Ciao Sery,
ti quoto così proprio perché va bene tutto quello che hai detto e voglio utilizzare ogni singola frase per chiarire il mio pensiero. Altrimenti è la solita tirata, mentre invece qui vorrei essere propositivo, almeno sotto la mia limitata ottica e punto di vista.
Grazie a te per gli interventi,
eh sì mi sono andata a rileggere quel topic, concordo a pieno con la tua analisi su certi sprazzi di fanatismo inconcepibile, forse ridicoli.
*** Beninteso, niente di male. Ripeto tutte persone in buona fede, da una parte e dall'altra. Certo è che per una parte di quel thread si pensava e parlava del futuro e vi erano due visioni contrapposte su Mj. "Il futuro" non si esaurisce certo oggi ma sempre ad oggi è facile constatare chi avesse ragione all'epoca. Sul fanatismo che usciva da quegli interventi voglio dire che è/era controproducente.
Eh ma il fatto che sui giornali di musica, sulle riviste, MJ sia sempre stato relegato è vero, ma non sempre a ragione.
Il fan d'altronde spesso tende a idolatrare a prescindere, ma non credo che i fan di MJ siano solo dei fanatici che parlano di numeri.
*** Sono d'accordo. Spetta a chi ha 15 anni oggi parlarne bene in futuro. Ma per fare un discorso serio su MJ bisogna essere seri. Secondo te si può lasciare a coloro che intervenivano fanatici come pochi a sparare cazzate a 360° il compito di parlare seriamente ora di MJ? Quello è il peggiore spot possibile su MJ. Vuoi portare MJ a prendere quello che si merita? Si fa come sta facendo Joe Vogel e qualcun altro in USA. COndivisibile o no, quello è il metodo e quella è la strada da percorrere. Invece di spendere un fottio di soldi per avere Bad in 45 copie tutte uguali forse un fan di MJ farebbe bene ad incominciare a seguire un percorso diverso di passione.
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A me sembra strano che in 40 anni di carriera di un artista come MJ non si sia mai parlato bene in termini musicali, a parte qualche leccatina che si prese con Thriller.
***Esatto. "Sdoganare" musicalmente MJ non è in astratto impossibile. Ci vuole umiltà, un altro approccio, realistico ed è possibile. In altre parole, non si va a dire in giro, marari alle riviste, "guardate, MJ ha reinventato il pop, earth song è un mix di pop, rock, opera, soul, gospel, blues, come nessun pezzo prima, perché non ci fate la copertina ed un servizio su Blow up di questo mese?" perché ti ridono dietro e a ragione. E allora come si fa? Si fa un convegno a Milano o a Bologna o a Roma, si invita Vogel, si invita un Bertoncelli, un Massarini e un Assante, magari Philip Tagg, si pagano (si trovano sponsor, non è difficilissimo) e si discute di musica. DA quel momento gira qualcosa e di lì a un anno è probabile che MJ si riveda in copertina in italia, magari su quel che resta del mucchio se non proprio su blow up o rumore. Se veramente i fan di MJ hanno passione per MJ allora questa è la cosa da fare. MJ è morto, non c'è più tanto da fare se non rielaborare la memoria storica, analizzare la figura eccetera. SOlo così i ragazzini del 2062 potranno comprare bad 75.
Onestamente io posso capire Michael quando decise di intraprendere una certa strada dedicando l'intera vita all'essere l'artista che vende di più, con quella voce e quell'orecchio musicale e quella cultura musicale poteva dedicarsi a qualsiasi cosa.
Bisogna anche vedere se fare il tipo underground per uno che viveva in periodo in cui il rolling stones si rifiutava di far apparire i neri in copertina, in un periodo dove le classifiche erano divise tra musica bianca e musica nera (e quella nera era di secondo piano) e si ritrovava con una base di audiece e un talento di cantante e di intrattenitore che effettivamente lo rendevo all'epoca l'unico in grande di buttare giù quelle barriere, era una cosa da farsi. Lui da nero arrivò alla casa bianca tra i presidenti più repubblicani dell'intera storia d'America. E lo fece con la sua testardaggine, autoproducendosi gran parte delle sue cose e autofinanziandosi, ma anche con un gran senso della musica, della comunicazione visiva, dell'arte: se la cosa era così facile non si capisce perchè nessun altro prima l'ha fatto.
*** Guarda, non sono sicuro della totale bontà di questo discorso, ma diciamo che adesso va bene così. Tutti quello che conosco io pensano che Chuck Berry da un certo punto di vista sia il personaggio più influente e innovativo nella storia del rock, chiunque pensa che Jimi Hendrix sia uno dei 10 più grandi artisti nella storia della musica popolare ed io non ho nessun amico di colore, quindi sono tutti bianchi con una certa propensione per la visione della musica. Quindi, quando tu mi parli di questo ostracismo nei confronti di Mj in realtà prendi sempre a riferimento un giornale mainstream che fa riferimento ad un target ben determinato di pubblico, come se io prendessi ad esempio "Vibe" e dicessi che Eminem è il più grande autore bianco perché è l'unico a campare sulle pagine di quella rivista. Insomma questa è una cosa che viene tirata fuori ad arte ma non è per nulla significativa di quella che è la considerazione della musica da parte di artisti di colore da parte dei "bianchi". Vi sono poi esempi al contrario, è famosa ad esempio la querelle tutta francese per cui nessuno vuole sentire jazz suonato da un bianco.
Che MJ sia stato il primo ad andare alla Casa Bianca o aprire le porte di Rolling Stone ai neri (immagino le copertine, no? perché dubito che ROlling Stone all'interno non abbia parlato ed in termini più che elogiativi di, che so, Thelonius Monk) è ancora una volta un autogol da un punto di vista musicale e comunque non spiega perchè sempre per Rolling Stone un Jimi Hendrix valga di più di MJ. In realtà Rolling Stone ha a che fare con il business, è una rivista che si rivolge ad un determinato pubblico e ha tutto il diritto di scrivere quello che vuole, come se io andassi al Giornale o Libero a dire "ma perché non date spazio alle istanze dei Punkabestia"? Semplicemente non è il loro pubblico. Oltretutto MJ ha proprio sfondato su Rolling Stone e alla Casa Bianca, posti che fanno sì che proprio per questo blow up, rumore, rockerilla, mucchio eccetera, ok le riviste americane o inglesi, sparino a zero su tutti quelli che arrivano lì. Forse è il caso di spiegare proprio a chi si intende di musica chi era realmente MJ, e per fare questo non vi sono "titoli" (le copertine di R.S o la Casa Bianca) che sono incredibili autogol bensì occorrono ragionamenti seri.
Andando avanti vista la vita, la malattia e la paranoia che lo accompagnarono nella sui giorni, l'audiece era tutto quello che aveva probabilmente, e non è da fargliene una colpa, ma di fare il Miles Davis di turno (che apprezzava tanto mj ndr) non gliene importava di sicuro.
***Già miles davis: uno che riceverà sempre più copertine con il passare del tempo. Uno che dai perfidi bianchi riceve attestazioni quali "musicista unico con una visione del futuro del jazz" (Innominabile critico). Se dici che non gli importava di fare miles davis è un grosso peccato ed un gran limite. Non so, non voglio commentare, ma mi auguro che non sia così.
Ritengo inoltre che oramai dai tempi di McLuhan sia il media il messaggio, il contenuto stesso è chi lo dice, è Michael lo era appieno, era lui il tramite del messaggio al di la se fosse innovativo nel contenuto formale, l'importante è il come viene proposto, è l'estetica nel senso greco del sentire, e questa è anche la teoria di Glenn Gould, artista che io paragono tantissimo a MJ sia per vita, morte, che per intuito musicale. Ad oggi sentire ancora il contrario a volte fa sorridere (a seconda del contesto).
Glenn Gould e MJ? Non è che ritornano le fantasie dalla finestra dopo che le abbiamo fatte uscire dalla porta?
Uno suona variazioni al piano di musica classica e l'altro non lo strimpella neppure e fa del pop funky, in epoca oltretutto diversa. Impossibile partire da qui, a mio parere.
I coldplay erano solo i primi che mi sono passati per la testa, che hanno detto della loro influenza da BAD negli anni passati, ma non era un riferimento specifico, era solo un'accenno al fatto che relegare musicalmente BAD come una merdina, è altrettanto scorretto, se non peggio, quale ignorarlo.
***Beh, vedi: imho in genere non si valuta quello che dicono gli artisti se non si sente nella loro musica. Si tratta di una sorta di colleganza e talvolta è semplice cortesia. Tanto per dire, Shakira dice che per fare il suo più famoso LP è stata influenzata dai Cure (Robert Smith quando lo ha riferito non riusciva a smettere di sorridere), Joe Squillo i Velvet Underground.
E' chiaro che qualunque cosa dicano non si sente nulla nel loro disco che faccia immaginare una reale influenza del suono. Che poi far parlare i musicisti di musica è sempre un azzzardo ed è come se Altobelli parlasse di calcio accanto a Gianni Brera. Anche se il secondo non ha mai toccato una palla, da chi saresti illuminato in materia di calcio?
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Tornando al discorso dei fan, anche se MJ sarà stato seguito di milioni di fanatici che possono averlo soffocato (in realtà ricordo la Batten quando scrisse che MJ provava mille canzoni, poi decideva di eseguire sempre le stesse, perchè non si sentiva a suo agio, e questo lo si sa, che la paranoia lo aveva colpito, il fatto che tutto doveva essere come era stato pensato, tutto perfetto e non riusciva a smuoversi, fino alla fine a non riuscire a salire su un palco senza mille timori) non c'è stato un critico che abbia scritto due cose serie su MJ? e neppure ora tranne Vogel o artisti come Rava? nulla?
Il punto è questo. Non è che i critici musicali siano tutti scemi quando stroncano MJ oppure diventano geni quando ne fanno l'elogio. Per quanto ognuno possa avere delle preferenze, ognuno ha il suo metro e i suoi criteri di giudizio che saranno pure opinabili ma sono più o meno costanti. Di analisi serie su Bad ce ne sono tante ma proprio perché non sono di parte non sono elogiative ma critiche. Sono appena andato a vedere cosa dice la più famosa online magazine di bad perché più o meno me lo ricordo ma non sapevo il voto esatto e dice cose a mio parere giuste. Non troppo bene, non troppo male. Immagino che questo giudizio sia inaccettabile da un fan di MJ ma in realtà è proprio da qui che si parte. Se si ritiene che Bad valga più di un 7,0 basta andare a dimostrare come sia un album innovativo per l'epoca, influente, senza pezzi riempitivi, che regge lo scorrere del tempo, eccetera. E Come si fa? Si stimola il dibattito, si fanno interviste a musicisti e critici, si organizzano convegni, si scrivono articoli, si indagano aspetti.
Ed infine -cosa fondamentale - non si pretende che sia considerato il migliore in assoluto perché quell'anno lì ci potrebbero essere stati altri artisti che potrebbero avere fatto cose migliori. Della lista del 1987 di Scaruffi (l'ho nominato invano!) credo in media un fan di MJ conosce un album su cento (ed è quello dei Guns and roses o degli U2). Il punto è che bisogna studiarsi un po' anche quegli album lì per fare il punto della situazione. Non è che lo debba fare il singolo fan, se non vuole, ma il fan che davvero ama MJ e che intende parlare o scrivere o analizzare la cosa deve partire anche da là, non fare finta che tutto il resto non esista. Non conoscendolo e fingendo che non valga nulla e che non esista il mondo attorno a MJ è semplicemente pazzesco e si ritorna all'errore di partenza.
Possono andare poi bene i contributi di artisti come Rava, eccetera (per vogel ho detto già che va benissimo). Ma non sopravvalutateli e ricordatevi che ve li vende, quindi è un certo tipo di "grazie". In realtà le trasposizioni musicali, da rock a jazz, da pop a musica latina, da classica a rock, non valgono molto in assoluto e di solito non aggiungono molto alla figura di riferimento. Almeno da un punto di vista musicale in senso sretto. Però capisco che per fare parlare di un artista, per costruire una patina di celebrità un tributo jazz va sempre bene e così credo sia utile anche per MJ. Tenete presente che sempre per i Beatles siamo arrivati al milionesimo disco di jazz o di musica latina o di classical o di swing, di blues, perfino i cori degli alpini della sat, qualunque cosa immaginabile e fanno tutti pietà. Non a caso il furbetto Rava dopo aver fatto MJ dice che farà i Beatles, solo che lì non so quanto sia cagato (ma ok, visto lo stato spocchioso dei beatlesiani in italia forse sarà apprezzato)