L'UE vieta i crocifissi nelle scuole: Cosa ne pensate?

°°Hana°°, 27/11/2009 23.30:

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cittadini italiani non sono cattolici. I cittadini italiani sono: cattolici, ebrei, musulmani, buddisti, atei, agnostici ecc. E poiché tutte le religioni hanno lo stesso valore culturale, ostentarne una piuttosto che un'altra mi sembra discriminatorio. Se un italiano cattolico ha il diritto di poter mettere sulle pareti il proprio simbolo religoso per quale motivo lo stesso diritto non può averlo un cittadino italiano buddista, musulmano, ebreo ecc?

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completamente d'accordo. il crocifisso nel suo specifico è molto di più di un riferimento alle tradizioni, è un simbolo principalmente religioso, che non necessariamente (o esclusivamente) identifica l'appartenenza italiana.

Il crocefisso va tolto non perchè lo chiede qualcuno, ma perchè l'Italia è uno stato laico. Punto.

A me disturbano e non poco le donne col burka o che sicoprono la testa. E' una atto contro la dignità umana, la libertà della persona stessa, e contro le leggi stesse italiane.
Quella è un'offesa enorme ai diritti umani in generale. Non dovrebbe essere permesso in Italia questo piuttosto, e mi sembra un fatto molto più grave e importante di un crocefisso che io manco mi ricordo di averlo mai visto in classe mia quando andavo a scuola.

ciao.
sono molto dispiaciuta di vedere che un vice amministratore prenda una posizione così dura ...su un argomento off topic.
Pensavo che la funzione di amministratore o vice amministratore fosse quella di favorire e gestire il flusso delle informazioni, garantendo la
possibilità a tutti di esprimersi. Il tono del tup intervento non mi sembra in linea.

Quel Cristo sul crocifisso non è un cimelio della pietà popolare per il quale si può nutrire, al massimo, un devoto ricordo.
Non è neppure un generico simbolo della nostra tradizione sociale e culturale.
Cristo è un uomo vivo, che rende la vita più umana e degna di essere vissuta. Questa è la mia personale esperienza. Non è togliendo il crocefisso che questo mi verrà tolto....quindi la battaglia non è crocefisso si o crocefisso no. La battaglia è se l'esperienza cristiana dice ancora qualcosa all'uomo di oggi. Questa è una provocazione a me e a tutti cristiani di andare al fondo della propria fede.



Questa è la vera questione

Non riesco nemmeno a capire perché una proposta del genere sia stata presa in considerazione.
La laicità dello Stato non è certo messa in pericolo da un crocifisso esposto nelle scuole che è sì un simbolo religioso, ma anche storico e culturale nonché l’espressione dei valori morali del nostro Paese, a prescindere dalla fede.


p.s. duffy mi sa che hai frainteso quel “Punto” che era riferito, ovviamente, al suo parere sull’argomento, non certo alla possibilità degli altri di commentare diversamente

duffy62, 29/11/2009 20.58:

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Quel Cristo sul crocifisso non è un cimelio della pietà popolare per il quale si può nutrire, al massimo, un devoto ricordo.
Non è neppure un generico simbolo della nostra tradizione sociale e culturale.
Cristo è un uomo vivo, che rende la vita più umana e degna di essere vissuta. Questa è la mia personale esperienza. Non è togliendo il crocefisso che questo mi verrà tolto....quindi la battaglia non è crocefisso si o crocefisso no. La battaglia è se l'esperienza cristiana dice ancora qualcosa all'uomo di oggi. Questa è una provocazione a me e a tutti cristiani di andare al fondo della propria fede.



Questa è la vera questione

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molto interessante e profondo quello che hai scritto. ma vorrei capire meglio perché hai scelto il termine battaglia e più precisamente se pensi che questa battaglia vada condotta in un'aula scolastica.

ciao Sunnyone,
ho usato il termine battaglia perchè affermare che Cristo è presente oggi come 2000 anni fa, quando girava per le strade di Cafarnao, o quando si trovava al pozzo a incontrare la samaritana o mangiava con i suoi amici ...dire che c'è ora tra noi, esattamente come allora... è una battaglia. Perchè sembra di affermare una cosa impossibile....ma non solo impossibile a dirla pubblicamente....ma dirla anche a se stessi. Nella mia vita quotidiana cambia la mia giornata quotidina se la faccio partire affermando che LUI C'E' piuttosto che lasciarmi prendere dai miei pensieri, malnconie, recriminazioni.....etc.
E' una battaglia anche con se stessi e il proprio nichilismo, che tende a soffocare questa Presenza.

duffy62, 30/11/2009 9.31:

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ciao Sunnyone,
ho usato il termine battaglia perchè affermare che Cristo è presente oggi come 2000 anni fa, quando girava per le strade di Cafarnao, o quando si trovava al pozzo a incontrare la samaritana o mangiava con i suoi amici ...dire che c'è ora tra noi, esattamente come allora... è una battaglia. Perchè sembra di affermare una cosa impossibile....ma non solo impossibile a dirla pubblicamente....ma dirla anche a se stessi. Nella mia vita quotidiana cambia la mia giornata quotidina se la faccio partire affermando che LUI C'E' piuttosto che lasciarmi prendere dai miei pensieri, malnconie, recriminazioni.....etc.
E' una battaglia anche con se stessi e il proprio nichilismo, che tende a soffocare questa Presenza.

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Il tuo discorso è giusto però vale solo per i cristiani.
Considerando che le religioni hanno tutte lo stesso valore culturare ed essendoci in Italia la libertà di credo, è normale che esistano persone che professano religioni diverse.
La scuola è una comunità fatta spesso da persone diverse tra loro per questo motivo ci vogliono degli "accorgimenti" che favoriscano questo vivere in comunità. Il fatto di togliere il crocifisso dovrebbe derivare dall'intelligenza ed educazione delle persone, secondo me neanche si doveva arrivare ad una legge.
La religione dovrebbe essere un fatto privato, che riguarda il singolo, non sociale e di comunità. Ognuno ha la propria fede ed è libero di professarla ma, proprio a causa di tale molteplicità religiosa, imporre un simbolo religioso piuttosto che un'altro in un luogo pubblico è inadatto. Se tutte le religioni hanno lo stesso valore, perché il crocifisso può essere appeso alle pareti mentre altri simboli religiosi no?
Nel privato ognuno può fare ciò che vuole ma, quando si vive in una comunità, bisogna tenere in considerazione che ci sono altre persone attorno a noi.
Il fatto di considerare il crocifisso come simbolo della storia italiana è solo una giustificazione. Io, ad esempio, sono italiana ma non trovo nessuna identificazione con tale simbolo. E come me molte altre persone.
Lo sbaglio si fa partendo dal presupposto che considera l'Italia come un Paese cattolico. Come ho scritto prma, i cittadini italiani sono: cattolici, ebrei, buddhisti, musulmani, induisti ecc. E ben 4 milioni non seguono nessuna religione.

Scusate, vi faccio una domanda: ma se noi andiamo in un Paese dove la maggioranza delle persone è musulmana, credete che darebbero tanto spazio alle minoranze religiose nella loro terra? Credete che, ad esempio, le donne si toglierebbero mai il velo?
Qua non si tratta nemmeno di dare spazio alle minoranze, si parla di semplice tolleranza per la diversità, cosa che qui in linea di massima già c'è dato che accogliamo gli stranieri e li facciamo integrare nel nostro Paese...
Qua si tratta, piuttosto, di privarsi delle proprie simbologie soltanto per gli extracomunitari che scelgono di venire a vivere da noi! Chi lo farebbe?

E poi, trovereste giusto questo? Io no!
Se vado in un Paese che non è il mio, un Paese con il suo credo, i suoi costumi, le sue simbologie, io lo rispetto per come è, e non mi sento offesa per quel modo di vivere o di essere. Anzi, ne traggo conoscenza, cultura, e quant'altro.
Avere il crocifisso in un'aula di una scuola, non offende nessuno.
Le offese sono ben altre!

Se cominciamo a togliere simboli o a cancellare altre cose che rappresentano dei Paesi, o delle maggioranze, o una parte di una popolazione, finiremo per omologare il pianeta e non ci saranno + quelle differenze che in realtà dovrebbero esserci, perchè a dispetto di ciò che è sempre stato fatto (guerre su guerre), esse possono essere frutto di un arricchimento di tutti, e di un'integrazione + profonda e consapevole.

E poi, per concludere, io credo sia proprio un esempio sbagliato da dare! Questo significa eliminare un fattore che potrebbe scatenare odio, ostilità, ecc...
Ma nella vita non è eliminando le cose che si va avanti. Bisogna insegnare a convivere nella diversità, accettando il diverso. Non eliminando il "problema".

Allora, a questo punto, per esempio, così come a qualcuno può dar fastidio un crocifisso, che si tolgano il velo le donne musulmane che sono qui in Italia, perchè così come io, cittadina italiana, devo rendermi riconoscibile anche tramite un documento di identità, non vedo perchè non dovrebbe essere lo stesso per gli altri!
Scusate, è la stessa cosa!

qui stiamo in Italia e quindi nel NOSTRO Paese, se si vogliono adattare è bene altrimenti come sono vrenuti così se ne vanno!!!!!!!!!!!

chiamatemi pure cattivo, ma non trovo giusto che questa gente venga a casa a dettare legge!!!!