Earth Song - Fan Fiction (in corso). Rating: verde

Ultimo Aggiornamento: 19/12/2010 19:01
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08/06/2010 18:57
 
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Re:
marty.jackson, 08/06/2010 17.54:

quando postii????? aah sono curioooooosaaaa!!




Ti accontento subito!

Ecco qui.

Buona lettura! [SM=g27811]

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Capitolo IV - Mezze verità o mezze bugie?

“Quanti anni ho? Beh questo te lo posso dire, ne ho 35. Che lavoro faccio? Ehm, ecco, faccio il ballerino (in fondo era vero), il mio cognome? Beh diciamo che preferirei non dirlo, non che io abbia qualcosa da nascondere, ma penso che il cognome sia una cosa poco importante, qui in America ce ne sono centinaia che si chiamano come me, io sono Michael senza cognome, puoi chiamarmi così se ti va: Michael Nameless, è divertente no?” pensava ad alta voce mentre rispondeva a Susanne cercando di restare anonimo e possibilmente dicendo meno bugie possibili, in fondo erano mezze verità o semplici omissioni, mentire era un’altra cosa.

“Dove sei adesso? Dove ti ha portata il tuo affascinante lavoro? Chissà quante belle avventure vivi ogni giorno, anche se penso sia dura a volte affrontare certe situazioni.
So che non lo diresti mai, ma io sono una persona molto timida che fa molta fatica a stabilire delle relazioni e anche adesso che c’è la distanza in mezzo a proteggermi non ti nascondo che provo un certo imbarazzo nel parlarti di me e chiedere qualcosa in più sul tuo conto. Amo le persone altruiste e dalle foto che ho visto su quei ridicoli giornali ho letto questo nei tuoi occhi. La tua foto insieme a quel cucciolo di koala mi ha sciolto il cuore, il modo in cui lo guardavi esprimeva molto di più della didascalia sotto la foto. Ok, scusami sto esagerando, non dovrei prendermi tutte queste confidenze.
Sai, Gipsy sta benone adesso ed è solo merito tuo, non penso finirò mai di ringraziarti per questo, ho seriamente temuto di perderla e se non fosse stato per te non so cosa sarebbe accaduto. Spero che tu non pensi male di un folle che tiene un elefante a casa, in realtà Gipsy mi è stata regalata da un’amica la quale a sua volta l’ha portata via da un circo, purtroppo non potendo essere rimessa in libertà e sapendo quanto mi piacciano gli animali, la mia amica ha pensato di regalarmela visto che qui lo spazio non manca.

Non voglio togliere altro tempo alle tue preziose ed importanti ricerche, quindi ora mi dileguo in attesa di una tua risposta.

Con affetto
Michael.”

Il puma era proprio lì, sdraiato davanti a loro, silenziosi osservatori nascosti tra i cespugli. Il felino era intento a godersi qualche raggio di sole sdraiato su una roccia poco distante dal nascondiglio di Lucas e Susanne. Attrezzati con foto e videocamere i due osservavano in religioso silenzio quella stupenda femmina che in quella posa pareva proprio una statua perfetta.
Ad un certo punto l’animale si alzò, scrollando la testa, stiracchiando le zampe anteriori e facendo un grosso sbadiglio mostrando le enormi zanne all’interno della bocca. Si guardò pigramente intorno e scesa dalla roccia cominciò lentamente a percorrere un sentiero.

Dovremmo seguirla non credi?- disse Lucas
Sì, ma non dobbiamo farci scoprire altrimenti lei cambierà zona e la perderemo.-
Ok, aspettiamo due minuti, diamole un po’ di vantaggio e poi seguiremo le tracce.-
Va bene, ma fai molta attenzione, ogni minimo rumore potrebbe insospettirla.-
Non ti preoccupare Susie, ci so fare in queste cose.- di nuovo un sorrisetto ironico e consapevole si stampò sul volto di Lucas.
Lo sai che detesto quando mi chiami Susie... te l’ho detto milioni di volte!-
Lo so, ma è troppo divertente vedere la tua faccia!- rise sommessamente per non farsi sentire dal puma che ormai doveva essere a qualche centinaio di metri da loro.
Muoviti o la perderemo, vorrei registrare qualcosa di interessante prima della fine di questa giornata.-
Sissignora! Agli ordini!- disse Lucas cominciando a raccogliere le attrezzature lasciate per terra durante l’appostamento.

I due si avviarono sulle tracce del puma, ma ad un certo punto non riuscirono più a capire che direzione avesse preso, così dopo un’ora di tentativi sembrava che il puma fosse svanito nel nulla lasciandoli con un palmo di naso. Un po’ frustrata, Susanne decise che era ora di rientrare al campo base dove avrebbe potuto riordinare un po’ di appunti presi in quegli ultimi giorni. Non le andava di perdere tempo seguendo delle piste che già sapeva non avrebbero portato a niente e poi era curiosa di vedere se c’era posta per lei, era una strana sensazione questa... strana ma molto piacevole. Qualcosa dentro di lei era stato mosso, forse la voglia di condividere con una persone nuova quello che stava facendo, andare alla scoperta delle cose che avrebbero potuto avere in comune, ascoltare esperienze di vita diverse dalla sua, cosa che non aveva il piacere di fare molto spesso essendo sempre in giro.
Dopo un’altra oretta di cammino erano finalmente tornati al campo, il sole sarebbe tramontato di lì a poco e così Susanne decise di immergersi nel suo PoweBook in attesa di accendere un fuoco per la cena.
Aprì il suo programma di posta elettronica e vide che Michael non aveva affatto tardato a risponderle.

“Uhm, sembri sincero Michael e devo dire che nonostante ti abbia giudicato molto male all’inizio, con queste parole stai segnando punti a tuo favore.- Pensò una volta finita di leggere la mail di Michael.

“Caro Michael,
grazie per aver risposto ad alcune mie domande, scusa ancora l’invadenza, ma almeno adesso siamo quasi “pari”. Rimane il fatto che tu, purtroppo, abbia già visto alcune delle mie foto, probabilmente alcune non delle migliori. Ma non importa, visto che hai detto di essere timido eviterò di chiederti una tua foto. Comunque signor Nameless, chissà cosa avrà di così strano il tuo cognome da non poter essere pronunciato! (Non le passava neanche per l’anticamera del cervello che potesse trattarsi di Michael Jackson in persona, sarebbe stato contro ogni logica!)
Mi sembra di averti già detto che è stato sufficiente sapere che Gipsy stava bene per essere ripagata del “disturbo”. Devo però confessarti una cosa, quando ti ho detto che avresti potuto contattarmi di nuovo in caso di bisogno non pensavo che invece mi avresti scritto per conoscermi meglio. Mi aveva anche dato molto fastidio all’inizio, sai, io sono piena di impegni e già mi è difficile mantenere vivi i rapporti con gli amici di vecchia data e i miei familiari, di conoscere persone nuove non se ne parla proprio. Ma hai ragione, l’e-mail è l’ideale per fare due chiacchiere senza essere vincolati da spazi temporali e geografici. Comunque ora mi trovo nello Utah, purtroppo la giornata di oggi non è andata molto bene, stavamo seguendo un puma quando poi ne abbiamo perso le tracce, quindi mi ritrovo qui a scriverti e devo confessare che è piacevole ogni tanto prendersi una pausa dal lavoro.
I paesaggi qui sono davvero fantastici, sembrano usciti da un film di fantascienza con tutte queste enormi rocce, i canyon e gli archi di roccia. Tu hai mai viaggiato? Se sì, quali posti hai visitato?
Quindi, sei un ballerino... di solito i ballerini che ho visto in TV sono dei bei ragazzi, immagino che tu non faccia eccezione... beh come ti ho detto non ti chiederò una foto e una descrizione mi sembra altrettanto imbarazzante e poco significativa, alto, moro con gli occhi scuri è troppo generico per comprendere del tutto come sei fatto e a dire il vero non mi interessa molto, non bado a queste cose, preferisco vedere come sono le persone dentro, quello è l’importante.
Cavoli! Mi sto dilungando molto con questa e-mail, spero non ti sia annoiato a leggere questo papiro!

Direi che è ora di cena, visto come brontola il mio stomaco, sarà meglio che vada a mettere qualcosa sotto i denti e a riposare. Ci sentiamo domani?

Baci.

Susanne”

Un tonfo al cuore seguì l’invio della mail... Susanne stava provando un’emozione nuova, avrebbe voluto che Michael le avesse risposto subito... era curiosa di conoscerlo sempre di più, nel profondo e questa curiosità ardeva come il fuoco da campo che Lucas aveva appena acceso fuori dalla tenda.
Ehi Susanne, preferisci fagioli in scatola alla messicana o insalata di riso alle verdure?- chiese Lucas mentre rovistava tra i barattoli di cibo che erano in uno dei tanti zaini da viaggio.
Il riso andrà bene Lucas. In realtà non so nemmeno se ho appetito, fino a poco fa mi brontolava lo stomaco ma ora...-
Lucas si girò a guardarla con aria interrogativa.
Ah, lasciami perdere, non so cosa mi sta succedendo, prendi quel maledetto barattolo e ceniamo!- disse poi con un sorriso che le illuminò il viso.
Lucas non commentò e si misero intorno al fuoco a cenare. Chiacchierarono della giornata purtroppo improduttiva che avevano trascorso facendo piani per il giorno successivo, bisognava rintracciare quel puma.

Michael aveva passato la giornata divertendosi con il suo piccolo amico Mac, avevano fatto la battaglia dei gavettoni, dove ovviamente vinceva sempre Michael, finchè Mac non lo spingeva con tutta la sua forza dentro la piscina.
Si divertiva sempre con lui, era il suo migliore amico, avevano molte cose in comune ed erano praticamente inseparabili. A fine giornata Mac rientrò a casa e Michael rimase di nuovo solo a casa, eccezion fatta per il suo staff che era sempre lì a sua disposizione. Nonostante i giochi con Mac fossero stati particolarmente impegnativi e divertenti, il pensiero di sottofondo che lo aveva accompagnato durante tutto il giorno era sempre quello: Susanne. Così si mise al computer e il suo cuore emise un grido di gioia quando vide la mail che sperava di trovare.

“Ciao Susanne,
è bello risentirti così presto! Non preoccuparti non sei stata per niente invadente, ho subito invadenze peggiori nella mia vita, credimi!
Mi dispiace che il puma vi sia sfuggito, andrà meglio domani ne sono sicuro.

Io ho viaggiato molto a causa del mio lavoro, ho visitato praticamente tutti e 5 i continenti ed in ognuno di loro ho trovato cose meravigliose che me li ha fatti amare. Anche se niente è come casa mia, adoro stare qui e passare del tempo insieme a persone che amo.

Sono contento che non ti soffermi a guardare il lato esteriore delle persone, io non mi ritengo molto bello, anche se, per il lavoro che faccio è inevitabile che le ragazze mi trovino affascinante... spesso questo mi imbarazza e vorrei che non si soffermassero solo a quello che si vede da fuori. Vedi? Questo è un altro vantaggio dell’e-mail, possiamo conoscerci prima per come siamo dentro e poi magari per come siamo fuori... anche se io sto barando, perchè ti ho già vista, ma sicuramente le fotografie non ti rendono giustizia. Credo che tu sia molto più bella dal vivo, quegli occhi immortalati da un’obiettivo non sono sicuramente gli stessi che potrei avere di fronte a me un giorno. La luce che si intravede in quelle foto è sicuramente una minima parte di quella che quegli occhi emanerebbero dal vivo. Ecco, sto esagerando di nuovo, ma ti trovo bella, spero non ci sia niente di male in questo e soprattutto mi piace come ti dedichi al tuo lavoro, alla salvaguardia dell’ambiente, credo che tu sia una persona meravigliosa sotto tutti i punti di vista.

Certo che ci sentiamo domani! Non vedo l’ora! E non mi hai annoiato per niente con la tua mail... anzi, avrei voluto non finisse mai!

Buonanotte piccola.

Michael”

Non era sicuro di aver usato tutte le parole giuste, ma era quello che sentiva, contò alla rovescia... 5... 4... 3... 2...1, partita! Ormai era fatta, l’e-mail era stata inviata e non si poteva più tornare indietro. Quella notte era troppo agitato per dormire, così andò in sala da ballo e provò alcuni passi sulle note di “2 bad”, un’altra delle canzoni contenute nel suo album in uscita.





"Una volta eliminato l'impossibile, quello che resta, per improbabile che sia, dev'essere la verità" - (Sherlock Holmes)
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