[tributi dei vip] Canzoni dedicate a Michael Jackson

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mjj2pantera
00lunedì 5 aprile 2021 21:58
Adelina78, 05/04/2021 21:53:

Grazie mille Anto [SM=g5818237]

[SM=g5818235] di nulla
Adelina78
00mercoledì 21 aprile 2021 22:30
Adelina78
00mercoledì 21 aprile 2021 22:30
L'ho appena sentito e letto. Grazie Adriano. Grazie davvero ❤️❤️❤️
mjj2pantera
00mercoledì 21 aprile 2021 22:33
Questa canzone ci sta tantissimo, e ha una storia veramente arcana dietro.
Adelina78
00mercoledì 21 aprile 2021 22:36
mjj2pantera, 21/04/2021 22:33:

Questa canzone ci sta tantissimo, e ha una storia veramente arcana dietro.

Non sapevo di questa dedica di Adriano. Mi ha commosso e tanto pure....
Adelina78
00mercoledì 21 aprile 2021 22:37
mjj2pantera, 21/04/2021 22:33:

Questa canzone ci sta tantissimo, e ha una storia veramente arcana dietro.

Mi racconti.....
mjj2pantera
00mercoledì 21 aprile 2021 22:50
@Adelina78 Questa canzone sarebbe figlia, secondo la leggenda, di un disegno ben preciso dello stesso Lucio Battisti determinato, nonostante la morte, a rivolgere un ultimo saluto al caro amico Mogol.
una Medium italiana al tempo residente in Spagna. Secondo le iniziali dichiarazioni, Lucio Battisti l’avrebbe contattata chiedendole di fungere per lui da tramite con Mogol. In un momento successivo, le avrebbe inoltre chiesto di acquistare un particolare libro all’interno di una libreria spagnola, indicandole in seguito alcune frasi e parole all’interno del medesimo, da trasmettere a Mogol, al fine di determinare in lui il principio di una canzone che avrebbe dovuto portare il nome di “Arcobaleno”.

Mogol non accolse con entusiasmo tali dichiarazioni. Uomo pragmatico, autore di spessore e grande calibro musicale, egli mostrò decisa fermezza nella sua iniziale decisione di non dare adito a tali voci. Questo, nonostante l’insistenza della Medium e la ricchezza di dettagli che di volta in volta ella apportava, avvalorando l’ipotesi della veridicità delle sue affermazioni.Ma oltre allo strano caso della Medium, nuove circostanze si palesarono con enigmatica insistenza sotto gli occhi di Mogol

Vi fu un articolo scritto da Giulio Caporaso, direttore della rivista Firma (il mensile del Dinners Club), in cui egli raccontava di un incredibile conversazione avuta in un sogno particolarmente nitido, con Lucio Battisti.

Protagonisti dello strano sogno, avuto la stessa notte in cui Caporaso aveva partecipato ad un concerto in memoria del cantante, erano per l’appunto Lucio Battisti ed un magnifico, grandioso arcobaleno.
L’immagine di questo arcobaleno troneggiava così infine sulla copertina della rivista. Ed ecco che con grande sconcerto Mogol si ritrovò innanzi l’immagine di Lucio Battisti con un enorme arcobaleno alle sue spalle.

Ma perchè proprio l’arcobaleno?

L’importanza dell’arcobaleno risiederebbe nel particolare significato simbolico che esso racchiude. Fenomeno che ha sempre affascinato l’uomo con i suoi archi dalle molteplici sfumature, esso rappresenterebbe difatti un ponte tra noi e l’aldilà, l’emblema della congiunzione tra cielo e terra.

Ma ciò che trasformò una serie di eventi particolarmente coincidenti, con il materializzarsi di una vera e propria canzone, fu infine l’intervento inaspettato e propizio di Gianni Bella.

Artista dal talento musicale incontenibile e raro, Gianni Bella ha avuto un ruolo fondamentale nella realizzazione de “L’arcobaleno”. Questo componimento si va ad aggiungere, come un piccolo grande tassello, a quello splendido retaggio di indimenticabili opere che vantano la firma della sua memorabile impronta.

E così a quella notte. A quando, incontratosi con Adriano Celentano e Gianni Bella, Mogol manifestò le sue perplessità in merito agli strani eventi che sembravano fomentare la necessaria realizzazione di una canzone per Battisti. Mogol disse che solo l’incontro con una musica adatta avrebbe potuto spingerlo a scrivere il testo per questa canzone.
E quando ogni cosa appariva ancora una fantasia vana ed irrealizzabile, ecco che in quella notte di magia e stupore Gianni Bella pose il successivo pilastro che diede infine avvio alla realizzazione del brano.

Sotto, Gianni Bella nel 1974:




Propose l’ascolto di una melodia da egli stesso composta poco tempo prima. Una melodia di tale celestiale e malinconica bellezza da conquistare, nello spazio di poche note, il cuore di Mogol, dissipando in lui ogni dubbio e rendendo certa la convinzione che “Arcobaleno” potesse e dovesse ora assolutamente vedere la luce.

Da notare che Mogol scrisse il testo per “L’arcobaleno” in pochi minuti, quasi come se le parole fossero state già lì, pazientemente silenziose, in attesa di essere colte e distillate entro le righe di questo suggestivo componimento.

Quando in ultimo Adriano Celentano regalò la sua voce al testo scritto da Mogol, non poté trattenere l’impressione che in egli si era generata. Nel suo studio di registrazione egli cantò “L’arcobaleno”, incastonando per sempre quell’emozione intensa alla registrazione che è tuttora a noi possibile ascoltare.
Adelina78
10giovedì 22 aprile 2021 07:37
Wowwwwwww. Grazie Anto
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