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Speechless....(in corso). Rating: verde

Ultimo Aggiornamento: 15/04/2012 14:47
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02/01/2012 20:02
 
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Capitolo 2
Neverland

-Ti piace?-
-E’ la seconda cosa più bella che abbia mai visto in vita mia-
Così Carlotta aveva realizzato un sogno. Aveva incontrato il suo idolo, del quale era pazza e tutto era successo grazie a una disgrazia.
-La seconda? Hai visto qualcosa di più bello della mia Neverland?- disse Michael fingendo di essere offeso. Charly diventò completamente rossa, come un pomodoro. Aveva fatto un’altra figuraccia. Davanti a lui le parole uscivano così, senza che le potesse controllare, e non capiva il perché.
-Sì….beh no. Non importa- disse ancora più imbarazzata di prima.
-Ora me lo dici….- ribatté Michael insistendo e sorridendole.
-Non posso…..Michael sul serio. Dimenticalo….-
Lui stava per ribattere di nuovo ma fortunatamente per lei la conversazione fu interrotta da John che chiese di seguirlo. Entrarono in casa….
-Non ci credo…..ma che spettacolo!- affermò Carlotta in italiano.-
-Come dici?- chiese Michael che in italiano sapeva dire solamente “ciao”.
-Dico che è fantastica questa casa!-
-Grazie- disse Michael sorridendo compiaciuto.
-Vieni che ti faccio vedere la tua stanza- aggiunse.
Salirono le scale e si trovarono davanti a due porte. Michael aprì quella a sinistra e gliela mostrò. Le fece vedere che c’erano dei vestiti nell’armadio che poteva usare e le disse di fare come fosse a casa sua. Poi la accompagnò fuori e aprì la porta a destra, la sua stanza. Dopo una breve visita si ricordarono che era davvero tardi e l’una di notte era ormai passata.
-Ok, facciamo così…Tu fai una doccia e prenditi il tempo che vuoi perché è davvero tardi. Se vuoi domani ti chiamo un dottore per le ferite. Che ne dici?-
-Per la doccia va bene, ma il dottore no, ti supplico. Non ce n’è bisogno. Sono solo lividi e non sono malata.-
-Mh, ok mi hai convinto. Ti aspetto in sala così mangi qualcosa. So che sei stanca ma di sicuro quei…..hai capito……non ti avranno dato molto da mangiare.-
-In effetti ho fame, ma non sono stanca. Mi preoccupo per te Michael. Non restare sveglio per me, davvero non voglio.-
-Ora sei con me e sono io che ho deciso di portarti qui. Vivo in una casa enorme ma sono solo, tremendamente solo. Ho trovato un’amica e potrei stare sveglio anche tutta la notte. Sono stanco della mia solitudine. Ti voglio aiutare.-
Michael iniziò a piangere. Parlare della sua situazione gli faceva un male tremendo. Carlotta lo sapeva, lo conosceva. Non aveva mai creduto a ciò che si diceva su di lui, sulla storia della pelle e tutto il resto, ma sapeva che lui era solo. Istintivamente lo abbracciò. Lui tolse le mani dal viso e la strinse…
-Grazie Charly. Non so come farei senza di te.-
-Pensa dove sarei io adesso senza di te Michael….Grazie.-
Si sciolsero imbarazzati da quell’abbraccio.
-Ti aspetto in salotto allora.-
-Ok, cerco di fare in fretta.-
Carlotta entrò di nuovo in quella camera e non poteva credere che fosse la sua. Probabilmente sarebbe rimasta solo quella notte perché non voleva disturbare Michael. Prese un accappatoio dall’armadio ed entrò nel bagno. Sotto la doccia, mentre l’acqua calda le scivolava sul corpo, pensò a tutto quello che le era capitato. Forse quel liquido poteva lavare via lo sporco, ma non avrebbe cancellato i lividi e i ricordi, mai. Era passata da “vita con uno zio ubriaco e fuorilegge” a “rapita e sfruttata costretta a spacciare” a “Neverland con Michael Jackson”. Era stato il destino, sicuramente. Ancora non ci poteva credere, ma forse le sue sfortune e disgrazie erano state ripagate così. Si accorse che nonostante non vedesse Michael da una quindicina di minuti, già le mancava. Le mancava il suo viso, il suo sorriso, la sua voce. Come poteva staccarsi a lui? Uscì dalla doccia e si vestì in fretta, per poi scendere le scale.
-Hei, non ci hai messo molto-
-Potevo essere più veloce- disse Charly sorridendo guardandolo. Ci fu un silenzio inquietante per oltre un minuto e lei non si accorse di passare quell’arco di tempo fissandolo, in piedi, come una scema. Lui non fu da meno e la guardò divertito finchè non decise di rompere quel silenzio.
-Che hai da guardare? Sono spettinato?-
Charly sembrò risvegliarsi dal mondo dei sogni.
-I-Io? No no, non sei spettinato. E’ tutto ok, almeno credo.-
-Non mi convinci, sai?-
Lei sorrise imbarazzata, ma fu lui a provvedere a cambiare discorso accorgendosi della situazione.
-Credo sia meglio mangiare qualcosina adesso, no?-
-Oh certamente Michael. Che hai di buono?-
-Vieni con me…-
Entrarono in cucina, era enormemente grande. Michael non era un golosone, ma aveva dolci e schifezze di ogni genere dato che molto spesso ospitava bambini nella sua Neverland.
-Allora….Ho un sacco di cose perché i bambini che ospito sono golosissimi. Posso offrirti dei biscotti, un sandwich, caramelle,…-
Michael continuava con il suo enorme elenco di golosità, ma Charly non sembrava prestare molta attenzione a ciò che diceva. Si era persa un’altra volta nei suoi occhi. Ci fu una breve pausa.
-Quindi che cosa hai scelto? Ah, dimenticavo che dovrei avere anche del gelato.-
-Ah sì. Vada per il gelato.- disse Carlotta che non aveva capito nulla del resto del discorso.
Michael aprì il freezer e ne estrasse un barattolo enorme di gelato al cioccolato, poi prese un cucchiaio da un cassetto.
-Tu non ne vuoi un po’?- chiese Charly.
-Beh, veramente ho già cenato. Quando ci siamo incontrati ero proprio di ritorno da una cena. Però non ho mangiato molto, quindi accetto volentieri.-
Michael prese un altro cucchiaio e le chiese di seguirlo in salotto. Si accomodarono sul divano e lui accese la televisione, come sempre sul canale dei cartoni animati. Carlotta era quasi commossa. Un bambinone di oltre 30 anni che guardava i cartoni animati. Era tenerissimo.
Mangiarono il gelato dallo stesso barattolo, e ogni tanto i loro cucchiai si scontravano emettendo suoni fastidiosi, ma che facevano sorridere entrambi. La magia continuò anche dopo questo “spuntino”. Michael riportò il gelato in cucina e tornò sul divano. Le mise una mano attorno al collo e restarono in silenzio, insieme, a guardare quei cartoni animati. Michael era buffissimo e ogni tanto imitava i personaggi facendo facce stupide e battute divertenti. Carlotta si rese conto solamente in quel momento che qualcosa era cambiato. Era una sensazione strana che non provava da tanto tempo, o che forse non aveva mai provato. Era la felicità.
Quella notte si addormentarono sul divano abbracciati. Carlotta aveva la testa appoggiata sulla sua spalla e dormivano entrambi tranquilli e con il sorriso sulla bocca. Aveva trovato un amico vero, ed era FELICE.

Ragazze so che non è il massimo ma spero vi piaccia!!! Scrivo malissimo :S [SM=g27813]

[Modificato da CharlyJackson97 02/01/2012 20:04]

...MICHAEL JACKSON...
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