"Ho trascorso la maggior parte della mia infanzia e adolescenza cantando e registrando voci fuori campo per spot radiofonici e televisivi. Per me era qualcosa di normale, come un'attività dopo la scuola. Mio fratello e mia sorella hanno cantato molto bene, quindi quasi tutti i giorni dopo la scuola siamo andati con i nostri genitori da Nutley (NJ) a Manhattan per registrare.
Un giorno, nel 1990, abbiamo ricevuto una prenotazione presso The Hit Factory. È un'ambientazione insolita per una normale sessione di jingle (musica per spot pubblicitari) e presto la mia famiglia seppe che sarebbe stato un tipo diverso di lavoro.
Senza altre informazioni, mio fratello, mia sorella ed io siamo arrivati per provare la canzone (che, all'epoca, non aveva la voce principale).
La canzone era Childhood e dovevamo cantare solo una parola. Durante i preparativi, abbiamo visto una figura familiare dall'altra parte del vetro, che indossava un cappello nero sulla sua lunga coda di cavallo riccia. Fu allora che mia sorella mi prese la mano e disse:
"È Michael Jackson".
Alla fine della sessione, ci siamo incontrati con Michael. Era gentile, pacato e sinceramente interessato a come sarebbe stata la routine della nostra vita.
Facevamo sport? Siamo andati in campeggio?
Mentre volevamo sapere cosa si prova ad essere Michael Jackson, lui non voleva altro che sapere cosa stavamo facendo ... noi bambini della periferia che andavamo a scuola e cenavamo ogni sera al tavolo della cucina con le nostre famiglie.
Michael Jackson era un genio della musica. La sua vita personale è stata certamente controversa. Ma quello che ho imparato più di ogni altra cosa quel giorno è che tutti, non importa quanto famosi o eccentrici, vogliono essere trattati come un essere umano. "
Kristin Jones,
Doppiatore
Foto dal video "Childhood"
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