00 13/06/2018 23:28
"Ci affrettamo a scendere e aspettammo fuori dalla porta finché non la aprirono, ed ecco che Michael uscì, circondato dal resto della famiglia e da Tom Mesereau.
Mio fratello non sorrideva, come tutti gli altri: sembrava stordito, e così continuammo soltanto a camminare. Non c'era tempo per gli abbracci.
Avremmo potuto fare tutto tutto una volta tornati a Neverland.
Non ebbi neppure l'opportunità di godermi l'umiliazione di Sneddon.
Lui è i suoi formidabili investigatori sarebbero passati alla storia come la squadra che sfidò mio fratello e perse. Due volte.

Uscimmo come una famiglia e fummo accolti da una grandissima ovazione.
Avrei voluto trovare la donna che aveva liberato le colombe bianche a ogni verdetto di non colpevolezza: aveva fatto una cosa bellissima e tutti persino Michael, ne parlammo.

In quel tragitto verso la libertà, sotto il suo ombrello, lui ignorò i giornalisti e salutò i fan.
Appena un attimo prima di salire sul Suv, si voltò per stringere la mano a Tom Mesereau.

E poi il convoglio ci riportò a Neverland, dove Prince, Paris, e Blanket aspettavano con la tata Grace.
La vita poteva finalmente tornare alla normalità e pensammo sinceramente che il peggio fosse passato".

- Jermaine Jackson (La vita del Re del pop vista attraverso gli occhi di suo fratello).