00 08/06/2013 12:08
Re:
sery84, 6/7/2013 8:06 PM:

Ieri ho sentito che l'Italia è di fatto indietro da un punto di vista competitivo/tecnologico/avanguardisco di almeno 25-30 rispetto al mondo.
Ci vorranno altri 30 anni,prima di vedere una minima crescita e solo se ci saranno in questi 30 anni a venire persone capaci e oneste alla guida.
Voi che ne dite? Pensate la stessa cosa o vedete il futuro dell'Italia in modo diverso? Ha senso in caso continuare a perserverare in un Paese così?




Boh, dipende rispetto a chi e in che ambito. Rispetto allo Zimbabwe, alla Corea del Nord e alla Mauritania.
Se veramente la competitività fosse indietro di 30 anni in tutti i settori, la nostra industria non esisterebbe più e saremmo a pascolare le capre (oddio, io due caprette me le prendo, per star sicuro).

Ma si, i problemi ci sono; però le stime su 30, 50, 150 anni lasciano il tempo che trovano.


Io sono convinto che se politicamente si agisce sui soliti problemi (ossia se si costringe la gente a darsi una "svegliata", non la si rapina e non le si mettono i bastoni tre le ruote), l'Italia può anche ritornare a competere nel medio periodo con i paesi "avanzati" , tenendo conto però che (i) la grande industria che è morta per un bel po' non la rivedremo (ii) è difficile che diventiamo come la Svizzera; (iii) se guardiamo il valore assoluto del PIL, c'è il dato demografico da tenere in considerazione.

Poi il problema è anche culturale (una certa approssimazione nelle cose e una diffidenza verso impresa/ricchezza e una generale apatia), ma credo che con le "svegliate" anche questi aspetti possano andare a migliorare.
[Modificato da Rarronno 08/06/2013 12:31]

“You have to be realistic about these things.”