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Vuoi una scaletta da 8.50 - 9.00 ?? (voto, non euro...)
Manda via paul mccartney di oggi, metti quello ante 1970.
manda via tutti e metti john lennon al suo fianco che probabilmente gli pesava solo come presenza perché sapeva gli sarebbe stato la spalla stupida e artisticamente irrilevante.
Metti uno tipo george martin che gli dice esattamente quello che deve suonare, come deve suonare e gli toglie tutti gli strumenti, gli impone un inizio e una fine e magari aggiunge una cosa, tipo un solo di corno oppure di simil clavicembalo eccetera.
e magari fa una scaletta così:
- tomorrow never knows
- i want you
- yer blues
- a day in the life (ok, tutti pezzi di john lennon, ma li ha firmati anche lui)
- magari happiness is a warm gun/sexy sadie/cry baby cry e qui già siamo in odore di 9,0 non scaruffiano, insomma fa pezzi degli altri beatles e li lascia a loro, lui suona il basso e sorride;
- va benissimo la medley di Sgt Pepper (ecchè io ci ho parlato con paul eh, autografi e concerti suoi si sprecano, ne ho visti in tutto il mondo, come sai sono perfino entrato a casa sua)
- let me roll it/maybe i'm amazed/back seat of my car (le uniche due, tre cose valide post beatles)
- medley di Abbey road ma: non taglia i pezzi di john, il bastardone, e ci mette dentro because che è la cosa migliore, you never give me your money, mustard, polythene pam, she came in through, ok per golden slumbers, the end e se vuole her majesty, anzi, oramai che c'è fa tutto abbey road nell'ordine che è così e fa resuscitare john e george e per favore se sta un po' zitto in sottofondo..
insomma tutto quello che paul non è (più).
Sai qual è il problema per cui veramente mi VERREBBE voglia di dire che chi va a vedere un concerto di paul è un coglione ma non l'ho mai detto mai per nessuno e pure sui forum seri mi imbatto in flame pazzeschi per combattere chi invece fa così, come pure tu mi accusi di essere?
PErché il Paul di adesso UCCIDE davvero quell'idea di bellezza che chiunque da bambino ha avuto ascoltando la bellezza spettrale di "in my life".
Paul è l'antirock per eccellenza ora: volgare, antimusicale, cacofonico, sa di caramellato, finto come il colore dei suoi capelli rossicci, tirato e abbronzato come un berlusconi da palco, nemmeno imborghesito, sembra un imprenditore del prosciutto comasco, che fa dei falsetti beatlesiani il succedaneo di un rutto.
Ecco, vedere quel paul lì significa veramente volersi fare del male e forse significa togliere l'ultima cosa che di positivo può regalare quel suono archetipico, quella sua leggerezza, quell'immagine di una musica che pesa una piuma e che passa in due-tre minuti al massimo in uno schema perfetto di classic pop, arpeggi bachiani, notturni simil beethoveniani, schemi fondanti generi e poi rubati poi 10 miliardi di volte da chiunque, perfino da chi li odia, quei quattro là.
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