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Recensioni della critica musicale all'album "Michael"

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    ValentinaMJ
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    Dangerous Fan
    00 06/12/2010 23:19
    Inauguro questo topic per postare qui le varie recensioni dei critici musicali all'album. Inizio con una e pian piano trasferisco qui quelle postate nel topic dell'album, nel frattempo le varie recensioni che trovate sul web o su carta stampata siete pregati di postarle qui.

    Il Giornale


    Sorpresa, è il miglior Michael Jackson da vent'anni

    di Paolo Giordano

    Attesissimo il cd di brani postumi. Sul web si dice che a cantare sia un altro. Ma la voce è proprio quella del re del pop!

    Ma se solo, accidenti, avesse potuto godersi il successo che avrà questo disco, Michael Jackson sarebbe forse riuscito a sfumare le sue ossessioni, a lasciarsi abbracciare dall’amore, a tornare infine una persona serena. L’album di canzoni inedite che uscirà il dieci dicembre si intitola semplicemente Michael, ha una copertina tanto per dire (un collage di sue immagini famose) ma impacchetta senz’altro il miglior Michael Jackson dai tempi di Dangerous, roba di un secolo fa perché uscì nel 1991 quando il mondo era foderato di grunge e la gente voleva Kurt Cobain santo subito. Intanto, senza neanche arrivare fino in fondo alla decima canzone (ieri ascolto blindato nella sede Sony), si capisce subito che tutti i dettagli srotolati da giornali e tv sul disfacimento di Michael Jackson, storie peraltro piene di particolari morbosi, erano per lo più fesserie belle e buone perché lui, certo, avrà avuto i suoi bei problemi ma la passione per la musica, quella, era più viva che mai: e non c’è un secondo del disco che la smentisca nonostante il singolo Hold my hand duettato con Akon, che tra l’altro apre tutto, non sia il pezzo forte e la conclusiva Much too soon abbia un significato simbolico contestuale ma non di più. E già questo vuol dire molto: Michael non è un album raffazzonato tanto per fertilizzare ancora un po’ il business del caro estinto, non ci sono cadute di gusto né arrangiamenti banali, il che conferma che la sua spregiudicata famiglia non ci ha messo poi tanto le mani sopra, impegnata com’è solo a foraggiare volgarmente il minuto mantenimento contabile dell’impresa. In realtà, a queste canzoni, che si agitano sulle sue solite coordinate stilistiche, Michael Jackson (che le canta davvero, altro che) lavorava con la sua maniacale attenzione sin dal 2004, affondandole nelle sue ossessioni e quindi diluendole nel tempo fino a lasciarle alla fine lì, sospese nel nulla dopo la sua morte. Ma sono vive, eccome, vivissime. E l’inizio martellante di Hollywood tonight che si aggancia a un giro di basso inarrestabile e a un ritornello riuscito lo conferma, così come l’inconfondibile sussurrato di Keep your head up e l’imponente ballata (I like) The way you love me - letteralmente mi piace il tuo modo di amarmi - sono lì a dire che, anche adesso che non c’è più, anzi soprattutto adesso, Michael Jackson ha molte lezioni ancora da dare ai suoi colleghi, nello stile e nei contenuti. Qui si parla di amore, etereo per giunta, cosparso per ogni dove, mai sessuale, sempre empatico e necessariamente infantile quindi puro persino quando, come in Breaking news, c’è il lamento struggente di chi vive pedinato dalla stampa. Sembra provenire da un altro pianeta. Per capirci, il successone che ha contribuito a dare a Eminem dieci nomination ai prossimi Grammy Awards si intitola Love the way you lie - cantato in duetto con Rihanna - e vuol dire mi piace il modo in cui mi tradisci. Il contrario. Un altro mondo. Per forza Michael Jackson, già azzoppato dal ben noto scandalismo giudiziario, era finito fuori dai binari del successo discografico: parlava un’altra lingua rispetto a quella di moda. Ma, c’è da dirlo, esigeva anche ben altri standard compositivi rispetto alla media e basta ascoltare Monster - con il rappato di 50 Cent - per cogliere che il livello è così alto da rendere inutile l’analisi canzone per canzone, da superare la meraviglia rockeggiante di (I can’t make it) Another day con Lenny Kravitz e Dave Grohl e gli incastri di voce e sax in Behind the mask, la cui musica è stata scritta da Ryuichi Sakamoto. Questo è un gran disco. Punto. Ma proprio grande!

    www.ilgiornale.it/spettacoli/lattesissimo_cd_brani_postumi/04-12-2010/articolo-id=491333-page=0-co...

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    Il Giorno

    Michael Jackson firma uno dei suoi album migliori. Da morto

    Il 10 dicembre in Italia (il 14 negli Usa) esce l'attesisissima opera postuma del Re del Pop. Dieci inediti, tra cui duetti con 50 Cent e Lenny Kravitz, e un brano con la musica di Ryiuchi Sakamoto

    di Marco Mangiarotti

    Milano, 4 dicembre 2010 - Choc sui Navigli. Anzi Thriller. Perché l’uscita di Michael è una metafora allegra dei morti viventi. Fin dai primi suoni di “Michael” (Sony Music) nello studio di registrazione milanese, dalla copertina con i santini della sua carriera in trasferta a Bollywood sul dipinto a olio dell’illustratore afroamericano Kadir Nelson. Tutti davano Michael Jackson mummificato e paranoico, catatonico e assente, ma la sua morte ce lo riconsegna invece potente e creativo, cruciale e geniale.

    Già nel docufilm “Michael Jackson’s This Is It”, girato dalla Sony durante le prove del tour a Los Angeles. E l’album è il primo passo di un accordo da 250 milioni di dollari per dieci progetti, inediti, film, videogiochi, da qui al 2017 (fonte il “Wall Street Journal”), firmato con gli amministratori dei beni del cantante.

    Perplessi? “Michael”, che esce il 10 dicembre in Italia e il 14 negli Usa, è uno dei suoi album migliori. Di Sempre. Una galleria di idee, un ventaglio inaudito e sperimentale di note, suoni, remix. Dieci i titoli, sette firmati da Michael, appunti, arrangiamenti, tracce vocali e rifacimenti (alcuni anticipati sul web) dal 2004 alla sua morte, il lungo work in progress di un perfezionista dallo smisurato talento che coinvolge produttori e vecchi amici come Eddie Cascio (registra nella sua casa del New Jersey).

    Il duetto del singolo “Hold My Hand” con il senegalese Akon è stata registrato nel 2008 a Las Vegas su dolci cadenze di african reggae. “Hollywood Tonight”, scritta da Michael nel periodo di “Invincibile”, ci riporta a Quincy Jones (è prodotta da Ron ‘Neff-U’ Feemster). Il parlato e i riccioli di archi alla Philly Sound, la coda del periodo Motown, sono sofisticati ‘70. “Keep Your Head Up” è un inno universale perfetto per la sua voce bisex (producono C ‘Tricky’ Stewart, Angelikson e Michael). “(I Like) The Way You Love Me”’, prima stesura nella “Ultimate Collection” del 2004, è una ballata meravigliosa. La melodia prende l’ascensore per il cielo, le voci s’intrecciano in una trama di seta. “Monster”, con 50 Cent, è una coreografia da musical (cinematografico è tutto il montaggio dell’album), i suoni sono in 3D. Acustica, anni ’70, quasi Jackson Five, è la superba “Best Of Joy”, “Breaking News” sono le ultime cattive notizie sulla sua vita. “(I Can’t Make It) Another Day” il duetto con l’autore Lenny Kravitz, quasi rock.

    “Behind The Mask”, testo di Michael e musica di Ryiuchi Sakamoto per la Yellow Magic Orchestra (ascolta il sample), teatrale e curioso. “Much Too Soon” un’altra gemma del periodo di “Thriller”. Chitarra acustica, archi, un’armonica alla Stevie Wonder. Le radici Motown e Philadelphia, i Jackson 5 e Quincy Jones contaminati dalle idee di oggi. La colonna sonora perfetta per il film sulla sua morte. E la sua vita.

    qn.quotidiano.net/spettacoli/musica/2010/12/04/424508-michael_jackson_fir...

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    Rockol

    Il primo disco di inediti di Michel Jackson in 9 anni. Sarebbe un evento di per sé, lo è inevitabilmente di più visto che è anche il primo album postumo, a poco più di un anno dalla sua scomparsa. La carriera di Michael Jackson è stata parecchio tormentata, negli anni zero, e la prima cosa che si nota di “Michael” è la volontà di leggitimarlo come il disco a cui stava lavorando, il disco che avrebbe voluto. La dietrologia è sempre in agguato, quando si tratta di Jackson, e infatti c’è già chi dubita che alcune delle canzoni siano effettivamente cantate da lui. Ma tant’è.
    “Disco concepito e ispirato da Michael Jackson”, si legge appunto nel CD; le note consegnate ai giornalisti all’ascolto in anteprima a cui abbiamo partecipato (il disco uscirà in Italia il 10 dicembre, in America il 14) e gli appunti che completano il libretto hanno questo fine: raccontare la storia di questo gruppo di canzoni, di come sono state pensate e iniziate da Jackson e di come siano state portate a termine, secondo le sue indicazioni: manoscritti, chiacchierate con i produttori, ricordi…
    E’ possibile riuscire in questo obbiettivo? Oggettivamente, no. Perché nessuno può essere nella testa dell’artista. E’ un male, ascoltare canzoni iniziate in un momento e finite successivamente? Certamente no. Anche se i puristi sono sempre in agguato, nella musica: è capitato persino a Springsteen, accusato – insensatamente - da alcuni fan di avere di rovinato le canzoni originarie del ’77-’78, completandole in prima persona per il recente “The promise”. Figuriamoci cosa potranno dire questi puristi di alcuni produttori che completano il lavoro iniziato da Michael Jackson.
    Dietrologie a parte, le canzoni che compongono “Michael” – dieci – arrivano dall'ultimo decennio, con l’eccezione di “Much too soon”, brano conclusivo che arriva dalle sessioni di “Thriller”, malinconica ballata minimale che è molto diversa dal resto del disco. Infatti, pur trattandosi di brani a cui hanno lavorato diversi produttori, il tentativo di “Michael” è un po’ quello della copertina, collage di immagini delle diverse ere del Re del Pop: rappresentare le differenti anime sonore della sua musica.
    Da questo punto di vista, è da manuale l’attacco di “Hollywood tonight”: batteria-basso-chitarra con uno scat vocale e i classici urletti; è quasi una sorta di manifesto che contiene tutti i marchi di fabbrica di Jackson. Il disco si apre con l'r’n’b di “Hold my hand”, prosegue con la coralità “Keep your head up”; torna verso l’r’n’b modernizzato con “(I like) The way you are” (già pubblicata in una raccolta del 2004, e qua aggiornata). Si arriva a ballare sul serio alla quinta canzone, con “Monster”, impreziosita dalla partecipazione di 50 cent, che venne contattato direttamente da Jackson; si riabbassano i ritmi con “Best of joy”, ballata che fu una delle ultime cose a cui Jackson lavorò prima di morire. “Breaking news” è una delle canzoni che farà più discutere: Jackson canta di se stesso in terza persona, della sua vita sotto il microscopio. Poi c’è spazio per il rock, con “I (can’t make it) Another Day”, in cui si sente la bella mano di Lenny Kravitz (e di DaveGrohl alla batteria), che evoca ricordi di “Black or white”. Quest’ultima è forse il brano migliore del disco, assieme a “Behind the mask” , basata su un campionamento di un brano della Yellow Magic Orchestra di Ryuichi Sakamoto, canzone in cui le ritmiche sincopate tipiche di Jackson sono rivisitate con suoni più moderni.
    In definitiva, “Michael” è un’operazione riuscita: una manciata di ottime canzoni, forse con qualche minima caduta di tono, ma in generale completate come meglio non si poteva fare. Gli amanti di Michael Jackson ci troveranno tutto quello che cercano, e anche di più. I detrattori troveranno pure loro pane per i loro denti, è chiaro, ma l’avrebbero trovato anche se Michael Jackson fosse ancora vivo... “Michael” è sicuramente solo l’antipasto di quello che ci aspetta in futuro in termini di pubblicazioni inedite. Ma come antipasto è veramente succulento.

    www.rockol.it/recensione-4456/

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    Il Messaggero

    Esce “Michael”, primo lp di inediti di Jackson pronto a scalare la hit

    di Marco Molendini

    ROMA (5 dicembre) - Michael Jackson non è morto. E non è neppure resuscitato. Certo è che il re bambino del pop vivrà ancora a lungo sul fronte dei ricordi, quello dei suoi affezionatissimi fans e quello assai più interessato di chi ha messo le mani sull’abbondante archivio della sua carriera. Prepariamoci, dunque. E questo Michael, titolo del primo album di inediti (o quasi) che vedrà la luce fra qualche giorno (esce il 10 prossimo, pubblicato dalla Sony) pronto a scalare le classifiche in tutto il mondo, è solo un assaggio di nostalgia e delle polemiche che, inevitabilmente la accompagneranno. Le polemiche sono note e non nuove: dalla legittimità di pubblicare ciò che lo stesso Jacko non aveva voluto rendere pubblico, alle diverse rimostranze della pittoresca famiglia. Mamma Katherine ha perfino insinuato il dubbio sull’autenticità della voce del figlio. Ma, ascoltando il disco, la presenza della vocina di Michael è inequivocabile. Si può dire che non abbia la forza e l’energia di un tempo, ma non che non sia la sua, anche se in qualche punto è stata rafforzata da qualche intervento (per esempio nel finale di Behind the mask con degli acuti che non sono i suoi).

    Quanto al cd, ovviamente non è paragonabile ai tempi d’oro di Thriller o Bad, anzi gli arrangiamenti sono molto diseguali, i pezzi non brillano per originalità, sono quasi fuori tempo, antichi, e su tutto il disco aleggia un velo di tristezza. Ma chi vuole ritrovare Jacko lo ritroverà. Persino con qualche cenno autobiografico come in Breaking news, scritta nel 2007 (è uno dei brani sospettati di autenticità) in cui canta: «Tutti vogliono un pezzo di Michael Jackson / I reporter seguono furtivamente le mosse di Michael Jackson....» e poi: «... vogliono scrivere il mio necrologio». Alcuni titoli erano già noti: Hold my hand, che apre il disco, era finita sul web nel 2008 e poi Akon l’ha completata anche se il risultato non è esaltante; (I like) The way you love me, ballata retrò del 2004 era un demo nella Ultimate collection; altri tre pezzi, in qualche modo erano già disponibili sul web, ovvero Breaking news, l’altra ballad di sapore vagamente gospel Keep your head up, la conclusiva Much too soon, quasi una canzone da bambini, scritta ai tempi di Thriller.

    Anche (I can’t make it) Another day, era finita su internet nel 2008, ma Lennie Kravitz che l’aveva scritta l’ha completata, facendone uno dei pezzi migliori del disco. Seminuova è Behind the mask, firmata da Sakamoto ai tempi della Yellow magic orchestra, a cui Michael ha aggiunto il testo. Quanto alle collaborazioni, da segnalare la presenza del rapper 50 Cent in Monster privacy. Hollywood tonight, risale ai tempi di Invincible ma venne esclusa dall’album, infine Best of joy è uno dei titoli su cui Jacko stava ancora lavorando.

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    TGCOM

    Jackson regala perle ai fan

    Attesa per il disco postumo di Michael Jackson "Michael" - esce in Italia il 10 dicembre, negli States il 14 - che sarà l'album di Natale del 2010. Sia perché il re del pop può contare su uno zoccolo duro di fan ma anche perché almeno metà dei brani del cd sono energici, malinconici e ricchi di speranza. Ad un primo ascolto l'operazione sembra asettica ma è dopo il duetto con 50 Cent, "Monster" la quinta traccia, che prende il volo e convince.


    Ad aprire il disco è il singolo in duetto con Akon, "Hold My Hand", che ha avuto una genesi travagliata. "Il mondo non era ancora pronto ad ascoltare questo singolo quando uscì su Internet due anni fa - spiega Akon -. Eravamo sconvolti quando la canzone uscì sul Web". Poi il brano è stato rimaneggiato e scelto dalla casa discografica Sony per lanciare l'album. A dire il vero ci sono canzoni molto più dirette e forti che avrebbero potuto tranquillamente fare da apripista a questo progetto ambizioso: la roboante e coinvolgente "Behind The Mask" con l'intervento di Ryiuchi Sakamoto, il già citato duetto con 50 Cent che rappa dando un quid in più alla canzone e la dolce ballata "Best Of Joy". Senza tralasciare "(I Like) The Way You Love Me" che i fan conoscono molto bene perché apparsa in una versione demo nell"Ultimate collection" uscito nel 2004, ma adesso ultimata per inserirla in questo disco.

    Questi i brani che sostanzialmente compongono la seconda parte di "Michael" e che appaiono i più convincenti, sinceri e diretti. La prima parte ossia il ritmo dance di "Hollywood Tonight", la ballata "Keep Your Head Up" e appunto il singolo con Akon non catturano subito l'attenzione dell'ascoltatore, non coinvolgendolo appieno anche per la 'fredezza' di alcuni arrangiamenti creati ad hoc sulla voce di Michael.

    "Monster" e "Breaking News" sono un grido di dolore ma anche di denuncia da parte del cantante che attacca lo showbusiness senza giri di parole. Se nella prima il re del pop lamenta la smania delle persone che vogliono diventare famose a tutti i costi perdendo inesorabilmente, senza accorgersene, la privacy e l'integrità, in "Breaking News" (l'intro riproduce la voce di alcuni giornalisti televisivi che lanciano i servizi) è la constatazione che "più si ha successo più alcuni cercano di buttarti giù".

    Alcune piccole curiosità: i provini di "Hold My Hand" e il duetto con Lenny Kravitz "(I Can't Make It) Another Day" sono finiti sul Web nel 2008, quest'ultimo brano con "Hollywood Tonight" dovevano essere inseriti nell'album "Invincible" del 2001, mentre la bellissima ballata "Much Too Soon" che chiude il nuovo album, era destinata a "Thriller".

    Sicuramente "Michael" è un album ben prodotto, la scelta dei brani è stata azzeccata anche se in parte, in alcuni di questi si "sente" un Jacko in grandissima forma con tanta voglia ancora di comunicare al mondo. Per questi elementi, e nonostante qualche scelta asettica da "operazione commerciale", "Michael" ha tutte le carte in regola per diventare il disco più venduto di questo Natale.

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    ANSA

    Jacko profetico nell'album postumo

    Il 10 dicembre esce 'Michael': duetti con Kravitz, Sakamoto e 50 Cent
    di Elisabetta Malvagna

    ROMA - ''Tutti vogliono un pezzo di Michael Jackson / I reporter seguono furtivamente le mosse di Michael Jackson....'', ''... vogliono scrivere il mio necrologio'': sono i versi profetici scritti nel 2007 dal Re del Pop in Breaking News. Per ascoltarlo bisognera' attendere il 10 dicembre, quando uscira' il suo attesissimo album postumo, intitolato semplicemente 'Michael'.

    Pubblicato dalla Sony, il cd e' stato anticipato dal duetto con Akon, Hold My Hand, registrato nel 2008 a Las Vegas ma uscito inaspettatamente sul web quando ancora non era stato completato: ''Eravamo sconvolti - racconta Akon -. Il mondo non era ancora pronto ad ascoltarlo''.

    In realta', e' forse uno dei brani meno riusciti di questo album in puro stile MJ, destinato a scalare la vetta delle classifiche mondiali, vista anche la coincidenza dell'uscita con il periodo natalizio. Sono vere e proprie chicche, invece, alcuni duetti del grande Jacko con nomi della musica del calibro di Lenny Kravitz, Ryuichi Sakamoto e 50 Cent. Perseguitato dai media e dai giornali costantemente affamati di scoop, vittima delle calunnie e delle accuse piu' infamanti, ma anche della sua fragilita', Michael voleva solo una cosa: essere amato. A confermarlo sono queste 10 tracce nate dalla vena creativa dell'artista che sin dal 2004 lavorava e registrava canzoni in vista di nuovo cd.

    Utilizzando come base gli appunti di Michael, la sua voce e le idee che aveva condiviso con loro, i produttori di cui si fidava e con cui aveva lavorato hanno ripreso in mano le canzoni lasciate da Jackson in vari stadi di completamento. Il risultato e' 'Michael', nella cui tracklist spicca Breaking News. Jacko la registro' con Eddie Cascio e James Porte mentre viveva con i figli nella casa della famiglia Cascio, suoi amici di vecchia data, in New Jersey. Breaking News e' una delle tre canzoni di Cascio contenute nel cd, che hanno sollevato dubbi circa l'autenticita' della voce di Michael. Dopo accurate indagini, richieste da Howard Weitzman della Michael Jackson Estate, molti produttori e musicisti che hanno lavorato negli ultimi 20-30 anni con Jacko hanno confermato che la voce era la sua.

    Recentemente Weitzman, in una lettera ai fan, ha sottolineato: ''I fan di Michael saranno i giudici di queste canzoni, come lo sono sempre stati. Prendiamo tutti i loro commenti molto sul serio. Per noi nulla e' piu' importante della musica di Michael, della sua eredita' e dei suoi fan''. Polemiche, sospetti, strumentalizzazioni e colpi di scena a parte (e' di due giorni fa una nuova denuncia del padre Joe contro il medico che lo curo' prima della morte), i milioni di fan di una delle icone piu' amate della musica non si lasceranno di certo sfuggire l'occasione di riavvicinarsi al loro idolo ascoltando, ad esempio, Hollywood Tonight, un pezzo che risale ai tempi di Invincible. Uscito dai suoi archivi nel 2007 e lavorato dal produttore Ron 'Neff-U' Feemster, racconta la scalata all'Olimpo hollywodiano di un'aspirante attrice.

    La ricerca ossessiva della fama a tutti i costi, dove la privacy, l'anonimato e l'integrita' diventano merce di scambio per una foto o un articolo sul giornale e' al centro di Monster, di cui 50 Cent e' co-autore e interprete della parte rap. Keep Your Head Up e' invece un emozionante gospel che si potrebbe immaginare cantato da una folla immensa di persone. Best of Joy e' una gemma senza tempo, uno degli ultimi brani cui Michael stava lavorando. Di un amore struggente e potente parla (I Can't Make It) Another Day, featuring Lenny Kravitz, autore di questa perfetta sintesi tra il suo rock puro e il pop raffinato di Jackson, impreziosita dalla batteria di Dave Grohl. Il demo, registrato nel periodo di Invincible, fini' sul web nel 2008, costringendo Lenny a decidere di completare la canzone.

    Behind the Mask e' una versione jacksoniana del brano di Sakamoto suonato dalla Yellow Magic Orchestra. L'album si chiude con Much Too Soon: una canzone dolce-amara scritta nel periodo di Thriller, ma mai pubblicata. ''Una volta che riceviamo il dono della vita, viviamo una volta sola - scriveva Michael in una nota inclusa nel libretto del cd -. Dovremmo sforzarci insistentemente per lasciare una traccia di immortalita'. Non importa in quel campo lo si faccia''. Lui, sicuramente, ci e' riuscito.

    www.ansa.it/web/notizie/rubriche/spettacolo/2010/12/03/visualizza_new.html_1673637...

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    La Stampa

    "Michael" o del Jackson postumo dal 10 disco con 50Cent, Kravitz"

    di Marinella Venegoni

    «Faremmo meglio a stare insieme... che rimanere tristemente soli»: un po' di senso lo fa, questa frase che esce dalla vocina di Michael Jackson in «Hold My Hand», il singolo che anticipa il disco postumo «Michael», in uscita il 10 dicembre (e in America solo 4 giorni). E' il primo album del Peter Pan del pop da 9 anni, ma lui non c'è più. E' triste pensare a quella fine imbottita di tranquillanti, in un letto di solitudine, di un uomo carico ancora della propria fanciullezza mai risolta. «Michael» è nato per colmare il vuoto fra i fans, e naturalmente pure per far cassa: l'ascolto anticipato, in una saletta, pretende la consegna dei cellulari per evitare fughe di note già legate al singolo, un pezzo newsoul in duetto con Akon, iperprodotto come richiede il mercato di genere.

    Portati a termine da un gruppo di produttori con i quali Michaelino aveva lavorato a lungo (e con qualche sospettino che non proprio tutto tutto sia cantato da lui) i dieci pezzi contengono altre collaborazioni, come usa in questi tempi: «Behind the Mask» è una rielaborazione con Sakamoto dalla Yellow Magic Orchestra; «(I Can't Make it) Another Day», di e con Lenny Kravitz (Dave Grohl è alla batteria) ha un ritmo incalzante e un dialogo fra voci dove risalta l'impossibilità di Michael ad essere aggressivo; «Monster», con 50Cent, è come una divertente sceneggiatura di un «Thriller» del III millennio, con urlo sullo sfondo, e 50Cent che rappa fra gli spari. Non è, tra l'altro, l'unico pezzo che rimanda alle atmosfere degli '80, il decennio più fertile di Jackson. «Breaking News» ci porta l'eco di «Smooth Criminal» da «Bad», che aveva dal vivo un fantastico balletto: ma qui è significativo il contenuto del brano, con un prologo di voci di anchomen e speaker, e la voce che canta «Tutti vogliono vedere le notizie su Michael Jackson/Vogliono vedere che cado/perché sono Michael Jackson/Scrivete parole per distruggere, come se fossero armi...».

    Il resto sono ballads, con quella vocetta sempre un po' sospesa e improbabile in maturità: la migliore (perché meno spettacolare) è il finale, «Much Too Soon», scritta all'epoca di «Thriller» e con una bella linea melodica. Ma «Michael» è un disco di Michael Jackson? Prevalentemente, sì: e anche migliore delle derive degli ultimi album, con qualche giustizia resa alla sua storia d'artista.

    www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=20&ID_articolo=1311&ID_sezione=12&...

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    La Repubblica

    Jackson, arriva il cd postumo
    E scatta il tormentone: "E' lui o no?"
    "Michael" contiene dieci inediti dai suoi archivi e tre duetti virtuali: con Lenny Kravitz, 50 Cent e Akon. "Best of joy" è il brano più recente, scritto prima della morte

    di CARLO MORETTI

    ANTICIPATO da un coro di polemiche, venerdì prossimo arriverà nei negozi di dischi il primo album postumo di inediti di Michael Jackson. Il cd si intitola Michael e contiene dieci brani, tre dei quali in forma di duetto virtuale che vedono la partecipazione di Lenny Kravitz, 50 Cent e Akon.

    Pubblicato a diciassette mesi dalla morte del re del pop, il lavoro ancora prima di uscire è stato bollato come "irrispettoso" da Will.i.am dei Black Eyed Peas, mentre si inseguono le voci sulla possibilità che in alcuni dei brani il cantato sia di un imitatore. Ne è convinto soprattutto il fratello di Jacko, Randy Jackson, che ha affidato a Twitter la sua denuncia: "In qualche canzone è lui, in qualcun'altra no: potrei giocarci la mia vita".

    Così, inevitabilmente, ci siamo predisposti all'ascolto in anteprima presi dal gioco: "è lui o non è lui?". Il dubbio balena solo durante Hollywood tonight, un brano che secondo le note risale al periodo di Invincible ed è stato ripescato negli archivi di Jackson nel 2007. Ma potrebbe anche essere solo l'effetto di una registrazione originale "sorda", un problema dunque di equalizzazione.

    Più della controprova sulla presenza di un imitatore, sempre difficile da stabilire, conta l'atmosfera generale del disco, che pur nei limiti di una compilation realizzata da altri mantiene punte di interesse notevoli, in grado di bissare il successo di This is it, la colonna sonora
    del film sui mancati concerti della 02 Arena di Londra.

    Ci sono splendide ballate come Keep your head up e (I like) The way you love me, o come Best of joy scritta poco prima che Jacko morisse. Monster, il duetto con 50 Cent, ha lo stesso passo marziale di Beat it, e Breaking News è uno sfogo a ritmo dance sulla pressione dei media.

    C'è però da dire che, curiosamente, il brano più bello del disco non è firmato da Jackson ma da Lenny Kravitz: si intitola (I can't make it) Another day, e vede la partecipazione alla batteria dell'ex Nirvana Dave Grohl.

    www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/12/03/news/disco_michael_jackson-...

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    Fastweb

    Michael: omaggio o rispetto mancato?

    Sta per arrivare in tutti i negozi il tanto chiacchierato nuovo album di Michael Jackson. Nonostante le polemiche l'opera postuma intitolata "Michael" verrà pubblicata il prossimo 10 dicembre.

    di Maurizio Amore


    Quando all’inizio di novembre si confermava la release di un’opera postuma del “Re del Pop”, intitolata Michael, la notizia generò subito un grande buzz, non solo tra i fan del cantante americano, ma anche fra alcune personalità artistiche di rilievo del mondo della musica. La decisione di pubblicare un album completato da altri, era stata fortemente criticata dal famoso Will.I.Am che giudicò il progetto come una vera e propria mancanza di rispetto nei confronti del cantante. Dal canto suo Akon che nel frattempo aveva "rifinito" il primo singolo estratto dall’album, ovvero «Hold My Hand », rispose alla mente creativa dei Back Eyed Peas che "Michael" sarebbe stato una semplice occasione per rendere omaggio alla sua scomparsa.

    In realtà la lavorazione del discusso album ebbe inizio attorno al 2004 quando lo stesso cantante cominciò la realizzazione di un successore di "Invincibile", registrando dei brani inediti che avrebbe completato mentre il concetto del nuovo lavoro prendeva forma. È tuttavia risaputo che il re del pop amava circondarsi, nel corso delle sessioni, di un gruppo di fidati collaboratori fra cui Teddy Riley. Questi produttori, compreso Riley, si sono ritrovati in studio, per fare in modo che il progetto venisse portato a termine come lo stesso Jackson avrebbe voluto, utilizzando i suoi appunti, la sua voce e la sua visione creativa della musica.

    Da un primo ascolto dei dieci nuovi brani che compongono la tracklist, fatta eccezione per il singolo, Hold My Hand, troppo tagliato per la Billboard, l’album mantiene intatte le caratteristiche principali dei precedenti album di Jackson, rinvigorite, in alcuni punti, da brani nati dalla collaborazione con Lenny Kravitz, 50 Cent e addirittura Ryuichi Sakamoto. Così fra i nuovi titoli meritano particolare attenzione Hollywood Tonight scritta in puro stile Jacko all’epoca di Invincible, Monster (feat. 50 Cent), frutto del felice sodalizio con il produttore Eddie Cascio e Behind The Mask già eseguita da Sakamoto con la Yellow Magic Orchestra. Proficua, anche, la collaborazione con Lenny Kravitz in (I’can’t make it) Another Day, traccia che fu oggetto di una fuga su internet nel 2008.

    Con "Michael" il “Re del Pop” ritorna a tutti gli effetti nei negozi, grazie ad un omaggio che non sembra alterare l’evoluzione di qualsiasi altro album firmato Michael Jackson.

    www.fastweb.it/portale/canali/free-time/musica/contenuti/articolo/?id=...

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    Androkonos

    'Michael', esce l'album postumo del re del pop con dieci tracce inedite

    Roma, 3 dic. (Adnkronos) - Dopo essere stato anticipato da 'Hold my hand', il primo singolo ufficiale in vendita su I Tunes dal 15 novembre, esce 'Michael', il cd postumo del re del pop, che viene alla luce grazie al lavoro dei produttori che, utilizzando come base gli appunti, la voce e le idee creative che Jackson aveva condiviso in precedenza, hanno ripreso in mano le sue canzoni lasciate in vari stadi di completamento ed hanno terminato l'album. L'immagine della copertina del disco è stata creata nel 2009 dall'illustratore afroamericano Kadir Nelson: Un dipinto ad olio con un collage di immagini che rappresentano momenti chiave e persone importanti della vita di Michael. L'Lp, che contiene dieci tracce e che prende il nome del grande artista scomparso, in uscita il 10 dicembre con Sony Music, ha avuto la stessa evoluzione di qualsiasi altro album dell'artista.

    Sin dal 2004, infatti, Jackson ha lavorato a nuova musica in previsione di una futura pubblicazione, sviluppando il suo progetto creativo e registrando canzoni in vista di un nuovo album. Lentamente il cantante ha ristretto il numero dei brani e li ha completati, mentre il concetto dell'album prendeva forma.

    Per completare il suo lavoro, è stata seguita quella che per Michael era ormai una consuetudine: lavorare con un gruppo di produttori, principalmente quelli di cui Jackson si fidava e con i quali aveva lavorato quando era in vita. Questi si sono ritrovati in studio di registrazione per far sì che il suo progetto fosse completato come i produttori credevano che Michael avrebbe voluto.

    Nella Tracklist dell'album dieci tracce inedite: la prima è la già citata 'Hold My Hand', con Akon. Sottoposta a Michael dallo stesso Akon, la canzone è stata registrata nel 2008 a Las Vegas. ''Il mondo non era ancora pronto ad ascoltare questo singolo quando uscì su internet due anni fa - racconta Akon - Eravamo sconvolti quando la canzone uscì sul web, ma ora che è stata completata è finalmente giunto il momento. Ora è diventata una canzone incredibilmente emozionante. Sono profondamente orgoglioso d'aver avuto la possibilità di lavorare con Michael, uno dei miei idoli''.

    La seconda è 'Hollywood Tonight', scritta da Michael nel periodo di 'Invincibile', è stata tratta dagli archivi di Michael nel 2007 per essere lavorata dal produttore Ron 'Neff-U' Feemster. La canzone è stata scritta da Jackson, lo special parlato da Teddy Riley e la traccia è stata prodotta da Teddy Riley e Michael in co-produzione con Theron 'Neff-U' Feemster. La terza è 'Keep Your Head Up', scritta nel 2007 nel New Jersey da Michael Jackson, Eddie Cascio, James Porte e prodotta da C 'Tricky' Stewart, Angelikson e Michael Jackson.

    Secondo Cascio, sulla canzone Michael avrebbe detto: ''Voglio realizzare una canzone che l'intero mondo possa cantare e che possa motivare la gente a cercare qualcosa di grande''. La quarta è '(I Like) The Way You Love Me', scritta da Michael Jackson, prodotta da Theron 'Neff-U' Feemster e da Jackson. Il brano, nella sua prima stesura, è stato pubblicato come demo nella 'Ultimate Collection'' del 2004. Si tratta di una canzone che Michael amava e che stava per finire a Los Angeles.

    La quinta è 'Monster' (Featuring 50 Cent). Registrata in New Jersey nel 2007, presso l'abitazione dei Cascio, contiene alcuni cori registrati da Michael attraverso un tubo di plastica. Su richiesta di Michael, la canzone vede la collaborazione di 50 Cent. Il giorno in cui la canzone fu annunciata, 50 Cent scrisse ai suoi fan su Twitter: ''Michael mi contattò per lavorare su questa canzone prima di morire''. La sesta è 'Best Of Joy', una delle ultimissime canzoni sulle quali Michael stava lavorando e sulla quale aveva in mente di continuare a lavorare durante i concerti all'O2 arena di Londra nell'estate del 2009.

    La settima è 'Breaking News', scritta da Michael Jackson, Eddie Cascio, James Porte e prodotta da Teddy Riley, Angelikson e Jackson, e parla della vita di Jackson sotto i riflettori. Michael registrò questa canzone nel 2007 nella residenza della famiglia Cascio in New Jersey (amici di vecchia data dell'artista). L'ottava è '(I Can't Make It) Another Day'. Registrata come demo con Lenny Kravitz nel periodo di 'Invincible', la canzone finì improvvisamente su internet nel 2008, portando Lenny a decidere di completare la canzone.

    La nona è 'Behind The Mask', che Jackson decise di scrivere dopo aver ascoltato la versione musicale suonata dalla Yellow Magic Orchestra. Per fare questo contattò Ryiuchi Sakamoto per chiedergli il permesso di aggiungere un testo alla traccia, recentemente completata da John McClain. La decima è 'Much Too Soon', scritta nel periodo di 'Thriller', brano sempre amato dal re del pop ma per il quale non riuscì mai a trovare una collocazione giusta.

    www.adnkronos.com/IGN/News/Spettacolo/Michael-esce-lalbum-postumo-del-re-del-pop-con-dieci-tracce-inedite_311352080...

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    Recensione della BBC (traduzione di 4everMJJ):

    Primo ascolto: il nuovo album di Michael Jackson


    "Irrispettoso", "mantenere viva la sua eredità", voce "falsa"?

    Il primo album di nuovo materiale di Michael Jackson dopo la sua morte è arrivato in mezzo a una tempesta di polemiche.
    Michael uscirà il 13 dicembre (in UK, ndt).
    E' il primo album di materiale "nuovo" di Michael Jackson in quasi un decennio.
    Il periodo che precede l'uscita ha visto una grossa polemica con altri artisti, case discografiche e la stessa famiglia Jackson in una discussione sul fatto che l'album sia legittimo o di buon gusto.
    Will.i.am dei Black Eyed Peas ha bollato l'uscita come "irrispettosa" all'inizio di quest'anno.
    Ma Akon, che partecipa alla traccia di apertura dell'album Hold My Hand, ha replicato, sostenendo che lo scopo del lavoro sarebbe "mantenere viva l'eredità di Michael Jackson".

    'Scientificamente provato'

    Poi è venuta fuori la questione della voce di Jackson. I suoi nipoti, TJ e Taryll Jackson, si sono lamentati su Twitter del brano Breaking News. Hanno detto che suonava "finto" e "equivoco".
    Ma la casa discografica Sony, che sta pubblicando l'album in collaborazione con l'estate di Jackson, ha dichiarato di avere "piena fiducia" che la voce sia la sua, sostenendo che è stato scientificamente testato.
    Michael Jackson ha scritto i crediti su tutti i 10 brani dell'album. Significativamente le tracce di will.i.am e del produttore di Lady Gaga RedOne non ci sono.
    Questo non è un nuovo album di Michael Jackson, ma una raccolta assemblata insieme di materiale precedentemente inascoltato.
    Le tracce sono state scritte prevalentemente negli ultimi cinque anni, in varie località come New Jersey, Las Vegas e Londra.
    Ma la traccia finale Much Too Soon è stata scritta quasi 30 anni fa, durante le sessioni di Thriller nei primi anni '80.

    Sapore moderno

    E' stranamente profetico, nel contesto di questo album e della morte di MJ, il testo "Credo di aver imparato la lezione troppo presto".
    Ma anche se non era mai stata sentita, le collaborazioni incluse nell'album aiutano a dare a questo brano un caratteristico, sapore moderno.

    50 Cent rappa una strofa e Dave Grohl dei Foo Fighters suona la batteria in Monster.

    E' presente anche il brano di Jackson con Lenny Kravitz, trapelato online all'inizio del 2010, (I Can't Make It) Another Day.
    Il comunicato stampa dato ai giornalisti per l'ascolto dell'album è onesto nel descrivere il materiale di base per l'album come "progetti creativi" e "fondamenta".

    In altre parole, le canzoni erano incomplete.

    Un gruppo di produttori tra cui Teddy Riley, Eddie Cascio e Theron 'Neff-U' Feemster hanno contribuito a trasformarle in tracce completamente formate.
    Il risultato, un po' prevedibile, non è un corpo compatto di lavoro. Sembrano tracce raccolte da vari punti della sua brillante carriera.

    Hollywood Tonight, scritta durante le sessioni di Invincible di MJ - il suo ultimo album in studio nel 2001 - ricorda potenti brani pop come la sua collaborazione con la sorella Janet, Scream, del 1995.

    Keep Your Head Up, una delle ballate del disco, include alcune cupe selezioni di chitarra e un enorme cambio di chiave completo di coro. Sembra più simile a Earth Song di tutti i suoi precedenti lavori.

    Tuttavia, Best Of Joy, di nuovo un pezzo lento, a cui è stato riportato che Jackson stava lavorando durante la preparazione della sua serie di concerti alla O2 di Londra, suona incompleto e ripetitivo.

    Al di là delle singole tracce che hanno già debuttato online (Breaking News, Hold My Hand e Another Day), Behind The Mask presenta un sinuoso sassofono di apertura e un campionamento approvato della band giapponese Yellow Magic Orchestra.
    Con un beat disco è il brano che sembra più stile Jackson Five, con il basso slap-funk e la voce sensuale.
    Ci sono anche "vocodered vocals" (non so assolutamente come tradurlo!) nel ritornello.

    Too Much Soon, pessimistico, riflessivo e, probabilmente, il brano più personale del disco, porta l'LP al termine.
    «Togli questo dolore senza fine/ togli questa sensazione di solitudine della mia anima", canticchia MJ.

    Ciò che questo album non fa è dare ai fan un'indicazione di ciò che Jackson voleva fare con il nuovo materiale che stava scrivendo, o lasciare indizi sul suo stato d'animo nei suoi ultimi anni.

    Tuttavia, i sostenitori accaniti di Michael, milioni in tutto il mondo, saranno ansiosi di possedere un pezzo senza precedenti di una delle stelle più grandi del mondo pop.

    "Michael" sarà pubblicato in Gran Bretagna il 13 dicembre.

    www.bbc.co.uk/newsbeat/11898874

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    Il Quotidiano Italiano

    Michael Jackson, arriva l’album postumo del re del pop
    di Martina Damiani

    Come nella migliore tradizione del consolidato business che ruota intorno alle star defunte, arriva la strenna natalizia per i fan di Michael Jackson. Sarà in vendita dal 10 dicembre “Michael”, l’album postumo del re del pop.

    Prodotto dalla Sony, contiene 10 tracce inedite e si candida ad essere un best seller. A fronte di una fornitura di 900mila unità, la casa discografica prevedere di venderne 400mila copie già nella prima settimana, bissando così il successo del precedente “This is it”.
    Dal 15 novembre è già disponibile su ITunes il singolo “Hold My hand”. Si tratta di brani ai quali Jacko ha lavorato a partire dal 2004 fino al momento della sua morte, avvenuta a Los Angeles il 25 giugno del 2009.
    In alcuni di essi duetta con altre star del calibro di Lenny Kravitz, Ryuichi Sakamoto e 50 Cent. I temi trattati sono quelli classici della sua produzione discografica: l’immenso bisogno di essere amato, l’attenzione ossessiva dei fan e dei media per il suo personaggio, la rivelazione della sua fragilità.
    Punta di diamante del lavoro è il brano “Breaking News”, scritto nel 2007 e con un testo che sembra un’infelice profezia: “Tutti vogliono un pezzo di Michael Jackson. I reporter seguono furtivamente le mosse di Michael Jackson….vogliono scrivere il mio necrologio”, canta. Attorno a questa canzone si era creato anche un giallo, poichè secondo alcuni la voce incisa non sarebbe di Michael. Dopo accurate analisi e verifiche, tuttavia, effettuate su richiesta di Howard Weitzman della Michael Jackson Estate, i dubbi sono stati dissipati.
    L’album comprende poi i brani “Hollywood Tonight”, storia di un’aspirante attrice in cerca di notorietà, “Monster”, sul tema della perdita di integrità morale di chi rincorre la fama ad ogni costo, “Keep Your Head Up”, un gospel, e ancora “Best of Joy”, “(I Can’t Make It) Another Day” cantata con kravitz, per chiudersi con “Behind the Mask” e “Much Too Soon”, un brano risalente agli anni d’oro di Thriller ma finora mai pubblicato.
    L’immagine scelta per la copertina è la riproduzione di un dipinto ad olio dell’artista Kadir Nelson, realizzato con un collage di foto delle tappe fondamentali della vita personale e professionale di Jackson.

    www.ilquotidianoitaliano.it/cultura-e-spettacoli/2010/12/news/michael-jackson-arriva-lalbum-postumo-del-re-del-pop-41...

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    Recensione di Joe Vogel sull'Huffington Post

    [tradotto da 4everMJJ]

    Lo scorso venerdì ho ascoltato l'attesissimo album postumo di Michael Jackson, "Michael" (Epic), che uscirà nei negozi degli Stati Uniti il 14 dicembre. Avevo molte domande in mente, non solo sulla musica stessa, ma sul processo. Come sono stati selezionati i brani? Quanto erano alterati o impreziositi? E qual era il risultato finale?

    Le opere postume sono notoriamente difficili. Ci sono essenzialmente due approcci filosofici: 1) presentare il materiale in pratica come è stato trovato o, 2) cercare di completare la visione dell'artista sulla base di istruzioni e/o intuizioni. In entrambi ci sono delle sfide uniche e delle complicazioni.

    Per il documentario del 2009, This Is It, l'estate di Michael Jackson ha optato per il primo approccio. Il pubblico di tutto il mondo ha assistito alle prove di quello che sarebbe stato un concerto spettacolo senza precedenti. A quel tempo, alcuni si lamentavano che Jackson avrebbe voluto che la gente vedesse solo il risultato finale. Era un perfezionista che dava tutto per uno spettacolo, nel filmato, però, spesso conservava la sua voce, correggeva i suoi passi di danza e gli errori. Eppure c'era qualcosa di innegabilmente avvincente e illuminante nel guardare l'artista al lavoro. E' stato tragico, naturalmente, che la sua visione completa non sia mai stata realizzata. Ma per molti spettatori il cantante è stato umanizzato, anche perché mostrava il suo straordinario talento.

    Con questo primo album postumo, tuttavia, è stato preso un approccio diverso. Tutte le canzoni sono state completate entro l'anno passato da vari collaboratori e custodi - che vanno da Teddy Riley a Neff-U al co-esecutore dell'estate John McClain. Michael, ha detto la sua estate, ha lasciato una "mappa" e sentivano l'obbligo di finire ciò che aveva iniziato. E' stata una decisione rischiosa che ha provocato una reazione grave tra molti dei fans di Jackson. Una controversia simile c'è stata nel 1995, quando Paul, George e Ringo hanno "finito", due brani di John Lennon ("Free as a Bird" e "Real Love") sotto il segno dei Beatles. Per alcuni fan, non potrà mai essere un "autentico" brano Beatles senza la piena partecipazione di Lennon. Allo stesso modo, non importa quanto strettamente Akon, Lenny Kravitz e altri abbiano lavorato con Jackson, possono intuire completamente quello che lui avrebbe voluto su una determinata traccia?

    In alcuni casi, Jackson ha effettivamente lasciato note molto specifiche e istruzioni. Inoltre è ben noto a chi ha familiarità con il suo processo artistico che egli spesso tornava su brani dalle sessioni dell'album precedente e li aggiornava. Le versioni di "Blood on the Dance Floor", "They Don't Care About Us" e "Earth Song", per esempio, erano tutte originariamente registrate durante le sessioni di "Dangerous", ma Jackson ha continuato a sperimentare con ciascuna di queste canzoni per anni fino a che non ha sentito che erano pronte. Una canzone di Michael Jackson non è mai definitiva fino a quando non va a finire in un album studio ufficiale.

    Questo trattamento "di ritorno" è essenzialmente quello che i suoi collaboratori hanno cercato di fare su "Michael". Volevano rendere queste tracce più fresche, vivaci e corrispondenti possibile, pensando che questo è quello che Jackson avrebbe voluto. Naturalmente, alla fine, dal momento che nessuno di loro è Michael Jackson, il meglio che potevano fare è approssimativo. L'album, perciò, è una creazione ibrida. A volte si sente davvero ispirato e molto vicino a quello che Michael stesso avrebbe fatto; altre volte si percepisce un po' più come un omaggio, simile al remix di Thriller 25.

    Gran parte di questo probabilmente non sarà nemmeno registrato dall'ascoltatore medio, che semplicemente ascolta la musica e decide se gli piace o no.

    Ma dato che Michael Jackson è uno dei più importanti artisti del secolo scorso la questione di quanto modificare il lavoro da lui lasciato è molto importante. Per quanto sorprendente sia la nuova versione di "Behind the Mask", per esempio, non è l'ultima versione a cui Michael ha lavorato nei primi anni '80. Almeno per documentare la storia, quindi, sarebbe utile rilasciare gli originali/demo (forse come bonus track o album integrativo), anche se non sono perfettamente rifiniti o aggiornati.

    Dopo questa prefazione vado avanti con la mia recensione del disco che, nel complesso, è davvero un esperienza di ascolto emozionante e divertente. Infatti, nonostante tutte le controversie sulla sua autenticità, ascoltando canzone per canzone dell'album, la presenza di Jackson è innegabile. Le sue abitudini, le sue ossessioni, la sua versatilità e il suo genio sono in mostra ad ogni cambio.

    Chi altro poteva muoversi così, senza soluzione di continuità, dall'inno sociale alla discoteca, dall'hip hop al rock cosmico, dal vintage funk alla struggente ballata? Chi oltre a Michael Jackson avrebbe fatto seguire ad una canzone d'amore tenera una critica tagliente sui media? A un edificante vangelo una polemica feroce sulla mostruosità della cultura di Hollywood?

    Questa, in definitiva, è la qualità più importante di "Michael" : ci si sente Michael.

    All'estate e alla Sony dovrebbe essere riconosciuto il merito di aver mantenuto gran parte del nervosismo e dell'eclettismo di Jackson anche se potevano aver facilmente optato per una linea più tradizionale. (dopo tutto il subbuglio per "Breaking News", ho pensato che fosse una dichiarazione piuttosto audace in termini di target di testo).

    L'album contiene anche alcuni bei tocchi naturali, compreso il beatboxing incredibilmente dinamico di Jackson (messo più in evidenza su "Hollywood Tonight") e un messaggio telefonico di introduzione in "(I Like) The Way You Love Me", in cui Jackson spiega la composizione della canzone per il collaboratore di lunga data, Brad Buxer. Il punto di questi esempi è che Jackson, l'artista e la persona, non viene inghiottito in una "over-produzione", come qualcuno temeva. Nonostante i suoi limiti, dalla linea di apertura ("Questa vita non dura per sempre ...") a quella di chiusura ("Credo di aver imparato la lezione e troppo presto"), si evolve un'immagine molto intima, autentica, umanizzata.

    Qui di seguito, è la mia recensione canzone per canzone:

    Hold My Hand

    Semplice ma potente, canzone d'amore canzone che diventa inno sociale. In realtà sono stupito che non stia meglio in classifica negli Stati Uniti, ma forse cambierà quando uscirà il video e le vacanze si avvicineranno.

    Hollywood Tonight

    Sicuramente un punto culminante dell'album. Il brano inizia con un inquietante coro da chiesa gotica, prima di trasformarsi in un energetico "dance stomper". Non mi hanno troppo appassionato le parti parlate (eseguite dal nipote, Taryll Jackson), ma chiaramente c'erano parti nella canzone che Michael non aveva ancora riempito. La traccia presenta Michael in una particolare voce profonda, e si conclude con un fischio stile militare. Come Ellen ha fatto vedere nel suo show la scorsa settimana, la canzone farà muovere la gente.

    Keep Your Head Up

    Narra la vita di una donna normale "che cerca la speranza nelle promesse vuote". La canzone è molto adatta al clima economico attuale e probabilmente in sintonia con molti ascoltatori. La seconda metà del brano offre un crescendo classico di MJ, con il coro gospel che fornisce la molla e la forza di cui la donna ha bisogno per andare avanti. (I fan saranno felici di sapere che le parti di "Earth Song" sentite su una versione trapelata della traccia sono state rimosse.)

    (I Like) The Way You Love Me

    Nuova grande produzione di Neff-U che è stata attivamente discussa e trasformata con Michael a Los Angeles (il demo originale è apparso sul cofanetto del 2004, Michael Jackson: The Ultimate Collection ). La nuova versione conserva tutto il fascino dell'originale mentre si iniettano alcuni nuovi elementi, tra cui nuovo pianoforte, basso, archi ed effetti vocali.

    Monster

    Una traccia tagliente e ritmica che colpisce forse più forte di ogni canzone dell'album. Dispone di un assolo rap di 50 Cent, la chitarra di Orianthi e la produzione eccellente di Teddy Riley. Jackson mette allo specchio la società e ci chiede di osservare il riflesso distorto; non ho potuto fare a meno di immaginare la scena raccapricciante dei paparazzi che spingono le loro telecamere contro l'ambulanza che lo porta in ospedale. "Dovunque ti giri c'è un mostro", canta. "I paparazzi ti hanno spaventato come un mostro." Alcuni critici continuano a definire canzoni come questa come insignificante "delirio" e "paranoia", ma questa è un'abile critica sociale per coloro che guardano oltre la superficie. Ha tutte le caratteristiche di un singolo di successo.

    Best of Joy

    Una fresca ballata mid-tempo, il falsetto di Jackson è spontaneo come non mai mentre canta promesse ad una persona cara. Registrato a Los Angeles nel 2009, questo è stato uno dei suoi ultimi brani e lui sembra ancora fantastico.

    Breaking News

    La canzone sarà probabilmente per sempre legata alle polemiche che circondano la sua voce. Eppure, nonostante la reazione negativa, il contenuto della canzone è classico di Michael Jackson, seguendo la tradizione di brani anti-media come "Leave Me Alone," Tabloid Junkie ", e" Privacy". L'uso ripetuto del nome,"Michael Jackson", mette in luce il modo in cui il suo nome è stato spersonalizzato - si tratta semplicemente di una costruzione dei media, un "uomo nero" da cui il vero Michael si sente distaccato. Il modo esagerato in cui il nome è pronunciato prende in giro scherzosamente il modo in cui i media lo sfruttano per l'effetto sensazionale. Mentre la forza e la chiarezza della voce evidentemente non sono all'altezza dello standard di Jackson, la canzone in sé è abbastanza buona. Il coro armonizzato è accattivante e memorabile. Teddy Riley dona alla canzone un nuovo splendore, ma fedele. Si può facilmente immaginare la canzone come un outtake delle sessioni di "Dangerous" o "HIStory".

    (I Can't Make It) Another Day

    Originariamente registrata da Jackson e Lenny Kravitz nel 1999 al leggendario Marvin's Room Studio, sulla traccia Michael convoca un potere cosmico su un robusto, beat funk industriale e un coro in crescita. Questo è un esempio, tuttavia, della nuova versione che suona più come un tributo di Kravitz a Jackson, piuttosto che un brano di Jackson. In originale, la voce di Jackson è meno sopraffatta dalla batteria e dalla chitarra, che gli permette di trasmettere l'intero mistero e la meraviglia dei testi. L'aggiornamento di Kravitz non è troppo diverso, ma sufficiente a cambiare l'atmosfera della canzone. E ancora rock, ma in un modo diverso rispetto all'originale.

    Behind the Mask

    "Behind the Mask" era originariamente prevista per Thriller , ma a quanto riferito lasciata fuori a causa di una disputa per i crediti della canzone. Ne è stata poi fatta una cover dal tastierista di Jackson, Greg Phillinganes, e da Eric Clapton. Se Jackson lo avesse pubblicato nel 1982, l'eccentrico adattamento della Yellow Magic Orchestra probabilmente sarebbe stato un grande successo. L'esecutore dell'estate John McClain ha aggiornato abilmente questa nuova versione, rendendo il suono nuovo e retrò allo stesso tempo. E' sicuramente uno dei punti forti dell'album. Eppure, molti fan saranno probabilmente ansiosi di sentire quei classici fogli di synth e la produzione degli anni '80 sulla demo originale. Modernizzare la produzione la rende più adeguata all'album, anche se non è chiaro se Jackson prevedeva di aggiornare la traccia.

    Much Too Soon

    Una scelta eccellente per terminare l'album, "Much Too Soon" mette in mostra la capacità di Jackson come cantautore dall'effetto magnifico. Una espressione squisita di perdita e nostalgia, sta spalla a spalla con alcune delle migliori ballate folk dei Carpenters e dei Beatles. Il testo è quasi come leggere una poesia di W.B. Yeats.

    Il brano fu scritto da Jackson nel 1981 e rivisitato più volte nel corso degli anni. La voce su questa versione è stata registrata nel 1994 al The Hit Factory durante le sessioni di HIStory. È stato originariamente progettato e mixato da Bruce Swedien (questa versione è trapelata online un paio di settimane fa), la versione dell'album, con la fisarmonica e gli archi più prominenti, è stata riprodotta per l'album "Michael" dal co-esecutore dell'estate John McClain.

    Nella canzone, un desolato Jackson, accompagnato dalla sottile chitarra acustica di Tommy Emmanuel, canta di essersi separato da una persona cara "troppo presto". Il bridge dispone di un assolo di armonica che mette in evidenza l'essenza folk-blues del brano, prima che Jackson ritorni con una strofa finale sul "non permettere che il destino controlli la [sua] anima". Si tratta di una bella canzone dolceamara che bilancia perfettamente la speranza e il rimpianto, la solitudine e il desiderio di riconciliazione. Nonostante l'enorme celebrità di Jackson, "Much Too Soon" ricorda che dietro ciò che i mezzi di comunicazione hanno costruito c'era un essere umano.

    Conclusione:

    Chiamatelo un collage, un'approssimazione o un omaggio. Oppure chiamatelo, come molti dei collaboratori di Michael hanno fatto: "un lavoro d'amore". Questo sentimento brilla certo in tutto il disco. Ma ovviamente, questo non è l'esatto album che Jackson avrebbe creato. Per una serie di ragioni molti brani a cui Jackson stava lavorando durante i suoi ultimi anni non sono sulla lista delle tracce (compresi quelli con will.i.am). Inoltre, le parti vocali, in particolare su un paio di "brani Cascio" non sono sempre all'altezza della tipica forza e vitalità di Jackson, portando alcuni a etichettarli come "falsi". Fino a quando un'analisi forense o qualche altra prova concreta dimostri il contrario questa teoria del complotto non sta in piedi per me - soprattutto dopo aver sentito le versioni ultime dell'album su diffusori molto buoni. Ma di tanto in tanto, le libertà creative adottate sembrano discutibili, o per lo meno, inspiegabili. Per i puristi (me compreso), sarebbe bello, in aggiunta alle versioni dell'album, avere alcune di queste canzoni come sono state sentite l'ultima volta da Michael - proprio come è stato bello vedere Michael "non mediato" in This Is It.

    Ma la linea di fondo è questa: "Michael" contiene del nuovo materiale molto impressionante. Uno dei compiti della Jackson's Estate è di estendere la sua eredità alle nuove generazioni di ascoltatori e questo album probabilmente ci riesce. Con dieci canzoni, è un album vario, quasi stile anni '80 - il che significa che i fan hanno molte più canzoni da attendere con ansia. Nel frattempo, canzoni come "Hollywood Tonight", "Monster", "Behind the Mask", e "Much Too Soon" rappresentano aggiunte eccellenti ad un catalogo già leggendario.


    www.huffingtonpost.com/joe-vogel/is-emmichaelem-really-mic_b_792...


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    Excite - musica

    MICHAEL, Le reazioni dei critici musicali:

    Deve ancora uscire, Michael. Eppure continuano a saltar fuori sorprese e colpi di scena inattesi. Oltre che il tira e molla sull'identità di alcune parti vocali dei pezzi inclusi in scaletta, secondo la famiglia non attribuibili al defunto Michael Jackson. Anche se, a quanto pare e ritocchi a parte, è tutta farina del suo sacco.

    Adesso si viene a sapere che oltre ai collaboratori già noti (Akon, 50 Cent, Lenny Kravitz) nel disco si sente anche la batteria di Dave Grohl, storico componente dei Nirvana e leader dei Foo Fighters. Grohl suona il suo strumento nel pezzo (I Can't Make It) Another Day, che ospita appunto Kravitz alla chitarra.

    Come noto l'album, per il quale l'attesa è caldissima, uscirà il 10 dicembre prossimo (inizialmente era previsto per il 14) e secondo molti, per quanto non brilli di una luce particolare, soddisferà chi sia ancora in cerca del vecchio Jacko. Molte cose erano già sentite: il primo singolo Hold my hand, rivisto poi da Akon, era già disponibile dal 2008, così come il pezzo con Kravitz, (I like) The way you love me, ballata del 2004 era un demo nella Ultimate collection. E ancora in rete si trovavano, in versioni evidentemente non definitive, Breaking news, Keep your head up e la conclusiva Much too soon.

    Le reazioni dei critici musicali sono altalenanti: 'L'album di canzoni inedite che uscirà il dieci dicembre si intitola semplicemente Michael, ha una copertina tanto per dire (un collage di sue immagini famose) ma impacchetta senz'altro il miglior Michael Jackson dai tempi di Dangerous, roba di un secolo fa perché uscì nel 1991 quando il mondo era foderato di grunge e la gente voleva Kurt Cobain santo subito' scrive Paolo Giordano del Giornale. 'Quanto al cd, ovviamente non è paragonabile ai tempi d'oro di Thriller o Bad – ribatte Marco Molendini del Messaggero – anzi gli arrangiamenti sono molto diseguali, i pezzi non brillano per originalità, sono quasi fuori tempo, antichi, e su tutto il disco aleggia un velo di tristezza. Ma chi vuole ritrovare Jacko lo ritroverà'.

    'Pur nei limiti di una compilation realizzata da altri mantiene punte di interesse notevoli, in grado di bissare il successo di This is it, la colonna sonora del film sui mancati concerti della 02 Arena di Londra' scrive su Repubblica Carlo Moretti. Chiude Silvia Boschero sull'Unità: 'Le premesse non erano buone [...] Invece il disco postumo del Re del pop, semplicemente intitolato Michael e in uscita il 10 dicembre, non è affatto male'.
    musica.excite.it/michael-le-reazioni-dei-critici-musicali-N59...







    [Modificato da Trilly-88 10/12/2010 15:12]





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    00 06/12/2010 23:27
    ValentinaMJ,grazie x aver postato questa recensione.
    Io sono daccordo con questo critico condivido molto la sua opinione.


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    Non mi stupiva il candore del giglio,nè il rosso della rosa.
    Solo immagini per me,
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    tu il modello di tutto.

    W. Shakespeare
  • lallamj
    00 06/12/2010 23:28
    "Lennie Kravitz", "Monster Privacy", "Jacko"... Quanta ignoranza mamma mia...
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    Re:
    lallamj, 06/12/2010 23.28:

    "Lennie Kravitz", "Monster Privacy", "Jacko"... Quanta ignoranza mamma mia...




    Non avevo fatto caso a questi ERRORONI!!!!!!!!!


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    Non mi stupiva il candore del giglio,nè il rosso della rosa.
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    solo figure a somiglianza tua,
    tu il modello di tutto.

    W. Shakespeare
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    00 06/12/2010 23:59
    Valentina, nel topic di soli aggiornamenti sull'album "MICHAEL"( mjj.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9510968 ), trovi altre recensioni che potresti magari inserire in questo utile topic aperto da te.
    [Modificato da "Dangerous boy" 07/12/2010 00:00]

    Le foto non sono abbastanza, perchè vi spingete così oltre?
    Confondete le persone, raccontate solo le storie che volete voi.
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    Volete lasciarmi in pace?!

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    00 07/12/2010 00:08
    Re:
    "Dangerous boy", 06/12/2010 23.59:

    Valentina, nel topic di soli aggiornamenti sull'album "MICHAEL"( mjj.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9510968 ), trovi altre recensioni che potresti magari inserire in questo utile topic aperto da te.



    Se leggi il mio post è proprio quello che ho scritto e che ho intenzione di fare [SM=g27828]







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    ValentinaMJ
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    00 07/12/2010 00:22
    Intanto vi posto il link del blog (molto seguito) di Paolo Giordano

    che è il giornalista che ha scritto la prima bellissima recensione che vi ho postato.
    Anche sul blog ha riportato la recensione dell'album e magari lasciamogli un commento (ci sono alcuni detrattori quindi facciamoci sentire), il post è intitolato:

    "Signori, Michael Jackson dà una lezione a tutti".


    Qui: blog.ilgiornale.it/giordano/2010/12/04/signori-michael-jackson-da-una-lezione-...
    [Modificato da ValentinaMJ 07/12/2010 00:23]





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    00 07/12/2010 00:27
    Re: Re:
    ValentinaMJ, 07/12/2010 0.08:



    Se leggi il mio post è proprio quello che ho scritto e che ho intenzione di fare [SM=g27828]




    Non preoccuparti, ho letto perfettamente il tuo post, te lo detto perché pensavo ti fosse sfuggito che anche in quel topic ci fossero delle recensioni, tutto qui.

    Le foto non sono abbastanza, perchè vi spingete così oltre?
    Confondete le persone, raccontate solo le storie che volete voi.
    Continuate ad inseguirmi, invadendo la mia privacy.
    Volete lasciarmi in pace?!

    "MJ, October 2001"
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    00 07/12/2010 00:47
    Valentina, grazie di cuore. Trovo utilissimo scrivere nel blog di Giordano, lui sì che ha capito cosa ancora Michael poteva e sapeva dare al mondo. Un abbraccio
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    00 07/12/2010 01:44
    Ho ascoltato michael.
    Devo concordare con alcuni dei critici che sembrano canzoni non contigue fra loro.. e mi sembra ovvio visto che ci sono pezzi era thriller misti a pezzi invincible e pezzi ancora più recenti.

    Hold my hand
    la conosciamo già quindi non la commento.

    Hollywood tonight
    avverto parecchio la voce di Mj nel periodo invincible.. voce un pò in ombra come in 2000watts. la melodia non prende moltissimo (almeno per il momento) ma il ritornello, molto semplice, rimane bene impresso.. arrangiamenti mediamente elaborati.

    Keep your head up
    canzone stile MJ. Penso che molti l'abbiano già ascoltata. Ma la voce a mio parere non è la sua quindi non vado oltre.

    I like the way you love me
    Inizia con MJ al tel o ad un registratore portatile che spiega come dev'essere la melodia, la batteria ed immediatamente dopo, si sovrappone ed inizia la base..
    Arrangiamento abbastanza differente dal demo che conosciamo.. ci sono alcune cose che sono state abbandonate ma che avrei ripreso dal demo. Risulta meno pesante rispetto alla vecchia versione.

    Monster
    Non credendo che sia lui non la commento.

    Best of joy
    è una novità. Non si può paragonare ad alcuna canzone recente di MJ. Qualche melodia ricorda i Bee Gees :). Melodia molto allegra e spensierata. Non è la canzone che preferisco dell'album, non mi piace come stile, ma è un ascolto singolare ed inedito.

    Breaking news
    la conosciamo e secondo me non è lui.

    I can't make it another day
    è forse la canzone che più mantiene il suo stile. Penso che sia pronta per essere un singolo di tutto rispetto. In questa versione a differenza dello snippet che conosciamo la voce nel ritornello è leggermente più in evidenza e sono stati aggiunti dei riff di chitarra in sottofondo. Verso la fine alcuni accusano che ci sono dei vocal di 2bad ma io credo che MJ stesso li abbia ripresi in questo pezzo e ricantati.

    Behind the mask
    Cavolo, aspettavo di ascoltarla da almeno una decina di anni.
    Inizia con un assolo di Sax (cosa insolita).. in sottofondo si può ascoltare il pubblico di bucharest.. e verso la fine ancora il pubblico di bucharest con mj che chiacchera poco prima di wanna be startin' somethin'.. non so se avete presente. Non capisco perché "sporcare" la canzone con questi sample audio.
    Nel pezzo avverto alcuni suoni elettronici non vintage.. quindi non tipici dei tempi di thriller. Ho il forte sospetto che il pezzo sia stato abbastanza ritoccato e completato per l'occasione.. speravo di sentire la versione originale in verità.
    Ad ogni modo è un pezzo forte. Farà piacere ascoltarlo. Alla fine fine c'è la voce di una ragazza.. Ho letto una critica quì in cima al thread riguardo la presenza di questa voce.. io penso che impreziosica la canzone.. se non è MJ che problema c'è. Non hanno detto nulla riguardo le canzoni completamente cantate dall'impostore quindi penso che alcune critiche valgano meno di zero. Sempre a mio modesto parere.

    Much too soon
    alcuni possono averla già ascoltata.. una ballad molto dolce. Canzone sempliciotta ma interpretata da MJ risulta come sempre molto profonda ed intima. Una tra le mie preferite di questo album.

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