Il sensitivo Uri Geller e Michael Jackson: ‘L’ho ipnotizzato, e mi ha detto...'
Uri Geller, il famoso sensitivo, è sceso in campo per dare una mano al suo vecchio amico Michael Jackson. Geller (Israele, 20 dicembre 1946), il quale è un lontano parente di Freud ed è noto specialmente per quelli che definisce i poteri della sua mente (il suo esercizio preferito: piegare i cucchiaini col pensiero) ha riferito d’aver sottoposto Jacko ad ipnosi e che il cantante affermò di non aver mai toccato dei bambini con intenti sessuali. La seduta ipnotica però avvenne tre anni fa, cioè prima del fatto per il quale è ora sotto accusa. “Più o meno tre anni fa mi sono ritrovato da solo con Micahel Jackson in uno studio di registrazione e gli ho detto che, se me lo avesse lasciato fare, lo avrei ipnotizzato”, ha riferito Geller. “Lui ha detto: ‘Okay, proviamo’. Gli ho chiesto delle voci secondo le quali aveva abusato di alcuni bambini. Sotto ipnosi profonda mi ha risposto che non aveva mai toccato un bambino in maniera sessuale. Ha detto, e qui uso le sue esatte parole: ‘Le mie relazioni con i bambini sono molto belle’. Sono convinto che abbia detto la verità. Sono un bravo ipnotizzatore e capisco se qualcuno sta cercando di sviarmi. Michael non mi ha preso in giro, ne sono sicurissimo”. Il sensitivo ha poi aggiunto di non aver chiesto il permesso a Jacko di porgli domande sui suoi presunti reati, ma di avergli ugualmente domandato la cosa perché stava per presentarlo alla sua famiglia e voleva essere certo che il cantante fosse innocente. Rockol ha contattato Paul Madeley, l’agente britannico di Geller, il quale ha sostanzialmente confermato quanto riportato; Geller invita a leggere la versione integrale del racconto del sensitivo nell’articolo apparso sul “Sunday Telegraph” della scorsa domenica.
da Rockol.it (a scoppio ritardato)