"Living With Michael Jackson": ma è davvero così male?

La “pecca” del documentario LWMJ sta non solo nella manipolazione e nella faziosità, ma nel presentare scientemente Michael Jackson come un “disadattato”, un “alienato”, ed infine come subdolo maniaco. Nel filmato ci sono poche cose oggettivamente positive su MJ, tutto o quasi viene stigmatizzato da Bashir, comprese le spese pazze da milioni di dollari, usate da Bashir per enfatizzare la sensazione che i vizi folli della star siano anch'essi un aspetto patologico, oppure le giostre vuote che son mostrate per darci la sensazione di qualcosa che non va nella personalità di MJ, tant'è che sembrano filmate come in IT. Bashir se ne è fregato di raccontare Michael. Semplicemente ha fiutato l'affare ed ha confezionato il prodotto infamante che voleva. Oggi Bashir fa ammenda, ma anche questa è una scelta per cavalcare la corrente che vuole riabilitare Michael per questioni di business. Bashir, inoltre, non ha riscattato l'immagine di Lady Diana, piuttosto entrambi, sia Lady D che Bashir, si sono sfruttati a vicenda per i loro personali fini. Dunque il problema del documentario non è in ciò che dice di Michael, oppure come MJ risponde alle provocazioni di Bashir, queste cose dipendono da chi vede il filmato: non dimentichiamoci infatti che la verità sta anche negli occhi di chi guarda. E' per questo che un fan non nota niente di malvagio o di compromettente in LWMJ, mentre qualcuno prevenuto ci vede riflessi i propri pregiudizi. Il problema del documentario è come descrive e racconta Michael, è nelle suggestioni che adombrano il sospetto, nel dare rilievo a comportamenti che sono di per sé innocui o tuttalpiù ingenui, ma che opportunamente messi in risalto da un montaggio ossessivo creano l'impressione della colpa. Oggi sappiamo per certo che Michael non ha fatto nulla di quello che Bashir ha subdolamente evocato con le sue allusioni. Nel filmato non c'era nessuna delle accuse che poi verranno riversate contro MJ, però la trasmissione del documentario ha creato nell'opinione pubblica il sospetto e da li è stato facile per il procuratore e gli avvoltoi della stampa imbastire la persecuzione contro Michael Jackson.
Per questo non ha senso dibattere attorno alle dichiarazioni di MJ e chiedersi come mai sono state, sono apparse, così incredibilmente inopportune e ingenue. La verità è che quelle frasi sul letto son state la ciliegina sulla torta per Bashir, ma molto probabilmente non hanno causato nulla che non sarebbe avvenuto lo stesso. Sulla inopportunità di dormire con un bambino, a parte il caso di MJ, possiamo concordare tutti, ma vorrei ricordarvi che più del 90% degli abusi sono perpetrati da familiari, ovvero da persone che dormono davvero con i bambini, ed ovviamente nessuno trova strano a priori che un familiare dorma con un bimbo.
Credo che l'ingenuità che viene rimproverata a Michael sia stata anche la sua più bella qualità, perciò non me ne lamenterei troppo.
Sulle accuse la penso come Zard: erano assurde allora, sono ancora più assurde oggi.
Purtroppo dopo la trasmissione del documentario da parte di Italia Uno si ripeterà di nuovo il ciclo del sospetto, infangando ancora MJ e alimentando una sua leggenda nera a tutto beneficio di un pubblico morboso e della stampa che ne alimenta i perversi appetiti. La morte di MJ era una buona occasione per infrangere i terribili luoghi comuni su di lui, se domani trasmetteranno LWMJ sarà tutto un pò più difficile.