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Pagine: 1, [2]
criticofan
00domenica 8 maggio 2005 12:40
Re: Re: ...

Scritto da: DIRO© 04/05/2005 19.52
noooooo il codice da Vinci no [SM=x47958]



Beh, ieri sera ho letto tutto d'un fiato le prime 90-100 pagine, e mi sembra piuttosto avvincente. Molto istruttivo, tra l'altro, per quanto riguarda la simbologia religiosa. Argomento affascinante.

p.s.
Il personaggio della crittologa mi sta sulle palle da subito. Poco convincente. Sarà mica il solito personaggio femminile inserito a forza per aggiungere un po' di inutile rosa alla storia, eh...?
DIRO©
00lunedì 9 maggio 2005 12:38
Re: Re: Re: ...

Scritto da: criticofan 08/05/2005 12.40


Beh, ieri sera ho letto tutto d'un fiato le prime 90-100 pagine, e mi sembra piuttosto avvincente. Molto istruttivo, tra l'altro, per quanto riguarda la simbologia religiosa. Argomento affascinante.

p.s.
Il personaggio della crittologa mi sta sulle palle da subito. Poco convincente. Sarà mica il solito personaggio femminile inserito a forza per aggiungere un po' di inutile rosa alla storia, eh...?


quello che intendevo io, è che questo romanzo è super osannato ma non è nulla di più che un libro alla Ken Follet... bellino avvincente ma nulla più..anche un po scontato...anche se ammetto che non ho finito di leggerlo[SM=g27825] son arrivato a più di metà della versione in madre lingua ma era un pò troppo noioso....

p.s. te l'avevo detto io di Faletti [SM=g27816]
SmoothCriminal
00lunedì 9 maggio 2005 12:48
Re: Re: Re: Re: ...

Scritto da: DIRO© 09/05/2005 12.38

quello che intendevo io, è che questo romanzo è super osannato ma non è nulla di più che un libro alla Ken Follet... bellino avvincente ma nulla più..anche un po scontato...anche se ammetto che non ho finito di leggerlo[SM=g27825] son arrivato a più di metà della versione in madre lingua ma era un pò troppo noioso....

p.s. te l'avevo detto io di Faletti [SM=g27816]



che hai contro Ken Follet ??? [SM=g27820]
DIRO©
00lunedì 9 maggio 2005 13:00
Re: Re: Re: Re: Re: ...

Scritto da: SmoothCriminal 09/05/2005 12.48


che hai contro Ken Follet ??? [SM=g27820]

ti deve piacere il genere, il suo modo di scrivere non mi appaga per nulla. tutto qui[SM=x47937] manco Wilbur Smith di autori contemporanei mi piace..... però adoro Stephen King[SM=g27837]
criticofan
00giovedì 12 maggio 2005 17:56
Re: Re: Re: ...

Scritto da: criticofan 08/05/2005 12.40


Beh, ieri sera ho letto tutto d'un fiato le prime 90-100 pagine, e mi sembra piuttosto avvincente. Molto istruttivo, tra l'altro, per quanto riguarda la simbologia religiosa. Argomento affascinante.

p.s.
Il personaggio della crittologa mi sta sulle palle da subito. Poco convincente. Sarà mica il solito personaggio femminile inserito a forza per aggiungere un po' di inutile rosa alla storia, eh...?



Finito.
Avvincente, scritto in modo furbo e senza punti morti(non riuscivo a smettere di leggere);ma, come spesso capita, perde smalto nel contorto e inverosimile finale, un po' troppo sbrigativo e anche un tantino prevedibile; voto: 7,5
-Fra Tac-
00venerdì 13 maggio 2005 17:06
Re: Re: Re: Re: Re: Re: ...

Scritto da: DIRO© 09/05/2005 13.00
ti deve piacere il genere, il suo modo di scrivere non mi appaga per nulla. tutto qui[SM=x47937] manco Wilbur Smith di autori contemporanei mi piace..... però adoro Stephen King[SM=g27837]



Il suo modo di scrivere (Follett) puo' non piacere, pero' è oggettivamente di altissimo livello: quasi tutti i suoi libri sono articolati e raccontati in maniera quasi principesca.Semplice, ma allo stesso tempo mai scontato, con una superba abilità nella descrizione di luoghi e avvenimenti..lasciando sempre quel pizzico di indefinibilità che suggestiona il lettore.

Riesce, insomma, ad immedesimare l'autore nella storia e nel personaggio, ed a tramutare (quasi sempre) una storia anche banale in un ottimo lavoro.

Fermo restando che, negli ultimi anni, ha a mio avviso avuto un approccio troppo "commerciale" alla stesura dei suoi libri..come dire, la quantità a discapito della qualità, ma tant'è.

Stephen King, per contro, puo' essergli superiore come fertilità immaginativa, idee e quant'altro: tuttavia pecca, a mio avviso, nella stesura dei suoi lavori.

Ho letto, "il miglio verde" e francamente sono rimasto delusissimo. Scontato, scritto in modo banale, King dice chiaro e tondo subito che cosa succederà, lasciando la suspance in altre dimensioni.
Un raro caso di film che supera il libro, e non viceversa.
Leggero' comunque altri suoi lavori per farmi un'idea, in quanto un solo libro non puo' dare un'idea sufficientemente precisa.[SM=g27823]
criticofan
00sabato 14 maggio 2005 15:05
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: ...

Scritto da: -Fra Tac- 13/05/2005 17.06


Stephen King, per contro, puo' essergli superiore come fertilità immaginativa, idee e quant'altro: tuttavia pecca, a mio avviso, nella stesura dei suoi lavori.

Ho letto, "il miglio verde" e francamente sono rimasto delusissimo. Scontato, scritto in modo banale, King dice chiaro e tondo subito che cosa succederà, lasciando la suspance in altre dimensioni.
Un raro caso di film che supera il libro, e non viceversa.
Leggero' comunque altri suoi lavori per farmi un'idea, in quanto un solo libro non puo' dare un'idea sufficientemente precisa.[SM=g27823]



Io credo, invece, che King non abbia rivali proprio nell'arte del racconto; nessuno come lui riesce a tenermi incollato alle pagine di un libro, o a rendere interessanti argomenti di cui, abitualmente, non mi frega una cippa (la vita nei campus americani durante la guerra del Vietnam, per esempio, in "Cuori di Atlantide";).
"Il miglio verde" non mi sembra affatto scritto in modo banale; la tecnica del flash-back è tutt'altro che scontata e la storia è, a mio avviso, bellissima e toccante. Senza tenere conto che non si tratta di un romanzo standard, bensì di un'opera "a puntate".

Cmq ognuno ha le sue preferenze "letterarie" - come in ogni campo - e se vuoi approfondire King ti consiglio i suoi due capolavori assoluti: "L'ombra dello scorpione" e "IT".Nulla a che vedere con i mediocri film tv che ne sono stati tratti.
Ma forse è meglio che ti scaldi con il più breve - ma cmq eccellente - "Shining", da cui è stato tratto il celebre film di Kubrik.
-Fra Tac-
00sabato 14 maggio 2005 15:51
in effetti..
nella mia lista dei buoni propositi c'era quello di farmi una cultura "Kingiana". Fin'ora ho letto "il miglio verde" e"IT", e francamente nessuno dei due mi ha appassionato più di tanto (cosa che invece, per quanto riguarda il miglio verde, è successa con il film...ma si sa, tutto quello che tocca Tom Hanks diventa oro!)

E' pur vero che, tra il lavoro originale e quello che arriva a noi, c'è di mezzo una traduzione. Bisognerebbe conoscere sufficientemente bene l'inglese e leggersi la versione originale per avere un quadro ancora più preciso.

Comunque, Il miglio Verde (mi rivolgo a CriticoFan) mi sembra scritto male per diversi motivi:

1- Sin dalle prime battute si intuirà come andrà a finire (anche perchè il protagonista della narrazione lo dice chiaramente, cosi' come dice chiaramente nel corso della lettura la fine che faranno i vari Brutal, Terwilliger, ecc). Questa sorta di meccanismo "inverso" puo' lasciare perplessi, sopratutto quando generalmente la cosa non avviene.

2- Il carattere di alcuni personaggi fatica a venire fuori. Ad esempio, tutti gli altri secondini non vengono inquadrati in modo netto e preciso dall'autore, ma rimangono un po' "fluttuanti, nell'ombra", anche se la cosa potrebbe essere voluta.

3- Premetto di aver letto il libro dopo aver visto il film. i Dialoghi nel libro (tipo quello iniziale tra Coffey e Edgecombe) mi sembrano "forzati", privi di quella naturalezza invece presentissima nella versione cinematografica.

4- le scene che dovrebbero essere "toccanti", sulla carta nsulla carta mi pare perdano di significato: sono raccontate un po' troppo frettolosamente, in modo confusionario...


C'è da dire, pero', che la tecnica del flashback è geniale, in quanto rende molto bene l'idea del "ricordo," su questo non c'è dubbio.
sery84
00sabato 14 maggio 2005 16:34
-Fra Tac- ti consiglio di risparmiarti gli altri libri di King. E' un mediocre scrittore, realmente. Lontanissimo da quei libri che lo hanno reso celebre, anche se cmq non erano proprio i migliori libri in circolazione..., scrive mooooolto frettolosamente e lo ammette, spesso non controlla neppure la correttezza dei riferimenti storici, ecc...
Forse siamo penalizzati dalla traduzione in italiano, ma secondo me King non è tutta sta' bravura.
Il suo merito sono le storie, che seppur scritte così così, sono cmq originali.
criticofan
00sabato 14 maggio 2005 17:59
Re: in effetti..

Scritto da: -Fra Tac- 14/05/2005 15.51
nella mia lista dei buoni propositi c'era quello di farmi una cultura "Kingiana". Fin'ora ho letto "il miglio verde" e"IT", e francamente nessuno dei due mi ha appassionato più di tanto (cosa che invece, per quanto riguarda il miglio verde, è successa con il film...ma si sa, tutto quello che tocca Tom Hanks diventa oro!)

E' pur vero che, tra il lavoro originale e quello che arriva a noi, c'è di mezzo una traduzione. Bisognerebbe conoscere sufficientemente bene l'inglese e leggersi la versione originale per avere un quadro ancora più preciso.

Comunque, Il miglio Verde (mi rivolgo a CriticoFan) mi sembra scritto male per diversi motivi:

1- Sin dalle prime battute si intuirà come andrà a finire (anche perchè il protagonista della narrazione lo dice chiaramente, cosi' come dice chiaramente nel corso della lettura la fine che faranno i vari Brutal, Terwilliger, ecc). Questa sorta di meccanismo "inverso" puo' lasciare perplessi, sopratutto quando generalmente la cosa non avviene.

2- Il carattere di alcuni personaggi fatica a venire fuori. Ad esempio, tutti gli altri secondini non vengono inquadrati in modo netto e preciso dall'autore, ma rimangono un po' "fluttuanti, nell'ombra", anche se la cosa potrebbe essere voluta.

3- Premetto di aver letto il libro dopo aver visto il film. i Dialoghi nel libro (tipo quello iniziale tra Coffey e Edgecombe) mi sembrano "forzati", privi di quella naturalezza invece presentissima nella versione cinematografica.

4- le scene che dovrebbero essere "toccanti", sulla carta nsulla carta mi pare perdano di significato: sono raccontate un po' troppo frettolosamente, in modo confusionario...


C'è da dire, pero', che la tecnica del flashback è geniale, in quanto rende molto bene l'idea del "ricordo," su questo non c'è dubbio.



Probabilmente sono accecato dalla mia ammirazione verso King, ma io non ho riscontrato tutte queste pecche nella lettura del "Miglio"; nulla mi è sembrato scontato, e le scene che "dovrebbero essere toccanti" mi hanno, effettivamente, toccato.
Non credo che tra gli scopi del libro ci fosse il "finale a sorpresa", cosa che raramente riesce nei thriller, e "Il miglio verde" non è un thriller; anche ne "Il codice Da Vinci", giusto per fare un esempio, il finale è tutt'altro che sorprendente; come tu dici nel "Miglio" tutto è volutamente anticipato sin dall'inizio.
In ogni caso, il film è una delle più belle trasposizioni cinematografiche kinghiane (il merito non è tanto di Hanks, cmq grandioso come sempre, ma del regista Rob Reiner, che aveva giàmesso su pellicola in modo eccellente anche "Stand by me" e "Misery")

Beh, Sery, definire King uno scrittore mediocre a mio avviso è assurdo e "snobistico"; è l'unico scrittore che riesce a tenermi incollato alle pagine anche quando è visibilmente sottotono (vedi "Il mucchio d'ossa") e racconta poco e niente di concreto(vedi "Buik8"). Sicuramente i suoi anni d'oro sono finiti, ma sfido chiunque a rimanere a standard così elevati (sia dal punto di vista artistico - nei limiti del genere di cui scrive - che commerciale) per tanto tempo (e tanti, tanti libri) senza perdere un po' di smalto.

Non seguire il consiglio di Sery, almeno "L'ombra dello scorpione" leggilo, è un vero capolavoro, anzi Capolavoro.
sery84
00sabato 14 maggio 2005 18:09
Re: Re: in effetti..

Scritto da: criticofan 14/05/2005 17.59


Probabilmente sono accecato dalla mia ammirazione verso King, ma io non ho riscontrato tutte queste pecche nella lettura del "Miglio"; nulla mi è sembrato scontato, e le scene che "dovrebbero essere toccanti" mi hanno, effettivamente, toccato.
Non credo che tra gli scopi del libro ci fosse il "finale a sorpresa", cosa che raramente riesce nei thriller, e "Il miglio verde" non è un thriller; anche ne "Il codice Da Vinci", giusto per fare un esempio, il finale è tutt'altro che sorprendente; come tu dici nel "Miglio" tutto è volutamente anticipato sin dall'inizio.
In ogni caso, il film è una delle più belle trasposizioni cinematografiche kinghiane (il merito non è tanto di Hanks, cmq grandioso come sempre, ma del regista Rob Reiner, che aveva giàmesso su pellicola in modo eccellente anche "Stand by me" e "Misery")

Beh, Sery, definire King uno scrittore mediocre a mio avviso è assurdo e "snobistico"; è l'unico scrittore che riesce a tenermi incollato alle pagine anche quando è visibilmente sottotono (vedi "Il mucchio d'ossa") e racconta poco e niente di concreto(vedi "Buik8"). Sicuramente i suoi anni d'oro sono finiti, ma sfido chiunque a rimanere a standard così elevati (sia dal punto di vista artistico - nei limiti del genere di cui scrive - che commerciale) per tanto tempo (e tanti, tanti libri) senza perdere un po' di smalto.

Non seguire il consiglio di Sery, almeno "L'ombra dello scorpione" leggilo, è un vero capolavoro, anzi Capolavoro.



Non faccio la snob... ho smesso di leggere King dopo "Il miglio Verde", bel libro, ma con molte pecche come dice FraTac, un po' troppe per essere un bestseller.

Lo so che è bravissimo a vendere i libri e a cercae di mantenere un livello decente nonostante questi siano commerciali, ma se non ci fosse scritto Stephen King sopra a quei libri, non venderebbero molto.
Mi tolgo il cappello davanti alla sua inventiva, ma per il resto c'è di meglio decisamente.
-Fra Tac-
00sabato 14 maggio 2005 18:11
Beh, che dire..
E' vero che King (a mio avviso) ha delle pecche, tuttavia è innegabile che il suo lavoro lo sa fare, e pure bene.
Poi, sinceramente, credo che a certi livelli diventi solo una questione di gusti, in quanto Scrittori del calibro di Stephen, Ken Follett, ecc, stabiliscono standard oggettivi che sono altissimi...ripeto, gusti.

Sery, diciamo che abbiamo grossomodo la stessa opinione relativamente a King..pero' leggere anche altri avori non puo' che giovare.[SM=g27817]

Comunque seguiro' i consigli di Critico, in quanto è decisamente meglio poter dire la propria quando si conosce bene un'argomento!



[SM=g27811]

[Modificato da -Fra Tac- 14/05/2005 18.13]

[Modificato da -Fra Tac- 14/05/2005 18.14]

Pitonti
00domenica 15 maggio 2005 16:07
"Le 120 giornate di sodoma" del marchese de Sade...
non lo leggete se siete sensibili
criticofan
00domenica 15 maggio 2005 16:20
Re: Re: Re: in effetti..

Scritto da: sery84 14/05/2005 18.09


, ma se non ci fosse scritto Stephen King sopra a quei libri, non venderebbero molto.
.



Falso. A metà carriera mise in atto l'esperimento "Richard Bachman", proprio per verificare se il suo nome non fosse diventato l'unica ragione per cui i suoi libri vendevano, e diede alle stampe alcuni libri sotto pseudonimo. Andarono benissimo.
E cmq, SE non ci fosse stato scritto Michael Jackson, nemmeno "Invincible" sarebbe riuscito a vendere quello che ha venduto. Che vuol dire?
sery84
00domenica 15 maggio 2005 17:09
Re: Re: Re: Re: in effetti..

Scritto da: criticofan 15/05/2005 16.20


Falso. A metà carriera mise in atto l'esperimento "Richard Bachman", proprio per verificare se il suo nome non fosse diventato l'unica ragione per cui i suoi libri vendevano, e diede alle stampe alcuni libri sotto pseudonimo. Andarono benissimo.
E cmq, SE non ci fosse stato scritto Michael Jackson, nemmeno "Invincible" sarebbe riuscito a vendere quello che ha venduto. Che vuol dire?



Ah questo non lo sapevo! Grazie per l'info, andrò a vedere questi libri di "richard bachman".

Totalmente d'accordo su Invincible.

Mi sono espressa male credo, intendo che "alcuni" libri di king sono al di sotto dei loro predecessori, che secondo me cmq sono stati lodati troppo a volte, anche perchè "ora" è "costretto" a scrivere molto e in fretta, lo ha ammesso anche lui.
Questi libri vendono molto pechè c'è il nome dell'autore che da fiducia al lettore....e forse perchè sono di tendenza, in questo caso venderebbero comunque.

Per FratTac: si hai ragione, è meglio se leggi qualche altro libro di King, così ti potrai fare una tua idea personale sull'autore. Leggi i libri consigliati da Critico, sono i migliori. Comunque sappi che la mia opinione su King è molto personale e contraria a quella che hanno la maggior parte delle persone.
setolo
00domenica 15 maggio 2005 19:34
Re: Re: Re: Re: in effetti..

Scritto da: criticofan 15/05/2005 16.20


Falso. A metà carriera mise in atto l'esperimento "Richard Bachman", proprio per verificare se il suo nome non fosse diventato l'unica ragione per cui i suoi libri vendevano, e diede alle stampe alcuni libri sotto pseudonimo. Andarono benissimo.
E cmq, SE non ci fosse stato scritto Michael Jackson, nemmeno "Invincible" sarebbe riuscito a vendere quello che ha venduto. Che vuol dire?



grande spider[SM=g27811]
sery[SM=x47979]
sery84
00domenica 15 maggio 2005 20:07
Per Critico: ecco le info che ho trovato sulla rete

Ho trovato i libri Bachman...sono 3
Ossesione 1977
The Long Walk 1978
The Running Man 1980

Ma viene presto scoperto e abbandona subito lo pseunonimo.

I libri venderanno bene sopratutto dopo che si è scoperto che Bachman è King.
I libri non sono tra quelli recenti di King.

E' tutto corretto?



setolo
00domenica 15 maggio 2005 20:09
hai già sbagliato

5 libri

Rage - 1977
The Long Walk - 1979
Roadwork - 1981
The Running Man - 1982
Thinner - 1984
setolo
00domenica 15 maggio 2005 20:13
c'è anche the regulators 1996
criticofan
00lunedì 16 maggio 2005 09:38
Re: Re: Re: Re: Re: in effetti..

Scritto da: sery84 15/05/2005 17.09


Ah questo non lo sapevo! Grazie per l'info, andrò a vedere questi libri di "richard bachman".

Totalmente d'accordo su Invincible.

Mi sono espressa male credo, intendo che "alcuni" libri di king sono al di sotto dei loro predecessori, che secondo me cmq sono stati lodati troppo a volte, anche perchè "ora" è "costretto" a scrivere molto e in fretta, lo ha ammesso anche lui.
Questi libri vendono molto pechè c'è il nome dell'autore che da fiducia al lettore....e forse perchè sono di tendenza, in questo caso venderebbero comunque.

Per FratTac: si hai ragione, è meglio se leggi qualche altro libro di King, così ti potrai fare una tua idea personale sull'autore. Leggi i libri consigliati da Critico, sono i migliori. Comunque sappi che la mia opinione su King è molto personale e contraria a quella che hanno la maggior parte delle persone.



Sul fatto che il King di oggi stia diventando un pallido riflesso del King degli anni d'oro non ci piove. Ma, come ho già detto, credo che sia comprensibile. E penso che tra breve si ritirerà, le voci corrono da tempo.
Che dire, se il cognome KING basta a vendere gli attuali libri "sotto tono", beh, significa che tale fiducia da parte dei fan se l'è meritata pienamente in tutti questi anni di carriera.
criticofan
00lunedì 16 maggio 2005 09:40
Re:

Scritto da: sery84 15/05/2005 20.07
Per Critico: ecco le info che ho trovato sulla rete

Ho trovato i libri Bachman...sono 3
Ossesione 1977
The Long Walk 1978
The Running Man 1980

Ma viene presto scoperto e abbandona subito lo pseunonimo.

I libri venderanno bene sopratutto dopo che si è scoperto che Bachman è King.
I libri non sono tra quelli recenti di King.

E' tutto corretto?






Sicuramente dopo la ristampa con il cognome KING le vendite saranno aumentate. Logico.
Ma furono soddisfacenti da subito, insieme al plauso della critica. Specie per "La lunga marcia" (lo consiglio!) e "The running man" (da cui è stato molto liberamente tratto "L'implacabile" con Schwarzenegger)
sery84
00lunedì 16 maggio 2005 09:43
Re: Re:

Scritto da: criticofan 16/05/2005 9.40


Sicuramente dopo la ristampa con il cognome KING le vendite saranno aumentate. Logico.
Ma furono soddisfacenti da subito, insieme al plauso della critica. Specie per "La lunga marcia" (lo consiglio!) e "The running man" (da cui è stato molto liberamente tratto "L'implacabile" con Schwarzenegger)



Allora andrò a leggicchiare anche "la lunga marcia", grazie delle info.
setolo
00lunedì 16 maggio 2005 12:34
Dai confini con il Canada sino a Boston a piedi, senza soste. Una sfida mortale, con un regolamento implacabile, per cento volontari: un passo falso, una caduta, un malore.., e si viene abbattuti. Ma chi riesce a tagliare il traguardo otterrà il Premio. Tra i partecipanti, fra cui spicca il sedicenne Garraty, si creano rapporti di sfida, di solidarietà e di lucida follia, lungo il terribile percorso scandito dagli incitamenti della folla assiepata ai margini della strada. Un incubo 'on the road' che solo King (Richard Bachman) poteva concepire...
criticofan
00martedì 24 maggio 2005 10:38
Angeli e demoni
Ho finito ieri sera questo prequel/fotocopia del più noto "Il codice Da Vinci". Con tutti i suoi limiti (la somiglianza con il Codice è a tratti imbarazzante) è sicuramente altrettanto avvincente (forse di più, l'ho letto in tre o quattro giorni), ben scritto e il finale è anche meno scontato.
Consigliato a chi ha apprezzato il Codice.

Ora iniziero "I segreti del Codice", un saggio che, partendo dalle vicissitudini del prof. Langdon del noto libro di Dan Brown, approfondisce gli interessanti argomenti qui trattati, dall'Oscurantismo della Chiesa cattolica, al Femminino sacro, alla simbologia pagana deturpata dalla chiesa ecc. ecc.
setolo
00sabato 28 maggio 2005 18:33
ho letto 3 libri in un mese...
mai successo in vita mia...
sto impazzendo?[SM=x47978]
HENRY89MJthe king of pop
00domenica 29 maggio 2005 11:12
io ho finito di legere i promessi appena in tempo a scuola...
mentre ieri mi è arrivato il libro "the jacksons-my family"
scritto dalla mamma di mike che parla del rapporto cn i figli, di mike di certia spetti della loro vita privata arrichito con tante foto...
qulacuno l'ha già letto o ne ha sentito parlare?
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