The Michael Jackson Tapes: A Tragic Icon Reveals His Soul In Intimate Conversation del rabbino Shmuley Boteach

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, [9], 10, 11
Mercurina89
00lunedì 4 gennaio 2010 22:02
Re:
rosellina81, 04/01/2010 21.45:

cioè ho avuto l impressione che Mj fosse sotto pressione...da :

I MEDIA
SUO PADRE
L OPINIONE DI SUA MAMMA CHE RITENEVA SANTA
I FRATELLI
E POI LA RELIGIONE
E POI L OPINIONE PUBBLICA E LE ACCUSE..
nn ha avuto tregua ..eccheppalle!!!C era sempre qualcuno che gli creava dubbi e problemi a mio avviso..




molto vero, l'impressione di tutto il libro è questa pressione costante nella vita di Michael...
non era soltanto una "sana" tensione che poteva farlo andare avanti per migliorarsi sempre più : ad un certo punto credo fosse diventata veramente un'ossessione per un perfezionista come lui, nel lavoro come nella vita privata.
E questa cosa nel libro viene ribadita apertamente da Michael stesso numerose molte.
sofy_love
00lunedì 4 gennaio 2010 22:16
Secondo me non esistono religioni "migliori" o "peggiori", credo che ognuno di noi sia libero di credere a ciò che vuole,l'importante è che non lo imponga agli altri.Ma quello che mi fa arrabbiare è la presunzione con cui il rabbino critica,giudica e commenta qualsiasi scelta di Michael.
Sarà pure stato suo amico,ma nessuno può decidere con così tanta severità cosa è giusto e cosa non lo è!
Scusate per lo sfogo,ma mi ci voleva!
rosellina81
00lunedì 4 gennaio 2010 22:36
sono daccordo con te..infatti LE RELIGIONI..ma quella nn è una religione..

genio.virgilio.it/questions/setta_6278011021663/

si parla di movimento..congreghe ..poi vanno casa x casa..cmq il modo che hanno di vivere la vita..in modo restrittivo...rovina le persone a mio avviso..ed infatti...MJ che dopo il Natale va a piangere in bagno..mai un compleanno ..una festa ...niente sessualità..a chi è sensibile e fragile che prova sensi di colpa è una tragedia veramente..nn fa campare...
rosellina81
00martedì 5 gennaio 2010 00:33
Dimenticavo ...all'inizio del libro dice in una conversazione :

Mj : (parlando dei beatles) Assolutamente ..altrimenti ormai sarebbero vecchi e superati e nessuno interesserebbe più a loro...
RABBINO : E questo sarebbe un motivo per te , Michael , per dire un giorno :"Questo è tutto" e lasciare le scene???
MJ: Si mi piacerebbe ad un certo punto trovare un modo per sparire dove nessuno può più vedermi..e fare soltanto le mie cose per i bambini ma senza espormi visivamente...Scomparire è molto importante..


Questa lettura ragazzi mi ha fatto venire la pelle d'oca...veramente..e se fosse vero???è una coincidenza dire QUESTO è TUTTO???THIS IS IT..mah...

cmq a prescindere dai commenti del Rabbino veramente questo è un libro dove si vede il vero MJ ..parla molto dei suoi scherzi..del suo pensiero molto profondo..delle sue opere di beneficianeza...del suo voler bene alle persone ..anche dei suoi difetti...l importante è nn farsi fuorviare dalle considerazioni del Rabbino e pensare e rielaborare con la prorpia testa..
(_ELLY_)
00martedì 5 gennaio 2010 01:10
Re:
sofy_love, 04/01/2010 22.16:

Secondo me non esistono religioni "migliori" o "peggiori", credo che ognuno di noi sia libero di credere a ciò che vuole,l'importante è che non lo imponga agli altri.Ma quello che mi fa arrabbiare è la presunzione con cui il rabbino critica,giudica e commenta qualsiasi scelta di Michael.
Sarà pure stato suo amico,ma nessuno può decidere con così tanta severità cosa è giusto e cosa non lo è!
Scusate per lo sfogo,ma mi ci voleva!




esatto,odio questo falso moralismo del rabbino,che si dipinge come una sorta di "angelo benedetto e immacolato concepito senza peccato che tende la sua manina al povero megalomane in crisi d'identità,per aiutarlo a riacquistare la dignità perduta" [SM=g27834]tra l'altro,proprio lui fà il bacchettone,che appena ha potuto ha sbandierato confessioni intime che non sarebbero dovute uscire fuori [SM=x47958]per non parlare della costante pubblicità,il libro è pieno zeppo di riferimenti ai suoi libri,con titoli e a volte anche brevi riassuntini;se non altro,se la ditta dei rotoloni regina dovesse fallire,so cosa comprare [SM=x47979]scommetto che i libri di boteach sono di qualità sopraffina se usati come carta igienica.L'unica cosa postiva è che il libro ci dà la VERA versione dei fatti,mostra davvero com'è michael,come la pensa,cosa dice e cosa fà;da questo punto di vista sicuramente è utile,ma se penso che quelle conversazioni sarebbero dovute rimanere private,e che michael non avrebbe mai fatto uscire stà roba,non mi viene neppure da sfiorarlo quel libro.che schifo,sono pentita di averlo preso
(girlfriend)
00martedì 5 gennaio 2010 02:14
Re:
rosellina81, 04/01/2010 22.36:

sono daccordo con te..infatti LE RELIGIONI..ma quella nn è una religione..

genio.virgilio.it/questions/setta_6278011021663/

si parla di movimento..congreghe ..poi vanno casa x casa..cmq il modo che hanno di vivere la vita..in modo restrittivo...rovina le persone a mio avviso..ed infatti...MJ che dopo il Natale va a piangere in bagno..mai un compleanno ..una festa ...niente sessualità..a chi è sensibile e fragile che prova sensi di colpa è una tragedia veramente..nn fa campare...



Sono assolutamente d'accordo con te, in tutto e per tutto!
Non sono un'esperta di psicologia ma penso di poter esprimere l'opinione che mi sono fatta dopo aver letto il libro in questione. Dotato com'era di una sensibilità fuori dalla norma, cosi' duramente messa alla prova dai traumi violenti subiti durante la sua adolescenza, Michael era ulteriormente sottoposto ad una serie di condizionamenti tali da rendergli la vita praticamente impossibile, tenuto conto anche dell'enorme esposizione mediatica cui veniva sottoposto giorno per giorno, fin da piccolo. Era letteralmente ossessionato dai "sensi di colpa" nei confronti della "setta" (hai detto bene perchè proprio di questo si tratta) cui apparteneva, capace solo di "educare" i propri associati alla mortificazione personale (rinuncia al festeggiamento delle varie ricorrenze, abnegazione di fronte ai piaceri materiali e via discorrendo...) ed all'isolamento dal resto del mondo. Al contrario di quanto sostenuto da Shmuley Boteach, io penso che il distacco dai "Testimoni di Geova" gli abbia, piuttosto, fatto solo del bene...magari, l'avesse fatto prima o non fosse mai entrato a farne parte!!! Ma di questo è responsabile la madre che, come spesso succede, coinvolse nel suo credo proprio i più "docili" fra i suoi figli, ovvero Michael e la maggiore delle sorelle, che assecondarono le sue scelte, non tanto per loro convinzione, quanto per un forte senso di obbedienza nei suoi confronti. Nondimeno il suo peso fu determinante nel rappresentare una personalità del tutto succube al marito, inculcando loro un insano "spirito sacrificale" che certo non avrebbe potuto sortire degli effetti positivi nè su Michael, nè su chiunque altro...
Della sua totale mancanza di autorevolezza in merito alle violenze messe in atto dal marito verso i propri figli si rendeva perfettamente conto anche Michael, e diviene palese quando imita la voce della madre che implora invano il padre dei suoi figli a smettere di torturarli, come per sottolineare l'impotenza della stessa di fronte allo strapotere del marito-padrone.
Tutto questo ha contribuito a scambiare i ruoli delle parti e a far accrescere in lui un forte bisogno di protezione nei confronti di una madre che lui arriva a venerare come una "santa" proprio per questo suo "voto" al martirio, fino al punto di sacrificare persino le sue personali esigenze se non, addirittura, a far condizionare le proprie scelte, dal bisogno insopprimibile di rispondere alle sue aspettative per non deluderla. I due matrimoni rappresentano sicuramente un valido esempio di quanto detto...
_Malombra_
00martedì 5 gennaio 2010 03:10
Re:
sofy_love, 04/01/2010 22.16:

Secondo me non esistono religioni "migliori" o "peggiori", credo che ognuno di noi sia libero di credere a ciò che vuole,l'importante è che non lo imponga agli altri.Ma quello che mi fa arrabbiare è la presunzione con cui il rabbino critica,giudica e commenta qualsiasi scelta di Michael.
Sarà pure stato suo amico,ma nessuno può decidere con così tanta severità cosa è giusto e cosa non lo è!
Scusate per lo sfogo,ma mi ci voleva!


La religione (dal latino "religàre", cioè legare, vincolare), al contrario della filosofia (dal greco philòs:amore e sophia:sapere, cioè "amore per il sapere") non nasce con l'intento di liberare le coscienze, bensì di controllarle.
Le religioni istituzionali instillano sempre nell'uomo il concetto del peccato ed il conseguente senso di colpa, poichè un individuo che si sente colpevole è facilmente manipolabile da chi, proponendosi come mediatore divino, gli promette la salvezza eterna.

Michael aveva bisogno di essere definitivamente aiutato a liberarsi dai dogmi che lo limitavano, mentre questo rabbino pare non aver fatto altro che inculcargliene dei nuovi, facendogli semplicemente cambiare "padrone".

La Conoscenza di cui parla la Filosofia, invece, non vende risposte preconfezionate, ma ti insegna a trovare prima le domande per cui ognuno potrà poi, autonomamente, cercare le risposte.
La Conoscenza rende liberi, perchè richiede d'intraprendere un viaggio in cui tu sei l'operatore e la cui meta è il percorso stesso.
_Malombra_
00martedì 5 gennaio 2010 03:17
Re: Re:
(girlfriend), 05/01/2010 2.14:



Sono assolutamente d'accordo con te, in tutto e per tutto!
Non sono un'esperta di psicologia ma penso di poter esprimere l'opinione che mi sono fatta dopo aver letto il libro in questione. Dotato com'era di una sensibilità fuori dalla norma, cosi' duramente messa alla prova dai traumi violenti subiti durante la sua adolescenza, Michael era ulteriormente sottoposto ad una serie di condizionamenti tali da rendergli la vita praticamente impossibile, tenuto conto anche dell'enorme esposizione mediatica cui veniva sottoposto giorno per giorno, fin da piccolo. Era letteralmente ossessionato dai "sensi di colpa" nei confronti della "setta" (hai detto bene perchè proprio di questo si tratta) cui apparteneva, capace solo di "educare" i propri associati alla mortificazione personale (rinuncia al festeggiamento delle varie ricorrenze, abnegazione di fronte ai piaceri materiali e via discorrendo...) ed all'isolamento dal resto del mondo. Al contrario di quanto sostenuto da Shmuley Boteach, io penso che il distacco dai "Testimoni di Geova" gli abbia, piuttosto, fatto solo del bene...magari, l'avesse fatto prima o non fosse mai entrato a farne parte!!! Ma di questo è responsabile la madre che, come spesso succede, coinvolse nel suo credo proprio i più "docili" fra i suoi figli, ovvero Michael e la maggiore delle sorelle, che assecondarono le sue scelte, non tanto per loro convinzione, quanto per un forte senso di obbedienza nei suoi confronti. Nondimeno il suo peso fu determinante nel rappresentare una personalità del tutto succube al marito, inculcando loro un insano "spirito sacrificale" che certo non avrebbe potuto sortire degli effetti positivi nè su Michael, nè su chiunque altro...
Della sua totale mancanza di autorevolezza in merito alle violenze messe in atto dal marito verso i propri figli si rendeva perfettamente conto anche Michael, e diviene palese quando imita la voce della madre che implora invano il padre dei suoi figli a smettere di torturarli, come per sottolineare l'impotenza della stessa di fronte allo strapotere del marito-padrone.
Tutto questo ha contribuito a scambiare i ruoli delle parti e a far accrescere in lui un forte bisogno di protezione nei confronti di una madre che lui arriva a venerare come una "santa" proprio per questo suo "voto" al martirio, fino al punto di sacrificare persino le sue personali esigenze se non, addirittura, a far condizionare le proprie scelte, dal bisogno insopprimibile di rispondere alle sue aspettative per non deluderla. I due matrimoni rappresentano sicuramente un valido esempio di quanto detto...


Complimenti per l'analisi, Freud-land: sarei quasi tentata di chiedere per lei il conferimento di una laurea honoris causa in Psicologia. [SM=x47932]


gaia_loves_the_king
00martedì 5 gennaio 2010 10:48
L'ho comprato giusto ieri!! ma ancora devo iniziare a leggerlo!!
sofy_love
00martedì 5 gennaio 2010 10:54
Re:
gaia_loves_the_king, 05/01/2010 10.48:

L'ho comprato giusto ieri!! ma ancora devo iniziare a leggerlo!!




io quando l'ho comprato morivo dalla voglia di leggerlo...è interessante solo per le conversazioni in cui Michael esprime le sue opinioni su svariati argomenti.
Jacko_4e
00martedì 5 gennaio 2010 12:26
Penso che il rabino dia troppe opinioni personali tra un discorso e l'altro.
AntonellaP85
00martedì 5 gennaio 2010 14:48
Re: Re:
_Malombra_, 05/01/2010 3.10:


La religione (dal latino "religàre", cioè legare, vincolare), al contrario della filosofia (dal greco philòs:amore e sophia:sapere, cioè "amore per il sapere") non nasce con l'intento di liberare le coscienze, bensì di controllarle.
Le religioni istituzionali instillano sempre nell'uomo il concetto del peccato ed il conseguente senso di colpa, poichè un individuo che si sente colpevole è facilmente manipolabile da chi, proponendosi come mediatore divino, gli promette la salvezza eterna.

Michael aveva bisogno di essere definitivamente aiutato a liberarsi dai dogmi che lo limitavano, mentre questo rabbino pare non aver fatto altro che inculcargliene dei nuovi, facendogli semplicemente cambiare "padrone".

La Conoscenza di cui parla la Filosofia, invece, non vende risposte preconfezionate, ma ti insegna a trovare prima le domande per cui ognuno potrà poi, autonomamente, cercare le risposte.
La Conoscenza rende liberi, perchè richiede d'intraprendere un viaggio in cui tu sei l'operatore e la cui meta è il percorso stesso.



Ma io ti adoro!!!!!

Victoryfan
00martedì 5 gennaio 2010 15:20
..quando dice che coi bambini si sedeva sulle sue mani per far capire che teneva le mani a posto..mi ha commosso...

Premetto di non aver letto il libro ma solo l'introduzione e mai lo comprerò per scelta personale perchè ritengo che non possa aggiungere niente sul conto di Michael ma molto al conto del rabbino...
Mi ha colpito, ad ogni modo, questa frase che è stata riportata e che è veramente commovente..Si comprende da queste poche parole lo stato d'ansia e la fobia che lo accompagnavano nel quotidiano e che, presumo, hanno trasformato la sua vita in un inferno soprattutto dopo il processo.
Ho notato, infatti, che Mike appare poco espansivo nei suoi rapporti con i bambini dopo le accuse, avendo somatizzato un blocco che lo ha portato nel tempo a "controllare" i suoi comportamenti, anche quelli più banali..Questo suo atteggiamento mi sembra visibile anche nelle foto di famiglia, dove appare maggiormente espansivo con Paris ma molto controllato con Prince e Blanket...Posso solo immaginare tutta la sofferenza e la fatica che ha dovuto sopportare...
(girlfriend)
00mercoledì 6 gennaio 2010 01:05
Re: Re: Re:
_Malombra_, 05/01/2010 3.17:


Complimenti per l'analisi, Freud-land: sarei quasi tentata di chiedere per lei il conferimento di una laurea honoris causa in Psicologia. [SM=x47932]


...E proposta da una seria professionista come te potrebbe risultare davvero credibile! [SM=x47938] In effetti, pur non avendone approfondito gli studi, sono sempre stata un'appassionata di psicologia, spinta dal bisogno di capire i motivi che hanno determinato il mio doloroso percorso personale, avvalendomi della lettura di diversi libri in merito e, soprattutto, da una certa capacità introspettiva che anche altri mi attribuiscono. Ma sono ben lontana dalla competenza dei veri professionisti che, come te, hanno faticosamente studiato per anni una materia che definire tale è fortemente limitativo in quanto trattasi di un vero "universo", ancora non del tutto esplorato...

MICHAEL j.FAN
00mercoledì 6 gennaio 2010 03:53
sto quasi alla fine del libro:
nonostante il rabbino ci abbia messo mooolto di suo, con delle puntuali opinioni personali messe come parentesi tra una conversazione e l'altra, spicca la vera personalità di MICHAEL: uomo davvero eccezionale, di grandissimo cuore, di immenso amore, di una bontà straordinaria e soprattuto di una sensibilità davvero unica al mondo, un uomo puro, innocente,generoso, altruista e umile,anke se il rabbino nn ha mancato occasione per esprimere invece giudizi e ammonimenti su di lui, mascherati,resi impliciti e giustificati dalla fatto di volerlo analizzare a tutti i costi, comportandosi da psicoanalista piuttosto che da uomo di fede, da guida spirituale...
mi ha enormemente infastidito la sua voluta ambiguità nel parlare di certi argomenti, quando dice ke Michael si è macchiato di peccati orribili,terribili, ma poi nn dice mai chiaramente a cosa si riferisce...mas poi invece, in alcune circostanze,sembra affermare la sua innocenza sulle questioni di pedofilia.
Ancora, da un lato lo considera uomo buono e generoso, ma dall'altro lo accusa di essere narcisista ed eccentrico, ma lo stesso rabbino per tutto il libro nn fa che porsi con una presunzione, un'eccentricità e un' arroganza uniche (ho fatto questo, ho scritto questo, sono diventato questo, conosco questo ecc...) sembrando lui l'uomo di spettacolo, tutto sembra anzicchè un uomo religioso, quale dovrebbe essere...il libro, infatti, con la scusa di parlare del personaggio famoso, appare come un'autocelebrazione dell'autore stesso del libro.
forse il rabbino, che si diletta a fare lo psicologo/psicoanalista ha sostanzialmente dimenticato con ki stava parlando...con uomo di portata mondiale, internazionale, una star unica al mondo ke nonostante tutto, lui sì che davvero è riuscito a rimanere buono, gentile, umile e sempre l'essere umano grandioso che è sempre stato, sempre...
rosellina81
00mercoledì 6 gennaio 2010 05:36
Ma io nel libro...non ho letto la parte in cui parlava male dei fratelli ...quella parte che fecero sentire su youtube tradotta...vi ricordate?nessuno d voi c ha fatto caso??...Quando dice che uno di loro lo scimmiottava sul palco etc etc...mmmhhh l hanno omessa ???...@_@
BEAT IT 81
00giovedì 7 gennaio 2010 00:09
Re:
MICHAEL j.FAN, 06/01/2010 3.53:

sto quasi alla fine del libro:
nonostante il rabbino ci abbia messo mooolto di suo, con delle puntuali opinioni personali messe come parentesi tra una conversazione e l'altra, spicca la vera personalità di MICHAEL: uomo davvero eccezionale, di grandissimo cuore, di immenso amore, di una bontà straordinaria e soprattuto di una sensibilità davvero unica al mondo, un uomo puro, innocente,generoso, altruista e umile,anke se il rabbino nn ha mancato occasione per esprimere invece giudizi e ammonimenti su di lui, mascherati,resi impliciti e giustificati dalla fatto di volerlo analizzare a tutti i costi, comportandosi da psicoanalista piuttosto che da uomo di fede, da guida spirituale...
mi ha enormemente infastidito la sua voluta ambiguità nel parlare di certi argomenti, quando dice ke Michael si è macchiato di peccati orribili,terribili, ma poi nn dice mai chiaramente a cosa si riferisce...mas poi invece, in alcune circostanze,sembra affermare la sua innocenza sulle questioni di pedofilia.
Ancora, da un lato lo considera uomo buono e generoso, ma dall'altro lo accusa di essere narcisista ed eccentrico, ma lo stesso rabbino per tutto il libro nn fa che porsi con una presunzione, un'eccentricità e un' arroganza uniche (ho fatto questo, ho scritto questo, sono diventato questo, conosco questo ecc...) sembrando lui l'uomo di spettacolo, tutto sembra anzicchè un uomo religioso, quale dovrebbe essere...il libro, infatti, con la scusa di parlare del personaggio famoso, appare come un'autocelebrazione dell'autore stesso del libro.
forse il rabbino, che si diletta a fare lo psicologo/psicoanalista ha sostanzialmente dimenticato con ki stava parlando...con uomo di portata mondiale, internazionale, una star unica al mondo ke nonostante tutto, lui sì che davvero è riuscito a rimanere buono, gentile, umile e sempre l'essere umano grandioso che è sempre stato, sempre...




Io sono a metà libro, ma sono pienamente d'accordo con ogni tua singola parola, a me danno davvero fastidio le opinioni del Rabbino e quella sua ambiguità nel parlare di Michael, sembra che voglia confondere le acque o l'opinione del lettore, in più come dici tu, dà a MJ del narcisista e del megalomane, addirittura dice che Mike si credeva il Messia, direi un po' troppo x uno che sbandiera al vento la sua amicizia e il suo affetto x Mike. Sempre come dici tu molto spesso sembra un autocelebrazione dell'autore. A parte questo, dai tapes davvero traspare il grande essere che era Michael, un'anima gentile, buona, sensibile, un'essere grandioso e questo MJ lo è stato fino alla fine. Lui era unico e mai nessuno potrà essere come lui o eguagliare la sua sensibilità e il suo animo gentile e sensibile.
witness63
00giovedì 7 gennaio 2010 01:12
Per quello che posso dire, la lettura di questo libro e le dichiarazoni di Michael mi hanno confusa in maniera enorme.
In alcuni momenti mi pare lucido, convinto di tutto quello che afferma, serenamente consapevole.
In altri non riesco ad afferrarlo. Non riesco a capire la profonda insicurezza che sembra dover assecondare e ribadire sulle domande già costruite con le risposte di Shmuley .
VI CHIEDO PER FAVORE SE ANCHE A VOI E PARSA COSI' LA LETTURA!
Mi sono veramente convinta che era la persona più sbagliata per lui da incontrare.
Per aiutarlo a maturare anche emozionalmente, avrebbe dovuto conoscere una persona che non gli costruisse una strada,ma qualcuno che gli facesse capire con quali dei suoi elementi poteva costruirsela, non so se mi spiego.
La ricerca dei suoi simili (i bambini prodigio), la beatificazione eccessiva di alcuni personaggi ai quali era legato come sua madre, la demonizzazione di altri come Madonna.Questi elementi non mi hanno fatto trovare una persona pronta a diventare felice, solo capace di vivere alle estremità.
E questo "tipo" sembra essere convinto che puntualizzare sugli estremi corrisponda ad aiutarlo!
So di ripetere punti che altri di noi hanno già evidenziato, ma devo confessare che leggere questo libro mi ha solo aiutato a capire una volta di più e con grande dolore, e come altre volte ho detto rabbia, che se nella vita non si incontrano le persone che ti aprono la mente nel modo più appropriato, si rischia di vivere costantemente in centrifuga perenne.....
Che peccato Michael, mi dispiace davvero tanto per te. Potevi essere un uomo completo, non perfetto ma completo.
Ecco il libro l'ho finito.
Stefania
Aryn
00giovedì 7 gennaio 2010 14:03
sto leggendo anche io il libro... è una lettura interessante devo dire.

Purtroppo il Rabbino è per forza troppo estremo per poter aiutare uno come MJ, tra l'altro si contraddice moltissime volte, soprattutto quando parla delle accuse ai danni di MJ... sembra combattuto tra la sua fede e l'ascendente che Michael aveva su di lui.
Al di là del fatto che parla tanto di megalomania di MJ ma pure lo stesso Boteach non scherza in questa, ha voltato le spalle a Michael proprio nel massimo momento di bisogno. Certo non credo che era la persona giusta per aiutare MJ, ma parla tanto di perdono a vanvera a mio avviso. [SM=g27815]

Per il resto mi pare un libro abbastanza veritiero, è il Michael che bene o male ho sempre immaginato, ok sensibile, gentile, ma umile relativamente ragazzi, molto manipolato dal suo staff, e purtroppo debole e troppo ancorato al passato per andare avanti veramente...

In lui prevaleva il King of pop, e il fatto di contornarsi continuamente di "signorsì" è stato uno dei più grandi errori di MJ.
Destiny70
00giovedì 7 gennaio 2010 16:44
Re:
rosellina81, 06/01/2010 5.36:

Ma io nel libro...non ho letto la parte in cui parlava male dei fratelli ...quella parte che fecero sentire su youtube tradotta...vi ricordate?nessuno d voi c ha fatto caso??...Quando dice che uno di loro lo scimmiottava sul palco etc etc...mmmhhh l hanno omessa ???...@_@



Rosellina, quelle dichiarazioni non fanno parte delle conversazioni con il Rabbino ma di quelle registrate per la stesura di Moonwalk, la sua autobiografia. Questo perchè in realtà Michael ha "raccontato" la sua biografia ad uno scrittore che l'ha poi messa per iscritto.

Ho letto le vostre recensioni perchè mi hanno appena regalato questo libro e mi sono chiesta quanto ne valesse la pena. Sono solo all'inizio, ma come molti, penso anch'io che sia rivelatore del pensiero di Michael su molti argomenti, del resto quelle conversazioni sono esistite, abbiamo sentito le registrazioni.
I commenti del Rabbino sono spesso di parte, per promuovere se stesso e secondo me descrive Michael in una maniera a volte troppo tragica. Sicuramente non aveva vita facile e tanti problemi, ma a tratti nelle parole del Rabbino, sembra che Michael fosse una persona sull'orlo della perdizione, ma nel suo ambiente non era certo facile destreggiarsi, specie per una persona diversa come lui.




Antonella-60
00giovedì 7 gennaio 2010 18:03
Re:
witness63, 07/01/2010 1.12:


1)Per quello che posso dire, la lettura di questo libro e le dichiarazoni di Michael mi hanno confusa in maniera enorme.
2)In alcuni momenti mi pare lucido, convinto di tutto quello che afferma, serenamente consapevole.
In altri non riesco ad afferrarlo. Non riesco a capire la profonda insicurezza che sembra dover assecondare e ribadire sulle domande già costruite con le risposte di Shmuley.
3)Mi sono veramente convinta che era la persona più sbagliata per lui da incontrare.
4)La ricerca dei suoi simili (i bambini prodigio), la beatificazione eccessiva di alcuni personaggi ai quali era legato come sua madre, la demonizzazione di altri come Madonna.Questi elementi non mi hanno fatto trovare una persona pronta a diventare felice, solo capace di vivere alle estremità.
5)se nella vita non si incontrano le persone che ti aprono la mente nel modo più appropriato, si rischia di vivere costantemente in centrifuga perenne.
6)Potevi essere un uomo completo, non perfetto ma completo.




Ti rispondo io Stefania, secondo la mia percezione ed il mio giudizio. Ho diviso il tuo post in alcuni punti per facilità di scrittura, la mia, e di lettura, la tua.
1) io non mi sono sentita confusa dalle dichiarazioni di Mike perchè "è Mike", ovvero lui che parla di sè e del suo modo di vedere e sentire le cose, gli avvenimenti, le persone. Possono non coincidere queste dichiarazioni con il "comune sentire", ad esempio quello del suo ascoltatore il rabbino, o di noi che le leggiamo. Tutto sommato anche il modo di esprimersi è molto simile a quanto si legge in Moonwalk.
2) è vero qualche volta sembra insicuro, ma vorrei vedere chiunque al suo posto quando si scava nella profondità dell'animo e della propria vita, considerando fra l'altro i casini del 1993. Spesso come hai giustamente notato è lo stesso rabbino ad interromperlo e a suggerire le risposte.....che Mike comodamente accetta.
3) Hai perfettamente ragione due mondi diametralmente all'opposto Mike ed il Rabbi
4) Molti di noi nella vita cerchiamo i nostri simili ovvero persone con le nostre stesse esperienze. E quelle estremamente dissimili ?? Semplice !!! le allontaniamo. Mike evidentemente sentiva di non avere nessuna affinità con Madonna. E se l'esempio della donna modello era sua madre (sigh) .....
5) Non sono d'accordo, sia chiaro è una mia opinione del tutto personale, ma credo che la mente di ognuno di noi sia frutto del lavoro su se stessi. Forse questa tua affermazone può valere per i bambini ma non per gli adulti.
6) Completo e/o perfetto !!! Credi che un'opera d'arte debba essere perfetta o completa o forse non c'è il "bello" proprio nella imperfezione.....che tende sempre alla perfezione.

Baci [SM=g27838]
witness63
00giovedì 7 gennaio 2010 20:02
Antonella, posso solo dirti che secondo me più che un Rabbino avrebbe dovuto trovare uno psicologo sulla sua strada.
Magari non sono così informata, e con qualcuno si era già confrontato senza successo.
Purtroppo per lui, era un personaggio pubblico.
La sua personalità così speciale, non si adattava alla società così com'era.Non poteva che soffrirne.
Speravo solo potesse vivere meglio, per se stesso. Per questo parlo di completo e non perfetto.
Forse semplicemente anche io come gli altri non ero capace di accettarlo così com'era.
Già ho dovuto combattere la mia sindrome di onnipotenza....O.T.

Bye
Stefania




Aryn
00giovedì 7 gennaio 2010 20:52
a me sto libro sta mettendo 'na tristezza... [SM=g27813]
mercymj
00giovedì 14 gennaio 2010 12:09
Ciao,

io ho acquistato e letto il libro in due gg...l'ho praticamente divorato.

Ho diversi libri su MJ ma questo mi è piaciuto particolarmente per quanto concerne la parte delle interviste.

La maggiorparte dei libri racconta la vita, la storia, qui invece trapela Mike, è focalizzato su ciò che pensava.

Le interviste sono profonde e bellissime, rivelatrici del suo essere e dei suoi conflitti interiori secondo me.

Ho sorriso ed ho pianto mentre le leggevo, ho riflettuto, ho immaginato...è stata una bella esperienza.

Tolte le interviste, ciò che il Rabbino scrive non mi è piaciuto veramente...si contraddice spessissimo, giudica come se fosse il custode della verità universale e sinceramente, secondo me, nonostante tutto, era un po'invidioso di MJ.

Non mi piace che lo elogi tantissimo e dopo due minuti lo critichi in modo duro facendolo sembrare a tratti squilibrato.

Mah...

Cmq, mi sento vivamente di consigliarlo, solo ed esclusivamente per le interviste, che ti fanno sentire MJ vicino...mi sembrava di averlo accanto e di sentirlo parlare con la sua dolce voce...solo per quello vale la pena di comprarlo!

piper79
00lunedì 25 gennaio 2010 21:25
ciao volevo dirvi che io ho una versione in pdf di questo libro di 360
pagine,c'è scritto versione per fan senza i commenti del rabbino,è
ovviamente in italiano.non mi ricordo da dove l'ho scaricato è possibile sul forum stesso,comunque lo passerei volentieri a chi lo
vuole.
BEAT IT 81
00lunedì 25 gennaio 2010 21:52
Ormai ho quasi finito il libro e il mio parere nn cambia, il Rabbi proprio nn mi va giù, è troppo presuntuoso, pieno di sè, convinto di essere solo lui nel giusto, di essere il migliore e ogn volta è sempre più ambiguo nei confronti di Michael, questo proprio nn mi va giù, come nn mi va giù il fatto che gli abbia voltato le spalle nel momento di maggior bisogno di MJ, questo mi fa venire in mente che anche lui era solo in cerca di un po' di notorietà, e sono d'accordo con chi ha detto che il Rabbino proprio era l'ultima persona che MJ avrebbe dovuto incontrare x avere un aiuto, proprio nn era la persona più adatta x lui.
Le parole di michael sono sempre più rivelatrici e affascinanti, anch'io in alcuni momenti l'ho trovato insicuro sulle risposte da dare, ma nn credo sia così facile mettersi a nudo completamente e far uscire il proprio io più nascosto, ancora una volta tanto di cappello a Michael x aver mostrato ciò che era veramente.
betty_77
00lunedì 25 gennaio 2010 22:51
Io sono arrivata a pag 56 (fine dell'introduzione) e non riesco ad andare avanti, ho interrotto la lettura mille volte a causa del pianto che mi ha provocato...l'immagine che fa di lui il rabbino proprio non mi piace; devo farmi forza ed andare avanti nella lettura, voglio leggere la parte delle interviste, voglio leggere il pensiero di Michael...spero solo di riuscirci...
Tatyana76
00lunedì 25 gennaio 2010 23:32
Re:
betty_77, 25/01/2010 22.51:

Io sono arrivata a pag 56 (fine dell'introduzione) e non riesco ad andare avanti, ho interrotto la lettura mille volte a causa del pianto che mi ha provocato...l'immagine che fa di lui il rabbino proprio non mi piace; devo farmi forza ed andare avanti nella lettura, voglio leggere la parte delle interviste, voglio leggere il pensiero di Michael...spero solo di riuscirci...




Anche a me all'inizio mi ha provocato serie crisi di pianto, poi mi sono resa conto che il rabbino è un gran para***o!! e come tanti sta sfruttando Michael per i suoi interessi.
Leggi il pensiero di Michael e dai credito a quello, le opinioni dei benpensanti-traditori non devono interessare i fan... [SM=g27822]
Michael it's me
00giovedì 9 aprile 2020 19:47
Scusate qualcuno sa dove trovare il libri del rabbino in pdf?? Grazie
mjj2pantera
00giovedì 9 aprile 2020 22:05
Michael it's me, 09/04/2020 19:47:

Scusate qualcuno sa dove trovare il libri del rabbino in pdf?? Grazie

Non è un libro da leggere. Te lo sconsiglio
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:21.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com