Scritto da: Black°Swordman 25/05/2007 19.24 Oggi su Metro (giornale gratuito mattutino distribuito in varie città italiane): EX STAR. Erano famosi: questo si può dire di Britney Spears e Michael Jackson, ex re e principessa del pop. Ebbene, sembra proprio che il pubblico abbia capito quanto quella fama fosse abusata voltando loro le spalle nonostante gli imbarazzanti, reiterati tentativi di rilanciarli. La neo “cantatrice calva”, Britney ha tenuto un concerto a sorpresa in un club di Orlando, Florida, con il nome d’arte M+M. Pubblico in visibilio, balletti hard, vecchi successi fino a quando non è saltata la base registrata sulla quale erano incisi voce e coro. Britney, impavida e impaurita, ha tentato di cantare sul serio ma è stata invitata a desistere dal pubblico inferocito. Come sarà stato il figlio del Sultano del Brunei che ha invitato alla sua festa di compleanno il suo mito, Jackson. Che ha accettato, corroborato da un compenso di 7 milioni di dollari, di presentarsi al ricevimento, sarà affabile ma non si esibirà. Dovrebbe vergognarsi. Come la Spears, due disastri figli dell’agonizzante industria discografica.
EX STAR. Erano famosi: questo si può dire di Britney Spears e Michael Jackson, ex re e principessa del pop. Ebbene, sembra proprio che il pubblico abbia capito quanto quella fama fosse abusata voltando loro le spalle nonostante gli imbarazzanti, reiterati tentativi di rilanciarli. La neo “cantatrice calva”, Britney ha tenuto un concerto a sorpresa in un club di Orlando, Florida, con il nome d’arte M+M. Pubblico in visibilio, balletti hard, vecchi successi fino a quando non è saltata la base registrata sulla quale erano incisi voce e coro. Britney, impavida e impaurita, ha tentato di cantare sul serio ma è stata invitata a desistere dal pubblico inferocito. Come sarà stato il figlio del Sultano del Brunei che ha invitato alla sua festa di compleanno il suo mito, Jackson. Che ha accettato, corroborato da un compenso di 7 milioni di dollari, di presentarsi al ricevimento, sarà affabile ma non si esibirà. Dovrebbe vergognarsi. Come la Spears, due disastri figli dell’agonizzante industria discografica.