25 Giugno 2009
Undici anni fa ci ha lasciati uno dei più grandi artisti e filantropi che la storia dell'umanità abbia mai avuto l'onore di raccontare.
Undici anni fa, la Terra si è fermata. Incredula, scioccata, improvvisamente conscia di aver perso un dono unico e speciale, che solo fino a pochi giorni prima aveva ignorato, accusato, deriso.
Undici anni fa, un Re sofferente dall'infanzia perduta ha deciso di dire basta. Si è infilato i suoi calzini bianchi, i mocassini scuri, il guanto di paillettes, il fedora un po' consunto, ed è partito per un altro viaggio. Un viaggio lontano dal dolore, dalle ingiustizie, dalle umiliazioni. Lontano da un mondo a cui aveva dato tutto, ma che non lo ha mai meritato davvero.
Undici anni dopo, una lacrima riga ancora i nostri visi mentre scriviamo queste parole. Perché Dio solo sa cosa sei stato per tutti noi. Il padre che non abbiamo mai avuto, il fratello, l'amico, l'esempio. La consolazione dei giorni tristi nel buio delle nostre stanze. La colonna sonora di anni felici che non torneranno più.
Vorremmo chiederti scusa per lo schifo degli ultimi tempi. Proprio tu non lo meritavi. Non ora, non di nuovo. Non undici anni dopo averti già strappato da tutto ciò a cui tenevi di più: la gioia di creare musica, di guarire il mondo e di essere un padre per i tuoi figli.
Ma in fondo sappiamo che non è colpa nostra. Sappiamo che, nel nostro piccolo, abbiamo fatto il possibile per proteggerti. Forse non è bastato, o forse basterà, ma ce l'abbiamo messa tutta. E non ci fermeremo.
Undici anni dopo, il mondo deve sentirsi grato e onorato per il fatto che i tuoi mocassini abbiano passeggiato, fluttuato e danzato su questo pianeta.
Undici anni dopo, come undici anni fa, sei ancora vivo nei nostri cuori.
Buon viaggio, Michael.
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Post di Vincenzo Compierchio, video di Eric Di Scenza e sottotitoli di Vittoria Moccia per il Michael Jackson FanSquare.
Io ancora oggi non riesco a guardare questo video senza piangere.