 01/11/2009 12:37 |
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Bychkov e le Alpi che musica
PAOLO GALLARATI
Squadernata sul palcoscenico del Lingotto, l'Orchestra Sinfonica della WDR di Colonia, nella gigantesca formazione necessaria per eseguire la Sinfonia delle Alpi di Strauss, è impressionante a vedersi: e Semyon Bychkov, massimo direttore russo insieme a Temirkanov, la dirige con slancio, equilibrio ed esemplare chiarezza. La Sinfonia delle Alpi sembra un conglomerato alpino dove si trova di tutto: scoscesi e aridi burroni accanto a terrazze fiorite e illuminate dal sole.
Strauss descrive un'ascensione: c'è la parte sportiva, che impegna l'orchestra in una muscolosa esibizione di dinamismo, la parte meteorologica, tra nuvole, sole e tempesta, e la parte contemplativa che è la migliore. La qualità della musica sale, infatti, quando si tratta di descrivere la calma del paesaggio e dell'animo, la luce del tramonto, i fiori sul prato o il buio della notte.
Così, nel 1915, si gettano le premesse per il massimo capolavoro naturalistico di Strauss, i radiosi Ultimi Quattro Lieder, del 1949. Bychkov, l'altra sera, davanti al pubblico foltissimo del concerto inaugurale della stagione del Lingotto, ha esaltato molto bene la flessibilità dell'orchestra tedesca.
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