"Invincible": misto di creatività e banalità.
Ultimamente sto ascoltando e riscoprendo "Invincible", proabilmente perchè era l'album che conoscevo meno.
Devo amettere che, oggettivamente, alcuni pezzi hanno una produzione molto curata, innovativa e all'avanguardia. Tracce come "Whatever Happens", "2000 Watts", "Break Of Dawn" e "Butterflies" sono degne dell'uomo dei record e credo che rappresentino perfettamente l'ultima fase musicale di Michael Jackson. L'album, però, nel complesso non decolla e risulta freddo, insipido e noioso. Probabilmente, la tracklist, troppo corposa e lunga, non fa emergere le vere pere dell'album. Ed è proprio questo il problema più grosso di "Invicincible": la scelta delle tracce e la loro disposizione.
Si comincia alla grande con "Unbreakable", per poi trovare una omologa "Heartbreaker" ed una noiosissima "Invicincible". Queste tre tracce sono sostanzialmente l'una la rivisitazione dell'altra: stessa base, stessa composizione, stessa struttura ritornello-strofa. Anche un fan come me risulta essere confuso e annoiato da tre produzioni praticamente identiche. L'unica da salvare è "Unbreakable", sia per la collaborazione postuma con Notorius B.I.G, sia per il testo molto autobiografico e accattivante.
Si continua poi con una misteriosa "Break Of Dawn", che ci fa riscoprire il Michael più melodico e passionale dei vecchi tempi. A questo punto subentra "Heaven Can Wait", che colpisce principalmente per il testo; l'arrangiamento è forse troppo R&B e si distacca dal sound tipico di Jackson. Interessante e apprezzabile il cambiamento, che però spiazza e non colpisce.
Incontriamo "You Rock My World", in cui Mike ritrova la sua vera natura e torna a combattere grintoso, voglioso e incazzato. Il falsetto di "Butterflies" tocca le corde dell'anima e risulta una vera chicca; nonostante l'arrangiamento molto Soul/R&B, Michael riesce a farla sua e fa centro ancora una volta. La melodica "Speechless" è la classica ballata in stile Jackson, niente di più, niente di meno. Continuiamo alla grande con il sound futuristico di "2000 Watts" e un Michael che cambia tono di voce, sorprendendoci e facendoci ballare alla grande.
Comincia poi la discesa libera di quello che fino ad ora era tutto sommato un album più che positivo. "You Are My Life", nonostante la collaborazione con Babyface, è banale e scontata. Michael tenta poi di vendicarsi contro la stampa, ma la bizzarra "Privacy" stanca subito e ricorda una delle peggiori B-Sides; anche Slash sembra a corto di idee nel breve assolo. "Don't Walk Away" è sorprendetemente il pezzo più insulso di tutto l'album e sembra un pur pur rid di vecchie hits di Michael...mi meraviglio di Teddy Riley. Con "Cry" e "The Lost Children" troviamo (finalmente?) anche il Michael impegnato socialmente, ma lontano anni luce da "Heal The World" ed "Earth Song".
Per fortuna arriva poi "Whatever Happens", che risolleva completamente la sitazione: l'arrangiamento latino, la chitarra magica di Santana, la voce calda di Michael, il testo (a mio avviso) molto autobiografico e la magistrale produzione di Riley, fanno sì che questo diventi il pezzo forte dell'LP. Si conclude bene con "Threatened", anche se il testo paragonabile a "Thriller", "Ghosts" e "Is It Scary" può risultare banale.
Quindi? Sostanzilamente l'album, che aveva buone potenzialità se gestito meglio, è stato concepito male: troppo lungo, noioso e monotono. La tracklist perfetta, secondo me, sarebbe stata questa:
1. Unbreakable
2. 2000 Watts
3. You Rock My World
4. Break Of Dawn
5. Butterflies
6. Speechless
7. Threatened
8. Heartbreaker
9. Shout (pubblicata solamente come B-Side nel singolo di "Cry")
10. Whatever Happens
12. Cry
13. The Lost Children
[Modificato da Riky.dangerous 14/08/2009 14:29]