Il gioco d'azzardo

Pensate che il gioco d'azzardo sia un modo per distrarsi dai problemi che la vita ci mette avanti?

Parliamone insieme.

Salve a tutti gli utenti di MJFS.
In questo topic, che prende spunto da una mia situazione personale, vorrei parlare di una grave e dannosa “malattia”, che colpisce gran parte di noi senza neanche ce ne accorgessimo.
Il gioco d’azzardo!

Il gioco, se praticato con cautela e con l’intenzione di saper poi finire, non è poi un rischio così grande.
I primi problemi però, iniziano a nascere quando ci si rende conto di essere diventati completamente dipendenti.
Molte cose piacevoli, sono accompagnate dal rischio della dipendenza: l’alcol, il fumo, il mangiare o lo shopping, per citare soltanto alcune delle più famose.
Il gioco d’azzardo, è uno di questi rischi che, considerata la positiva e assurda pubblicità che ci presenta la TV, ha un rischio davvero alto di dipendenza.

Sicuramente, la dipendenza non nasce da un sintomo di nostra debolezza o stupidità.
Probabilmente sapete se avete un carattere che vi porta a essere dipendente da qualcosa, in particolare se tendete a esagerare nelle cose che vi piacciono.
Questo primo campanello d’allarme, deve farci intuire che probabilmente, è arrivato il momento di fare qualcosa.
Purtroppo, quando si diventa dipendenti dal gioco d’azzardo, non si riesce mai a comprenderne la gravità.
Per chi soffre di questa “malattia”, è come se si sentisse immune a tale problema, quasi come se la situazione che sta vivendo è tranquilla e serena come sempre.
Purtroppo però, per chi vive all’esterno, ci si rende conto che si sta per entrare in un tunnel senza uscita.

Ci sono tanti comportamenti diversi che possono essere un sintomo di dipendenza da gioco d’azzardo. Quelli che io personalmente ho notato nella mia situazione, sono:
*Spendete più soldi al gioco di quanto avete programmato.
*V’infastidite facilmente se qualcosa o qualcuno vi disturba mentre state giocando.
*Giocate cercando di recuperare i soldi persi nelle mani precedenti.
*Perdete la cognizione del tempo e restate a giocare più a lungo di quanto avete programmato.
*Non dite la verità alle persone che vi sono vicine.
*Non smettete di giocare quando state vincendo, ma continuate a giocare fino a che non avete perso tutti i soldi guadagnati.
*Pensate che perdiate perché non giocate abbastanza bene.
*Trascorrete sempre più tempo giocando o pensando al gioco d’azzardo.

Questi naturalmente, sono solo alcuni dei sintomi che colpiscono i dipendenti del gioco d’azzardo.
Gioca una volta, due, tre è qui che poi il problema inizia a nascere.
Un altro problema del giocatore d’azzardo, è anche quello di negare purtroppo la sua dipendenza.
Sviluppare una dipendenza al gioco d’azzardo non è purtroppo una scelta, la dipendenza è qualcosa d’inconscio e su cui non possiamo influire solo con la nostra forza di volontà.
Per questo, ammettere di avere delle dipendenze, è già un piccolo passo verso la cura.
Alle volte, questa tendenza del giocare, nasce da situazioni alle spalle non molto buona nel campo della famiglia, o proficue nel campo del lavoro.

A causa di questa dipendenza, sto vivendo sulla mia pelle, la quasi autodistruzione di una persona a me vicina.
Forse molti, vedono il gioco come un momento di serenità e di svago, un momento, dove poter finalmente dimenticare qualsiasi problema e distrazione.
In un Mondo che si prende troppo sul serio, è buono poter staccare qualche volta la spina e rilassarsi mentalmente.
Deve essere però opportuno saper poi finire ciò che iniziamo.
La pace e la serenità si possono trovare non solo e soprattutto nel gioco.
Guardare un tramonto, avere una carezza di una persona a noi cara, avere a portata di mano l’attenzione di nostra/o moglie/marito, avere il bene e l’affetto dei nostri amici o dei nostri figli.
Il gioco, in confronto a queste grandi e immense cose, non è nulla.

Vorrei chiudere questo mio thread, riferendomi a chi magari ha dipendenze dal gioco:
I soldi che spendi per il gioco, sono soldi che togli alla tua famiglia. Pensa prima di agire.

Evan... come sempre profondo e attento a temi delicati [SM=x47932]

La dipendenza da qualcosa è sempre problematica e non porta mai a nulla di buono purtroppo.

Spesso chi ne è affetto nega o non se ne rende conto ma bisogna tendere una mano ed aiutare chi ha questo problema a venirne fuori perchè da soli è molto difficile guarire.

Il gioco compulsivo e' la spia di un disagio che sta a monte del problema,se non si elabora questo si continua nella autodistruzione che porta con se' implicitamente.E' la componente masochista della sua personalita' che porta il giocatore a perdere,sembra assurdo ma il giocatore gioca per perdere ,per una sorta di meccanismo autopunitivo.Al pari di un problema di droga ha bisogno dell'aiuto di uno psicologo specializzato in dipendenze,proprio perche' bisogna risolvere il motivo che spinge il soggetto al gioco.
Ho un amico caro che si sta perdendo per questo,sperpera soldi,si e' isolato e,nonostante gli abbia parlato apertamente e detto quello che penso e dell'aiuto di cui avrebbe bisogno,mi dice bugie e mi inganna.Non posso far altro che fargli sentire in maniera discreta la mia presenza ed aspettare che voglia salvarsi,perche', come ripeto spesso ,nessuno puo' essere salvato se non lo vuole!
Grazie,Evan per la tua sensibilita'!

Non posso parlare per esperienza diretta, perchè non ne ho.
Ricordo però di avere visto, tanto tempo fa, un servizio in televisione che trattava questo problema.
Lo psicologo spiegava che il giocatore d'azzardo quando gioca, prova un'emozione fortissima paragonabile ad un rapporto sessuale. Poi, quando vince, le persone che sono intorno a lui provano invidia nei suoi confronti e il giocatore non trova molti consensi. Continua a giocare, quindi, per riprovare quell'emozione e quando capita che perde (mica si può sempre vincere) le persone che lo circondano provano compassione nei suoi confronti e lo consolano facendogli sentire la loro solidarietà. Questa nuova situazione di attenzione in cui si trova, gli piace e lo gratifica, in un certo senso lo fà sentire importante e quindi continua a giocare per ricreare il medesimo stato d'animo nelle persone che lo circondano così da esserne al centro dell'attenzione.
In questo modo innesca un meccanismo dal quale è difficile uscire.
Lo psicologo spiegava che in realtà, inconsciamente, il giocatore gioca per perdere proprio per suscitare la pietà negli altri ed ottenerne le attenzioni, sentendosi così importante per qualcuno.
Questo è tutto quello che sò sull'argomento.
Direi che è meglio stare alla larga dal tavolo verde!