18/07/2010 22:39 |
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Non posso parlare per esperienza diretta, perchè non ne ho.
Ricordo però di avere visto, tanto tempo fa, un servizio in televisione che trattava questo problema.
Lo psicologo spiegava che il giocatore d'azzardo quando gioca, prova un'emozione fortissima paragonabile ad un rapporto sessuale. Poi, quando vince, le persone che sono intorno a lui provano invidia nei suoi confronti e il giocatore non trova molti consensi. Continua a giocare, quindi, per riprovare quell'emozione e quando capita che perde (mica si può sempre vincere) le persone che lo circondano provano compassione nei suoi confronti e lo consolano facendogli sentire la loro solidarietà. Questa nuova situazione di attenzione in cui si trova, gli piace e lo gratifica, in un certo senso lo fà sentire importante e quindi continua a giocare per ricreare il medesimo stato d'animo nelle persone che lo circondano così da esserne al centro dell'attenzione.
In questo modo innesca un meccanismo dal quale è difficile uscire.
Lo psicologo spiegava che in realtà, inconsciamente, il giocatore gioca per perdere proprio per suscitare la pietà negli altri ed ottenerne le attenzioni, sentendosi così importante per qualcuno.
Questo è tutto quello che sò sull'argomento.
Direi che è meglio stare alla larga dal tavolo verde! |