Araba Fenice.
Come un’araba fenice molte volte sei rinato,
dalle Tue ceneri.
Ma questa volta sei morto sul punto della Tua rinascita.
Nel punto in cui Ti mancava così poco per compiere
la Tua risurrezione.
Si poteva evitare questo?
Chissà, ogni giorno mi tormento ancora e tuttora,
vorrei che il tempo tornasse indietro.
Il mio cuore non si da pace, la mia mente Ti raffigura
come una farfalla che ormai è libera da ogni
costrizione che può finalmente librare le sue ali
per poter volare libera nel cielo.
Questa mia sola vana fantasia riesce a lenire
il mio dolore. Ogni cosa che mi ricorda Te
è un tuffo al cuore e i miei occhi s’inumidiscono,
perché le lacrime vorrebbero scendere,
ma sono talmente rosa nell’anima e nel corpo
che piangere diventa faticoso per me.
Non c’è consolazione, né parole di conforto per alleviare
questo senso di vuoto che mi provoca
pensando a Te.