E chi lo avrebbe mai detto... (in corso). Rating: rosso

Ultimo Aggiornamento: 02/05/2013 21:00
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23/11/2011 17:22
 
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CAPITOLO 34





“Avanti liberati... ti tengo io tesoro, tranquilla”
Continui conati di vomito la facevano contorcere a terra, gli tenevo la fronte sudata saldamente stretta tra le mani mentre cercava di dirmi qualcosa.
“ Diana, tranquilla...ci sono qui io...se ti liberi dopo ti sentirai anche meglio...” ecco che sprofondava il suo viso nel water...
Ero corsa a casa sua, dovevo vederla...sentirla in quelle condizioni mi aveva fatto venire il cuore piccolo piccolo. Non potevo lasciarla sola, non dopo tutto quello che aveva fatto per me, non dopo tutte le serate i pomeriggi che aveva passato con me per tenermi compagnia aiutandomi piano piano ad uscire dalla depressione. Mi ero completamente affidata a lei essendo allo stesso tempo consapevole che anche lei sta attraversando un brutto periodo, la separazione con Carlo la stava logorando dentro inoltre da un po di mesi aveva una relazione extraconiugale da tenere segretissima agli occhi di tutti, soprattutto della regina Elisabetta che la teneva costantemente sotto controllo....non so se amava veramente quell'uomo, forse era solo smania di riuscirsi a sentirsi desiderata da qualcuno, cosa che non aveva mai provato in vita sua, cercava attenzioni nel sesso e quest'uomo sembrava dargliene.
Anche lei come me era stufa delle etichette, stufa della vita da reclusa che conduceva, stufa di essere mal vista dalla famiglia di suo marito, stufa di dover crescere due figli mentre suo marito la tradiva con un altra...era esplosa, non aveva più resistito e aveva chiesto la separazione...e ora era qui, uccisa di dolore che vomitava per tutto l'alcol che aveva ingerito, forse per cercare di attenuare il dolore che la opprimeva dentro....e dio solo lo sa quanto la capivo...
La porto sul divano mentre gli prendo un bicchiere di acqua...torno nel caldo salotto della sua casa.
“ Tieni bevi un po...dopo ti faccio un po di te”.
Prende il bicchiere e si bagna appena le labbra, poi porta la testa indietro fissando il soffitto...
“Perchè Anna ? ...perchè tutto questo dolore? Perchè non mi lasciano in pace?”
“ Devi essere forte...ti ricordi quando mi dicevi che prima o poi sarebbe passato tutto ? Ecco, accadrà la stessa cosa a te...fa male, non posso dirti una bugia...io ancora sento il suo profumo sui miei vestiti...ma nella vita bisogna andare avanti...non ci si può fermare...”
“ Mi sento....vecchia!”
“ Quanto ti capisco....29 anni e sentirsi un ottantenne...”
“ Già...”
“ Devi pensare a te e ai tuoi figli...tutto piano piano si sistemerà....fidati!”
“ Quella strega vuole portarmi via anche i bambini !!”
“ Non lo farà, sei la madre ! Decidi tu cosa è giusto o sbagliato per loro...tua suocera non ha voce in capitolo su questo...”
“ Magari fosse così...comunque, grazie che sei venuta...ne avevo proprio bisogno di parlare con qualcuno...” mi sorride stanca in volto.
“ Farei qualsiasi cosa...non mi va nemmeno di lasciarti sola questa notte...”
“ Non c'è bisogno che rimani, non voglio darti altro fastidio...”
“ Non lo dire neanche per scherzo , rimango con te fin che non ti riprenderai proprio come hai fatto tu! Ci rimetteremo in piedi insieme Diana ! Ce la faremo, tutte e due insieme ci rifaremo una vita...è un promessa...non possiamo smettere di vivere ora !”
Gli stringo la mano mentre la guardo dritta negli occhi cercando di trasmettergli un po di forza.



Los Angeles


Si era materializzata nella stanza come l'ultimo dei miei pensieri. Mi avevano detto che voleva incontrarmi e così è accaduto, ho accettato di vederla per parlare di lavoro...ma ammetto che mentre la guardavo pensavo ad altro.
Non potei fare a meno di notare la somiglianza tra lei e Anna....stessa piccola statura, minute, quell'occhio penetrante e anche un po di sfida che aveva lei, lo stesso con cui mi guardava sempre...per un attimo è come se la rividi davanti a me...mentre si toccava una ciocca dei suoi capelli biondi.
Si capisce sempre dopo quando ti mancano le persone...nonostante sia convinto di non amarla più.
Lisa Marie Presley, era questo il nome che mi frullava in testa ora mentre la scurity mi stava portando allo stadio per le prove mattutine del tour che avevo ricominciato da due mesi.
“ A che pensi Applehead !!”
Mi giro di scatto appena sento la sua voce.
“ A nulla....quasi dimenticavo, alla fine hai fatto colazione con tua madre questa mattina ?”
“ Si si...”
Era Jordan Chandler, un mio nuovo amico....lui e sua madre avevano accettato di seguirmi in tour e io ero contentissimo di poter passare un po di tempo con lui. Lo aiutavo anche con le cure che era costretto a fare per la sua terribile malattia...stavo bene con lui...lo sentivo come se fosse figlio mio e ciò mi piaceva da morire...il suo vero padre non c'era mai e c'erano sicuramente dei problemi tra lui e la madre di Jordan che ogni tanto veniva a sfogarsi con me. Mi piaceva averti tutti e due accanto, mi sembrava di avere una nuova famiglia e se potevo regalare un sorriso di più a lui ero contentissimo di farlo. Me lo portavo ovunque e lui sembrava entusiasta di seguirmi.
“ E' carina Lisa lo sai ?” mi dice schietto.
“ Vedo che ti sei interessato alla cosa !ahahahahha”
“ Le sue due figlie sono carine...”
“ Ah ecco ora si spiega tutto! Ahahhha Comunque si, ha ragione...è molto carina!” gli accarezzo la testa sorridendo.
“ Mike !”
“ Dimmi...”
“ Ma la tua prima prima prima moglie era bionda?”
“ Ti riferisci a Anna ?”
“ Si mi sembra si chiama così...”
“ Chi te lo ha detto?”
“ Mamma...ha detto che avevi una ragazza...”
“ Ah, ok...comunque si....era bionda...” me la immagino un attimo davanti a me.... un brivido mi sale su tutta la schiena.
“ Mi piacciono le ragazze bionde....perchè non state insieme ?”
“ Beh...perchè vedi, capita ogni tanto che non ci si piace più...quella persona che prima ti piaceva tanto può improvvisamente non interessarti più...”
“ Ah ok...” mi risponde sovrappensiero mentre guarda fuori dai vetri incuriosito e cambia discorso.
Lo osservo, avrei tanto desiderato un figlio come lui e come un fulmine a ciel sereno mi torna in mente lìì
immagine di lei che mi dice che aveva ucciso mio figlio...cerco di non pensarci rispondo a Jordan che mi stava facendo vedere un disegno che aveva fatto ieri sera per me.




“Qualunque cosa ci avesse riservato il destino, mi immaginavo sdraiata a letto al suo fianco alla fine della giornata
mentre parlavamo e ridevamo stretti tra le braccia l’uno dell’altra. Non è chiedere troppo, giusto? Quando due persone si amano davvero. Lo pensavo anch’io.”


Lo pensavo anche io davvero....pensavo che fosse stato per sempre l'unico uomo della mia vita, con lui avevo cancellato il mio passato e scritto il mio futuro, ma evidentemente il destino non voleva che le cose andassero così.

Abitavo con Diana da quasi 5 mesi , eravamo le due donne “single” divorziate più famose del pianeta...un modello da seguire secondo il sesso femminile che ci imitava in tutto...i riflettori non si erano spenti su di me...ma in compenso avevo ricominciato a vivere. Sentivo perfettamente l'aria nei miei polmoni e ciò mi faceva sentire più viva che mai. Finivamo sulle copertine di tutti i giornali almeno una volta a settimana, le notizie i pettegolezzi sulla nostra vita pubblica e privata erano all'ordine del giorno....eravamo diventate un fenomeno mediatico per la nostra eleganza e per il nostro carisma. Ci adoperavamo nel mondo per aiutare i meno fortunati e lottare contro l'AIDS. Dai giornali di mezzo mondo risultò decisivo il nostro intervento nella campagna per la messa al bando delle mine anti uomo. Grazie alla nostra immagine aiutammo soprattutto i bambini poveri dell'Africa affiancando personalità come Nelson Mandela, Dalai Lama e Madre Teresa di Calcutta. Di fronte all'opinione pubblica ero sempre ricordata per essere la ex moglie di Michael Jackson ma piano piano stavo cercando di scrollarmi questa etichetta di dosso.
Era passato un anno dall'ultima volta che lo avevo visto. Tutti e due, credo anche lui, avevamo evitato in tutti i modi di partecipare ad eventi mondani dove avremmo trovato l'inconveniente di incontrarci per la prima volta dopo tanto tempo....erano circolate voci che lui stesse intrattenendo una relazione con Brooke Shields, cercavo in qualsiasi modo di non avere nulla a che fare con tutto ciò che lo riguardava, spegnevo la tv ogni volta che incrociavo la sua immagine....era un pugno allo stomaco ogni volta che mandavano in onda la nuova pubblicità della pepsi, ma piano piano cercai di farci l'abitudine, anche perchè rimanevo proprietaria di molti immobili e della Heal The World Foundation, non potevo permettermi di fare la ragazzina. Ricordo che mi tremarono le mani quando ricevetti l'invito per rendere parte ad una cena con tutti gli organizzatori della fondazione, sapevo che ovviamente ci sarebbe stato anche lui e non volevo andare. Grazie a Diana, che ora si era rimessa in sesto, mi ero convinta e ero andata , con mia grande sorpresa questa volta era lui che non era venuto....incontrai Miko, mi senti svenire quando lo vidi, pensai che se era arrivato lui allora Michel doveva per forza essere nelle vicinanze, ma in realtà mi disse che sarebbe arrivato più tardi quando io ero già andata via. Fu un pungo allo stomaco rivedere tutte quelle facce conosciute, le mie ex guardie del copro e la famiglia di Michael...l'unica che mi salutò fu Katherine, la trovai stanca, spossata, avevo li terrore che potesse essere successo qualcosa a Michael e non me lo volesse dire, ma parlammo poco e niente....ero appena guarita, ero appena uscita da questa storia e non potevo permettermi di ricadere ancora una volta dentro il tunnel più nero per colpa sua. Tutto sommato mi piaceva questa mia nuova vita, ero contenta di quello che facevo, mi rendevo utile... non ero più la classica moglie di un riccone mantenuta che oziava tutto il giorno. Potevo permettermi una guardia del corpo personale, con il quale ho auto un breve flirt amoroso, successivamente lo licenziai perchè la cosa stava diventando troppo seria e la stampa non vedeva l'ora di poter capire con chi “se la faceva” l'ex moglie del re del pop...inoltre era più piccolo di me di 5 anni e io mi sentivo una sorta di mamma/ amante per lui, ruolo che mi è stato stretto fin dall'inizio abituata ad un uomo come Michael che nonostante le apparenze ti faceva sentire davvero protetta come piace alle donne...e, cosa più importante... non ero innamorata. Volete sapere se amavo ancora Michael ? Beh, non so rispondervi...il dolore per un periodo aveva lasciato posto alla rabbia, ora alternavo i sentimenti, non posso negare però che gli volevo bene, ma per ora credo che è meglio che le cose rimangano così. Non ci eravamo più detti una parola da quella volta che se ne andò da casa, era passato un anno ma sentivo che era ancora troppo presto rivederlo e riuscire a passare una serata tranquilla sapendo che era nella stessa stanza dove ero io.

“ Dove vai questa mattina?” mi chiede Dina mentre sto allacciando il cinturino della collana di perle.
“ Mi hanno proposto un servizio fotografico per la campagna contro la violenza sulle donne, vado a sentire che aria tira...”
“ Mmh mi piace...non farti il fotografo però ! Ahahahah “
“ Ehi non sono io quella che lo fa anche dentro le macchine !”
“ Quando mai mi hai visto farlo con James dentro la macchina ?”
“ Andiamo D sei come mia sorella, ti pare che non so che con James lo fate ovunque ??! ahahahah”
“ Vabbè, cambiamo discorso....ahahahhha”
“ Meglio, io vado...ti trovo a cena ?”
“ No , oggi passo la giornata con Will e Harry non credo che dormirò qui...”
“ Ok, allora ci vediamo domani. Buona giornata, salutami le pesti !”
“ Ovvio, bacio ….anche a te!”

Arrivai nello studio dove si sarebbe svolto il colloquio con 10 minuti di ritardo insieme a Alan, la mia nuova guardia del copro e autista, era omosessuale onde evitare qualsiasi tipo di relazione futura.
Entrai nel piccolo e accogliente studio mentre tutti i presenti si girano a guardarmi. Ecco che mi viene incontro un piccolo ometto vestito di tutto punto mentre mi porge la mano per stringermela. La riunione duro poco più di 20 minuti ed accettai la proposta di offrire il mio volto per la campagna pubblicitaria della compagnia. Subito dopo incontrai il fotografo che avrebbe dovuto fare gli scatti, mi dissero che era uno emergente ma bravo e molto preparato.
“ Piacere Anna Becker...” gli strinsi la mano decisa, mentre mi squadrava da capo a piedi. Vedendo un riccio che ricadeva sui suoi occhi verdi intensi mi riportarono alla mente l'immagine sfocata di Michael. Mi sorrise...
“ Piacere di conoscerla, sono Alex Eliot...” la sua voce è profonda mentre dai suoi 1.80 metri di altezza mi copriva tutta completamente.
“ Oh ti pergo, dammi del tuo se no mi fai sentire vecchia....”
“ Scusa hai ragione....allora, a quanto vedo hai accettato di prendere parte al progetto, è un onore per me fotografarti , davvero....”
“ Quanta galanteria...ho sposato questa causa perchè ce l'ho molto a cuore...” dico sorridendo.
“ Vuoi qualcosa da bere ? Un caffè?”
“ Si grazie, lo gradirei molto...” Sorride mentre mi versa da bere non smettendo di fissarmi.


Neverland 03.00 notte fonda.
“ Ahahahahha bene bene ! Vedo che sei abbastanza preparata sull'argomento...”
“ Che stronzo che sei ! Ahahahha”
“ Ho detto solo la verità “mia cara”...comunque, come ti senti oggi ? La scorsa volta che ci siamo visti non stavi a mille...”
“ Meglio Mike, avevo un po dolori di pancia e mal di testa, la prossima volta sarò più in forma...e tu ?”
“ Io?...io sto bene....o meglio....ora sto bene...”
“ In che senso ?”
“ Sto bene quando sento la tua voce...” Lisa ride dall'altra parte del telefono.
“ Era una sotto specie di complimento ?”
“ Mmmh diciamo di si....ahahha”
“ Ricordati che sono una donna sposata Caro Jackson ! Aahhaah”
“ Si lo so, ma non credo sia un problema...voglio dire, non ti sei mai fatta problemi fino ad ora ahahahah”
“ Vuoi che inizi a farmeli ora? Ahaha”
“ No no per carità.... Dimmi una cosa...”
“ Si...”
“ Sarai sola questa notte ?”
“ Non credo che Danny tornerà a casa...ma non mi interessa...”
“ Dimmi in che posizione sei ora...”
“ In che senso?”
“ Dove sei? Sul letto ? Stesa, seduta ...come?”
“ Sono stesa sul letto con la tv accesa...”
“ Sto cercando di immaginarti...”
“ Anche io...lo faccio spesso...”
Silenzio.
“ Mi piaci Lisa...”





Non scoraggiatevi ragazze, prima del sereno c'è sempre la tempesta. Un bacio a tutte quelle che mi leggono.

Michela.
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