20 anni fa il Dangerous Tour 1992 in Italia: la cronaca

amomichael, 08/08/2012 20.59:

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Bello ed emozionante anche il tuo racconto, Critico!!
In un certo senso, un certo tipo di magia finì in quel momento, ma ne iniziò un'altra. Quella della sua musica, della sua voce, dei suoi passi di danza.
Ti cito per chiederti questo: so che sei un musicista e mi piacerebbe sapere qualcosa in più sulla sua voce sentita dal vivo, come risultavano le sue camaleontiche doti e la sua straordinaria tecnica, come era, quali differenze rispetto alle registrazioni (io sono convinta che alcune cose rendessero più live che registrate ma, ahimè, non l' ho mai sentito dal vivo), e......insomma tutto quello che mi puoi raccontare !

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Beh, pretendere che un performer come Michael Jackson (ovvero, un intrattenitore impegnato in concerto anche a ballare oltre che a cantare), renda meglio dal vivo che in studio (dove incide la traccia vocale fermo davanti ad un microfono, e dove magari una sola canzone viene registrata in giorni diversi) è decisamente troppo.
Diciamo che nei suoi momenti migliori (fino al BAD TOUR) riusciva ad essere alla pari delle tracce registrate, e a non deludere affatto le aspettative.
Già nel Dangerous Tour, però, gli anni cominciavano a farsi sentire, il playback si mangiava quasi mezzo concerto e i pezzi live, seppur ancora apprezzabilissimi, risultavano spesso un po' sfiatati (vedi "Wbss", "Human nature") o abbasati di tono ("Beat it").