00 09/09/2010 23:11
Re: Discutiamone.
Lavinia.Jackson, 21/08/2010 14.00:

Ciao ragazzi.Ho aperto questa discussione per confrontarmi con voi,e sapere la vostra opinione.
Secondo voi a cosa è dovuto realmente il successo di Michael?
Sì la sua bravura molti risponderanno .. Ma è veramente tutta farina del suo sacco ?
Cos'è che colpì e colpisce ancora di Michael ? (Intendo sempre a livello musicale,non come persona). Secondo voi il suo successo è stato sopravvalutato rispetto al dovuto ?
A voi.


Provo a dare la mia interpretazione.
Spesso ci si dimentica che Michael musicalmente parlando non è nato nel 1979 con Off the wall nè grazie a Quincy Jones. Aveva già alle spalle una carriera decennale di tutto rispetto fatta di allenamento e continue esibizioni.
Quando si arriva a quei livelli di popolarità si aprono due strade: sedersi sugli allori o cercare di ottentere di più, di superare i propri limiti. Michael ha scelto la seconda alternativa. Avrebbe potuto continuare per la strada già tracciata per parecchi altri anni oppure, come ha fatto, svincolarsi da famiglia e passato.
Certo, il fattore C. Il buon Quincy è stato determinante per l'evolversi della sua carriera ma veniva a dare forza e impulso ad un ragazzo che aveva già stoffa e a cui in realtà occorreva insegnare ben poco.
Quindi, brevemente, credo siano stati il grandissimo impegno di cui si è fatto carico sin da piccolo e una grande ambizione la base del suo successo.
Tutto nasceva da un bisogno disperato di amore. Come Marylin, che a tredici anni capì di non avere una famiglia e di desiderare l'amore del suo pubblico, così anche Michael sentì il bisogno di essere amato sempre di più.
Quando si desidera ardentemente una cosa, inconsciamente si mettono in atto dei meccanismi che ti portano vicino ai tuoi obiettivi. Michael ha fatto di tutto per essere amato, la gente al di là delle sua canzoni ha capito che c'era ora un uomo ,ora un bambino bisognoso di amore e di attenzioni. Dopo lo scandalo Chandler disse che aveva lavorato così tanto e non voleva perdere tutto...sì, aveva lavorato, non solo le ore passate a provare le coreografie e le performances ai concerti, ma emotivamente e psicologicamente aveva dato tutto.