boal, 03/12/2010 14.04:
Che approccio diverso rispetto a Michael, immagino che c'entri il fatto che si tratta di una donna matura e sicura di se. Ha fatto l'ammirevole scelta di far leva sulla propria popolarità per aiutare chi soffre di questa patologia ad accettarsi ma soprattutto ad esorcizzarla nell'immaginario comune: macchie sulla pelle non significa necessariamente malattia contagiosa. Brava!
Avrebbe potuto fare grandi cose, per se e per gli altri, se MJ avesse avuto lo stesso approccio. Non mi piace quando Vip o Nip vanno in tv a spiattellare la loro vita privata, lo trovo imbarazzante. Quando personaggi famosi rendono pubbliche situazioni di malattia o disagio che socialmente sono tabù fanno invece una grande azione positiva, per loro stessi coincide con voglia di riscatto e ritorno alla normalità , per il pubblico comunicano che quel mondo e' reale e che chiunque può trovare la forza per combattere e star meglio ( mi vengono in mente Raul Bova, Buffon, Anne Hataway e le loro dichiarazioni sulla depressione, Sharon Stone e la neoplasia cerebrale, Lino Banfi, recentemente Eminem o Robbie Williams con i problemi di abuso, giusto per nominare qualcuno).
Condivido appieno l'ammirazione per le parole di Mara Maionchi, rispetto al paragone con Michael mi permetto però di fare dei distinguo:
la Maionchi ha scoperto la vitiligine a 25 anni e ne parla in questi termini oggi, non conosco l'età della signora ma sicuramente è passato molto tempo dalla diagnosi (posso presumere almeno 20 anni), e lei ha avuto modo di metabolizzare la cosa, di superare le varie fasi che possono caratterizzare la scoperta di una malattia che ti devi tener tutta la vita e giungere infine, con maturità, al suo approccio positivo con la vitiligine.
Michael ha scoperto la vitiligine più o meno alla stessa età della signora Maionchi, ne ha parlato pubblicamente circa 10 anni dopo e nella famosa intervista era ben chiaro che non era ancora giunto a patti con una gestione pubblica della malattia, lo dichiarava perchè era "costretto" dalle continue voci. Non possiamo sapere quale sarebbe stato il percorso successivo di Michael, perchè come qualcuno ha giustamente ricordato, le accuse successivo hanno influito sulla sua credibilità anche su questa malattia.
Domanda
bonariamente provocatoria: la Maionchi avrebbe parlato oggi della sua vitiligine se non fosse la malattia che aveva anche Michael Jackson??
Io comunque su questo punto capisco benissmo Michael, non ho la vitiligine ma un'altra malattia di quelle che non muori ma te le tieni per sempre con tutte le conseguenze, lo so da 10 anni e ti assicuro che si fa molta fatica a parlarne, finchè non si fa pace con la malattia .
[Modificato da foreverdarling70 03/12/2010 22:59]