Il Credo di Michael...

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°°°FoReVeR°YoUnG°°°
00lunedì 23 febbraio 2009 09:40
.....filosofia, morale, neoplatonismo?

La personalità di Michael è tanto complessa quanto affascinante, in continua oscillazione tra realtà e sogno, tanto che a volte non capisci mai quando Michael vive di sogni e quando la realtà è vissuta come un sogno.

Sindrome di peter pan....patologia o vero credo spiritual-egoesistenziale?

Io credola seconda ipotesi, Michael ha fatto della virtù violata (l'infanzia) l'universo parellalo da raggiungere, da trascinare via con se, strappandolo dai sogni e dai desideri ormai troppo cresciuti, per legarli a terra e dargli un corpo e una materia abbastanza dura per sbatterci la testa a più non posso.

Getto queste parole dipancia, senza rileggerle ne formularle...ma credo davvero che Michael sia l'uomo della prospettiva rovesciata, come Florenskij alla fine dell'800 trovò una soluzuione logica alla nascita e fine della prospettiva tra era classia e medievale, Michael fa del punto di vista naturale dell'essere umano, l'infanzia, il suo punto di arrivo in età adulta.

E davvero io credo che lui, nei bambini, simbolo e incarnazione palese dei suoui punti in movimento, veda quegli esseri perfetti, angeli strappati alla Bibbia, che sono poi le sue idee che si fanno carne e camminano le terre che lui non puù vedere perchè bambino, Michael non lo è mai stato.

e mi chiedo, secondo voi, se davvero Michael ha bisogno di uno psicologo o semplicemente di un suo angolo dove restare lì a sognare...quel mondo che, in fodno, nei suoi universi, non c'è mai stato.

Peppe
richy.
00lunedì 23 febbraio 2009 22:31
wow!!!!!!!!!!!!!
bravo!
soprattutto nella parte finale!
potremmo metterci in società e scrivere un libro...
uhm... [SM=x47980] [SM=g27818]
Byleth
00martedì 24 febbraio 2009 00:46
Bella riflessione Peppe!!! [SM=g27811]

Comunque a mio parere Michael non ha bisogno di uno psicologo, lui è pienamente cosciente del suo status di voler vivere la sua infanzia in età adulta.
Se a lui questo desse fastidio o se provocasse danni al prossimo, allora si, consiglierei anche io uno psicologo, ma al momento non ci trovo nulla di male.
Il problema è che quando sei piccolo vuoi fare l'adulto e poi quando cresci vorresti tornare bambino e questo accade ad ognuno di noi almeno sporadicamente "vorrei aver fatto questo da giovane o detto quell'altro". In Michael è esponenzialmente ampliato, perchè la sua infanzia è stata anormale... anzi tutta la sua vita a dir il vero [SM=g27828]
Ma questa è solo una mia opinione [SM=g27819]
toloSe
00martedì 24 febbraio 2009 01:30
mi spiegate
come fa uno che dice nn aver mai conosciuto l'infanzia ad averne mancanza?non puo` mancarci una cosa che nn conosciamo...
richy.
00martedì 24 febbraio 2009 11:24
lui vedeva quella degli altri!!!!!!!!!!!!!!!!!!
MJJFAN1991
00martedì 24 febbraio 2009 12:23
Veramente bello ciò che hai scritto Peppe. Tu hai preso ciò che per molti era una cosa tanto palese quanto oramai data per scontata e l'hai capovolta, un po' come fece Einstein con la tanto assodata linearicità del tempo. Per spiegare le stranezze di MJ molti hanno fatto riferimento alla siddetta sindrome, senza verificare appieno se Michael ne fosse minimamente affetto, dando per scontato che MJ dovesse, quasi per un bisogno "fisiologico" recuperare ciò che non ha vissuto, ma solo visto e osservato. Proprio MJ che non ha potuto vivere un'infanzia normale, sa in maniera più accentuata d'altri, coglierne i minimi particolari, rimanendo affascinato di ogni gesto che a molti parrebbe palese e privo di significato (per esempio i gridolini dei bimbi, che possono risultare fastidiosi a molte persone ma che io ascolterei per ore)... La tua teoria, se così può essere chiamata, mi ronzava in testa da un po' di tempo, ma adesso che la vedo scritta e sintetizzata in questa maniera, mi sembra tanto più reale quanto corretta per una giusta interpretazione del "credo" di MJ, Bravo, complimenti, bel post!!!! :)
BillieJean88
00martedì 24 febbraio 2009 12:36
Questa riflessione è talmente particolare, "affascinante" e il topic è così ben articolato, che addirittura non mi sento all'altezza per rispondere. Dovrei pensarci un pò su...
°°°FoReVeR°YoUnG°°°
00martedì 24 febbraio 2009 14:09
toloSe, ciò che a un uomo come Michael manca non è pure e avida vanità, ma una cosa naturale detta infanzia, non è una cosa che non ha mai vissuto, è una cosa che gli è stata strappata.

Se focalizzi e fai tuo questo sottile differente concetto, allora ne puoi discutere, altrimenti la lotta con i mulini al vento.
rita.78
00martedì 24 febbraio 2009 16:38
Tolose, credo che tu possa trovare la risposta in quello che ha scritto Peppe. A Michael non è mancata un'infanzia, perchè lui l'ha vissuta eccome, piuttosto gli è mancata un'infanzia, spensierata, gioiosa ed innocente, quella che ogni bambino dovrebbe vivere per poterla ricordare con felictà ed entusiamo.
Michael ha vissuto gli anni della sua infanzia e gioventù, da adulto ed era alquanto scontata ed ovvia la sua reazione nei confronti della crescita anagrafica.....!!
Quando ne ha avuto l'opportunità ha cercato di prendersi la rivincita e attraverso i bambini, grazie a loro, lui può rivivere la sua infanzia nel modo che ha sempre desiderato. Non credo che ci voglia lo psicologo per capire questo, credo piuttosto, che ci voglia un pò di apertura mentale e di cuore per comprendere che non è così strano vivere fuori dagli standard imposti da non so chi e quanto può essere straordinario dare libero accesso al proprio ego, soprattutto se questo ego è caratterizzato dal sentirsi eternamente fanciullo.
"Dangerous boy"
00martedì 24 febbraio 2009 20:26
Re:
rita.78, 24/02/2009 16.38:

Tolose, credo che tu possa trovare la risposta in quello che ha scritto Peppe. A Michael non è mancata un'infanzia, perchè lui l'ha vissuta eccome, piuttosto gli è mancata un'infanzia, spensierata, gioiosa ed innocente, quella che ogni bambino dovrebbe vivere per poterla ricordare con felictà ed entusiamo.
Michael ha vissuto gli anni della sua infanzia e gioventù, da adulto ed era alquanto scontata ed ovvia la sua reazione nei confronti della crescita anagrafica.....!!
Quando ne ha avuto l'opportunità ha cercato di prendersi la rivincita e attraverso i bambini, grazie a loro, lui può rivivere la sua infanzia nel modo che ha sempre desiderato. Non credo che ci voglia lo psicologo per capire questo, credo piuttosto, che ci voglia un pò di apertura mentale e di cuore per comprendere che non è così strano vivere fuori dagli standard imposti da non so chi e quanto può essere straordinario dare libero accesso al proprio ego, soprattutto se questo ego è caratterizzato dal sentirsi eternamente fanciullo.




pienamente daccordo con te rita, ben detto [SM=g27811]..!!!
jasmine trilly
00mercoledì 25 febbraio 2009 19:36
ke bel topic! bellisisme parole....per una come me che è mooolto poco intelligente (per nn dire altro)
"Dangerous boy"
00mercoledì 25 febbraio 2009 20:21
se è davvero così, fidati non sei l'unica su questa terra, però una cosa è certa tu sei molto più inteligente di loro, perchè tu hai accettato il tuo idolo nonstate le brutte cose che si sentono, loro invece non fanno altro che contribuire a quelle stupide voci di corridoio [SM=g27812]..!!!
Elena ;)
00mercoledì 25 febbraio 2009 20:40
Per me Michael non ha bisogno di uno psicologo, guardare il mondo con gli occhi di un bambino è una sua filosofia di vita.

In questo modo, da un lato, cerca di colmare ciò che gli è stato negato durante la sua infanzia (il gioco, i divertimenti..), da un lato però prende come modello di comportamento i bambini, i quali rappresentano innocenza, spensieratezza, BONTA', anche ingenuità.. tutte caratteritiche (se vogliamo dire valori) che crescendo e diventando adulti spesso si perdono.

Con Neverland ha voluto creare un "piccolo" posto nel mondo dove si potesse vivere secondo questo spirito di pace, armonia che appartiene soltanto ai bambini, creature angeliche, che sono la sua fonte di ispirazione.

Quindi Michael non è una persona con problemi mentali nè un pedofilo, al contrario è una persona da ammirare, buona che desidererebbe vivere con serenità e spensieratezza, lontano dal mondo pieno di angoscia, paura e cattiveria degli adulti.
toloSe
00giovedì 26 febbraio 2009 22:27
Re:
°°°FoReVeR°YoUnG°°°, 24/02/2009 14.09:

toloSe, ciò che a un uomo come Michael manca non è pure e avida vanità, ma una cosa naturale detta infanzia, non è una cosa che non ha mai vissuto, è una cosa che gli è stata strappata.

Se focalizzi e fai tuo questo sottile differente concetto, allora ne puoi discutere, altrimenti la lotta con i mulini al vento.




il problema é che ovviamente l'infanzia viene una sola volta nella vita, e una persona normalmente anche se non riesce a viverla nel suo pieno una volta che é cresciuto capisce che non puo` tornare indietro, xk anche noi cambiamo, abbiamo altri bisogni sia psichici che fisici.la sua é stata avidita` perché ha voluto riprendersi indietro quello che gli hanno strappato e va bene, ma l'infanzia non dura tutta la vita, certo si puo` vivere come un bambino tutta la vita, ma allora la smetta di parlare di infanzia strappata e cominci a dire che lui vuole vivere come un bambino
Marko 93
00mercoledì 4 marzo 2009 00:55
Re: Re:
Peppe complimenti per la tua riflessione. Molto ben articolata e interessante!
toloSe, 26/02/2009 22.27:




il problema é che ovviamente l'infanzia viene una sola volta nella vita, e una persona normalmente anche se non riesce a viverla nel suo pieno una volta che é cresciuto capisce che non puo` tornare indietro, xk anche noi cambiamo, abbiamo altri bisogni sia psichici che fisici.la sua é stata avidita` perché ha voluto riprendersi indietro quello che gli hanno strappato e va bene, ma l'infanzia non dura tutta la vita, certo si puo` vivere come un bambino tutta la vita, ma allora la smetta di parlare di infanzia strappata e cominci a dire che lui vuole vivere come un bambino



Ma infatti lui lo dice che vuole vivere come un bambino!
La sua non è avidità. Ti sembra avida una persona che vuole recuperare quel tempo che ha perso e quel pezzo di vita in cui avrebbe solo dovuto andare a scuola e giocare perchè quella bestia di padre glielo ha impedito? La tua sembra una frase cattiva... Secondo me è giusto che abbia deciso di prendersi tutto il tempo che gli pare per poter passare tempo a divertirsi... Credo che sia una persona da cui prendere esempio. A volte penso anche io che vivere sempre come un bambino sarebbe bello...
Poi non ho capito l'ultimo periodo che hai scritto: non può parlare di infanzia strappata e vivere come un bambino allo stesso tempo?
SweetVal
00sabato 4 aprile 2009 13:36
UaU...ke bello..bravo!!!
Jacksina
00sabato 4 aprile 2009 13:41
site davvero mitici ragazzi!!!
SaraFanMJJ
00sabato 4 aprile 2009 15:16
davvero grandioso quello che hai scritto peppe! [SM=g27811]
SUN18
00lunedì 6 aprile 2009 17:41
ciao a tutti... e soprattutto complimenti a peppe che ha fatto un discorso veramente giusto e logico da fare invidia allo stesso Socrate...complimenti e bravo!...ma devo dire che ci sono state anche delle risposte non da meno di peppe...complimenti!... io sono d'accordo con quello che dice peppe e non giudico Michael (e nessun essere umano nel mondo perchè solo Dio può giudicare),perchè ha fatto dell'infanzia perduta uno stile di vita anzi una scelta di vita...e questo penso che sia d'ammirare in quanto non tutte le persone riescono a fare dei proprio sogni o desideri la loro vita...anzi molto spesso per paura di perdere quello che si ha o peggio per paura di essere giudicati non si fa mai quello che si vuole...e non si prendono le decisioni che si vorrebbero prendere...ma si fa ciò che agli occhi degli altri sembra giusto...quante volte capita di sentir dire:"no,non fare cosi perchè vergogna della gente"...invece Michael ha preso la sua vita in mano e ha fatto quello che si sentiva di fare...contro tutti i giudizi altrui...lui solo contro il mondo intero...è una persona molto forte e coraggiosa...e se potessi fargli un regalo gli darei quella infanzia che non ha potuto vivere...perchè se lo merita veramente...e poi credo che da un punto di vista umano è molto umile voler vivere come un bambino e vedere il mondo con gli occhi dell'innocenza...e in questo mondo ce rimasto ben poco di innocente...quindi penso che Michael non sia Peter Pan ma ha fatto sua la vita di Peter Pan...tutto qua.... [SM=x47946] [SM=x47981]
roby_jackson84
00venerdì 10 aprile 2009 00:15
Innanzitutto complimenti all'autore del topic, per aver sollevato delle domande lecite che almeno una volta tutti si saranno posti immagino, soprattutto se si è fan e si vuole bene a Michael.

Penso che lui non abbia SCELTO di vivere da eterno bambino, come si può scegliere di sposare una certa filosofia di vita o un credo piuttosto che un altro.
Sono convinta, invece,che sia stato il naturale esito della sua singolare vita.
Michael ha vissuto un'infanzia che non gli ha permesso di fare le normali esperienze di un bambino, non ha conosciuto l'amicizia con i suoi coetanei, è cresciuto in mezzo ad adulti in un mondo di adulti.
Joe non pretendeva il suo bene, come un padre amorevole dovrebbe fare, ma pretendeva duramente i risultati migliori. Fama. Successo.
Queste sono cose che segnano inevitabilmente e duramente l'anima, e spesso le persone che hanno avuto un passato del genere si rifugiano in ben altri "mondi" rispetto a quello in cui si è rifugiato Mike..parlo del mondo della droga, alcool e simili.
Michael ha molto semplicemente seguito la via che gli ha indicato da sempre il suo cuore...sentirsi parte dei bambini e del loro mondo, assorbire la loro gioia, spensieratezza, ingenuità, bontà e sincerità...e donare loro quanto di più possibile.
Dire, come molti sonsengono, che questa sorta di regressione all'infanzia è patologica, è sintomo di malattia, di pazzia o addirittura di pedofilia...secondo me denota solo una grande chiusura mentale. Chi lo afferma non riesce a capacitarsi di come un uomo adulto possa trarre gioia dalle piccole cose ed essere la più grande popstar di sempre, di come possa estraniarsi dal mondo degli adulti e preferire quello magico dei bambini. Beh credo che queste persone siano cieche o non vogliano vedere un qualcosa che è diverso dal comune pensiero e dalle regole convenzionali.
Un qualcosa di Bello. Semplice. Puro.




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