Indirizzo questa seconda lettera al nostro Michael. Sperando che lui possa vedermi scriverla:
Prima c'è stato il dolore. Un dolore indescrivibile che non mi ermetteva di respirare, di vivere. Ho trascors giorni interi piangendo senza controllo, non riuscendo più nè a mangiare nè a dormire. Sembrava che il mondo mi fosse caduto addosso e io non riuscissi a sostenerne il peso. non riuscivo piùad immaginare la mia vita senza di te, mi incolpavo stupidamente della tua morte perchè avevo considerato una scelta egoista quella di esibirti a Londra, non capendo invece che anche tu ne soffrivi anche se forse, in realtà, il mio cuore già lo sapeva.
Ora tutti i ricordi riaffiorano nella mia mente e mi fanno male.
La rabbia ha sostituito il dolore che inizialmente provavo. Rabbia nei confronti della vita e della morte che mi ha già strappato dalle mani la vita della mia cuginetta di due anni morta nel più atroce dei modi, all'improvviso. Rabbia nei confronti degli strozzzini di cui, forse, ti eri circondato, rabbia verso i tuoi dottori o presunti tali, che hanno assecondato le tue richieste venendo meno ai loro compiti e ai loro giuramenti. Persone che non hanno avuto cuore se non per accogliere il tuo denaro,persone che non hanno avuto pietà neanche dei tuoi figli, nei cuori dei quali ora e per sempre ci sarà un vuoto immenso che non verrà mai colmato perchè sono troppo piccoli per affrontare questo dolore ma anche troppo grandi per non comprendere particolari che dovrebbero ignorare. Sono grandi abbastanza per capire che il loro papà non li avrebbe mai lasciati senza motivo e che forse, qualcuno ha voluto che morisse.
Tu sei stato per molti di noi una parte di quello che eri per loro, in qualche modo: ci hai reso felici con i tuoi sorrisi, ci hai fatto crescere ma ci hai anche fatto restare bambini nel cuore; con te abbiamo gioito e sofferto, per te abbiamo pianto,lottato, mettendo in secondo piano le nostre vite.
Sei stato e continuerai ad essere il mio primo pensiero al risveglio e l'ultimo prima di addormentarmi.
Sei stato il mio secondo padre, dal quale ho appreso cose che col mio continuo a non avere la gioia e il piacere di condividere, perchè siamo troppo distanti.
Mi hai reso la piccola donna che sono emi hai insegnato a vivere senza giudicare le scelte altrui...
Sarai sempre nel mio cuore e resterai sempre il più melodioso strumento della natura...
Ora, guardati intorno e se vedi una bimba bionda dagli occhi azzurri, prendila per mano e con lei cammina nel sentiero della vita eterna... Non preoccupaevi perchè ora avete una vita migliore di quella che avevate sulla terra.
Vi amo, Ti amo,
Pamela
Pamj