbe stato proprio lui, quindi meglio tenercelo bello vivo che morto.
Randy Phillips sapeva benissimo le reali condizioni di Michael, e sapeva anche che non saliva su un palcoscenico da tempo, quindi come minimo avrebbe dovuto agire in punta di piedi.
Ma siccome al nostro Michael piacevano le sfide, dal momento in cui gli fu detto che avrebbe superato il record di Prince, si è dato la carica e la grinta per affrontare i concerti al meglio, sottovalutando però, che ormai non era più un ragazzo di trenta anni come nell’era Bad, e che quindi, doveva non solo controllarsi ma essere controllato.
Thome Thome, sapete anche meglio di me che uomo sia.
Michael sembra avesse paura di questa persona che ricordo, gli fu presentato dal fratello Jermaine.
Thome, nonostante licenziato poi da Michael, continuava a gestire i suoi affari e addirittura a decidere per lui (vi ricordo infatti, la famosa asta decisa da lui della Julien's Auctions).
Frank Dileo, cosa dire di quest’uomo, prima fu licenziato dallo stesso Michael per aver scoperto delle trattative fra lui e Sony, e poi ecco che riappare come una sanguisuga.
La Sony, sappiamo tutti che influenza ha avuto su Michael soprattutto verso il 2001.
Michael dichiarò di non voler più rilasciare nulla sotto la loro etichetta, eppure l’AEG, ha scelto proprio la Sony per rilasciare This Is It.
Detto questo, credo che Michael era ben cosciente di ciò che stava per affrontare, ma siccome ormai il “guaio era fatto”, non ha potuto tirarsi indietro, e ha cercato da professionista che è, di dare il meglio.
Per come la vedo io, il tour non è mai stato un problema per Michael, poiché a fin dei conti, è stato lui ad accettare il contratto dell’AEG.
Il problema, è iniziato non appena il numero delle date è aumentato.
Aggiungere ben quaranta date alle dieci già presenti, è davvero un duro colpo.
In quel periodo, arrivò una news che diceva che Michael si arrabbiò molto per questa decisione presa senza il suo consenso, ma ripeto dicendo che noi conosciamo bene Michael, e sicuramente sarà bastata una piccola “rassicurazione” da parte di Randy Phillips, per convincere Michael che era tutto sotto controllo.
Con questo prego di fare attenzione, non sto dicendo che Michael era ingenuo o stupido da capire la situazione, lui il problema l’ha capito benissimo, ma come ho detto prima, ormai era entrato in un meccanismo dove non poteva uscire più.
Un po’ i fan che lo stavano aspettando ormai da anni, un po’ i figli che immagino attendevano con ansia il loro papà, un po’ i soldi che gli servivano per pagare non solo i debiti, ma anche la casa a Londra e i servizi che vi erano offerti.
Preso da tutte queste preoccupazioni, avrà pensato forse che continuare, era davvero l’unica soluzione per uscirne fuori.
Abbiamo avuto news e dichiarazioni sia da lui sia dalle persone a lui vicine come appunto Karen, che lui temeva per la sua vita e per ciò che gli stava accadendo.
Come vedete quindi, lui era ben cosciente sia del problema, che del fatto che non ne sarebbe mai potuto uscire vivo.
A questo punto, subentra il Dr. Murray, che ancora non è chiaro chi davvero l’ha ingaggiato per i tour Londinesi.
C’e chi dice che sia stato Michael a richiederlo a DiLeo, poiché già curò in passato suo figlio Prince, c’e invece chi afferma che sia stata proprio l’AEG, con il suo contratto, a ingaggiare Murray per prendersi cura di lui durante il concerto.
Tralasciando queste teorie, io mi chiedo a questo punto una cosa:
Molte persone ci hanno confermato che Michael, alcune volte, saltava le prove del tour perché non si sentiva bene o perché gli facevano male le gambe (a differenza invece di come vogliono farci credere, ovvero che Michael non andava alle prove perché sapeva tutte le coreografie a memoria).
Allora io mi domando, se Michael soffriva di alcuni sintomi, perché Murray in questi casi non ha chiamato Ortega, dicendo di evitare di farlo muovere dal letto almeno per un paio di giorni, giusto il tempo di farlo riposare e riprendere?
Cosa che d’altronde, un buon medico dovrebbe fare.
Abbiamo poi avuto altre conferme (alcune rivelate proprio da Ortega), che Michael durante le prove aveva difficoltà nel mangiare, tanto che era lui alcune volte a imboccarlo e a costringerlo a mangiare qualcosa.
Io allora mi chiedo, se Murray è stato ingaggiato per tutelare Michael, dov’era in quei casi?
Perché nelle prove, sembra non esserci mai stato?
Queste cose non quadrano, ed è importante evidenziarle.
Ultima cosa ma non meno importante, considero Kenny Ortega una persona con due facce.
Due facce perché lui era sempre con Michael, sia durante le prove sia durante i progetti delle coreografie, dell’oggettistica del tour (come i lampadari proprio creati da lui e Michael), quindi chi più di lui poteva sapere le reali condizioni fisiche di Michael?
Nonostante questo però, si fece vedere ugualmente assieme a Randy Phillips in un’intervista, dove entrambi dichiaravano che Michael era nelle perfette condizioni per eseguire il tour, tanto che Phillips, si permise di fare anche una battuta: “Vorrei avere io il suo corpo, sta benissimo!”.
Nel film di This Is It inoltre, Kenny appare come la persona che vuole più bene a Michael, e che sta facendo di tutto per lui e per il suo bene.
Perché allora Kenny, non ha mai chiesto a Michael di evitare di venire alle prove, se non era nelle migliori condizioni fisiche nel farle?
Perché quando Michael non mangiava regolarmente, Kenny non avvisava il medico di questa cosa?
Perché non si è domandato se stava davvero bene, e se questa storia del non mangiare era normale?
Nel film, abbiamo inoltre visto e sentito di come alcune canzoni, non sono state eseguite interamente (per esempio TWYMMF).
Forse perché Michael aveva problemi nel finirle?
Non aveva abbastanza forze nel farle?
Forse le prove erano troppo pesanti?
Non capisco davvero per quale stupida ragione, i sintomi di Michael, non sono mai state rese note a un vero COMPETENTE.
Io una risposta me la sono data, ovvero che per queste persone, è più importante riuscire a incassare il guadagno del lavoro, che aiutare una persona che palesemente sta non tanto bene.