Travaglio, lascia stare Raimondo

Il signor Travaglio si è rivelato definitivamente per quello che è. Un folle, un ossessionato. Sul Foglio di oggi è riuscito in un'impresa che pensavo fosse riservata a pochi, pochissimi, ma Travaglio ci ha stupito. Ancora una volta. Nell'editoriale di oggi, per attaccare Silvio Berlusconi, la sua ossessione di una vita, se la prende addirittura per la sua presenza al funerale di Raimondo Vianello.

Siamo al delirio. Alla follia pura. Il giornalaio descrive così Berlusconi: "un tragicomico con le gote avvizzite e impiastricciate di fard fucsia e il capino spennellato di polenta arancione, che officiava la cerimonia, dirigeva le pompe funebri, smistava il traffico delle préfiche, abbassava il cofano del carro". Ma mica finisce qui. La colpa di Berlusconi è stata quella di "sbaciucchiare a favore di
telecamera la povera vedova pietrificata in carrozzella e cercare di farla ridere con qualche battuta all’orecchio".

Ma ecco il passaggio più osceno e indegno. Berlusconi è accusato di aver sequestrato la bara di Vianello. Sì, proprio così: "Una bara sequestrata da un anziano miliardario squilibrato, malamente pittato da giovanotto, che si crede Napoleone e monopolizza la scena con la stessa congenita volgarità con cui, proprio un anno fa, passeggiava sui cadaveri dell’Aquila accarezzando bambini, baciando vecchie, promettendo case e dentiere nuove per tutti".

Travaglio è un cinico, un inetto, un parassita che vive solo grazie alla sua ossessione. Per la cronaca, l'uomo Berlusconi era amico dell'uomo Vianello, e su questo Travaglio non può farci niente. Amicizia, concetto sconosciuto al giornalaio. Amicizia e riconoscenza, che non vuol dire farsi pagare le vacanze da mafiosi, per carità. Silvio Berluconi, l'uomo Silvio Berlusconi, ai fumerali di Raimondo si è comportato da uomo. Da vero uomo. Lo strazio di Sandra era evidente a tutti, chi lo ha visto ha ben presente la scena. Le urla, le sue lacrime, quelle mani tese verso la bara del marito, il compagno di una vita. Appena l'ha sentita, l'amico Silvio Berlusconi si è precipitato da lei, l'ha accarezzata. Le è stato vicino. Come fanno, e Travaglio non lo può sapere, le persone care. Le persone con cuore. Umanamente parlando, ieri Silvio Berlusconi ha dimostrato di essere una persona. Travaglio, oggi, ha dimostrato di essere un poveraccio.

Poco prima della morte, Berlusconi era andato in gran segreto a casa di Sandra e Raimondo, per un ultimo saluto. E' stato lì tre ore, nonostante gli impegni. Non è stato detto a nessuno, e non ditelo a Travaglio. Altrimenti chissà che si inventa. Potrebbe accusare Berlusconi di aver provocato la morte di Raimondo Vianello.

Ultima cosa. Pippo Baudo ha fatto chiamare il nome di Raimondo dalle persone presenti in Chiesa. E' stato un gesto di straordinaria umanità e sensibilità: Sandra continuava a chiamare il marito, da sola, tra le lacrime. Chiamando "Raimondo" tutti insieme probabilmente Sandra è riuscita per un attimo a sentirsi meno sola. Solo per un attimo, ma in queste circostanze anche il conforto di un attimo non è da sottovalutare. Psicologicamente è stato molto importante. Ma non per Travaglio, lui che ne sa. Lui non ha bisogno di niente, soldi a parte.

Fonte: www.la7.it