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“L’Italia destinata a dissolversi nel giro di 10 anni” - le previsioni della London School of Economics

Ultimo Aggiornamento: 06/11/2013 20:47
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22/10/2013 14:12
 
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Io non sono tra quelli che attribuiscono tutte le colpe alla politica, anzi. Se siamo arrivati a questo punto è anche e soprattutto a causa di un popolo che non fa un buon uso degli strumenti democratici di cui potrebbe avvalersi per migliorare le cose. Però, per quel che riguarda le politiche economiche, credo che la responsabilità del consumatore sia minima rispetto alla situazione di declino che stiamo vivendo. Nessuno preferirebbe comprare un prodotto mediocre rispetto a un altro abissalmente migliore sia sul piano qualitativo che estetico. Il made in Italy non è stato minimamente salvaguardato, mentre il costo del lavoro è arrivato a livelli insostenibili.

Posto questo video che mi sembra pertinente, visto che si parla delle ragioni del regresso incredibile di un Paese che avrebbe potuto vivere solo di turismo, arte e cultura. Senza una rivoluzione culturale e un rinnovamento totale della politica non ne usciremo.

22/10/2013 20:56
 
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Re:
Neverland1973, 21/10/2013 17:14:

Più che brancolare nel buio ho proprio l'impressione che se ne freghino altamente di risolvere i problemi, tanto la loro pensione non gliela toglie nessuno cospicua com'è che gli garantisce un futuro sicuro perchè sbattersi per uscire dalla crisi?
Per quel che contiamo noi comuni cittadini.... solo in vista delle elezioni si ricordano che esistiamo...per il voto....
Sinceramente non saprei nemmeno per chi votare, perchè chi più chi meno, tutti hanno contribuito a questo sfacelo, tutti si riempiono la bocca di grandi parole e grandi progetti futuri, sembra quasi si sentano in diritto di prenderci per i fondelli per tenerci buoni e zitti...non mi stupiscono le scene di guerriglia.. che se la prendono però con negozi, cassonetti e auto parcheggiate....e questo non è giusto. [SM=g27813]




[SM=g2927031] [SM=g2927031] [SM=g2927031] [SM=g2927031]

Ogni volta si pensa che arrivi la persona giusta che cambierà le cose per il nostro bene ma alla fine si rivela sempre l'ennesima delusione! [SM=x47980] bah [SM=x47980]


[Modificato da ikaika 22/10/2013 20:58]


A chi ti aiuta......
Guardando il cielo,
a trovare ancora la forza di sognare di fronte ad un mondo che fa di tutto per infrangere anche i sogni più semplici e belli.
Grazie di farmi sogna]
re un mondo meraviglioso e una vita speciale assieme a te MICHAEL JACKSON PERCHÉ SEI PARTE DI ME!! :-* :-*
23/10/2013 23:03
 
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E vaiiiii!!!!! [SM=g2927034] [SM=g2927028]


dal fattoquotidiano.it

Italia superata nel Pil anche dalla Russia. E ha il debito più alto dopo la Grecia

La Penisola scivola dal quinto posto conquistato nel 1986 all'attuale nono posto tra i Paesi di tutto il mondo con una crescita maggiore, ma resta nel G8 per ragioni politiche. Mentre l'Eurostat avverte che il nostro debito pubblico ha raggiunto la soglia record del 133,3%









L’Italia scivola dal quinto posto conquistato nel 1986 all’attuale nono posto tra i Paesi di tutto il mondo con un maggiore Prodotto interno lordo (Pil). E andando avanti di questo passo fra non oltre cinque anni sarà fuori anche dai primi dieci, scavalcata da Canada e India.

Dopo la Cina nel 2000 e il Brasile nel 2010, a scalzare l’Italia dall’ottava posizione è questa volta la Russia. Il Pil di Mosca – secondo i dati del Fondo monetario internazionale – si era allineato al nostro Paese nel 2012 e sarà superiore di circa 50 miliardi di dollari alla fine di quest’anno (2.068 miliardi contro 2.117). Mentre il Brasile si posiziona sopra a 2.190 miliardi, il Canada appena sotto a 1.825 miliardi e l’India subito dopo.

L’Italia, come spiega Repubblica, resta quindi nel G8 soltanto per ragioni politiche, ma non più per dimensioni del fatturato e peso economico. Del resto, se si considera che il G8 tiene fuori potenze come il Brasile o la Cina e tiene dentro Paesi più piccoli solo perché sono di sviluppo più antico, si comprende quanto arbitrari siano i suoi criteri.

Ma le brutte notizie per l’Italia non finiscono qui. L’Eurostat ha infatti avvertito che il nostro debito pubblico ha raggiunto la soglia record del 133,3% del Pil nel secondo trimestre 2013, in crescita del 3 punti percentuali rispetto ai primi tre mesi dell’anno quando era al 130,3 per cento. Il debito italiano resta quindi il secondo debito pubblico più alto dopo la Grecia (169,1%) tra i Paesi dell’Unione europea e con uno dei maggiori incrementi tra primo e secondo trimestre di quest’anno.

Il debito italiano continua a salire sia in termini assoluti che in punti percentuali di Pil: nel secondo trimestre 2012 era di 1,98 mila miliardi di euro, pari al 125,6% del Pil, nel primo trimestre di quest’anno era di 2,03 mila miliardi, al 130,3%, mentre nel secondo trimestre è arrivato a 2,07 mila miliardi, ovvero al 133,3 per cento. Dopo Grecia e Italia, gli altri debiti pubblici più grandi dell’Eurozona in percentuale di Pil sono il Portogallo (131,3%) e l’Irlanda (125,7%). L’indebitamento, sempre secondo i dati Eurostat, cresce anche nell’Ue nel suo complesso, passando dall’85,9% dei primi tre mesi del 2013 all’86,6% del secondo trimestre, dall’84,7% dell’anno prima.


























06/11/2013 12:13
 
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Il video postato da Grieved mette in luce il fatto che i cittadini non hanno potere, perché comunque scelgano, i giochi si decidono a livelli più alti e non controllabili.
Per favorire l'acquisto di prodotti italiani, occorrerebbe una corretta informazione: ad esempio, anche la dicitura "made in italy" non racconta la verità, per legge. L'informazione è sabotata alle sue stesse radici. Ricordiamo che per acquistare prodotti di qualità, sani per noi e non inquinanti, occorre denaro e di questi tempi... E poi, quand'anche le aziende italiane riscuotessero consenso tra i cittadini, altri mezzi verrebbero introdotti dai poteri forti per creare loro difficoltà: Rossijack ha citato le quote latte. Né l'Italia può sottrarsi alle regole del mercato internazionale... perché il prezzo sarebbe comunque alto.
E poi: perché mai i politici italiani dovrebbero denunciare queste situazioni? Chi arriva a certi livelli della politica è già compromesso.
Io non vedo vie d'uscita...
06/11/2013 20:47
 
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A TV 7 la scorsa settimana ci fu un servizio sul grano per la pasta:il grano nostrano ha difficolta' perché arriva quello cinese o canadese,pur di qualita' inferiore,addirittura con germi dovuti al lungo tragitto,e si impone sul mercato e i proprietari d'azienda italiani hanno difficolta' a venderlo ...cosi' con l'olio,cosi' con i pomodori e le relative conserve cinesi.
Non e' che si deve agire come durante il fascismo ,dove era vietata l'importazione di prodotti esteri,nel mondo di oggi non sarebbe possibile,ma cosi' allo sbaraglio e sottopagati i nostri prodotti e la nostra economia viene mortificata notevolmente!!I politici dovrebbero proteggere i nostri prodotti ,come ho gia' detto in precedenza,invece stanno li' inerti e tutto muore,le aziende come il lavoro degli operai...che classe politica di m.... [SM=g27813]
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