Influenza A, Fazio: «A ottobre il vaccino In Italia ci saranno 1-2 milioni di contagi»

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angelico
00martedì 27 ottobre 2009 23:59
Influenza A: un ragazzino delle scuole medie ricoverato nel bolognese

27 Ottobre 2009 22:30 CRONACHE

BOLOGNA - Uno studente delle scuole medie Jussi di San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna, e' stato ricoverato al Policlinico 'Sant'Orsola'. E' risultato positivo al virus della nuova influenza. (RCD)


www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache/Influenza-ragazzino-scuole-medie-ricoverato-bolognese/27-10-2009/1-A_0000567...
Wendy.73
00mercoledì 28 ottobre 2009 13:47
su 19 in classe di mia figlia, oggi solo 8 presenti ...
angelico
00giovedì 29 ottobre 2009 10:47
Re:
Wendy.73, 28/10/2009 13.47:

su 19 in classe di mia figlia, oggi solo 8 presenti ...




poteva andare peggio...

angelico
00giovedì 29 ottobre 2009 10:48
l'epidemia fa registrare la sua prima vittima in Lombardia
Influenza A, a Napoli
seconda vittima in due giorni
Sempre all'ospedale Cotugno era deceduto un medico di 56 anni, risultato positivo al test dell'influenza A

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Influenza A, un caso grave a Palermo (28 novembre 2009)
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Assalto alle farmacie (Fotogramma)
Assalto alle farmacie (Fotogramma)
NAPOLI - Un uomo, affetto da influenza A, è morto nella tarda serata di mercoledì all'ospedale Cotugno di Napoli. L'uomo, un ergastolano di 50 anni, obeso, era sofferente di broncocreumopatia ostruttiva cronica (Bpco). All'ospedale «Cotugno» è arrivato nel pomeriggio di mercoledì e in serata è deceduto. Ma nel nosocomio napoletano ci sono altri due pazienti le cui condizioni sono definite gravi, risultati positivi al virus dell'influenza A, in particolare una donna da poco sottoposta ad un cesareo. Solo due giorni fa è morto, sempre all'ospedale Cotugno, un medico di 56 anni, anch'egli risultato positivo al test dell'influenza A.

PRIMA VITTIMA IN LOMBARDIA - Intanto l'epidemia fa registrare la sua prima vittima in Lombardia: una donna di 74 anni, ospite a Cernusco sul Naviglio (Milano) in un centro per malattie psichiatriche dell'Ordine ospedaliero Fatebenefratelli. Come da prassi in tutti casi di positività al virus H1N1, anche su questa paziente la Regione Lombardia farà rapporto al ministero. Ma dal Pirellone assicurano che la causa reale del decesso è stata la polmonite.


29 ottobre 2009


www.corriere.it/cronache/09_ottobre_29/virus-influenza-napoli_b45beb20-c467-11de-ae8c-00144f02aa...
angelico
00venerdì 30 ottobre 2009 13:34
Nuova influenza: Oms, 700 morti in una settimana

30 Ottobre 2009 13:21 ESTERI

GINEVRA - Sono 5.700 le persone morte in tutto il mondo per la nuova influenza, di cui 700 solo nell'ultima settimana. Lo ha reso noto l'Organizzazione mondiale della Sanita'. (RCD)


www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Nuova-influenza-Oms-700-morti-settimana/30-10-2009/1-A_0000573...
angelico
00sabato 31 ottobre 2009 19:28
Condizioni stazionarie per i sette piccoli ricoverati all'Umberto I di Roma
Secondo l'Iss tutte le fasce di età risultano colpite, in particolare tra i 5 e 14 anni
Influenza A, aumentano i casi
Muore una bimba di 11 anni
La piccola ha avvertito i primi sintomi mercoledì. E' stata ricoverata a Scafati
all'alba di giovedì, e trasferita d'urgenza a Napoli il giorno dopo. E' morta in ospedale

Influenza A, aumentano i casi Muore una bimba di 11 anni
ROMA - Una bambina di 11 anni è morta ieri pomeriggio all'ospedale "Santobono" di Napoli. La notizia è stata comunicata solo oggi da fonti dell'assessorato alla Sanità della Regione Campania. Era ricoverata da alcuni giorni ed era risultata affetta dall'influenza A. Dal mese di settembre è la sesta vittima a Napoli, la dodicesima in Italia ed è la prima vittima fra i bambini. E questo aumenta la preoccupazione per i più piccoli: ce ne sono molti in condizioni gravi. Sette i bambini ricoverati al Policlinico Umberto I di Roma, tre dei quali in terapia intensiva. Secondo gli esperti dell'Istituto superiore di Sanità tutte le fasce di età risultano colpite, ma sono in aumento soprattutto i casi nella fascia 5-14 anni, considerando anche il fattore scuola.

La bimba morta a Napoli. La bimba di 11 anni, E. D., è deceduta, dopo 40 minuti dal ricovero, intorno alle 17 di ieri, nella terapia intensiva dell' ospedale Santobono Pausillipon di Napoli. Le sue condizioni si sono aggravate nel giro di poche ore con estrema rapidità. La piccola ha avvertito febbre e spossatezza mercoledì scorso: i genitori hanno chiamato il pediatra, che ha prescritto una cura tradizionale, ma l'acuirsi dei sintomi - astenia, vomito e febbre sempre più alta - hanno portato al ricovero nell'ospedale di Scafati all'alba di giovedì. Venerdì la bambina è stata trasferita al Santobono, in condizioni già critiche: durante il viaggio da Scafati a Napoli il medico di servizio in ambulanza ha dovuto effettuare manovre rianimatorie. Quaranta minuti dopo il ricovero nell'ospedale pediatrico del capoluogo campano la bimba è morta; il decesso è dovuto a una pericardite fulminante. Il tampone praticato al momento del ricovero al Santobono, i cui risultati si sono avuti oggi, è risultato positivo all'H1N1. Sono in corso ulteriori accertamenti per stabilire con esattezza le cause della morte. Verrà effettuata l'autopsia. La piccola, a quanto hanno riferito i genitori, non sembrava soffrire di precedenti patologie di nessun genere. La bimba faceva sport ed era sana sotto tutti i punti di vista. Gli esami post-mortem dovranno accertare se la bambina soffrisse di patologie non conosciute, in particolare di tipo cardiaco.

Roma, i bimbi dell'Umberto I. Rimangono stazionarie le condizioni dei tre bambini ricoverati in terapia intensiva a Roma, colpiti dall'influenza H1N1 e già affetti da patologie croniche invalidanti. Per il quarto si aspetta la "positività" dal Gemelli. Le condizioni di altri due, positivi al test, ricoverati in Osservazione Breve, sono in netto miglioramento. Un altro bambino risulta negativo e un altro è stato già dimesso.

Ancora grave bambina bolzanina. Sono definite ancora molto critiche le condizioni di una bambina bolzanina di 11 anni ricoverata da una settimana alla Clinica universitaria di Innsbruck (Austria), dopo essere stata colpita dall'influenza A. E' tenuta in vita con una macchina cuore-polmone e i medici sono ancora impegnati nel tentativo di risolvere una grave infezione polmonare.

Primi due casi gravi in Puglia. Anche in Puglia ci sono alcuni casi definiti gravi. Le persone contagiate sono un'anziana con patologie croniche, un giovane senza particolari patologie e una puerpera di 37 anni, mamma da ieri di un bambino che è in buone condizioni di salute. La donna, ricoverata nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Nicola Pellegrino di Trani perché colpita dall'influenza A, è stata sottoposta a parto cesareo a causa della febbre alta, alla 33/ma settimana di gravidanza.

Genova, gravi donna incinta e pensionato. Le gravi condizioni di salute di una donna in stato di gravidanza colpita dalla influenza A hanno spinto i medici dell'ospedale San Martino di Genova a fare nascere il bimbo con un parto cesareo per evitare complicazioni. L'operazione, avvenuta ieri sera, è riuscita, e sia il neonato, che aveva delle complicazioni, sia la madre, una donna di Savona, sono in osservazione. E' ricoverato in gravi condizioni presso lo stesso ospedale anche un pensionato di 79 anni affetto da problemi respiratori provocati dalla influenza A. L'uomo, un genovese abitante a Nervi, soffriva di una bronchite cronica che il virus A ha aggravato.

Grave donna ricoverata a Fidenza. Sono gravi ma stazionarie le condizioni di una 51enne ricoverata da ieri in rianimazione all'ospedale di Vaio (Fidenza). La donna, residente in un Comune dell'Alta Val Taro, è risultata positiva al virus dell'influenza A H1N1. Ricoverata a causa di gravi condizioni respiratorie, la paziente soffre di altre rilevanti patologie concomitanti, tra cui una grave broncopneumopatia cronica ostruttiva. Attualmente è sottoposta a ventilazione forzata.

Donna trasferita a Monza. Risultata positiva al test per la ricerca del virus influenzale pandemico A (H1N1), una giovane valdostana, residente in bassa Valle, è stata trasportata all'ospedale San Gerardo di Monza per l'aggravarsi delle sue condizioni. Giunta il 29 ottobre all'ospedale Umberto Parini di Aosta per tosse e febbre perduranti da alcuni giorni, nel tardo pomeriggio di ieri era stata trasferita nel reparto di rianimazione con diagnosi di polmonite e oggi è stato deciso il trasferimento in un "centro extraregionale di terzo livello".

(31 ottobre 2009) Tutti gli articoli di cronaca


www.repubblica.it/2009/10/sezioni/cronaca/nuova-influenza-5/sabato-ottobre/sabato-otto...
angelico
00lunedì 2 novembre 2009 11:18
Influenza A: morta donna a Napoli

02 Novembre 2009 09:48 CRONACHE

NAPOLI - Un'altra vittima per la Nuova Influenza a Napoli. Una donna di circa 45 anni, ricoverata all'ospedale Cotugno da una decina di giorni, e' deceduta questa mattina. E' la settima vittima a Napoli dell'influenza A sui tredici decessi in totole in Italia. (RCD)

www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache/Influenza-morta-donna-Napoli/02-11-2009/1-A_0000579...
angelico
00lunedì 2 novembre 2009 13:29
Influenza A: 6 nuovi casi a Roma

02 Novembre 2009 13:08 CRONACHE

ROMA - Sei nuovi ricoveri per l'influenza A al Policlinico Gemelli di Roma. Una bimba e' in terapia intensiva, gli altri 5 sono adulti, uno e' ricoverato in rianimazione. (RCD)

www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache/Influenza-nuovi-casi-Roma/02-11-2009/1-A_0000579...
LiebenVonDutch
00martedì 3 novembre 2009 17:44
Io non ho pregiudizi verso il Sud Italiano ma chissà perchè la maggior parte che sono morti sono morti a Napoli.


GRAN MISTERO!!

Comunque sia smettiamola con questi allarmismi, anche l'infulenza stagionale fa morti e nessuno ne parla. Questa ha fatto anche pochi morti rispetto a quella stagionale. Date retta a Fazio, CALMATEVI!
angelico
00martedì 3 novembre 2009 18:15
Re:
LiebenVonDutch, 03/11/2009 17.44:

Io non ho pregiudizi verso il Sud Italiano ma chissà perchè la maggior parte che sono morti sono morti a Napoli.


GRAN MISTERO!!

Comunque sia smettiamola con questi allarmismi, anche l'infulenza stagionale fa morti e nessuno ne parla. Questa ha fatto anche pochi morti rispetto a quella stagionale. Date retta a Fazio, CALMATEVI!




a napoli si lavora meta giornata...
Grieved
00martedì 3 novembre 2009 22:51
Re:
LiebenVonDutch, 03/11/2009 17.44:

Io non ho pregiudizi verso il Sud Italiano ma chissà perchè la maggior parte che sono morti sono morti a Napoli.


GRAN MISTERO!!


Comunque sia smettiamola con questi allarmismi, anche l'infulenza stagionale fa morti e nessuno ne parla. Questa ha fatto anche pochi morti rispetto a quella stagionale. Date retta a Fazio, CALMATEVI!




Credo di non aver compreso bene il senso della parte in grassetto.

angelico
00venerdì 6 novembre 2009 17:34
NUOVA INFLUENZA A: LA DIFFUSIONE
Influenza, i numeri del picco: è 25 volte più potente
di Adele Sarno
L'hanno presa 8,6 italiani su mille, l'anno scorso 0,35. I numeri di Influnet, il sistema per il monitoraggio della sindrome, coordinato dall’Istituto superiore di sanità



Un anno fa colpiva di meno. Nel 2008, nell’ultima settimana del mese di ottobre, l’influenza aveva un’incidenza di 0,35 casi per mille persone. Ma il virus H1N1 ha cambiato le cose e oggi, nello stesso periodo, è di 8,6 ogni mille italiani. Un picco della curva epidemica che non si era mai visto nelle ultime stagioni influenzali. Se si fa un confronto con il 2007 la situazione non cambia: due anni fa era di 0,26, sempre ogni mille persone.

A dirlo è il sistema di sorveglianza epidemiologica dell’Istituto superiore di sanità, che monitora, da dieci anni, la diffusione dei virus influenzali nel nostro Paese. La macchina di Influnet si mette in moto a ottobre e smette di funzionare ad aprile, insomma segue la curva epidemica dall’inizio alla fine. Per farlo ci sono 900 medici ‘sentinella’ che ogni anno si impegnano a segnalare i casi di malattia osservati tra i propri assistiti. In seguito all’allarme pandemia, nel 2009, la rete di rilevazione ha continuato a funzionare anche dopo la fine aprile.

I MEDICI SENTINELLA E L’ISS
Influnet raccoglie i dati grazie a una rete costituita da medici di medicina generale e di pediatri di libera scelta che, settimanalmente, segnalano i casi di influenza osservati tra i propri pazienti. I medici sentinella e altri medici operanti nel territorio e negli ospedali si occupano anche di raccogliere di campioni biologici, come per esempio tamponi faringei, per l’identificazione di virus circolanti. Il reclutamento dei medici sentinella è effettuato dalle Regioni. Poi l’Istituto superiore di sanità e il Centro interuniversitario di ricerca sull’influenza (Ciri) si occupano della raccolta e dell’elaborazione delle segnalazioni di malattia. L’Iss però si occupa solo di identificare con precisione il numero di casi, non è compito di Influnet capire chi sia affetto dall’Influenza A e chi dalla stagionale. Tocca al ministero della Salute, che analizza campioni di tamponi faringei inviati dall’Iss e ne verifica la positività al virus A/H1N1.

2009, CI SI AMMALA DI PIÙ
Durante la seconda settimana di sorveglianza, ovvero la 44 esima settimana dell’anno (in pratica quella che va dal 26 ottobre al 1 novembre), si nota che la curva epidemica dell’influenza raggiunge un’incidenza di 8,6 casi per mille assistiti dai medici sentinella. Un valore superiore a quello delle stagioni influenzali precedenti: nel 2007 era dello 0,26 per mille assistiti, nel 2008 dello 0,35.

Per rendersi conto del confronto, basta osservare i dati raccolti dall’Iss:

ANNO 2007
Settimana Medici Casi Assistiti Incidenza 0-4 anni 5-14 anni 15-64 anni
+ 65 anni
2007-42 822 209 1075194 0,19 inc 0,47
inc 0,15
inc 0,19 inc 0,16
2007-43 839 353 1112987 0,32 inc 0,67
inc 0,40 inc 0,30
inc 0,21
2007-44 857 290 1133791 0,26 inc 0,55
inc 0,29
inc 0,22
inc 0,25
2007-45 885 477 1172206 0,41 inc 1,30
inc 0,55 inc 0,34
inc 0,25


ANNO 2008
Settimana Medici Casi Assistiti Incidenza 0-4 anni 5-14 anni 15-64 anni
+ 65 anni
2008-42 591 213 772096 0,28 inc 0,59
inc 0,27
inc 0,27 inc 0,21
2008-43 589 205 777650 0,26 inc 0,60
inc 0,26 inc 0,27
inc 0,17
2008-44 598 278 790382 0,35 inc 0,76
inc 0,23
inc 0,37
inc 0,27
2008-45 494 258 649955 0,40 inc 1,28
inc 0,52 inc 0,36
inc 0,23


ANNO 2009
Settimana Medici Casi Assistiti Incidenza 0-4 anni 5-14 anni 15-64 anni
+ 65 anni
2009-43 980 5264 1276932 4,12 inc 10,49
inc 13,54 inc 2,49
inc 0,71
2009-44 912 10664 1189751 8,96 inc 17,95
inc 33,02
inc 5,14
inc 1,09


Guardando i dati dell'Iss c’è una costante, sono sempre i più giovani a essere le vittime del virus influenzale stagionale: se però nel 2008 e nel 2007 i malati si contavano nella fascia d’età 0 – 4 anni, oggi a stare a letto sono quelli che hanno tra 5 e 14 anni. Ma quanti sono stati colpiti dal virus H1N1? I dati dell’Iss rivelano i numeri di tutte le sindrome influenzali, il Ministero invece ha analizzato, sempre alla fine di ottobre, 1301 campioni di tamponi faringei raccolti dai medici sentinella, 885 sono risultati positivi al ceppo A/H1N1. In pratica quasi il 70% del totale.
(Novembre 6, 2009)


canali.kataweb.it/salute/2009/11/06/influenza-a-piu-contagi-nel-2009-aumentano-i-malati-in-...
angelico
00giovedì 12 novembre 2009 18:46
a ferrara muore un ragazzo di 16 anni. nel modenese una donna di 80
L'influenza A provoca altri 5 morti
Una disabile a Caltagirone, un trapiantato di fegato a Napoli, un immigrato a Caserta

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La vaccinazione contro l'influenza A (Afp)
La vaccinazione contro l'influenza A (Afp)
MILANO - L'influenza A in Italia ha provocato altre 5 vittime, tra le quali un immigrato marocchino.

CALTAGIRONE - A Caltagirone, in provincia di Catania, è deceduta una donna di 38 anni, disabile mentale, che da tempo soffriva di gravi patologie. La donna è morta mercoledì, ma la patologia virale è stata confermata in mattinata dagli esami del tampone rinofaringeo eseguiti nel Policlinico di Palermo.

NAPOLI - All'ospedale Cardarelli di Napoliè spirato Nicola Velardi, 49 anni. L'uomo è morto nel centro trapianti di fegato per insufficienza respiratoria acuta ed è risultato positivo al test del virus A/H1N1. Trapiantato alcuni mesi fa di fegato a Genova, lo scorso giugno Velardi era stato rioperato al Cardarelli per insufficienza epatica. Allo stesso ospedale restano stazionarie, benché gravi, le condizioni di altri due trapiantati di fegato risultati positivi al virus dell'influenza A.

CASERTA - Inoltre un immigrato marocchino di 35 anni, con regolare permesso di soggiorno, è morto nell'ospedale di Caserta. È risultato positivo al virus H1N1 e soffriva di gravi patologie cardiache. Ricoverato sabato scorso nel reparto di medicina d'urgenza, le sue condizioni si sono aggravate due giorni fa quando ne è stato disposto il trasferimento in rianimazione. Con il suo decesso sono 17 le vittime in Campania per l'influenza A.

FERRARA - Successivamente anche un ragazzo di sedici anni è morto all'Ospedale del Delta di Lagosanto (Ferrara) per insufficienza respiratoria irreversibile in presenza di infezione da virus influenzale A H1N1. Il giovane, affetto da una grave malattia genetica, presentava - ha reso noto l'Ausl - un quadro clinico di base di forte compromissione generale, con un solo polmone normofunzionante, ed era ricoverato da martedì nel reparto di Pediatria.

MODENA - Poco dopo una signora di ottanta anni, anch'essa risultata positiva al virus A H1N1, è deceduta all'ospedale di Baggiovara (Modena) per complicanze dovute ad una cardiopatia. La donna era inoltre affetta da broncopneumopatia e altre gravi patologie croniche preesistenti.


12 novembre 2009

www.corriere.it/cronache/09_novembre_12/influenza-morto-napoli-trapiantato_d153e3b0-cf69-11de-a0b4-00144f02aa...
angelico
00venerdì 13 novembre 2009 19:37
Influenza A: Ministero, vaccinate 150mila persone

13 Novembre 2009 19:27 CRONACHE

ROMA - Sono circa 150mila le persone che sono state vaccinate per la nuova influenza. I dati al 13 novembre pervenuti all'Istituto superiore di sanita' sono stati diffusi nel bollettino quotidiano del ministero della Salute. (RCD)

www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache/Influenza-Ministero-vaccinate-150mila-persone/13-11-2009/1-A_0000606...
angelico
00venerdì 13 novembre 2009 22:18
Influenza A: Oms, oltre 6000 le vittime

13 Novembre 2009 22:07 ESTERI

GINEVRA - Le vittime dell'influenza A/H1N1 in tutto il mondo sono 6.250 dallo scoppio della pandemia. E' il dato dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' che precisa anche che i casi di morte stanno comunque diminuendo. (RCD)

www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Influenza-Oms-oltre-6000-vittime/13-11-2009/1-A_0000606...
angelico
00mercoledì 18 novembre 2009 19:43
Influenza A: anziano morto a Lecce

18 Novembre 2009 18:29 CRONACHE

LECCE - Morto per influenza A un anziano di Lecce. L'uomo, 77enne, e' deceduto all'ospedale Vito Fazzi della citta' dove da qualche giorno era ricoverato nel reparto di rianimazione. La vittima era affetto da numerose altre patologie pregresse. Si tratta del terzo decesso in Puglia a causa del virus. (RCD)

www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache/Influenza-anziano-morto-Lecce/18-11-2009/1-A_0000617...
angelico
00giovedì 19 novembre 2009 20:05
Il viceministro alla Salute torna a rilanciare la necessità della cura preventiva
"Bisogna smetterla di mettere in dubbio l'efficacia del siero"
Influenza A, Fazio: "Il virus cambierà
assolutamente importante vaccinarsi"
Presto al via la campagna per tutti i giovani sani al di sotto dei 27 anni

Influenza A, Fazio: "Il virus cambierà assolutamente importante vaccinarsi"
PALERMO - "Ribadisco l'assoluta importanza di vaccinarsi contro il virus H1N1 dell'influenza A. Ricordo infatti che si tratta di una pandemia contro la quale bisogna immunizzare il maggior numero di persone, soprattutto i bambini". Lo ha detto il vice ministro alla Salute, Ferruccio Fazio, in visita all'ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù.
Secondo Fazio, il pericolo maggiore risiede nella possibile mutazione del virus: "Nel 1918 - ha detto il viceministro - la Spagnola uccise nel secondo anno e nel '68 accadde la stessa cosa perché questi virus possono mutare. Per questo motivo andiamo avanti con la campagna di vaccinazione che interesserà anche i bambini sani".

Contagi a quota 2,3 milioni Fazio ha fornito anche le cifre del ministero sui contagi, che sarebberso stati 750mila solo nell'ultima settimana: "Siamo vicini al picco, con circa 2 milioni e 300 mila casi di infettati, ma l'influenza A H1N1 ha un tasso di mortalità 40 volte inferiore a quella stagionale". Secondo il ministero, i decessi in qualche modo collegati al virus sono stati finora 66, mentre i casi gravi in corso sono 227. Le Marche sono la regione con la maggiore incidenza del contagio (2,9%), seguite da Emilia Romagna (1,8%), Lazio (1,7), Abruzzo e Campania (1,6). L'influenza ha colpito soprattutto bambini e adolescenti da zero a 14 anni.

Vaccinazione per tutti gli under 27 In polemica con chi dubita dell'efficacia del vaccino, il viceministro ha stigmatizzato le accuse del ministro polacco: aveva parlato di vaccini truffa, definendola una presa di posizione legata a ragioni politiche; ma anche chi in generale mette in dubbio l'efficacia del vaccino: "Bisogna smetterla con le false informazioni, soprattutto da parte di quei singoli pediatri che fanno solo allarmismo. Tutte le associazioni pediatriche nazionali, infatti, concordano sulla utilità del vaccino".
Per Fazio, infatti, "bisogna fare in modo che il virus H1N1 non si trasformi, incontrando quello dell'aviaria, in un virus ancora più pericoloso. Per questo bisogna immunizzare anche i bambini". In proposito, il 26 novembre si riunirà l'unità di crisi del ministero per decidere l'avvio della nuova campagna di vaccinazione tra soggetti sani dai zero ai 27 anni.

Contagi in caso di decesso Anche oggi ci sono stati diversi casi di persone decedute che sono risultate anche contagiate dal virus H1N1: due in Sicilia, uno a Vittoria e l'altro a Ragusa; tre a Napoli, uno a Foggia e uno a Trento. In tutti i casi si trattava di pazienti già sofferenti per altre gravi patologie.

(19 novembre 2009) Tutti gli articoli di cronaca


www.repubblica.it/2009/11/sezioni/cronaca/nuova-influenza-6/fazio-appello-vaccini/fazio-appello-vacc...
angelico
00venerdì 20 novembre 2009 19:27

La conferma dell'Organizzazione mondiale della sanità
H1N1, registrate mutazioni del virus
Almeno tre casi verificati in Norvegia


Vaccinazione anche in Ungheria (Epa)
MILANO - Quello che temevano i virologi si sta avverando. Il virus H1N1, responsabile dell'influenza A, sta mutando. In Norvegia sono stati identificati tre casi nei quali il virus ha subito una mutazione, ha annunciato l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Due casi sono stati riscontrati in due persone che sono già decedute, il terzo su una gravemente ammalata. «La mutazione potrebbe interessare la capacità del virus entrare più in profondità al sistema respiratorio e causare una malattia più grave», ha dichiarato in una nota l'Istituto norvegese di sanità pubblica. Secondo le autorità, però, le mutazioni non dovrebbero avere implicazioni nell'efficacia dei vaccini contro il virus H1N1. Sempre secondo l'Istituto di sanità norvegese,

RESISTENZA - Inoltre le autorità sanitarie inglesi stanno approfondendo nove casi verificatisi in un ospedale del Galles in cui una varietà del virus resistente al farmaco Oseltamivir si è propagato con un contagio da persona a persona. I casi hanno coinvolto persone con gravi problemi di salute che sono cause conosciute di resistenza al farmaco.


20 novembre 2009
www.corriere.it/salute/speciali/2009/influenza-a/notizie/virus-muta-norvegia_67f81d14-d5fe-11de-a0b4-00144f02aa...
angelico
00venerdì 27 novembre 2009 17:01
Nuova influenza, mutazione virus
su due deceduti in Francia

PARIGI - Su due pazienti francesi deceduti dopo essere stati contagiati dall'influenza A/H1N1 è stata individuata la presenza di una mutazione del virus, la stessa segnalata recentemente in Norvegia. Lo ha reso noto l'Istituto nazionale di vigilanza sanitaria.


www.repubblica.it/2009/11/sezioni/cronaca/nuova-influenza-7/nuova-influenza-7/nuova-influenz...
angelico
00lunedì 14 dicembre 2009 14:28
Poche vittime e molti affari. Così l'H1N1 festeggia il suo primo anno di vita
Bilancio di una pandemia ampiamente annunciata, ma che non è arrivata
E se il virus fosse
solo un raffreddore?
dal nostro inviato ANGELO AQUARO

E se il virus fosse solo un raffreddore?
POCHE VITTIME - per fortuna - e molti affari. Il virus H1N1 si avvia a festeggiare il suo primo anno di vita con un bilancio pieno di sorprese: un tasso di mortalità di gran lunga inferiore al previsto (lo 0,018%, meno dell'influenza stagionale), un deciso calo dei ricoveri negli Stati Uniti e in Europa (eccetto la Francia) proprio nei giorni in cui si temeva il picco della malattia e tante polemiche sulle vaccinazioni - in Italia si è immunizzato solo il 14% degli operatori sanitari - e sul ruolo dei colossi farmaceutici e delle autorità di controllo. Big Pharma, malgrado la mitezza della pandemia, ha già incassato in sei mesi un jackpot da 20 miliardi di euro di entrate straordinarie. Mentre l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) - accusata da qualcuno di eccesso d'allarmismo - è stata costretta ad aprire un'inchiesta interna per verificare i possibili conflitti di interessi dei suoi consulenti scientifici. Accusati di essere pure a libro paga dell'industria. Per fare il punto della situazione, Repubblica ha sintetizzato in questo dossier il risultato di interviste, indagini e incontri con medici, case farmaceutiche, scienziati e politici raccolti negli ultimi giorni. Ecco il risultato.

Un virus (per ora) spuntato. Nessuno, naturalmente, discute la pericolosità dell'H1N1: la sua diffusione - complice un mondo sempre più globale - è stata rapidissima. Gli effetti però sono stati meno gravi del previsto. Secondo l'Oms, il virus è arrivato in 208 Paesi. Le vittime riconducibili a H1N1 però sono "solo" - si fa per dire - 9.596 (800 nell'ultima settimana), una cifra di gran lunga inferiore alle 500mila causate ogni anno dall'influenza stagionale. "È la pandemia più lieve della storia", si spinge a dire Marc Lippsitch, epidemiologo di Harvard. In Italia siamo a quota 142, come dire un morto ogni 25mila casi di infezione (in totale da noi sono state colpite dall'influenza A 3.650.000 persone). Ma per la maggior parte il virus è una concausa. Il Center for Disease Control americano ha calcolato il tasso di mortalità nello 0,018%, contro il 2% della spagnola e lo 0,2% dell'influenza tradizionale. L'aviaria, per dire, ha avuto effetti letali sul 60% delle persone colpite. La task force di esperti della Casa Bianca pochi mesi fa prevedeva tra i 30 e i 90mila morti negli Usa (contro i 36mila della stagionale). Le stime reali parlano oggi di 10mila vittime statunitensi su 50 milioni di malati.
Non solo. Il peggio, almeno per la prima ondata pandemica, sembra alle spalle. Negli Stati Uniti e in Canada il numero dei ricoveri è in calo da cinque settimane. In Italia, dopo tre settimane consecutive di flessioni, ha registrato un rialzo solo marginale negli ultimi sette giorni. A metà novembre ogni mille assistiti in ospedale si verificavano 11,2 casi di H1N1, ora siamo a quota 6,6. "Il picco è passato - ammette Giovanni Rezza, direttore malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità - . Anche se, naturalmente, non bisogna abbassare la guardia". Il motivo? Il rischio di recrudescenze. "La spagnola - ricorda Maurizio De Martino, direttore di pediatria dell'ospedale Mayer di Firenze - ha avuto tre ondate in tre anni diversi". Oggi però la pandemia è sparita dalle prime pagine dei giornali e l'allarme sociale è calato. "Le persone che ci chiamano per avere informazioni sono sempre meno - ammette Giacomo Milillo, segretario della Federazioni medici di medicina generale - . Certo, c'è sempre il timore della mutazione, ma senza più l'ansia delle scorse settimane".

Il milione di geni del virus, naturalmente, muta e continua a mutare. È già successo quando il micidiale H1N1, nato nel corpo di un volatile e migrato poi nei suini, è riuscito ad aggredire nel 2009 in Messico - truccando il suo patrimonio genetico - le mucose respiratorie di Edgar Hernandez, il paziente-zero, un bambino di 5 anni (poi sopravvissuto) di La Gloria, Stato di Veracruz. "È accaduto di nuovo poco dopo in Brasile", assicura Rino Rappuoli, numero uno della ricerca di Novartis. Ma tutte queste trasformazioni (come quella in Norvegia che porta all'attacco delle vie respiratorie profonde) si sono dimostrate - almeno per ora e incrociando le dita - meno pericolose e meno contagiose del previsto. "Siamo di fronte a variazioni minime che non cambiano le proprietà dell'H1N1" assicura Rappuoli. "Una mutazione fuori dallo spettro di copertura del vaccino è sempre possibile - aggiunge Pietro Corvari, professore all'Università di Genova e tra i fondatori del centro anti-influenza - . Ma per ora siamo lontani da questa ipotesi e la presenza di adiuvanti rende la copertura più estesa".

Un'influenza d'oro. Il virus killer, dunque, è meno killer di quanto si pensasse. Corre veloce, è riuscito persino a violare l'embargo strettissimo imposto alla striscia di Gaza (dieci morti). Ma, allo stato, pare - patologicamente parlando - più debole del previsto. Dove invece non ha tradito le attese è stato sul fronte finanziario: il business dell'H1N1 scoppia di salute. La Virus Spa, un sapiente mix di vaccini e di indotto figlio dell'ansia "preventiva", ha già iniziato a macinare miliardi.

I primi beneficiari di questo inatteso (forse non troppo, dicono i maliziosi) Eldorado sono, come ovvio, i professionisti della pandemia: i produttori di vaccini. Fino a pochi anni fa parevano una specie sull'orlo dell'estinzione: le malattie virali più gravi erano state sradicate dai Paesi ricchi. Le nazioni più povere, dove queste patologie trovano ancora terreno fertile, non avevano i soldi necessari per acquistarle. Oggi è cambiato tutto: l'aviaria e la minaccia di bioterrorismo hanno fatto ripartire alla grande gli investimenti. E l'influenza A è stata la ciliegina sulla torta, una miniera d'oro che finora ha garantito ai big del settore un bonus da 12 miliardi. A settembre - con l'allarme H1N1 all'apice - la domanda di dosi era doppia rispetto alla capacità produttiva mondiale. E i governi (Italia compresa) hanno firmato contratti in bianco, pagando in anticipo vaccini non ancora approvati pur di farne scorta adeguata. L'inglese Gsk ha piazzato in pochi giorni 440 milioni di dosi (al prezzo di 5 sterline l'una) di Pandemrix a 22 Paesi differenti con un incasso "straordinario" di quasi 3 miliardi di euro. Non solo: le vendite del suo Relenza, un anti-virale efficace in fase preventiva, sono decollate a 600 milioni di euro nei primi nove mesi 2009.

Il Tamiflu della Roche, un altro anti-virale già sul mercato, ha decuplicato le vendite a 2 miliardi nel 2009 e secondo le stime del colosso svizzero ne macinerà altri 400 l'anno prossimo. La Novartis prevede di ricavare dal suo vaccino Focetria un miliardo in sei mesi. Più o meno quanto incasserà grazie ai suoi nuovi prodotti la francese Sanofi. Centinaia di milioni entreranno pure nella casse dell'americana Baxter (titolare del vaccino Celvapan) e dell'inglese Astra Zeneca. Contratti una-tantum, d'accordo, ma in grado di generare a fine pandemia, secondo l'Oms, ricavi extra vicini ai 20 miliardi.

L'overdose di vaccini. Oggi, a contratti miliardari firmati, il mercato s'è girato. La pandemia non morde. La gente - ridimensionata la percezione del rischio - non si vaccina. E milioni di dosi (scadenza media un anno) rimangono stoccate nei frigoriferi degli ospedali. L'Olanda ha già deciso di mettere in saldo il 50% delle sue scorte, svendendo 17 milioni di dosi, con Macedonia e Malta pronte all'acquisto. Lo stesso sta pensando di fare la Gran Bretagna. E presto anche Francia (94 milioni di dosi ordinate) e Usa (85 milioni già disponibili) - dove l'influenza A pare in decisa regressione - rischiano di dover affrontare lo stesso problema. A tre mesi dal lancio, insomma, siamo già ai saldi di stagione. Di cui tra l'altro potrebbero beneficiare i Paesi più poveri. Italia e Francia, per amor del vero prima della creazione del surplus, avevano già destinato il 10% del loro stock proprio alle nazioni emergenti. E l'Oms si è già garantito la disponibilità di 200 milioni di dosi per 95 Paesi a basso reddito. Quelli tra l'altro dove il virus, proprio per la mancanza di presidi, è più a rischio di mutazione anche perché potrebbe incrociarsi con gli ultimi focolai di aviaria. Un'ipotesi che per gli scienziati mondiali è a oggi un vero incubo.

I vaccini però sono soltanto uno dei tanti rami del ricchissimo business della Virus Spa. Basta entrare in questi giorni in una farmacia per rendersi conto di come la sindrome H1N1 abbia contagiato pure i prodotti da banco. I gel disinfettanti per le mani (+50% di vendite ad ottobre in Italia secondo la Nielsen) tirano più dell'aspirina. Gli americani, calcola l'istituto di ricerca Minter, spenderanno quest'anno 3,6 milioni di dollari in più per difendersi dall'influenza A con una originale e personalissima forma di prevenzione fai-da-te. Gli oggetti del desiderio sono in particolare le mascherine per la protezione di naso e bocca (la 3M in tre mesi ne ha vendute per 100 milioni, facendo lavorare i suoi impianti 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana), gli sciroppi per prevenire tosse e raffreddore e i disinfettanti in tutte le loro declinazioni: le vendite di Clorox, l'amuchina a stelle e strisce, sono decollate facendo volare gli utili del gruppo.

Pandemia all'italiana. L'Italia, sul fronte del business della pandemia, finora ha solo pagato. La spesa "viva" a oggi - al di là dei costi necessari per pagare Topo Gigio e di quelli strutturali per la task force del viceministro Ferruccio Fazio - è rappresentata dal costo dei vaccini: 184,8 milioni. Sette euro (iva esclusa) a dose per ognuno dei 24 milioni di dosi di Focetria acquistate dalla Novartis con un contratto secretato dal Governo, malgrado le richieste di trasparenza della Corte dei conti.

L'accordo, siglato il 21 agosto, a farmaco non ancora approvato, ha alcune clausole molto particolari. Un codicillo a pagina 10, ad esempio, sgrava l'azienda svizzera di tutti i rischi pecuniari derivanti da eventuali effetti collaterali del prodotto. Caricandoli, in sostanza, sulle spalle dei cittadini italiani. "Il ministero - recita l'intesa - è tenuto a indennizzare, manlevare e tenere indenne Novartis da qualsiasi perdita che Novartis sia tenuta a risarcire in conseguenza di danni a persone e/o cose causati dal prodotto". Salvo, deo gratias, "quelli di fabbricazione".

Sono tanti o poche 24 milioni di dosi? "L'Italia ha scorte più che sufficienti - dice Rappuoli - . Il nostro vaccino scade in un anno ma forse potrà durare di più, vedremo. Di sicuro grazie agli adiuvanti ha uno spettro di copertura molto ampio e le ricerche che abbiamo fatto su un campione di 3mila bambini dai 3 mesi in su hanno dato risultati molto rassicuranti sulla tollerabilità". Francia e Gran Bretagna sono state più prudenti di noi ordinando quantitativi che consentono di "coprire il 70-80% della popolazione con due dosi", come calcola Rezza, convinto però che il Belpaese, grazie anche alla clemenza di questo primo picco di H1N1, "ha comprato il giusto, senza esagerare". "In fondo - conclude - quando un virus non è ben conosciuto e ha un enorme potenziale infettivo bisogna prendere precauzioni adeguate".

Il nodo delle vaccinazioni. Comprati i vaccini, però, il problema è vaccinare chi ne ha bisogno. E su questo fronte l'Italia fatica a carburare. All'8 dicembre, su 7 milioni e 432mila dosi distribuite, solo 689mila erano state inoculate. In Svezia è stato già immunizzato un terzo delle persone. In Gran Bretagna siamo già ben oltre i 2,3 milioni. Il virus debole, per ora, annacqua le conseguenze dei nostri ritardi. Ma con un tasso di mortalità più alto, il Belpaese sarebbe nei guai. "Se finora le cose sono andate meglio del previsto, il merito non è certo della vaccinazione che ha raggiunto un numero molto limitato di persone" sostiene Mauro Moroni, direttore malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano. La colpa del flop, dice De Martino, "ricade anche su chi non l'ha fatta a sé, e parlo dei miei colleghi medici, e ai cittadini".

Gli ultimi dati del ministero (al 5 dicembre) certificano che solo 146mila operatori sanitari (il 14,1% del totale) hanno deciso di immunizzarsi e che la campagna di vaccinazione ha finora coperto il 10% delle donne gravide e il 14,3% delle persone a rischio. L'Istituto superiore di sanità ha rivalutato le sequenze di 100 ceppi virali a caccia di eventuali mutazioni. Trovate solo in un paziente con polmonite, caso risolto dopo terapia intensiva e "non in fase di diffusione". Certo è che se l'influenza A andasse scemando e la campagna di vaccinazioni continuasse ai ritmi da moviola con cui sta procedendo ora, anche l'Italia rischierebbe di trovarsi sul gobbo un bel po' di dosi di Focetria prossime alla scadenza. Ma, al momento, sarebbe il minore dei mali.

Le polemiche sull'Oms. La trincea della lotta all'influenza A è un laboratorio nel sottosuolo del palazzo bianco dell'Organizzazione mondiale della Sanità a Ginevra. L'unità di crisi dove da dodici mesi lavora a ritmi forzati il Center for Strategic Health Operation, in codice Shoc. Un'equipe di scienziati un po' spiazzata dal decorso meno drammatico del previsto dell'inflazione. "C'è stata una differenza tra quello che ci si aspettava e quello che si è prodotto nella realtà" ammette Nykia Alexander, consigliere speciale del direttore generale Chan. "La percezione di un virus molto meno letale del previsto - aggiunge - ha creato qualche problema". I responsabili dell'Oms smentiscono di aver peccato d'allarmismo. "Abbiamo sempre valutato in modo moderato gli effetti dell'attuale pandemia, dicendo che la maggioranza dei pazienti manifesta una sindrome influenzale benigna e guarisce completamente in una settimana, anche senza nessuna terapia".

Alcuni scienziati accusano l'Oms di aver modificato appositamente la definizione ufficiale di pandemia per poter dichiarare il livello massimo di allerta. A inizio 2009 la conditio sine qua non per lo stato d'emergenza (il livello 6) era quella di trovarsi di fronte a "un enorme numero di morti". Dizione sparita nei primi mesi dell'anno dal prontuario di Ginevra. "La confusione è dovuta a una vecchia definizione sbagliata sul nostro sito che è stata in effetti aggiornata", si giustifica Gregory Hartl, portavoce dell'organizzazione. Più difficile replicare alle rivelazioni sui presunti conflitti di interesse di alcuni esperti scientifici degli advisory groups, i gruppi di consulenza dell'Oms sull'H1N1. Il medico olandese Albert Osterhaus, del comitato "Sage" incaricato delle linee guida per la prescrizione di vaccini contro il virus, avrebbe partecipazioni economiche in diverse società farmaceutiche. Anche Frederick Hayden e Arnold Monto, altri due consulenti dell'Oms per la campagna di vaccinazione, sono stati accusati di collaborare stabilmente con Roche e Gsk. Su questo punto, la risposta dell'Oms è stata una mezza ammissione. "Collaboriamo con l'industria farmaceutica per ragioni legittime. I laboratori farmaceutici - spiega Hartl - svolgono un ruolo essenziale per raggiungere gli obiettivi di salute pubblica". Per regole interne, i consulenti scientifici dell'Oms devono però dichiarare ogni potenziale conflitto d'interesse. "Le accuse sono figlie della percezione di un virus meno letale del previsto - conclude il portavoce dell'organizzazione -. Ma sono preoccupazioni ingiustificate". Eppure da pochi giorni sul sito compare un comunicato di precisazione sugli advisory groups ed è stata avviata un'inchiesta per verificare l'effettiva indipendenza dei comitati di consulenza a cui è stata affidata la regia della prima pandemia globale.

"La realtà è che da questa crisi abbiamo imparato due lezioni - conclude Rezza -. La prima è che gli opposti estremismi, allarmismo e negazionismo, sono controproducenti. La seconda è che dobbiamo imparare a produrre i vaccini più rapidamente per prevenire situazioni più gravi". Sperando, naturalmente, di non averne bisogno.

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00lunedì 14 dicembre 2009 20:23
Nuova influenza: Torino, morta 46enne di Biella

14 Dicembre 2009 19:44 CRONACHE

TORINO - Una 46enne originaria di Biella e' morta tre giorni fa all'ospedale Le Molinette di Torino per complicanze dovute al virus della nuova influenza. Lo si apprende solo ora da fonti sanitarie. La donna era malata di cancro. (RCD)

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00giovedì 31 dicembre 2009 22:45
Influenza A: 193 le vittime in Italia

31 Dicembre 2009 19:42 CRONACHE

ROMA - Il bilancio delle vittime della nuova influenza e' arrivato a 193. Lo comunica il ministero della Salute, precisando che e' calato il numero delle emergenze registrate nei pronto soccorsi ed e' leggermente aumentato quello dei ricoveri per crisi respiratorie acute. Complessivamente i casi di contagio sono stati quasi quattro milioni. (RCD)

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angelico
00domenica 10 gennaio 2010 22:14
E' una trentenne, ricoverata con gravi problemi polmonari
Le altre tre vittime del 2010 erano già gravemente malate
Influenza A, donna morta a Pisa
non aveva altre malattie

PISA - Una trentenne è morta all'ospedale di Pisa per l'influenza A. Secondo quanto reso noto dalla Asl, non soffriva di altre patologie. La paziente era stata trasferita a Pisa dall'ospedale Versilia di Viareggio, dove era ricoverata, perchè non rispondeva ai trattamenti ventilatori convenzionali.

La trentenne quando è stata presa in cura dai medici dell' ospedale di Cisanello è stata immediatamente sottoposta ad indagini radiologiche e l' accertamento ha evidenziato "un quadro polmonare di estrema gravità". "Per questa ragione - spiega la Asl - è stato deciso di sottoporla subito alla circolazione extracorporea per l'ossigenazione del sangue ma, nonostante oltre due settimane di trattamento, i polmoni non hanno mostrato segni di miglioramento e nella serata di ieri la paziente è deceduta".

La donna morta a Pisa è la quarta vittima del virus dall'inizio del 2010. Complessivamente salgono quindi a 204 le persone morte in Italia. La prima vittima dall'inizio dell'anno è stato un uomo di 59 anni, morto il 6 gennaio a Perugia e dalle condizioni di salute già molto compromesse. L'8 gennaio è morta una donna di 56 anni, ricoverata a Brindisi; nello stesso giorno un uomo di 76 anni, che soffriva di diabete, è morto negli Ospedali Riuniti di Ancona. Nel mondo, secondo l'aggiornamento dei centri Europei per il Controllo delle Malattie (Ecdc), dall'inizio della pandemia sono state più di 13.700 le vittime del virus A/H1N1.

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