Sintesi della dichiarazione della difesa (avvocato Chernoff)
Ha detto che le prove mostreranno che MJ aveva inghiottito 8 pillole da 2 mg di lorazepam, che si è auto-iniettato una dose di propofol che ha creato la "tempesta perfetta" che lo ha ucciso.
Dice che non c'era modo di salvarlo. E' morto subito. Ha detto che la morte di Michael è dipesa da Michael, non da Murray.
Jackson non si esibiva da 10 anni e aveva bisogno di fare questi show.
Questo era il suo show, sarebbe dovuta essere il suo ricordo, aveva bisogno di farli.
Era uno show ambizioso, era previsto anche un progetto di film e Thriller in 3D, MJ aveva 50 anni e quello che doveva fare era completare questo show. Il problema è che non sarebbe mai stato in grado di fare questi show nonostante tutto il suo talento e sapeva di aver bisogno di aiuto e nella primavera del 2009 MJ ha cercato questo aiuto.
Nel 2008 MJ si è incontrato con MJ a Las Vegas con AEG. MJ disse che era stanco, voleva solo una casa per lui e i suoi figli. A gennaio 2009 si è incontrato di nuovo con Phillips e Gongaware e firmò il contratto. Phillips dirà che MJ era nervoso, era preoccupato che non si vendessero i biglietti. I biglietti andarono in prevendita sold out e gli show furono portati a 50. E MJ acconsentì a 50 show a due condizioni: una casa per lui e i suoi figli e uno show residente.
In marzo 2009 fece l'annuncio.
Nel frattempo il dott. Murray aiutava i suoi pazienti. Lui non è un dottore per le celebrità, è un cardiologo, ha due studi, uno a Houston e uno a Las Vegas. Ecco chi è.
Si è detto che è una persona avida. Faranno sentire pazienti che testimonieranno che bravo dottore è, persone salvate dal dottor Murray (racconta di alcuni casi)
Racconta questo perché i giurati devono sapere tutta la storia, e loro forniranno queste informazioni. MJ, conosciuto nel 2006, è l'unica celebrità che conosce, il suo bodyguard lo conosceva perché aveva curato suo padre. Lui e MJ divennero amici, MJ condivideva confidenze e progetti con lui (Murray si sta commuovendo).
In due occasioni MJ disse al Dr Murray che aveva l'ansia e problemi a dormire. Walgren non l'ha detto ma MJ non aveva l'insonnia, aveva una malattia. MJ aveva un'assoluta, totale impossibilità a dormire, non per minuti, non per ore, per giorni.
Il 27 giugno 2009, due giorni dopo la morte di MJ, Murray e lui e l'altro avvocato si sono incontrati con i detective della polizia. Racconta che è stato spostato l'orario del meeting, l'unica cosa che avevano deciso loro insieme al luogo, perché avevano il volo. Dice ai giurati che Murray ha risposto a tutte le domande e che ha detto ai detective che non sapeva chi aveva ucciso MJ, che voleva saperlo. (ci sono varie obiezioni della procura, il giudice le accetta).
Murray ha detto ai detective che è stato MJ a chiedere il propofol, che gli ha detto che era l'unico modo per lui per dormire, che l'aveva già preso, che ne aveva bisogno, che lo chiamava latte. Gli ha detto che MJ gli ha spiegato come somministrarlo, che ci voleva la lidocaina per prevenire il bruciore. Gli ha detto che l'avrebbe usato con o senza di lui e allora ha accettato di aiutare MJ a dormire, ha accettato di fornirgli il propofol.
Murray ha fornito il propofol a MJ per due mesi, in questi due mesi ha dormito, si è alzato e ha vissuto la sua vita, ha lavorato e fatto quello che doveva fare.
Murray ha detto sempre a MJ che non poteva continuare a usare il propofol, che si doveva trovare un altro modo per farlo dormire. La quantità che gli ha somministrato è quella che ha dichiarato, non di più. Gli altri medicinali glieli ha dati per togliergli l'abitudine al propofol e farlo dormire naturalmente.
Tre giorni della prima della morte
MJ ha accettato che Murray lo disintossicasse dal propofol. Di solito gli dava 50 mg, il 22 gli ha dato Lorazepam e Midazolam e 25 mg di propofol e MJ ha dormito e il giorno dopo è andato al lavoro. Il giorno dopo non gli ha dato propofol ed ha dormito, solo midazolam e lorazepam. La notte in cui è morto il piano era di non dargli propofol, solo midazolam e lorazepam. Ma lui non dormiva, e Murray per dieci ore si è rifiutato di dargli il propofol. Alle 10 MJ ha cominciato a chiedere il propofol, perché non dormiva. Lui non capiva perché non dormisse.
In questo processo mostreranno alcuni caratteri della personalità di MJ. Sentiremo dai bodyguard che non potevano entrare in casa, sentiremo di alcune situazioni con i familiari, sentiremo di un dottore di Beverly Hills, Arnold Klein, e il trattamento a cui MJ era sottoposto. Klein è un dermatologo, e vedremo dai suoi record medici che MJ andava da lui tre o 4 volte a settimana e durante queste procedure dermatologiche gli venivano fatte iniezioni di demerol, in quantità diverse, anche 100 mg in una settimana.
Avranno un esperto che dirà che Klein ha reso MJ dipendente dal demerol, che in alcuni pazienti genera un'assoluta incapacità a dormire.
Murray non sapeva che MJ riceveva il demerol e lo ha detto agli agenti.
Dice che Walgren ha raccontato del giorno in cui MJ non è riuscito a provare (il 19), ma non ha detto del demerol.
Il 25 dopo 10 ore che non dormiva MJ ha detto a Murray che se non dormiva non poteva completare le prove e quindi non fare gli show e quindi deludere i fans, per cui gli serviva il propofol. Alle 10.40 ha accettato di darglielo, 25 mg iniettati. MJ si è addormentato. Murray ha controllato il polso ed era a posto e ha lasciato la stanza solo quando era tranquillo.
Scopriremo che quando Murray ha lasciato la stanza non c'era propofol nel suo sistema.
Vuole che i giurati capiscano bene come funziona il propofol e cos'è. Dice che avranno un esperto in propofol, conosciuto a livello internazionale, che è stato coinvolto nel protocollo per l'uso del propofol in USA. Dirà cose sul propofol che probabilmente i giurati non hanno mai sentito, tre dettagli:
- il propofol è normalmente usato in intravenosa
- il propofol non è un veleno
- la quantità da 25 a 50 mg non è anestesia, è sedazione, e non ci sono rischi di effetti cardiaci
E' una questione di quantità. Murray ha detto agli investigatori che ha dato a MJ 25 mg di propofol la notte in cui è morto, non una quantità a rischio.