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“L’Italia destinata a dissolversi nel giro di 10 anni” - le previsioni della London School of Economics

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    4everMJJ
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    00 18/10/2013 07:54
    Che ne pensate?




    Gli storici del futuro probabilmente guarderanno all’Italia come un caso perfetto di un Paese che è riuscito a passare da una condizione di nazione prospera e leader industriale in soli vent’anni in una condizione di desertificazione economica, di incapacità di gestione demografica, di rampate terzomondializzazione, di caduta verticale della produzione culturale e di un completo caos politico istituzionale. Lo scenario di un serio crollo delle finanze dello Stato italiano sta crescendo, con i ricavi dalla tassazione diretta diminuiti del 7% in luglio, un rapporto deficit/Pil maggiore del 3% e un debito pubblico ben al di sopra del 130%. Peggiorerà.

    Il governo sa perfettamente che la situazione è insostenibile, ma per il momento è in grado soltanto di ricorrere ad un aumento estremamente miope dell’IVA (un incredibile 22%!), che deprime ulteriormente i consumi, e a vacui proclami circa la necessità di spostare il carico fiscale dal lavoro e dalle imprese alle rendite finanziarie. Le probabilità che questo accada sono essenzialmente trascurabili. Per tutta l’estate, i leader politici italiani e la stampa mainstream hanno martellato la popolazione con messaggi di una ripresa imminente. In effetti, non è impossibile per un’economia che ha perso circa l’8 % del suo PIL avere uno o più trimestri in territorio positivo. Chiamare un (forse) +0,3% di aumento annuo “ripresa” è una distorsione semantica, considerando il disastro economico degli ultimi cinque anni. Più corretto sarebbe parlare di una transizione da una grave recessione a una sorta di stagnazione.

    Il 15% del settore manifatturiero in Italia, prima della crisi il più grande in Europa dopo la Germania, è stato distrutto e circa 32.000 aziende sono scomparse. Questo dato da solo dimostra l’immensa quantità di danni irreparabili che il Paese subisce. Questa situazione ha le sue radici nella cultura politica enormemente degradata dell’élite del Paese, che, negli ultimi decenni, ha negoziato e firmato numerosi accordi e trattati internazionali, senza mai considerare il reale interesse economico del Paese e senza alcuna pianificazione significativa del futuro della nazione. L’Italia non avrebbe potuto affrontare l’ultima ondata di globalizzazione in condizioni peggiori.

    La leadership del Paese non ha mai riconosciuto che l’apertura indiscriminata di prodotti industriali a basso costo dell’Asia avrebbe distrutto industrie una volta leader in Italia negli stessi settori. Ha firmato i trattati sull’Euro promettendo ai partner europei riforme mai attuate, ma impegnandosi in politiche di austerità. Ha firmato il regolamento di Dublino sui confini dell’UE sapendo perfettamente che l’Italia non è neanche lontanamente in grado (come dimostra il continuo afflusso di immigrati clandestini a Lampedusa e gli inevitabili incidenti mortali) di pattugliare e proteggere i suoi confini. Di conseguenza , l’Italia si è rinchiusa in una rete di strutture giuridiche che rendono la scomparsa completa della nazione certa.

    L’Italia ha attualmente il livello di tassazione sulle imprese più alto dell’UE e uno dei più alti al mondo. Questo insieme a un mix fatale di terribile gestione finanziaria, infrastrutture inadeguate, corruzione onnipresente, burocrazia inefficiente, il sistema di giustizia più lento e inaffidabile d’Europa, sta spingendo tutti gli imprenditori fuori dal Paese . Non solo verso destinazioni che offrono lavoratori a basso costo, come in Oriente o in Asia meridionale: un grande flusso di aziende italiane si riversa nella vicina Svizzera e in Austria dove, nonostante i costi relativamente elevati di lavoro, le aziende troveranno un vero e proprio Stato a collaborare con loro, anziché a sabotarli. A un recente evento organizzato dalla città svizzera di Chiasso per illustrare le opportunità di investimento nel Canton Ticino hanno partecipato ben 250 imprenditori italiani.

    La scomparsa dell’Italia in quanto nazione industriale si riflette anche nel livello senza precedenti di fuga di cervelli con decine di migliaia di giovani ricercatori, scienziati, tecnici che emigrano in Germania, Francia, Gran Bretagna, Scandinavia, così come in Nord America e Asia orientale. Coloro che producono valore, insieme alla maggior parte delle persone istruite è in partenza, pensa di andar via, o vorrebbe emigrare. L’Italia è diventato un luogo di saccheggio demografico per gli altri Paesi più organizzati che hanno l’opportunità di attrarre facilmente lavoratori altamente, addestrati a spese dello Stato italiano, offrendo loro prospettive economiche ragionevoli che non potranno mai avere in Italia.

    L’Italia è entrata in un periodo di anomalia costituzionale. Perché i politici di partito hanno portato il Paese ad un quasi – collasso nel 2011, un evento che avrebbe avuto gravi conseguenze a livello globale. Il Paese è stato essenzialmente governato da tecnocrati provenienti dall’ufficio del Presidente Repubblica, i burocrati di diversi ministeri chiave e la Banca d’Italia. Il loro compito è quello di garantire la stabilità in Italia nei confronti dell’UE e dei mercati finanziari a qualsiasi costo. Questo è stato finora raggiunto emarginando sia i partiti politici sia il Parlamento a livelli senza precedenti, e con un interventismo onnipresente e costituzionalmente discutibile del Presidente della Repubblica , che ha esteso i suoi poteri ben oltre i confini dell’ordine repubblicano. L’interventismo del Presidente è particolarmente evidente nella creazione del governo Monti e del governo Letta, che sono entrambi espressione diretta del Quirinale.

    L’illusione ormai diffusa, che molti italiani coltivano, è credere che il Presidente, la Banca d’Italia e la burocrazia sappiano come salvare il Paese. Saranno amaramente delusi. L’attuale leadership non ha la capacità, e forse neppure l’intenzione, di salvare il Paese dalla rovina. Sarebbe facile sostenere che Monti ha aggravato la già grave recessione. Letta sta seguendo esattamente lo stesso percorso: tutto deve essere sacrificato in nome della stabilità. I tecnocrati condividono le stesse origini culturali dei partiti politici e, in simbiosi con loro, sono riusciti ad elevarsi alle loro posizioni attuali: è quindi inutile pensare che otterranno risultati migliori, dal momento che non sono neppure in grado di avere una visione a lungo termine per il Paese. Sono in realtà i garanti della scomparsa dell’Italia.

    In conclusione, la rapidità del declino è davvero mozzafiato. Continuando su questa strada, in meno di una generazione non rimarrà nulla dell’Italia nazione industriale moderna. Entro un altro decennio, o giù di lì, intere regioni, come la Sardegna o Liguria, saranno così demograficamente compromesse che non potranno mai più recuperare.

    I fondatori dello Stato italiano 152 anni fa avevano combattuto, addirittura fino alla morte, per portare l’Italia a quella posizione centrale di potenza culturale ed economica all’interno del mondo occidentale, che il Paese aveva occupato solo nel tardo Medio Evo e nel Rinascimento. Quel progetto ora è fallito, insieme con l’idea di avere una qualche ambizione politica significativa e il messianico (inutile) intento universalista di salvare il mondo, anche a spese della propria comunità. A meno di un miracolo, possono volerci secoli per ricostruire l’Italia.

    Autore: Dr. Roberto Orsi – London School of Economics (Fonte il nord)

    www.lafucina.it/2013/10/17/litalia-destinata-a-dissolversi-nel-giro-di-...

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    sery84
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    00 18/10/2013 16:57
    Direi che per come stanno le cose, la previsione è azzeccata.
    Si possono sempre cambiare, ma non con la dirigenza che esiste ora.

    - you're squawking like a pink monkey bird -
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    Keep the faith
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    00 18/10/2013 17:09
    Grattatio pallorum omnia mala fugat
    [Modificato da Keep the faith 18/10/2013 17:10]

    Ah Avvocà io un termine per note ve lo concedo...però non scrivete troppo perchè io non ce la faccio a leggere
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    mimma58
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    00 18/10/2013 19:40
    Penso che ha raccontato la realtà attuale del nostro paese!Spero non accada....ma le sue previsioni sono giuste.
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    darKside87
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    00 18/10/2013 21:34
    Dieci giorni?
    Sono ottimisti, io ne davo molti meno ...



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    rossijack
    Post: 3.528
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    00 18/10/2013 22:02
    Devo dire che anche io ,come espresso piu' volte,ottimista per natura,per il futuro e la ripresa dell'Italia non lo sono!
    Mi sono resa conto che era tutto un appparato di potere che,dal momento in cui sono venute a mancare le coperture finanziarie,si e' svelato ai nostri occhi!Colpevoli i politici ,con la loro incoscienza,l'incapacita' di progettare e vedere sulla distanza gli effetti di una politica economica che andava anche monitorata e revisionata in itinere e quindi riaggiustata e riadattata...invece il motore e' sempre stato il profitto personale e quello del proprio partito,non c'era il senso dello Stato e del bene della Nazione!!Ma non addosso tutta la colpa a loro,del sistema hanno fatto parte anche tanti italiani che hanno pensato alla stregua dei politici che hanno votato,collusi con loro!
    Il ventennio berlusconiano,col suo pseudoliberismo, avrebbe dovuto garantire protezione alle aziende medie e piccole su cui era fondata la maggior parte della nostra economia,ma ha guardato solo ai propri interessi e alla immagine personale di superuomo(ci sarebbe da scrivere un trattato di psicologia sull'argomento e soprattutto sugli elettori sedotti da un eroe di cartone!).
    Come si fa ad avere speranza con la situazione catastrofica che c'e',ma loro non rinunciano ai loro privilegi,alle pensioni d'oro,a perseguire gli evasori,tassando sempre e solamente i soliti noti,e' normale che gli industriali vadano ad investire altrove;alcune aziende straniere come la Fnac, che avevano investito da noi,hanno smantellato tutto perché la situazione economica potrebbe fallire da un momento all'altro!
    Ci vorrebbero menti rivoluzionarie che avessero la forza di ribaltare le idee di economia e di benessere di un Paese,il concetto di sfruttamento su ogni sfera della vita umana,dal lavoro alla salute,cosi' si potrebbe dare una svolta alla vita di tutti! [SM=g27813] [SM=g27825]
    [Modificato da rossijack 18/10/2013 22:38]
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    Neverland1973
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    00 18/10/2013 22:33
    Le previsioni sono più che giuste, l'andamento è purtroppo quello ed è sotto gli occhi di tutti...o quasi! Vedo in giro molto menefreghismo e scetticismo nell'affrontare i problemi esistenti, e non solo da parte di politici, ma anche di comuni cittadini. Credo che la mentalità italiana attualmente in vigore debba assolutamente cambiare se si vuole salvare il paese!
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    rosi@
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    00 18/10/2013 22:58
    Re:
    darKside87, 18/10/2013 21:34:

    Dieci giorni?Sono ottimisti, io ne davo molti meno ...






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    AntonellaP85
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    00 19/10/2013 14:57
    Premesso che dagli Inglesi queste analisi le accetto ben poco (discorso lungo e complesso, ma spero che tutti sappiate cos'era il Britannia e non solo quello), sarà pur vero che hanno permesso l'apertura indiscriminata ai prodotti a basso costo, ma qualcuno li avrà pur comprati? Alla gente è piaciuto comprare le cineserie a quattro soldi, le robacce da H&M, è piaciuto non controllare le etichette, fare la spesa senza pensare? Il carrello è l'arma più potente dei cittadini, peccato che la usino per suicidarsi.
  • frankie.teardrop
    00 20/10/2013 07:42
    Re:
    AntonellaP85, 19/10/2013 14:57:

    Premesso che dagli Inglesi queste analisi le accetto ben poco (discorso lungo e complesso, ma spero che tutti sappiate cos'era il Britannia e non solo quello), sarà pur vero che hanno permesso l'apertura indiscriminata ai prodotti a basso costo, ma qualcuno li avrà pur comprati? Alla gente è piaciuto comprare le cineserie a quattro soldi, le robacce da H&M, è piaciuto non controllare le etichette, fare la spesa senza pensare? Il carrello è l'arma più potente dei cittadini, peccato che la usino per suicidarsi.




    no, dai, non accettiamo un'analisi in base alla provenienza geografica? facciamo come Gasparri che sfancula Rehn e per un giorno diventa famoso in tutto il mondo, parendo il leader nord-coreano che difende l'indifendibile?
    Poi, scusa: bisognava comprare occhiali italiani a 350 euro, quando gli stessi dal resto del mondo, non solo dalla Cina, costano 5 euro? A me non sembra che chi faccia la spesa si sbagli, quando mette mano al suo portafogli e, al limite, fa quello che può (e vuole). Tra l'altro, le cose di iper-lusso che vengono dall'italia e che sono realmente tali vengono comunque comprate ed esportate in tutto il mondo. Sono solo le porcate italiane che prima potevano essere vendute a prezzi immondi che adesso non se le caga più nessuno perché nessuno compra più un vestito di benetton a 300 Euro.

    Posto qui "le cronache marziane", sorta di parodia del racconto di RAy Bradbury, apparso oggi sul thread di Grillo.
    Ci si immagina che un marziano scenda sulla terra e parli con un cittadino italiano, cercando di capire come mai un Paese che era tra i più ricchi del mondo sia arrivato sull'orlo del fallimento a tutta velocità e probabilmente ci finirà dentro, con otto milioni di poveracci, una classe media distrutta, l'industria al collasso e probabilmente un futuro deindustrializzato.
    Il tutto, ovviamente, conservando la stessa classe dirigente che l'ha seppellito.


    Marziano, fermando un passante: "Scusi, scusi..."
    Passante: "Pelle verde? Una nuova moda dopo la cresta e l'anello al naso?"
    Marziano: "Non sia razzista. Un alieno non si giudica dal colore della pelle."
    Passante: "Senta, mi dica cosa desidera e poi se vuole si dipinga pure dei colori dell'arcobaleno."
    Marziano: "Vorrei qualche conferma. Sono uno studioso del suo Paese e qualcosa non mi torna. Ero rimasto con i miei studi all'inizio degli anni '90. Ma è vero che otto milioni di italiani sono diventati dei poveracci? Come è successo? Un Paese che era tra le prime potenze industriali. E poi è vero che Alitalia è stata comprata dalle Poste Italiane, che Enrico Letta è presidente del Consiglio e Napolitano è due volte presidente della Repubblica? Mi dica che sono delle falsità. E quel tizio che era fallito vent'anni fa con una montagna di debiti, si l'amico di quello grosso, Craxi, ha veramente governato il Paese per anni?"
    Passante: "Le confermo ogni cosa."
    Marziano: "Permetta, questa è fantascienza. E' vero che i leader sono ancora Bossi, D'Alema, la Finocchiaro, Cicchitto e Formigoni? Sembra "Ritorno al futuro". Abbia pazienza, neppure nei romanzi di Asimov succedono cose del genere. Questi hanno rovinato l'Italia e ancora la guidano dopo vent'anni. Ma quale popolo accetterebbe tutto questo?"
    Passante: "Guardi ho da fare. Se vuole avere maggiori informazioni legga i giornali e segua la televisione, come la maggior parte degli italiani."
    Marziano: "Scusi se insisto, ma nello studio della Storia dell'Universo non ho mai trovato una situazione simile. Come dite voi qui, "Mazziati e contenti"? Gli stipendi più bassi, le tasse più alte, la disoccupazione giovanile record dal dopoguerra e, contemporaneamente, gli stipendi dei parlamentari più alti, il finanziamento pubblico ai partiti per centinaia di milioni. Come fate? Qual è il vostro segreto?"
    Passante: "Devo verificare quello che mi sta dicendo. Lei è scusabile, non è di queste parti, ma Letta e Saccomanni hanno visto la luce in fondo al tunnel. Perché dovrebbero mentire? Io sono ottimista."
    Marziano: "Un procuratore a Palermo ha fatto un appello alla mafia perché si stacchi dalla politica. Ecco, questo non può essere vero. E ho saputo che Dell'Utri è ancora a piede libero e che Falcone e Borsellino sono stati uccisi anche grazie a un accordo Stato-mafia. Altro che "Cronache Marziane". Quando si toglie l'impossibile, tutto il resto è probabile. Voi state smentendo questa teoria. Per voi l'impossibile è realtà."
    Passante: "Lei è un provocatore. Ascolti la RAI o Mediaset, legga i quotidiani nazionali, centellini le parole di gente del calibro di uno Scalfari o di un Severgnini e poi ne riparliamo. Si informi, caro alieno, si informi, come fanno tutti gli italiani che votano pdl e e pd. Non possono essere tutti imbecilli, via... Lei sta diffamando un Paese. Guardi se trovo un vigile la denuncio."
    Marziano: "Si calmi. Sto solo facendo una ricerca. E, a proposito, ho trovato un dato interessante. L'Italia è agli ultimi posti per la libertà di informazione. Cosa può dirmi su questo?"
    Passante: "Certo se tutti dicono le castronate che dice lei, altro che disinformazione. Studi, caro il mio marziano, si applichi prima di aprire le due bocche che si ritrova."
    [Modificato da frankie.teardrop 20/10/2013 07:46]
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