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Ricostruzione dell'ultimo giorno di MJ

Ultimo Aggiornamento: 23/06/2010 20:19
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22/06/2010 11:30
 
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Così muore una star
il giallo del giorno più lungo
Il 25 giugno di un anno fa moriva la popstar. Ecco la cronaca di quel giorno: dalle prove del mattino alla tragica notte fra incubi e overdose di droghe
dal nostro inviato ANGELO AQUARO

Così muore una star il giallo del giorno più lungo Una delle tante t-shirt
che ricordano la scomparsa
di Michael Jackson

NEW YORK - Ventiquattro'ore prima di morire 1- sono le 14.30, mercoledì 24 giugno 2009, il crollo delle vendite di case e la guerra dei dazi Usa-Cina sulla prima pagina del Los Angeles Times che riposa, intonso, sul lungo tavolo della cucina - Michael Jackson scende le scale del villone da otto camere da letto affittato al numero 100 di North Carolwood Drive, quassù a Holmby Hills, dove le case da sogno di Beverly Hills sfidano quelle di Bel Air nel lusso e nella sfrenatezza. L'acerba estate di California continua a mostrare il suo aspetto più dolce: il termometro segna meno venti gradi, il venticello che soffia dal mare smorza il tasso di umidità. Eppure, nella camera da letto ricostruita in stile tardo-Rinascimento, gli svolazzi rococò sulla testata del letto, la temperatura è salita a livelli infernali: l'ultima follia di Michael è dormire con il riscaldamento ancora acceso, le imposte tappate, le tende barocche impenetrabili alla luce di quella giornata meravigliosa.

Dormire, poi: sono giorni e notti che la rockstar lamenta quella stanchezza spossante che gli impedisce di prendere sonno. Come farà a sopportare la sfida che lo attende? Cinquanta concerti già tutti esauriti, un tour che a Londra dovrebbe riaccendere la stella appannata dagli scandali. I timori sulla sua salute hanno costretto l'Aeg, la società che ha organizzato quel tour miliardario, a smentire tutto con un comunicato: Michael è in splendida forma, a 50 anni sembra tornato ragazzino, e il 13 luglio, come da programma, lo show avrà inizio alla 02 Arena di Londra.

14.45 Michael sa che lo aspetta un'altra giornata terribile, ancora prove su prove dello show che si chiamerà "This is it", come il nuovo singolo che sta per pubblicare. Deve essere comunque riuscito a riposare se il suo personal chef, Kai Chase, racconta all'Ap che Jacko ha un sorriso per tutti. Pasto veloce: tonno scottato, insalata organica, succo di carota e arancia. La sua "ultima cena". Paris, 11 anni, e Prince, 10, accanto. Mani giunte per ringraziamento: "Che Dio vi benedica".

19.00. I ragazzi si sono già persi nel castello di Holmby Hills. Jackson si infila nella Cadillac Escalade color blu mare guidata da Faheen Muhammad, che non è solo la guardia del corpo fidata: è anche uno dei prestanomi che il dottor Conrad Murray utilizza per richiedere sempre nuove dosi di propofol, il potentissimo sonnifero e antidolorifico che Michael chiama "il mio latte". La droga che lo ucciderà.

19.30 La Escalade con Michael, Faheen e Michael Amir Williams, l'assistente personale, arriva allo Staples Center: è l'arena che la rockstar ha scelto per le prove, è lo stadio che tra 12 giorni ospiterà i suoi funerali. Alberto Alvarez, il direttore logistico, gli va incontro e imbarca Michael su una golf cart per scortarlo nella zona prove.

20.30 Jacko sembra davvero in gran forma, Dorian Holley è il direttore dei cori e non crede alle sue orecchie: "Non lo distingueresti dal Michael degli inizi". Sarà la trafila di successi che incatena uno dopo l'altro: "Wanna be startin'somethin'", "Billie Jean", "Smooth Criminal"...

22.00 I ballerini vengono richiamati in scena per il momento clou. Su un megaschermo scorre un pezzo del video in 3D, Michael e i suoi provano per la prima volta in costume i passi di "Thriller". Kriyss Grant, una delle girls, non ha dubbi: "Sembra estasiato".

24.00 È mezzanotte e la magia non è scomparsa: si prova "Earth song", Jackson ringrazia tutti, abbraccia i ballerini più vicini, nessuno lo ha mai visto così: "Grazie, grazie, Dio vi benedica".

0.30 All'arrivo in Carolwod Drive si ferma per salutare un gruppetto di fan davanti casa. Le guardie del corpo lo accompagno fin sotto le scale che portano in camera: nessuno può oltrepassare quella linea rossa, il privilegio è concesso solo ai figli e al dottor Murray.

1.30, 25 giugno Spente le luci delle prove, niente più sorrisi: improvvisamente è un altro Michael. Torna a dire che è molto stanco, deve dormire. Chiede aiuto, com'è abituato a fare, al dottore che ormai da giorni trascorre tutta la notte al castello. Murray è preoccupato dell'assuefazione al propofol. Comincia con una pastiglia: 10 milligrammi di Valium.
2.00 Il calmante non ha effetto, Michael si lamenta, il dottore riprova con un farmaco più potente, il lorazepam, 2 milligrammi via flebo.

3.00 Michael è ancora sveglio, Murray cambia droga, ancora 2 milligrammi ma questa volta di midazolam.

5.00 È l'alba dell'ultimo giorno e Michael Jackson giace con gli occhi aperti sul suo letto da Pompadour. Il dottore riprova col lorazepam: altri due milligrammi.

7.30 Michael Jackson è stremato, non riesce a trovare pace. Murray insiste: altri due milligrammi di midazolam, già provata inutilmente 4 ore prima. Il castello riprende vita mentre Michael muore: i ragazzi si svegliano, la servitù è già al lavoro.

9.00 Michael Jackson è più pallido di quella bambola di porcellana, quel bel bambino biondo, proprio lì accanto al letto. Tutt'intorno bombolette di ossigeno e pile di dvd: tutti film per bambini. Manca l'unica cosa che il dottore ha richiesto quando ha accettato di fare la guardia al divo: l'apparecchio per la rianimazione. Non c'è neppure l'infermiera richiesta da contratto.

10.40 Jackson rantola, piange, si lamenta: come farà a riprendere le prove? Implora il dottore, chiede il suo "latte". Murray dice di aver resistito tutta la notte: cede. E gli spara 25 milligrammi endovena.

10.50 Il dottore aspetta che almeno il propofol faccia effetto. Dice alla polizia che solo allora si allontana per la prima volta: deve andare in bagno.

10.52 Murray torna e trova Michael che non respira più.

11.18 Cosa aspetta, dottore? Murray chiama freneticamente la sua clinica di Las Vegas, poi un paziente, poi un amico.

12.13 Michael Jackson è ancora immobile nel suo letto. Murray finalmente chiama il suo assistente, ma Williams non risponde. Messaggio disperato: "Chiamami subito, chiamami subito".

12.15 Williams richiama. Il dottore: "Corri, il signor Jackson ha avuto una brutta reazione. Una brutta reazione". L'assistente chiama la guardia del corpo, chiama il direttore logistico. Alvarez corre su per quelle scale finora proibite: trova Prince e Paris in lacrime mentre il dottore cerca di rianimare papà. "Portate via i bambini da qui". Alvarez chiama l'ambulanza: "C'è un signore che ha bisogno di aiuto, non respira". Non dice il nome.

12.27 La sirena dell'ambulanza rompe il silenzio vip di Carolwood Drive.

12.29 Anche i soccorsi dicono che Michael Jackson non respira più. Tentano due round di respirazione artificiale. Il dottore dice di smettere: basta, mi assumo la responsabilità, continuiamo nell'ambulanza, corriamo.

13.07 L'ambulanza entra a tutta velocità al Medical Center dell'università della California Ronald Reagan.

14.26 L'ospedale certifica: Michael Jackson è morto. Il sito di gossip TMZ batte tutti: addio al re del pop. I primi lanci ipotizzano suicidio e barbiturici. Il dottor Murray torna a casa: ho bisogno di mangiare qualcosa, sono stremato. Tra qualche ora la polizia busserà alla sua porta.

(22 giugno 2010)

www.repubblica.it/persone/2010/06/22/news/anniversario_jackson-...

[IMG][/IMG]
22/06/2010 12:58
 
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ahhhhhhhh ecco perchè frignava Murray, aveva fame! [SM=x47958] [SM=x47926]
[Modificato da Wendy.73 22/06/2010 12:59]



22/06/2010 22:02
 
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Grazie Evan, che tristezza, fa sempre un certo effetto leggere certe cose, anche se come avete già ribadito voi, su alcuni momenti le versioni sono diverse (tipo chi ha dato la notizia a i bambini e chi dei bambini è entratonella stanza di MJ).
Comunque continuerò a ripetere all'infinito che il dottor Murray è colpevole... [SM=x47975]

"Se vieni al mondo sapendo di essere amato e lo lasci sapendo la stessa cosa, allora tutto quello che nel frattempo è accaduto, sarà valso la pena" -Michael Jackson-
22/06/2010 23:10
 
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NEW YORK - Ventiquattro'ore prima di morire 1- sono le 14.30, mercoledì 24 giugno 2009, il crollo delle vendite di case e la guerra dei dazi Usa-Cina sulla prima pagina del Los Angeles Times che riposa, intonso, sul lungo tavolo della cucina - Michael Jackson scende le scale del villone da otto camere da letto affittato al numero 100 di North Carolwood Drive, quassù a Holmby Hills, dove le case da sogno di Beverly Hills sfidano quelle di Bel Air nel lusso e nella sfrenatezza. L'acerba estate di California continua a mostrare il suo aspetto più dolce: il termometro segna meno venti gradi, il venticello che soffia dal mare smorza il tasso di umidità. Eppure, nella camera da letto ricostruita in stile tardo-Rinascimento, gli svolazzi rococò sulla testata del letto, la temperatura è salita a livelli infernali: l'ultima follia di Michael è dormire con il riscaldamento ancora acceso, le imposte tappate, le tende barocche impenetrabili alla luce di quella giornata meravigliosa.

???????










23/06/2010 19:45
 
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Re:
angelico, 22/06/2010 11.30:

Così muore una star
il giallo del giorno più lungo
Il 25 giugno di un anno fa moriva la popstar. Ecco la cronaca di quel giorno: dalle prove del mattino alla tragica notte fra incubi e overdose di droghe
dal nostro inviato ANGELO AQUARO

Così muore una star il giallo del giorno più lungo Una delle tante t-shirt
che ricordano la scomparsa
di Michael Jackson

NEW YORK - Ventiquattro'ore prima di morire 1- sono le 14.30, mercoledì 24 giugno 2009, il crollo delle vendite di case e la guerra dei dazi Usa-Cina sulla prima pagina del Los Angeles Times che riposa, intonso, sul lungo tavolo della cucina - Michael Jackson scende le scale del villone da otto camere da letto affittato al numero 100 di North Carolwood Drive, quassù a Holmby Hills, dove le case da sogno di Beverly Hills sfidano quelle di Bel Air nel lusso e nella sfrenatezza. L'acerba estate di California continua a mostrare il suo aspetto più dolce: il termometro segna meno venti gradi, il venticello che soffia dal mare smorza il tasso di umidità. Eppure, nella camera da letto ricostruita in stile tardo-Rinascimento, gli svolazzi rococò sulla testata del letto, la temperatura è salita a livelli infernali: l'ultima follia di Michael è dormire con il riscaldamento ancora acceso, le imposte tappate, le tende barocche impenetrabili alla luce di quella giornata meravigliosa.

Dormire, poi: sono giorni e notti che la rockstar lamenta quella stanchezza spossante che gli impedisce di prendere sonno. Come farà a sopportare la sfida che lo attende? Cinquanta concerti già tutti esauriti, un tour che a Londra dovrebbe riaccendere la stella appannata dagli scandali. I timori sulla sua salute hanno costretto l'Aeg, la società che ha organizzato quel tour miliardario, a smentire tutto con un comunicato: Michael è in splendida forma, a 50 anni sembra tornato ragazzino, e il 13 luglio, come da programma, lo show avrà inizio alla 02 Arena di Londra.

14.45 Michael sa che lo aspetta un'altra giornata terribile, ancora prove su prove dello show che si chiamerà "This is it", come il nuovo singolo che sta per pubblicare. Deve essere comunque riuscito a riposare se il suo personal chef, Kai Chase, racconta all'Ap che Jacko ha un sorriso per tutti. Pasto veloce: tonno scottato, insalata organica, succo di carota e arancia. La sua "ultima cena". Paris, 11 anni, e Prince, 10, accanto. Mani giunte per ringraziamento: "Che Dio vi benedica".

19.00. I ragazzi si sono già persi nel castello di Holmby Hills. Jackson si infila nella Cadillac Escalade color blu mare guidata da Faheen Muhammad, che non è solo la guardia del corpo fidata: è anche uno dei prestanomi che il dottor Conrad Murray utilizza per richiedere sempre nuove dosi di propofol, il potentissimo sonnifero e antidolorifico che Michael chiama "il mio latte". La droga che lo ucciderà.

19.30 La Escalade con Michael, Faheen e Michael Amir Williams, l'assistente personale, arriva allo Staples Center: è l'arena che la rockstar ha scelto per le prove, è lo stadio che tra 12 giorni ospiterà i suoi funerali. Alberto Alvarez, il direttore logistico, gli va incontro e imbarca Michael su una golf cart per scortarlo nella zona prove.

20.30 Jacko sembra davvero in gran forma, Dorian Holley è il direttore dei cori e non crede alle sue orecchie: "Non lo distingueresti dal Michael degli inizi". Sarà la trafila di successi che incatena uno dopo l'altro: "Wanna be startin'somethin'", "Billie Jean", "Smooth Criminal"...

22.00 I ballerini vengono richiamati in scena per il momento clou. Su un megaschermo scorre un pezzo del video in 3D, Michael e i suoi provano per la prima volta in costume i passi di "Thriller". Kriyss Grant, una delle girls, non ha dubbi: "Sembra estasiato".

24.00 È mezzanotte e la magia non è scomparsa: si prova "Earth song", Jackson ringrazia tutti, abbraccia i ballerini più vicini, nessuno lo ha mai visto così: "Grazie, grazie, Dio vi benedica".

0.30 All'arrivo in Carolwod Drive si ferma per salutare un gruppetto di fan davanti casa. Le guardie del corpo lo accompagno fin sotto le scale che portano in camera: nessuno può oltrepassare quella linea rossa, il privilegio è concesso solo ai figli e al dottor Murray.

1.30, 25 giugno Spente le luci delle prove, niente più sorrisi: improvvisamente è un altro Michael. Torna a dire che è molto stanco, deve dormire. Chiede aiuto, com'è abituato a fare, al dottore che ormai da giorni trascorre tutta la notte al castello. Murray è preoccupato dell'assuefazione al propofol. Comincia con una pastiglia: 10 milligrammi di Valium.
2.00 Il calmante non ha effetto, Michael si lamenta, il dottore riprova con un farmaco più potente, il lorazepam, 2 milligrammi via flebo.

3.00 Michael è ancora sveglio, Murray cambia droga, ancora 2 milligrammi ma questa volta di midazolam.

5.00 È l'alba dell'ultimo giorno e Michael Jackson giace con gli occhi aperti sul suo letto da Pompadour. Il dottore riprova col lorazepam: altri due milligrammi.

7.30 Michael Jackson è stremato, non riesce a trovare pace. Murray insiste: altri due milligrammi di midazolam, già provata inutilmente 4 ore prima. Il castello riprende vita mentre Michael muore: i ragazzi si svegliano, la servitù è già al lavoro.

9.00 Michael Jackson è più pallido di quella bambola di porcellana, quel bel bambino biondo, proprio lì accanto al letto. Tutt'intorno bombolette di ossigeno e pile di dvd: tutti film per bambini. Manca l'unica cosa che il dottore ha richiesto quando ha accettato di fare la guardia al divo: l'apparecchio per la rianimazione. Non c'è neppure l'infermiera richiesta da contratto.

10.40 Jackson rantola, piange, si lamenta: come farà a riprendere le prove? Implora il dottore, chiede il suo "latte". Murray dice di aver resistito tutta la notte: cede. E gli spara 25 milligrammi endovena.

10.50 Il dottore aspetta che almeno il propofol faccia effetto. Dice alla polizia che solo allora si allontana per la prima volta: deve andare in bagno.

10.52 Murray torna e trova Michael che non respira più.

11.18 Cosa aspetta, dottore? Murray chiama freneticamente la sua clinica di Las Vegas, poi un paziente, poi un amico.

12.13 Michael Jackson è ancora immobile nel suo letto. Murray finalmente chiama il suo assistente, ma Williams non risponde. Messaggio disperato: "Chiamami subito, chiamami subito".

12.15 Williams richiama. Il dottore: "Corri, il signor Jackson ha avuto una brutta reazione. Una brutta reazione". L'assistente chiama la guardia del corpo, chiama il direttore logistico. Alvarez corre su per quelle scale finora proibite: trova Prince e Paris in lacrime mentre il dottore cerca di rianimare papà. "Portate via i bambini da qui". Alvarez chiama l'ambulanza: "C'è un signore che ha bisogno di aiuto, non respira". Non dice il nome.

12.27 La sirena dell'ambulanza rompe il silenzio vip di Carolwood Drive.

12.29 Anche i soccorsi dicono che Michael Jackson non respira più. Tentano due round di respirazione artificiale. Il dottore dice di smettere: basta, mi assumo la responsabilità, continuiamo nell'ambulanza, corriamo.

13.07 L'ambulanza entra a tutta velocità al Medical Center dell'università della California Ronald Reagan.

14.26 L'ospedale certifica: Michael Jackson è morto. Il sito di gossip TMZ batte tutti: addio al re del pop. I primi lanci ipotizzano suicidio e barbiturici. Il dottor Murray torna a casa: ho bisogno di mangiare qualcosa, sono stremato. Tra qualche ora la polizia busserà alla sua porta.

(22 giugno 2010)

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23/06/2010 19:49
 
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L'ultima notte
Leggendo l’articolo di La Repubblica ed altri.
Chi può dire, con certezza, cosa successe la notte della scomparsa di Michael Jackson?
Sta scritto che solo i figli ed il medico avevano accesso alla stanza dell’artista – probabilmente non tutti e solo in alcuni momenti potevano accedervi.
Alcune cose raccontate sono semplici supposizioni, come l’immaginare un Michael frizzante sul palco che poi, rientrato in casa si trasforma immediatamente in misantropo capriccioso…
Si insiste sulla dipendenza da farmaci del cantante, è comodo ostinarsi su questo punto, può essere a favore del medico incompetente e di tutti i creduloni e di coloro che potrebbero avere interesse per questa versione, ma non per chi vuole andare a fondo della situazione – decisamente complessa ma chiaramente ambigua perché Michael, tuttavia dipendente da farmaci, avendo fiducia nel-nei medici chiedeva aiuto, essendo insonne, ma non la morte – come è possibile somministrare anestetici in sinergia con dosi industriali di tranquillanti vari? Come è possibile che un medico coscienzioso (e Murray non lo è) propini al paziente veleni in continuazione e non pensi ad altre soluzioni tipo sostegno morale e psicologico unito a farmaci efficaci ed appropriati? Sinceramente vorrei sentire il parere di medici veri e disinteressati e soprattutto interessati alla salute del paziente – dottori ed amici che Michael non ha mai incontrato. E se non fosse stato così dipendente dai farmaci come l’hanno sempre voluto raffigurare, ma intossicato, ad hoc, proprio in quell’ultima settimana? Speriamo nella vera Giustizia.
23/06/2010 19:54
 
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secondo il mio parere è possibilissimo che Michael fosse dipendente, e come tutti i dipendenti non voleva ascoltare ma solo avere un minimo di sollievo.

Murray ha trasceso la propria etica professionale (questo è indubbio), ma ci sono troppe persone intorno, troppi sì ad una persona che aveva bisogno dei NO.
Purtroppo il ruolo e la potenza del personaggio faceva sì che ci fossero molti sì con conseguenze negative ed estreme fino ad arrivare alla morte vera e propria.
23/06/2010 20:19
 
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Re:
"Dangerous boy", 20/06/2010 18.34:


Più tardi quella notte, Jackson e i suoi ballerini si sono esibiti in "Thriller" con il costume ufficiale.

"La sua faccia diceva tutto, amava quella giacca ed era contento del lavoro del suo stilista".

Lo stilista nel dvd di This Is It "contenuti speciali/The Gloved One-I costumi" dice che aveva in serbo per lui una fodera per la giacca di Thriller che Michael non ha fatto in tempo a vedere e che sicuramente gli sarebbe piaciuta. A me quella fodera sembra saldamente cucita al resto, non applicabile... Mah!


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