Ampia riflessione sulle vittime della mafia
Peppino Impastato non è stato una vittima uccisa "per sbaglio", non era un "innocente".E' stato proprio un "bersaglio" della mafia. Era un ribelle. Ha combattuto la mafia e l'indifferenza della gente usando la satira, la politica. Era un comunista. E forse anche per questo non sentirete parlare di lui oggi, nonostante esattamente oggi sia il trentesimo anniversario della sua morte, che quasi coincide con il ritrovamento del corpo di Aldo Moro. Al di là delle sue idee politiche, che possono essere condivise o meno, questo ragazzo si è ribellato e ha combattuto la mafia del suo paese e merita almeno il ricordo, se non il rispetto.
La sua stessa famiglia era affiliata al clan, ma Peppino è andato contro tutto e contro tutti, anche contro suo padre. Gli è stato anche dedicato un bellissimo film abbastanza conosciuto. Ha deciso di percorrere, in senso metaforico, quei "Cento passi" che lo dividevano dall'indifferenza. Ci ha provato. E l'hanno ammazzato. L'hanno ammazzato più volte. Picchiato a sangue, legato e trascinato sui binari del treno. Peppino è saltato in aria. A sua madre Felicia non è rimasto niente, nemmeno un corpo su cui piangere!
Peppino non è l'unico ad essersi ribellato alla mafia e purtroppo non è neanche l'unico ad essere morto per questo motivo. Ce ne sono stati altri che sono stati "sacrificati". E oggi mi domando cosa vale la loro scomparsa. Cosa vale questo "sacrificio"? Quante persone devono morire ancora per farci ribellare tutti?
Saviano (che va in giro con la scorta) ha detto una cosa molto intelligente: in Sicilia c'è una maggiore "cultura dell'antimafia"... e secondo me per questo si ribellano più facilmente. Hanno sofferto di più, l'hanno subito sulla propria pelle e non ce la fanno più a stare zitti! Da noi no! A Napoli Saviano viene anche criticato, dicono che ha scritto quel libro per farsi pubblicità, per soldi e quant'altro, quando sappiamo benissimo che ha scritto la verità! Ma forse preferiamo far finta di non credere, rimanere distaccati, per finire di CONVINCERCI che non è vero, che non ci riguarda!
Ho visto anche alcune interviste fatte ad alcuni napoletani... forse si trattava ancora una volta della trasmissione di Santoro... comunque, le persone che rispondevano alle domande, lo ricordo perfettamente, dicevano: "ma dove stanno questi camorristi? ma chi ve l'ha detto che qua ci stanno i camorristi?" ... roba da sputargli in faccia! Poi, cosa ancora più schifosa, quando sono state fatte domande sulle persone che sono state uccise dalla camorra rispondevano così: "E si vede che avevano fatto qualcosa per meritarselo" o qualcosa del genere. A voi non viene un senso di schifo a leggere questa cosa? Allora è vero quello che scrive Saviano sulla mentalità della gente... è vero che la gente pensa "quando qualcuno muore per mano della camorra non si sà mai"...
Prima di leggere Gomorra non conoscevo la storia di Don Peppino Diana, un prete, anch'egli morto "per mano della camorra". Perchè si era ribellato all'omertà. Aveva detto qualche sormone di troppo! Concinceva la gente a ribellarsi, a non pagare il pizzo, a denunciare. E cosa hanno scritto dopo i giornali? Calunnie. Non solo è stato ucciso, ma l'hanno anche calunniato. Dicevano che era coinvolto in affari "sporchi"... ma io non ci credo. E' solo un'altra scusa, perchè "quando uno muore per mano della camorra non si sà mai". No, io non penso a questo e non l'ho mai pensato.
Ricordiamo almeno oggi Peppino Impastato e tutti quelli che hanno fatto la stessa fine. Almeno oggi "non lasciamolo solo". Facciamoli anche noi quei "Cento passi", poi siamo liberissimi di tornare indietro, ma almeno andiamo a vedere cosa c'è! Non nascondiamoci la verità, non ci inganniamo! Non facciamoci incatenare, non siamo vigliacchi.
Se ancora non avete visto "I Cento Passi" guardatelo, noleggiatelo, perchè quel film esprime molto bene la realtà di quegli anni e la vita di Peppino.
Io ogni volta che arrivo alla fine del film piango di rabbia. Con la scena del funerale ce la madre di Peppino e alcuni parenti radunati nella camera dove c'è la bara. Una bara vuota. Perchè non c'è il corpo di Peppino. L'hanno DISINTEGRATO, come se non fosse mai esistito, l'hanno voluto cancellare, in tutti i sensi! E in questa scena la madre, Felicia, afferma "non era uno di voi" cioè, non era un mafioso come voi! E aggiunge "ed io vendette non ne voglio". Capite il senso?
Ce l'hanno fatta a cancellarlo? Rispondetemi voi, perchè io non lo so dire se ci sono riusciti...