migi.mj, 29/04/2014 15:49:
Eels
The Cautionary Tales Of Mark Oliver Everett
questa la preferisco su tutte....
Mistakes Of My Youth
[
non so, io anche a sto giro sono un po' perplesso. Boh, cioè, ecco, diciamo che mi fa piacere sentire mr. E.... orchestrare il suo mondo. Qui c'è il jangle dei momenti più belli ma, come dire, forse è concentrato sul senso dell'operazione, la autobiografia in musica, sull'opera olografa, eccetera perché manca quel briciolo in più, il sorriso amaro in fondo all'opera, quello era il valore in più dell'opera eelsiana, il fatto che ti sentivi bene mentre ascoltavi, era una medicina amara. Qui è un giro in minore, sferragliante e simpatico, sinfonico senza essere pesante, ma rimane un giro lineare. Ok, sono il primo ad ammettere che non si dovrebbe giudicare qualcosa per quello che non è, oppure finire per valutare il senso dell'opera compiendo una sorta di filologia dei testi dell'autore però è un'operazione ineliminabile per chi inserisce un disco in un percorso unitario, come fa E.
Ci mancava poco, peccato. Sembra materiale di scarto di Electro-shock blues ma ok, è un'altra discesa nella psiche di mark e. Ogni tanto mi scappa un "maaaaaaai biiiiloveed..." tanto è simile il tutto, ma si può illudere così?... ci sono perfino i blinking sounds di... ci siamo capiti... sciagurato, arrivare attorno alla perfezione e non volerla prenderla. Trouble with dreams poteva essere quello che voleva con i suoni così, comunque ok, un 7.00 pieno e da tenere a mente per fine anno :)
[Modificato da mark frankie teardrop 29/04/2014 16:33]
Almost immediately, their incredible and unclassifiable music went against every possible grain. Their confrontational live performances, light years before punk rock, are the stuff of legend. Their first, self-titled album is one of the single most challenging and noteworthy achievements in American music