Modesty, 17/04/2012 16.27:
Cosa c’è dietro questa apparente magia? Nella versione originale uno specchio semitrasparente, posto tra il pubblico e la scena, riflette un oggetto presente in una camera adiacente al palcoscenico ma nascosta allo sguardo degli spettatori. Per esempio, se si tratta di un fantasma da far apparire in una stanza riprodotta sul palco, questo sarà diviso in due aree che riproducono due stanze perfettamente identiche. Una delle due sarà visibile al pubblico, l’altra sarà nascosta agli sguardi da uno specchio posizionato secondo un particolare angolo. All’interno di quest’ultimo ambiente si troverà l’attore che interpreta il fantasma, il quale, grazie a un gioco di luci, verrà riflesso dallo specchio in modo da apparire in scena.
Nel caso del Coachella Festival, il ruolo dello specchio era svolto da un foglio di poliestere Mylar (polietilene tereftalato). Mentre Snoop Dogg e Dr.Dree cantavano sul palco,nella stanza nascosta è stata proiettata la registrazione digitale (di altissima qualità) di una performance di 2Pac, che riflessa dal Mylar ha consentito al rapper di raggiungere, almeno virtualmente, i colleghi in scena.
Nelle vesti dei prestigiatori c’erano i tecnici della AVConcept di San Diego, che hanno unito al trucco di Pepper le nuove tecnologie digitali, così da consentire all’immagine del cantante di essere incredibilmente realistica, tatuaggio per tatuaggio. L’effetto è stato tale che anche molti esperti del settore sono rimasti sconcertati: “ Incredibile, senza dubbio”, ha dichiarato ad Ars Technica David Bradu, capo del DukeImagingandSpectroscopyProgram della DukeUniversity. “ La cosa più impressionate è quanto realistico, dettagliato e naturale sia apparso il tutto”. Basta vedere il video per confermare queste parole.
Grazie per questo bel lume. Intanto abbiamo imparato che non era un'esibizione inedita
.
Mentre magnavo mi era giusto venuto in mente uno spettacolo che ho visto a teatro a fine anni '90, e ricordo l'apparizione di questi "fantasmi", impressionantissimi ma sfocati (e forse per questo anche più minacciosi). Ricordo che c'era un gioco di specchi e proiezioni anche lì, e una specie di velo (non visibile durante lo spettacolo) tra il pubblico e la scena su cui prendeva vita l'immagine. Ovviamente col tempo hanno
dimorto raffinato la tecnica, ma siamo ancora lontani dal "far rivivere".
Per fortuna, per quel che mi riguarda.