“Nel mondo della musica pop” ha scritto Jon Pareles del New York Times nel 1984, “ ..c’é Michael Jackson e poi ci sono tutti gli altri.”
Ma non é possibile ricordare la particolarità di Michael Jackson come artista senza ricordare anche tutto il dolore e le controversie che lo hanno circondato e quanto tutto questo deve essere inteso come risultato della sua diversità, diversità molto meno facile, se non impossibile, da capire,talmente sconvolgente per l’ordine egemonico che ha dovuto essere veicolato attraverso la ridicolizzazione, l’interpretazione errata, il sensazionalismo, e alla fine l’accusa criminale.
Molto interessante questa analisi sociologica sulla diversità quale fattore determinante la mancata comprensione o percezione, da parte di alcuni sia chiaro, della grandezza dell'artista. Il diverso fa paura, incute timore e sospetto, lungi dall'essere compreso viene semplicemente deriso e/o sottovalutato.
Grazie per aver postato quest'articolo di cui attendo con ansia la seconda parte.
[Modificato da Antonella-60 02/05/2013 15:37]