E chi lo avrebbe mai detto... (in corso). Rating: rosso

Ultimo Aggiornamento: 02/05/2013 21:00
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
20/09/2011 16:39
 
Quota
Post: 157
Registrato il: 29/01/2010
Città: ROMA
Età: 28
Sesso: Femminile
The Essential Fan
OFFLINE
Capitolo 14






Ero arrivato a Neverland alle 7.00 di mattina dopo aver passato la notte nel mio aereo privato con tutti i miei collaboratori e guardie del copro, per il mio rientro a casa era previsto un bagno di folla all'aeroporto dato che i fan e la stampa erano venuti a sapere del mio ritorno, ma avevo dato ordine di farmi trovare un elicottero con il quale sarei potuto arrivare prima e senza problemi a Neverland. Anna aveva deciso di venire con uno di linea da sola rifiutando di salire sul mio aereo mettendo la scusa che non voleva rischiare di essere fotografata. Era ovvio che stava facendo di tutto per evitare di starmi vicino ma adesso stavamo nella stessa casa nonostante lei alloggiasse nelle case degli ospiti in un modo o nell'altro ci saremmo incontrati.
Erano le sette di sera e tra poco ci sarebbe stata la cena. Avevo detto a Mary, la cameriera addetta alle stanze degli ospiti, di comunicare ad Anna che sarebbe stata la benvenuta.

“ Signor Jackson? E' permesso?” era Mary che entrava nel mio studio.
“Si pergo..”
“ Ecco volevo comunicarle che la Signora Davis non sarà presente alla cena per motivi di salute, dice comunque che non deve preoccuparsi mangerà qualcosa più tardi”

Che cosa voleva fare? Evitarmi in casa mia? Beh non ci sarebbe riuscita. Ringraziai Mary e uscii dal mio studio. Mi feci accompagnare da Alan con la golf car alla casa di Anna che era una delle prime in sequenza si trovava a pochi metri dal teatro. Scendo e vado alla porta, sono parecchio innervosito, busso con veemenza.
Dopo pochi secondi eccola che compare davanti ai miei occhi. Ha una tuta i capelli sciolti che gli ricadono morbidi sulle spalle coperte dalla felpa che le sta un po grande, quegli occhi vispi accessi da cerbiatta e quello sguardo malizioso e altezzoso che non ammetteva repliche. La trovo dannatamente sexy anche così.

“ Buona sera signora Davis ” dico ancora fuori dalla porta sorridendo.

Mi squadra dalla testa ai piedi alzando il sopracciglio.

“ Vuoi continuare a fare il buffone ancora per molto? “ dice portandosi una mano sui fianchi.
“ Non volevo fare il buffone...Anna, sono venuto a vedere come stavi dato che Mary mi ha detto che non ti sentivi molto bene”
“ Sto bene grazie della visita, qui è tutto perfetto puoi anche andare a cena tranquillo io ora non ho fame sono stanca” risponde secca .
Non la ascolto nenache .Salgo il gradino, la sposto e entro in casa.
“ Ehm...scusa ma qualcuno ti ha invitato ad entrare ? No perchè devo essermi persa qualche passaggio” dice ancora attaccata alla maniglia della porta.
“ Quando te entri a casa tua chiedi il permesso ? No perchè se lo fai davvero allora forse dovrò rifare la scena e ti chiederò il permesso di entrare in casa mia “ dissi girandomi a guardarla con le mani conserte.

Ci guardiamo ancora per un po, abbassa a suo malgrado lo sguardo e chiude la porta sospirando. La guardo mentre va verso il centro della stanza e stizzita con aria di sfida si posiziona davanti a me.

“ Bene, avanti ! Dimmi cosa diavolo vuoi da me.”
“ Cosa voglio io da te ? Nulla...voglio solo TE” gli sorrido, dentro di me mi chiedo dove mi siano uscite queste parole...mi vergogno come un ladro di solito e adesso le avevo appena detto che la desideravo. Come mi aspettavo non si scompose per niente, rimase a guardarmi fissa negli occhi senza distogliere lo sguardo.

“ Bene, ok...adesso facciamo sesso e poi mi lascia stare, avanti levati la maglietta che non ho voglia di perdere tempo. Poi faccio i bagagli e me ne torno a Parigi” mi dice mentre si leva le scarpe.
Scoppio a ridere.
“ Non faremo proprio un bel niente, non faccio l'amore con una donna che non è mia moglie o la mai fidanzata, rimettiti le scarpe e rinfilati la felpa che mi imbarazzi” dissi guardandola storta.

“Hai detto 5 secondi fa che mi vuoi...ok, facciamo tutto quello che ti pare basta che poi mi lasci in pace” mi dice rivestendosi alla meglio.
“ Forse non hai capito...voglio che diventi la mia donna...” dico sicuro di me prendendo un bicchiere di acqua.
Tiene ancora il suo sguardo fisso sul mio ma non dice niente, noto che gli si fanno gli occhi lucidi, si passa le mani sul volto per nascondere le lacrime e abbassa la testa e quasi sussurrando parla.

“ Michael...te lo chiedo per favore, non mettermi i bastoni tra le ruote..è un momento delicato della mia vita...ti prego...non metterti in mezzo mi creeresti solo altri problemi” alza lo sguardo, sta piangendo.

Poso il bicchiere e attonito gli vado incontro senza neanche pensare la tiro tra le mie braccia tenendola stretta a me...il suo piccolo e minuto corpicino morbido si perde nel mio la sento rigida posare la sua testa sul mio petto mentre sento che piange in silenzio ancora...le sue braccia sono ferme sul suo corpo...non ricambia l'abbraccio ma a me basta sentirla mia.

“ Ascolta io...io...non so chi sei...no so cosa ti sia successo non so niente di te...posso dirti solo che mi piaci Anna..non so neanche per quale stupido motivo...non voglio metterti in difficoltà e non conosco nemmeno la situazione...ma non è scappando che si risolvono i problemi...ricordi?”

Improvvisamente si leva da mio abbraccio e si asciuga le lacrime con la felpa guardandomi in cagnesco.

“Certo che me lo ricordo ! La tua grande lezione di vita, neanche mi conoscevi e già giudicavi sentenziavi sulla mia vita su quello che era giusto o non era giusto fare. E da chi me lo devo far dire questo insegnamento...da te ? E chi sei tu? Te lo dico io, per me sei come tutti gli altri poco mi importa se ti chiami Michael Jackson quindi evita di farmi la paternale ”
“ Non serve a niente aggredire un persona dimostri solo che sei più fragile di quanto non vuoi far apparire... ti stavo abbracciando, era una dimostrazione d'affetto ma te con la tua stupida freddezza hai dovuto rovinare tutto! facendo così ti perdi le cose più belle della vita e te lo dico da persona a persona..è un consiglio non un insegnamento! te poi sei libera di agire come meglio credi”
“Smettila ! “
“ Di fare cosa ? La devo smettere perchè sto dicendo una verità che non vuoi sentire?”
“ Ti ho detto di farla finita ! Smettila! Non accetto che mi si parli in questo modo ! Ora sono una donna sposata, amo mio marito e non intendo mandare tutto a monte se hai qualche problema risolvilo non sono affari miei ” mi urla contro.

E' decisa , spietata come ha detto lei non intende farsi trattare così, regge il mio sguardo dura in volto. Mi piace non c'è niente da fare, lo so è un arrogante prepotente ma mi piace!. Non si butta ai miei piedi, rimane tagliente risveglia l'uomo che c'è in me. Con lei non riesco a essere timido, riservato e bambino...con lei mi sento uomo.
Mi avvicino piano al suo corpo accarezzandogli il viso...rimane impassibile, impietrita sempre quello sguardo cattivo fisso su di me, non si sposta di un cm. Piego il viso vicino al suo sento il suo respiro sulla mia bocca...chiude per un attimo gli occhi...sembra quasi spaventata...il respiro gli si fa corto mentre cerco i suoi fianchi con le mie mani...sento il suo corpo premere contro il divano che è dietro di lei...inizio piano e insicuro ad accarezzarle la schiena da sopra la morbida felpa che evidenziava solo i suoi seni...cerco la sua bocca mentre mi avvicino alle sue labbra e la bacio piano con delicatezza...non risponde ai miei tocchi...rimane di pietra, le sue labbra non si muovono mentre ancora una volta assaporo le sue...questo suo comportamento mi fa ancora più impazzire ma capisco che con lei non potrà mai esserci nulla di serio. Io creco una donna che mi dia amore e magari dei bambini in futuro e Anna è tutto tranne che questo ideale di donna...in oltre ora appartiene ad un altro uomo, e lei stessa mi ha chiesto in ginocchio di non mettermi in mezzo.

Cerco di calmare il mio desiderio e a fatica mi allontano da lei guardandola negli occhi.

“ Scusami...hai ragione tu, ora sei una donna sposata e io non ho il diritto di mettermi tra te e tuo marito...in oltre avrai sicuramente altri problemi, ma tranquilla non voglio sapere niente di te e della tua vita, sono il primo che protegge a costo di qualsiasi cosa la sua privacy e di certo non voglio invadere la tua. Ti chiedo scusa, se vuoi ti faccio prenotare un aero domani stesso per Parigi.”

Alza lo sguardo...vorrebbe dire qualcosa ma rimane in silenzio.

“ Ok...parto domani”. Speravo non trovasse il coraggio di pronunciarle quelle parole ma tenendo lo sguardo basso e quasi sussurrandole le disse.
“ Va bene, provvedo subito a questa cosa.” dico andando verso la porta.
Lei mi segue con lo sguardo.
“ Buonanotte Anna..dormi bene. Ti passo a salutare domani mattina prima che parti ” le dico abbozzando un sorriso.
Non ricevo risposta, apro la porta e esco.






( Anna)



Mi tremano le gambe...non voglio che va via non voglio ! Non ora che mi sento così sola...sono una bugiarda una persona cattiva una calcolatrice mi invento storie per sfuggire ad un passato che non ho mai raccontato e che mi fa male. Aveva ragione lui scappavo, scappavo e alla fine non concludevo mai niente...non voglio racconto nulla di quello che ho fatto in questi due anni perchè sarebbero solo frottole, una marea di bugie per nascondere la verità.
Vado a sedermi sul divano cercando di non pensare a nulla, cercando di spegnere il cervello ma non ci riesco...mi alzo di scatto e a piedi nudi esco dalla camera. Sto correndo...non so esattamente dove sto andando...continuo a correre l'unica cosa che mi viene in mente da dire è....
“ Michael !”
Continuo a gridare il suo nome ma i giardini che separano la sua casa con le stanze degli ospiti sono parecchio lontane.
Corro a più non posso, sento il cuore battere all'impazzata... forse questa era l'unica volta nella mia vita dove scappavo per qualcosa di giusto. Liberai la mente da tutti i pensieri mentre correvo con il vento fresco della sera in faccia che mi scompigliava i capelli...mi sentivo quasi libera, forse è una pazzia quella che sto facendo, forse dovrei tornare in stanza ma non me ne frega proprio niente adesso voglio solo lui.
Trovo due guardie del corpo davanti all'entrata.
“ Devo entrare è urgente”
“Mi dispiace signorina, Jackson non ha dato l'autorizzazione a far passare qualcuno”
“Beh chiamatelo ditegli che la signora Davis lo sta cercando”
“ Ora sta riposando e non vuole essere disturbato, proveremo a metterla in contatto con lui. se le serve qualcosa può chiedere agli addetti del servizio per le camere degli ospiti”
“ Ascolta bestione o adesso apri quella dannata porta e dici a Michael che sono qui o inizio a gridare come una matta, sto per fare una cosa che forse tra pochi minuti mi pentirò di averla fatta, so che a te non te ne frega niente ma per me è importate quindi muovi quel culone e fallo scendere...o fammi salire!”
Mi guardò stralunato e mi sorrise ,poi si fece da parte per farmi passare.
“ Mi raccomando non faccia rumore... la prego”
Mi apre la porta ed entro.

“ Michael ! Michael !....” continuai a gridare appena si schiusero le porte, andai sulla rampa di scale che era davanti a me correndo. Non sapevo dove stavo andando, quella casa era piena di corridoi c'erano statue ovunque...mi fermai di scatto solo quando me lo ritrovai davanti.
Si era messo il pigiama e era scalzo i suo capelli morbidi gli ricadevano sulle spalle...credo si fosse anche struccato...era bellissimo....lo so era una pazzia...io sono sposata e ho un passato nero alle spalle lui è l'uomo più famoso del pianeta è ovvio che non sarebbe mai potuto funzionare ma adesso non ne volevo sapere proprio nulla. Gli corsi incontro come una bambina che vede il suo papà e lo abbracciai stringendolo al collo mentre impietrito e scosso dalla sorpresa mi stringe anche lui.
Ci stacchiamo un po per guardarci negli occhi..mi accarezza il viso per togliermi i capelli dal volto mentre dolcemente mi sorride.

“ A cosa devo questo onore..” mi dice sorridendo.
“ Ti conviene stare zitto, potrei amaramente pentirmi di quello che sto facendo, staccarmi dal tuo abbraccio e sparire per altri 2 anni cambiando vita” replico sempre abbracciata a lui.
“ Sarò muto come un pesce”

Scoppiamo a ridere mentre mi abbraccia di nuovo e affonda le sue grandi mani tra i mie capelli accarezzandoli dolcemente.

“ Vuole qualcosa da bere signorina... ???...” mi fa cenno con il viso come a chiedere in che modo mi dovesse chiamare.
“ Il mio vero nome è... Lisa...” gli dissi imbarazzata.
“ Devo crederci?”
“ Non lo so...”
Scoppiò a ridere divertito guardandomi negli occhi.
“ Non mi interessa quale sia il tuo vero nome...mi piaceva Anna e ti chiamerò così”
“ Per me è ok...allora ? Che mi offri da bere ?”
“Questo!”
Si avvicina a me prendendomi il viso delicatamente e mi bacia...sento il pavimento tremare sotto i piedi, ancora una volta capisco che è più forte lui di me...è l'unico uomo con il quale paradossalmente sono più vera...e non desideravo altro che stare insieme con lui...mi piace il modo in cui mi corteggia, mi fa sentire veramente apprezzata come donna.

“ Te l'ho già detto che sei ancora più bella di due anni fa?” mi dice mordicchiandomi l'orecchio mentre le sue mani scendono sulle mie gambe, sento che il suo respiro si fa più affannoso.
“ Ricordati che non devi fiatare...” gli sussurro completamente persa dai suoi baci e le sue carezze sempre più passionali...non credo che questa volta riusciremo a fermarci...







Taa Taan ! Ahahahhaha lo so vi o lasciato con la bocca asciutta ! Pazientate e vederemo che succederà nel corso di questa notte. Grazie a tutte le mie lettrici.

Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:10. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com