Miles75, 14/11/2010 22.14:
Il punto non è la gravità del crollo o meno, è il crollo in sé, che non sarebbe mai dovuto accadere. Questa volta è crollata una struttura che a detta di Carandini non era stato nemmeno opportuno ereggere, ma la prossima volta cosa crollerà??
Il punto è l'incuria e il disinteresse del mondo politico tutto verso questi siti archeologici, che non sono pura spesa, ma contribuiscono in modo unico all'immagine dell'Italia nel mondo e il cui valore, culturale, identitario, storico, estetico in primis, ma anche economico (pensiamo agli introiti indiretti nelle case degli abitanti di quelle zone) è incommensurabile.
Tale disinteresse francamente è inaccettabile e va denunciato a gran voce!
Infatti l'indignazione dovrebbe essere presente ogni volta che la cultura viene mortificata e offesa, il che in questo paese avviene troppo spesso.
Il mio intervento era volto a mettere in evidenza il fatto che la stampa ancora una volta ha strumentalizzato la notizia, utilizzandola a fini politici senza offrire una valutazione obiettiva degli eventi, dei danni, delle reali responsabilità e quindi facendo sì che si passi semplicemente al prossimo caso, senza avere una effettiva coscienza critica della situazione del sito pompeiano.