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«'Man in the Mirror' veicola un grande messaggio. Amo quella canzone. Se John Lennon fosse vivo, potrebbe davvero relazionarsi ad essa perché dice che, se si vuole rendere il mondo un posto migliore, si deve innanzitutto lavorare per cambiare se stessi.
Inizia con l'uomo allo specchio. Inizia con te stesso. Non guardare tutte le altre cose: inizia con te. È la verità. Questo è ciò che intendevano Martin Luther King e Gandhi. Questo è ciò in cui credo
».

Il 16 gennaio 1988, la meravigliosa Man in the Mirror di Michael Jackson veniva pubblicata negli Stati Uniti, dove avrebbe presto raggiunto la prima posizione sia della Billboard Hot 100 che della Hot R&B/Hip-Hop Songs.







Estratta come quarto singolo del mitico album Bad, la canzone fu scritta appositamente per Jackson da Siedah Garrett e Glen Ballard, come ci racconta quest'ultimo:

«Siedah e io l'abbiamo composta espressamente per lui», ricorda Ballard.
«Quincy Jones ci chiese: "Non avete nient'altro per noi?". E così Siedah si mise all'opera e un sabato sera, a casa mia a Encino, buttò giù Man in the Mirror.
Non facemmo in tempo ad abbellirla più di tanto, perciò temevo che non avesse alcuna possibilità. Ma quando Quincy la suonò a Michael, lui disse: "Registrala".

Il brano rappresentava un momento davvero magico e aveva moltissime affinità con l'interpretazione vocale di Michael.
Negli ultimi due minuti, lui cominciò a fare tutti quei suoi incantesimi: gli "shamon" e gli "ooh". Ci arrivò da solo, noi non avremmo potuto scriverli di certo.
Le armonie vocali che avevamo scritto erano piene di strani intervalli, e Michael le capì al volo... Sapeva come cantare in modo impeccabile
».

Ad impreziosire la potente interpretazione vocale di Michael ci pensò il virtuoso Andraé Crouch Choir, che in un memorabile botta e risposta col Re del Pop diede vita a uno dei momenti Gospel più celebri e celebrati nella storia del Pop.



Un inno sociale dalle venature marcatamente black, dunque, i cui scopi umanitari non si limitarono al solo messaggio contenuto nella canzone.
Sul retro del singolo, infatti, si legge:

«Dedicato a Yoshiaki Hagiwara (un bambino giapponese rapito e assassinato dopo giorni di terribile agonia, ndr), perché una cosa così terribile non accada mai più. Ti vorrò sempre bene, Michael Jackson.
Una parte delle royalty di Michael Jackson derivanti dalle vendite di questo disco sarà donata al Camp Ronald McDonald for Good Times, un campo per bambini affetti da cancro
».



Ecco chi era davvero quell'uomo allo specchio. 👑

Nel video qui sotto, Michael Jackson si esibisce in Man in the Mirror durante l'ultimo concerto del Bad World Tour alla Memorial Sports Arena di Los Angeles, 27 gennaio 1989.



Post di Vincenzo Compierchio e video di Eric Di Scenza per il Michael Jackson FanSquare.
[Modificato da Compix 16/01/2023 23:10]