 01/10/2009 00:22 |
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Barbarano Romano
Arroccato su di un'alta rupe di roccia vulcanica sorge sopra un pianoro tufaceo di forma triangolare. Due dei tre lati sono protetti dalle gole scavate dal torrente Biedano e dal suo affluente, il terzo dalle imponenti mura medievali. All'interno della sua struttura di piccolo borgo medioevale risaltano in particolar modo colori delle abitazioni antiche che furono costruite con blocchi di tufo rossiccio. Il centro storico mostra ancora tracce evidenti delle tre cinte murarie che difendevano il Castello, con i resti delle mura e con le due torri a pianta quadrangolare del XIII e XIV secolo. Al XIII secolo risale inoltre la chiesa di S.Angelo, mentre le altre due, la chiesa della Misericordia e di Santa Maria Assunta, la principale del paese, appartengono al XVI. Nel centro storico, ospitato nel complesso architettonico di S.Angelo, si trova il Museo Civico Archeologico delle Necropoli Rupestri, con al suo interno esclusivamente reperti provenienti dalle necropoli etrusche presenti sul territorio comunale. La storia del popolamento del territorio di Barbarano risale difatti a tempi antichi: tracce più consistenti risalgono al Neolitico; segni di una frequentazione stabile sono da attribuire all'età del Bronzo dove sui principali speroni di roccia vulcanica (Barbarano, Pontone di Canpecora e San Giuliano) si insediano piccoli villaggi; all'età del Ferro si fa risalire l'importante necropoli villanoviana di Campo Sant'Antonio. Le tracce più rilevanti sono però da attribuire all'età etrusca: le vaste necropoli, accomunate sotto il nome di San Giuliano, mostrano le più importanti tipologie architettoniche: dalle tombe a pozzetto ed a fossa ai grandi tumuli, dalle imponenti tombe a dado tipiche delle necropoli rupestri, a quelle a portico. L'abitato etrusco è forse da collocare sul colle di San Giuliano, ma la mancanza di scavi archeologici rende questa solo un'affermazione ipotetica. In età Romana l'abitato verrà annesso ai territori di Roma, per riconquistare l'autonomia al crollo dell'Impero, ma le continue incursioni barbariche determinarono con il tempo l'abbandono della Rocca di San Giuliano a favore di Barbarano, luogo più difendibile. Tra il XIII e il XV secolo il borgo verrà conteso dalle famiglie dei Farolfo di Viterbo e dai Di Vico di Roma. Nel 1283 Barbarano diventa dipendente dal Senato di Roma insieme ai paesi di Vitorchiano e di Tuscania e ne rimarrà assoggettata fino al 1814, quando per decreto di Pio VII, ne conserva solo il diritto di giurisdizione civile. Nel 1870 Barbarano diviene Comune d'Italia. Il territorio comunale è in gran parte occupato dal Parco Regionale Marturanum, una delle aree protette del Sistema Regionale dei Parchi e delle Riserve Naturali
www.tusciaromana.it/Barbaranoromano.htm
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