E' morto Steve Jobs

...mi dispiace molto, quando ho sentito la notizia ci sono rimasta male...l'ho sempre considerato uno con una marcia in più, lascia un gran vuoto a parer mio....

Io prima di oggi non sapevo neanche chi fosse, ma tralasciamo dato che vivo sulla luna...comunque mi spiace moltissimo, perchè invece di prendersi i migliori, Dio non si prende chi questo mondo lo sta distruggendo? ):
RIP Steve ♥

Vince una causa contro la Apple,
risarcimento a uno studente vicentino
Un 22enne citò in giudizio il gigante dell'informatica perché il Mac si era rotto un anno dopo l'acquisto e la garanzia non è biennale come prevede la legge italiana


Nils Calasanzio (Galofaro)

VICENZA – Un vicentino ha vinto la causa contro la Apple. Lo studente aveva sfidato il gigante dell’informatica dopo che il suo computer si era rotto e aveva scoperto che la garanzia valeva solo un anno e non due come previsto dalla legge italiana. Era il 2007 quando si era appoggiato all’Adusbef di Vicenza per far valere i suoi diritti. La sentenza di questi giorni, che ha stabilito per il giovane un risarcimento di 5.800 euro, spese legali comprese, è la prima in assoluto di questo genere. C’erano state nello stesso periodo una decina di analoghe segnalazioni nel Veneto ma nessuno dei consumatori era andato avanti con la causa ritenendo che farsi carico delle spese della riparazione fosse meno oneroso.

Non l’ha pensata allo stesso modo Nils Calasanzio, 22 anni, Arzignano, che, assistito dall’avvocato Elisabetta D’Este dell’associazione dei consumatori Ausbef, più per una questione di principio che di danaro, come suo padre gli aveva consigliato, ha sfidato il colosso. Prima ancora che il giudice di pace si esprimesse nel merito la Apple è corsa ai ripari e si è adeguata agli standard italiani garantendo ai consumatori i computer per due anni. Il giudice di pace di Vicenza intanto ha condannato l'azienda del compianto Steve Jobs a pagare al consumatore 1.300 euro, costo sostenuto dallo studente per il computer, una somma analoga di interessi legali, 350 euro per le spese sostenute dal ragazzo per riparare un vecchio pc da utilizzare in sostituzione di quello nuovo non funzionante, e 1.800 euro di spese legali sostenute per la causa.

R.Va
06 ottobre 2011

corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2011/6-ottobre-2011/vince-causa-contro-apple-risarcimento-uno-studente-vicentino--19017447999...

E bene fece 'sto Nils!!!

alla fine quando muore qlk dispiace sempre....in questo caso e morto qlk che dava lavori...

Premesso che a me non piaceva particolarmente lui nè i prodotti Apple, son tendenzialmente d'accordo con chi è "cauto" nella santificazione.

Bravissimo imprenditore, squalo (ma visto il ruolo ci stava), non genio (se non nell'imprenditoria e nel marketing). Non mi torna solo una cosa: chi è che ci ha perduto qualcosa con Jobs?

A me pare che abbia creato tanti posti di lavoro, alcuni ben pagati altri meno, ma ahimè così funzionano le cose (al limite il problema sta nell'ipocrisia).
I consumatori evidentemente apprezzaano il prodotto.

Chi è che è stato danneggiato da Jobs?

Ecco perche' non ho mai creduto alla sua santificazione,non sono mai stata travolta dall'allure di manager potente,perche' mi aspetto sempre che chi fa questo lavoro lo faccia nel rispetto del lavoro e della vita degli operai che concorrono ad elevare il livello dell'azienda e non fottendomene altamente e trattandoli come cose al pari di quelle da produrre.Rarronno caro,non e' che non ci abbia perso nessuno,ci hanno perso tutti quelli che hanno avuto la vita rovinata da chi si e' preso solo le sue gratificazioni,la fama e la gloria ed ha lasciato agli altri una vita disperata tanto da desiderare di farla finita!
Dal fattoquotidiano.it:




"Cina, suicidi e incidenti mortali
nella fabbrica Apple di Shenzhen

Un'inchiesta pubblicata dal New York Times riporta in primo piano le condizioni dei lavoratori che assemblano gli iPad e gli iPhone per conto della Apple in Cina, tra turni massacranti e lavoro minorile



“La Apple ha fatto molti progressi per migliorare le fabbriche negli ultimi anni, dotando i fornitori di un codice di condotta che definisce le norme in materia di lavoro, misure di sicurezza e altre regole”: si difende così la società di Cupertino, dopo che 13 dipendenti si sono tolti la vita solo nel 2010 nella fabbrica elettronica Foxconn di Shenzhen (Cina). Orari di lavoro eccessivi, minori tra i lavoratori, nessuna considerazione per le condizioni di salute e per i materiali nocivi utilizzati nella produzione. Sono queste le condizioni dei lavoratori che assemblano gli iPad e gli iPhone in quelle zone, secondo una lunga inchiesta pubblicata dal New York Times.

Le accuse però non sono nuove. L’articolo parte dall’esplosione del maggio scorso in una fabbrica della Foxcom a Chengdu, nel sud della Cina, in cui morirono almeno due persone, e molte altre rimasero ferite. Ma quello non fu l’unico episodio, ricorda il Nyt. Due anni fa, 137 operai in una fabbrica di fornitori della Apple rimasero feriti dopo che gli fu ordinato di usare una sostanza chimica per pulire gli schermi dell’iPhone. Nel maggio 2010, Li Hai, diciannovenne, dopo un mese e mezzo dall’assunzione si è gettato dal tetto di uno dei padiglioni del complesso. Ma i dirigenti hanno sempre minimizzato l’accaduto, parlando di un’epidemia di “delusioni d’amore.

Il quotidiano ha descritto nei dettagli anche la durata dei turni del personale, fino a 24 ore, sei giorni su sette, 12 ore per turno, punizioni per i ritardatari, costretti a scrivere umilianti lettere di scuse, dormitori affollati all’inverosimile. L’azienda fondata da Steve Jobs, ha varato in passato un codice di condotta che vieta di servirsi di aziende che impongono metodi di lavoro disumani. Ma, dai rapporti che la stessa società di Cupertino ha reso pubblici, risulta che dal 2007 oltre la metà dei fornitori ha violato almeno una delle norme previste dal codice."

rossijack, 26/01/2012 22.29:

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Rarronno caro,non e' che non ci abbia perso nessuno,ci hanno perso tutti quelli che hanno avuto la vita rovinata da chi si e' preso solo le sue gratificazioni,la fama e la gloria ed ha lasciato agli altri una vita disperata tanto da desiderare di farla finita!

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Sapevo di questa storia. Ti confesso che l'ipocrisia Apple mi è sempra stata un po' sullo stomaco. Si vantavano di fare imprenditoria etica, ma poi appaltavano alla Foxconn che non era certo famosa per trattare bene i propri dipendenti.

Ma, secondo me, in questo caso non hanno si può dire che siano stati danneggiati.
Anche a me spessissimo è capitato di trovarmi male sul lavoro; ma poi mi rispondevo (a) l'ho scelto io; (b) posso andarmene quando voglio.
Evidentemente ritenevo con pragmatismo che l'alternativa, non lavorare o gudagnare di meno, fosse peggio. O forse non avevo il coraggio di lasciare. A quel punto mi son dato la risposta che tutto dipendeva dalle mie scelte.

Senza ovviamente voler paragonare la loro condizione alla mia, ritengo che lo stesso valga per gli operai che fanno i prodotti Apple. La loro alternativa, che può essere la campagna cinese o la disoccupazione in città, è evidentemente peggio.
Salvo ovviamente che non siano costretti a lavorare li, allora il discorso cambia completamente.

Poi, tragicamente, l'obbiettivo di far uscire della gente dalla povertà passa anche da queste fasi. E' successo anche a noi, ma grazie al mazzo che si son fatti i nostri genitori e nonni siamo diventati un paese avanzato e abbastanza ricco.
Poi la nostra classe dirigente ha imboccato la strada per la rovina, ma questo è un altro discorso.