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[dicono di lui] Un viaggio indimenticabile, Michael ed io: David Nordahl

Ultimo Aggiornamento: 03/01/2014 22:20
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14/12/2013 14:36
 
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(seconda parte)

16:01:[Rev Dr Catherine M Gross]
Tutto per Michael.

16:03:[David Nordahl]
Già. Ma ci siamo divertiti un sacco quella settimana e così poi ha continuato con il suo tour. Ho lavorato con Michael perché portai anche il mio tavolo da disegno e programmavo le cose e ci esercitavamo a fare certe cose con la matita e pastelli, ma Michael era un perfezionista, e così si arrabbiava con se stesso se quello che stava cercando di fare non funziona molto bene. Era così impaziente con se stesso, così abbiamo avuto un paio di lezioni del genere e gli dissi che ci voleva molto tempo per sviluppare le doti artistiche e tu sai che lui davvero non aveva il tempo da dedicare a quello, con la sua musica e tutto le altre cose che stava facendo, lui semplicemente non aveva il tempo di sedersi per fare il tipo di pratica che aveva bisogno di fare, ma sono convinto però che se Michael si fosse dedicato all'arte, sarebbe stato un grande artista, ma se si fosse dedicato ad essere un predicatore, sarebbe stato un grande predicatore. Se si fosse dedicato a fare il medico, sarebbe stato un grande medico. Quindi non importa che cosa che lui scegliesse.

17:22:[Rev Dr Catherine M Gross]
Aveva lo spirito, per fare tutto ciò che lui voleva fare.

17:29:[David Nordahl]
Assolutamente! Esatto, e lui mi ha sempre detto che lui diceva "sai avrei potuto lavorare in una stazione di servizio, se non avessi ricevuto questo talento". Disse "Chissà cosa avrei fatto", e apprezzava così i suoi fan. Ha fatto di tutto per i suoi fan. Non ha mai e poi mai dimenticato chi stava pagando il conto. Ha sempre voluto che i suoi CD o suoi dischi o le registrazioni lui ha sempre fatto in modo che fossero sempre il meglio che si potesse fare e sai se ascolti qualsiasi CD, lo puoi capire. Sono cristalline e così davvero, veramente, veramente apprezzava i suoi fan più di quanto io pensi, la maggior parte dei suoi fan non lo sa nemmeno e quando lui diceva "ti amo" ai suoi fan, diamine diceva sul serio.

18:21:[Rev Dr Catherine M Gross]
Oh! Santo cielo. Spero che voi ragazzi abbiate sentito che lui diceva sul serio. Ora, mentre questo rapporto si evolveva, so che hai lasciato un posto di lavoro con l'arte commerciale. Cosa ti ha fatto stare con Michael per così tanto tempo? So che c'era più della pittura.

18:48:[David Nordahl]
Si, abbiamo sviluppato subito l'amicizia, e così lui non era solo un cliente, era un buon amico e mi piaceva il fatto che era un perfezionista, perché se sei un perfezionista cercherai sempre di fare il meglio che tu possa fare, e apprezzavo questo, amavo lavorare con lui. Non ha mai e poi mai fatto richieste che io non riuscivo a fare.

19:22:[Rev Dr Catherine M Gross]
Oh, è incredibile, ma come ti ho detto prima che iniziassimo, ho detto che tu sai cosa devi dirci. Raccontaci di ogni singola cosa, anche della passeggiata al negozio sai perché, perché amo il modo in cui tu parli di lui. Voglio dire l'idea che noi sappiamo che tu sei andato a - che ti ha dato un'esperienza che non avevi mai avuto prima, questa cosa di andare in un albergo. Ora non posso davvero immaginare che cosa vuol dire andare a raccontare di essere stati trattati come dei re, cosa vuol dire che qualcuno ti dà un'esperienza che non hai mai avuto prima, qualcosa di sorprendentemente bello.

20:18:[David Nordahl]
Oh si, assolutamente.

20:19:[Rev Dr Catherine M Gross]
Mi vuoi rispondere alle chiamate mentre stiamo parlando?

20:22:[David Nordahl]
Naturalmente !

20:24:[Rev Dr Catherine M Gross]
Ok, vediamo chi c’è, ma la persona ha lasciato.

20:29:[David Nordahl]
Oh, oh, non possono aspettare.

20:30:[Rev Dr Catherine M Gross]
Non vedevano l'ora, credo di no.

20:33:[David Nordahl]
Devono provare di nuovo.

20:34:[Rev Dr Catherine M Gross]
Quindi, se volete richiamare, richiamate, sto guardando nelle molte cose che probabilmente hanno pensato, che non hanno visto. Comunque, posso capire cosa vuol dire avere qualcosa di nuovo, qualcosa di inedito.

20:57:[David Nordahl]
Si, Michael mi ha sempre trattato come se fossi una celebrità. Non riuscivo a crederlo. Lui mi ha sempre trattato in quel modo, ma Michael trattava tutti con rispetto, con grande rispetto.

21:17:[Rev Dr Catherine M Gross]
Sentiamo che ci trattava con rispetto è solo che la maggior parte dei fan in realtà non lo ha mai osservato con attenzione, ma è come se lui fosse di famiglia. Lo sento come parte della mia famiglia. L'ho visto crescere.

21:36:[David Nordahl]
Già. Anche io.

21:39:[Rev Dr Catherine M Gross]
sento che lui è parte della famiglia o qualcosa del genere, come i miei bambini.

21:44:[David Nordahl]
Già. Come noi__ molti di noi lo hanno visto crescere. Ricordo la prima volta che è apparso al “Ed Sullivan Show”, ero casa di queste persone e stavamo andando a cena, era domenica sera e mi alzai e mi diressi verso la sala da pranzo e improvvisamente, c'era questo ragazzo all' “Ed Sullivan Show”. Smisi di fare quello che stavo facendo, perché non riuscivo a credere che un ragazzino potesse cantare con quel tipo di anima. L'anima richiede straordinari sai. Ci vuole esperienza di vita, ma lui non ne aveva bisogno, voglio dire è nato con l'anima.

2:28:[Rev Dr Catherine M Gross]
Questo è incredibile. Questo è semplicemente fantastico.

22:32:[David Nordahl]


22:42:[Rev Dr Catherine M Gross]
Sto cercando di sentire le persone che stanno parlando nella chat. Sto avendo delle difficoltà per renderla disponibile per voi, oh l'ho ottenuta, sì, ho avuto la chat. Sì, la vita è bella. La vita è bella. Benissimo sono stata su diversi computer, mentre stiamo parlando, per avere una chat. Ciao a tutti, benvenuti, benvenuti, benvenuti. Sono così felice che tu sia qui, misericordia. Quindi l'amicizia si sviluppò, voglio dire, hai iniziato da professionista, lavorando per un cliente.

23:26:[David Nordahl]
Già.

23:27:[Rev Dr Catherine M Gross]
Sai quel commerciale è come questo, e quindi anche io sono una cliente. Comunque io sono un'amica, ma sono anche una cliente. Tu inizi da questo, da uno stage all'altro, cosa è successo quando si è trasformato alla base.

23:49:[David Nordahl]
Beh, penso che Michael era come ho detto, penso che siamo diventati amici all’istante e così dopo quel primo incontro a Denver, Michael mi ha chiamava un sacco e mi sono reso conto anche quando sono tornato a casa da Denver, non si trattava davvero di lezioni di arte, questo era di più, era come una riunione e lui voleva scoprire un pò chi ero e quello che erano i miei pensieri ecc. prima di iniziare a fare qualsiasi dipinto insieme. E così, dopo quel primo incontro, quando era in tour, lui mi chiamava a tutte le ore, un sacco di volte a tarda notte, perché Michael ha sempre avuto difficoltà a dormire così un sacco di volte mi ha chiamato a mezzanotte o anche più tardi e abbiamo parlato per un pò.

24:44:[Rev Dr Catherine M Gross]
Che bello.

24:47:[David Nordahl]
Sì, e poi mi disse che durante quel periodo aveva un sacco di progetti che voleva farmi realizzare e se io ero disposto a fare e io dissi "certo".

24:56:[Rev Dr Catherine M Gross]
Parlami di questo dipinto, sembra che le immagini iniziarono in un formato normale, ma finì per essere qualcosa come 24x38 il dipinto “Children of the World”.

25:13:[David Nordahl]
Sì, quello era ciò che Michael chiamava “Field of Dreams”. Che iniziò come hai detto come un semplice disegno e il quadro originale sarebbe stato di 9x12 (piedi) e così poi con il tempo, ha continuato a crescere e il successivo era di 9x20 (piedi) e poi di 12x38 (piedi). E mi sentivo male perché ho fatto lo schizzo e l'ho fatto con oltre 5000 disegni di bambini diversi, di diverse nazionalità, di religioni diverse, ecc per arrivare finalmente al dipinto finale, ma puoi immaginare la sua grandezza e il numero delle figure, avrei avuto oltre 300 figure. Quindi non era un progetto che potevo riprendere da solo. Così ho cercato di ottenere un pò di collaborazione da qualche altro artista che sapevo che mi potesse aiutare almeno per terminare il quadro, ma non ho potuto ottenere una collaborazione perché hanno le loro carriere e quindi non avevano tempo, così il grande dipinto non è stato mai portato a termine.

[IMG]http://i39.tinypic.com/21ct8h.jpg[/IMG]

26:24:[Rev Dr Catherine M Gross]
Oh, non è stato mai finito

26:26:[David Nordahl]
Non l’ho mai finito. Era un lavoro troppo grande, avrebbe richiesto anni per completarlo.

26:33:[Rev Dr Catherine M Gross]
Hai appena detto che ha speso come un terzo di un miliardo di dollari per aiutare i bambini. Pensi che questo importi, voglio dire considerando il modo in cui vanno le cose nel mondo. Noi conosciamo dei ragazzini che si sono espressi ma per la maggior parte, cosa descrive che tu pensi che abbia fatto. Ti direi quello che penso in un minuto, potresti dirmelo per piacere.

27:13:[David Nordahl]
Beh, penso alle sue azioni sulle persone con le quali egli ha avuto un impatto facendo le cose che ha fatto. Credo che ha cambiato un sacco le menti delle persone. Io credo che chiunque che ha lavorato con Michael su uno di quei progetti o su qualsiasi altra cosa, io sono sicuro che ha capito lo spirito di Michael e si spera che essi continuino a fare il tipo di cose che Michael vorrebbe che facessero.

27:42:[Rev Dr Catherine M Gross]
Lo spero, penso che lo faranno, penso che qualsiasi persona che sta ascoltando lo show, ci sono alcuni paesi in ascolto di questo show e tutti loro sono stati influenzati da Michael, diceva che aveva internet, ora poteva parlare con tutti i suoi fan, lui era in grado di toccare così tanti cuori di tutto il mondo.

28:19:[David Nordahl]
Questo è giusto.

28:20:[Rev Dr Catherine M Gross]
E questo è la parte diversa che ha fatto.

28:22:[David Nordahl]
Oh sì.

28:27:[Rev Dr Catherine M Gross]
Penso che importi perché anche i bambini dicono, lui non poteva aiutare. Ha toccato il cuore degli altri, che vorrebbero fare quello che gli hanno visto fare. (interferenza)

28:44:[David Nordahl]
Si, voglio parlarvi della prima sera che sono andato al concerto e abbiamo fatto questo viaggio, da far rizzare i capelli, in tre monovolumi, attraverso il centro città, Denver, verso lo stadio e quando siamo arrivati, c'era una zona che era stata recintata fuori dal backstage, aveva questi tubi di metallo, e poi queste tende blu scuro e poi c'era un grande cartello che diceva "vietato assolutamente l’accesso". C'era una fila di bambini in carrozzina e respiratori e tutto quel genere di cose. Questi erano i ragazzi della “Make A Wish Foundation” che Michael portava direttamente lì e trascorreva tutto quel tempo prima di salire sul palco e c'era quei bambini, malati terminali. E quella prima notte pensai che era successo qualcosa laggiù e chiesi a Chuck se un bambino era morto e Chuck annuì e quindi ho pensato che quel bambino fosse morto lì, e Michael andò lì a dire una preghiera con tutte le persone che stavano per esibirsi sul palco. Dopo il concerto, chiesi "Michael, come puoi fare questo? Come puoi vedere questi poveri figli pietosi e poi andare di là ad esibirti?" e lui disse : "Come non potrei?" disse "Se posso prolungare la vita del bambino per un'ora o un giorno o una settimana o un mese", disse "perché non dovrei farlo ?" Era una risposta molto semplice. Aveva tanta compassione per i bambini malati e per i bambini malati terminali. Tutto quel ranch era stato creato per questo. Tutte le giostre sono state appositamente modificate per fare in modo che le braccia dei bambini disabili non sporgessero oppure che i loro capelli non si impigliassero. Aveva avuto tanta compassione ... se una madre chiamava e aveva un figlio gravemente malato o qualcosa del genere, Michael avrebbe mollato tutto e sarebbe andato lì e avrebbe lasciato il bambino con qualcosa di simile a un guanto o qualcosa d'altro. Avrebbe detto al bambino "sarò di nuovo qui tra due settimane", e credo che sia stato semplicemente fantastico come lui in realtà ha prolungato la vita di alcuni bambini che aspettavano il suo ritorno. Mi raccontò, disse "so di essere solo una persona", ma l'artista Michael Jackson voleva dire molto per questi bambini.

31:52:[Rev Dr Catherine M Gross]
Lo so, l’ho letto da qualche parte. Penso che sia il rabbino Shmuley. Se lui pensava di avere un potere di guarigione e Michael gli disse "Sì".


continua...

"Hanno mangiato la mia anima ma non importa, io ho milioni di anime, quelle dei miei fans" (1995 Michael Jackson)
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