nuovo capitolo
Mio padre mi guardò con aria sconvolta e molto preoccupata.
- Tesoro che cosa ti prende?
Lo fissai incredulo, perché se gli avessi detto che cosa avevo sentito mi avrebbe presa per una pazza, perciò decisi di tenermelo tutto per me.
- No, no papà. Ho dolo un po’ di mal di testa, niente d eccezionale.
- Per fortuna. Dai vieni a mangiare pigrona.
- Arrivo.
Mi sedetti sulla mia sedia proprio accanto a mio padre.
Dai suoi occhi vidi molto entusiasmo e molta eccitazione.
Non volevo parlare con lui, perché sapevo quale era il suo argomento preferito, l’università.
Decisi, perciò di alzarmi e di contemplare la bellezza della natura dalla finestra del salotto.
Io non avevo ancora intenzione di lasciare la mia città e le mie amiche perché significava abbandonare la mia fanciullezza, lasciarmi alle spalle tutti i miei ricordi che hanno caratterizzato ciò che sono io specialmente significava lasciare mia madre.
- Anastacia, hai già pensato a quel università iscriverti?
In un primo momento non gli risposi … infine decisi di parlargli.
- No.
Con una sola parola, lo lasciai di stucco e incredulo.
- Devo andare a scuola.
- Va bene.
- Ciao.
La mia voce era talmente fredda e cupa, che avvertii un vento gelido prendere il mio cuore e portarmelo via.
Durante il mio cammino, notai che dentro al negozio di animali c’era un ragazzo molto carino.
Volevo conoscerlo, ma questo significava arrivare in ritardo a scuola e perdermi la festa dell’ultimo giorno di scuola.
- Non mi importa. Vado.
Mi sistemai i capelli ed entrai con una camminata molto sicura.
[Modificato da michael 4 ever94 30/12/2010 21:21]