Innanzitutto, non trovo offensivo nè di cattivo gusto questa faccenda dell''ologramma'. E' un modo nuovo, consentito da nuove tecnologie, di tributare un grande artista scomparso. Di duetti postumi e riesumazioni artificiali la storia dell'intrattenimento è già piena. Non ci vedo nulla di sconvolgente.
Ma parliamo dell'"esibizione" in sè.
Probabilmente su uno schermo non rende quanto dal vivo, ma a me quello non sembrava un 'ologramma'. Un ologramma è tridimensionale, mentre quello che ho visto ai Billboard Awards mi sembrava la proiezione BIDIMENSIONALE (semmai in HD, ma sempre e comunque bidimensionale) di un'immagine virtuale composta da:
1-il corpo di un imitatore (e nemmeno dei migliori) di Michael Jackson.
2-la faccia 'digitale' di Michael (presa chiaramente dal video "Black or White" e poi abilmente manipolata).
Insomma, vista la prima volta ho trovato la 'performance' emozionante e sorprendente.
Ma al secondo, più attento esame, ha subito mostrato parecchi punti deboli.
Cmq,
usando l'immaginazione, sono riuscito ad immaginare un'esibizione perduta del Michael di "Dangerous" sulle note di un inedito. Bella sensazione, anche se un po' triste.
"Grazie Silvio, senza di te non ce l'avrei fatta...con affetto, Leo"